EDILCLIMA

Ciao, nel catasto veneto chiedono un Codice Catasto Regionale che non si trova.
Inoltre, mettendo anche numeri a caso a questo, quando si deve generare l'APE chiedono una "chiave" che non so dove trovare.

Che fare?

Credo sia uno dei nodi che arrivano al pettine con il nuovo decreto sull'APE.
Diventando obbligatorio allegare (primo nodo del pettine) il libretto impianto, il Codice Catasto e la Chiave sono indicati (in alto e in basso) sul libretto impianto (secondo nodo del pettine).
Il pettine sarà molto lungo ...

lbasa ha scritto:Credo sia uno dei nodi che arrivano al pettine con il nuovo decreto sull'APE.
Diventando obbligatorio allegare (primo nodo del pettine) il libretto impianto, il Codice Catasto e la Chiave sono indicati (in alto e in basso) sul libretto impianto (secondo nodo del pettine).
Il pettine sarà molto lungo ...

IN lombardia è quasi facile, nel resto d'italia di catasti impianti non c'è traccia (mi limito al veneto).
Inoltre, per edifici privi di impianto, che fare?

lbasa ha scritto:Credo sia uno dei nodi che arrivano al pettine con il nuovo decreto sull'APE.
Diventando obbligatorio allegare (primo nodo del pettine) il libretto impianto, il Codice Catasto e la Chiave sono indicati (in alto e in basso) sul libretto impianto (secondo nodo del pettine).
Il pettine sarà molto lungo ...

Dati che nel 90% dei casi no si trovano, inoltre non si possono importare i dati in modo automatico.

Non posso neanche inserire i vecchi APE anche se ci sarebbero 15 giorni di tempo!
Che dire, il solito marasma.

SuperP ha scritto:IN lombardia è quasi facile, nel resto d'italia di catasti impianti non c'è traccia (mi limito al veneto).
Inoltre, per edifici privi di impianto, che fare?

Nel manuale utente di Venet dicono che nella scheda dettagli impianto è possibile indicare la "simulazione degli impianti non presenti" e che quindi, poi, non sarà più richiesta l'indicazione del codice catasto impianto.
Il problema è che se vendono, per esempio, un appartamento, il libretto viene fatto nel momento della prima accensione della caldaia (e quindi con l'utenza gas già attiva e soprattutto con il cliente già in possesso del suo immobile)......però il notaio non rogita senza l'A.P.E. (stampato dal portale).....ma l'A.P.E. non è "confermabile" senza i codici del libretto.....E quindi?

Andre ha scritto:Il problema è che se vendono, per esempio, un appartamento, il libretto viene fatto nel momento della prima accensione della caldaia (e quindi con l'utenza gas già attiva e soprattutto con il cliente già in possesso del suo immobile)......però il notaio non rogita senza l'A.P.E. (stampato dal portale).....ma l'A.P.E. non è "confermabile" senza i codici del libretto.....E quindi?

Grazie andrea, ho visto ora il manuale.. qualche gg fa avevo consultato le faq e non erano "complete" come ora.

Nel caso di cui tratti tu è un casino... in veneto di libretti ne ho visti pochi a differenza della lombardia.. non ci sono santi, prima si registra l'impianto sul circe, poi APE.

SuperP ha scritto:IN lombardia è quasi facile, nel resto d'italia di catasti impianti non c'è traccia (mi limito al veneto).

SuperPirla. in veneto c'è il Circe, altro che Curit!

SuperP ha scritto:Grazie andrea, ho visto ora il manuale.. qualche gg fa avevo consultato le faq e non erano "complete" come ora.

Nel caso di cui tratti tu è un casino... in veneto di libretti ne ho visti pochi a differenza della lombardia.. non ci sono santi, prima si registra l'impianto sul circe, poi APE.

Confermo, di libretti prima di andare a certificare ne trovi uno su due, anzi ne trovavi, perchè ora i clienti saranno obbligati a farlo redigere o aggiornare. Diciamo che l'obbligo di allegare il libretto sussisteva già e che gli A.P.E. redatti senza la copia di esso erano non proprio a norma, a dirla tutta. Del resto è una situazione che almeno qui in Veneto è stroncata di fatto, perchè dai notai non puoi arrivarci senza la copia stampata dal portale veneto energia. Quindi se anche uno volesse dare al cliente la copia A.P.E. stampata dal proprio software di calcolo (e senza libretto) potrebbe servire al massimo per allegarlo ad un contratto di affitto ma non per una compravendita.
Dal momento che anche il decreto 26 giugno 2015 ha precisato che sussiste l'obbligo di allegare i libretti in originale, in copia cartacea o in formato elettronico, a questo punto è inutile girarci intorno e si verifica che essi esistano sin dall'inizio dell'incarico.
Buona giornata, ciao.

Andre ha scritto:
Confermo, di libretti prima di andare a certificare ne trovi uno su due, anzi ne trovavi, perchè ora i clienti saranno obbligati a farlo redigere o aggiornare. Diciamo che l'obbligo di allegare il libretto sussisteva già e che gli A.P.E. redatti senza la copia di esso erano non proprio a norma, a dirla tutta. Del resto è una situazione che almeno qui in Veneto è stroncata di fatto, perchè dai notai non puoi arrivarci senza la copia stampata dal portale veneto energia. Quindi se anche uno volesse dare al cliente la copia A.P.E. stampata dal proprio software di calcolo (e senza libretto) potrebbe servire al massimo per allegarlo ad un contratto di affitto ma non per una compravendita.
Dal momento che anche il decreto 26 giugno 2015 ha precisato che sussiste l'obbligo di allegare i libretti in originale, in copia cartacea o in formato elettronico, a questo punto è inutile girarci intorno e si verifica che essi esistano sin dall'inizio dell'incarico.
Buona giornata, ciao.

Confermo.
Il consiglio nazionale del notariato dice che i notai possono accettare per gli atti solo la copia stampata da dal portale.

Per quanto riguarda il libretto di impianto: (in Veneto)
Il libretto è compilato on-line, utilizzando il sistema CIRCE, dall'installatore o dal manutentore o dal Terzo responsabile.

Quindi il professionista è escluso dalla compilazione.