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Dubbi ACE Lombardia...

Inviato: sab set 29, 2007 01:30
da tigers
Ne butto li' un po', datemi le vostre opinioni se vi va.

Come vi comportate nei riguardi dei nominativi da indicare nell'ACE? Ad es. a me sono capitati dei riscatti da leasing dove l'ACE mi viene commissionato dall'occupante, che ufficialmente non e' chi vende, ma mi pare abbia cmq buon diritto di chiedermi l'ACE per l'unita' che occupa. Ma la pratica a nome di chi la apro? A nome della societa' di leasing? O a nome dell'occupante?

E poi, che tipo di verifica devo fare sulla effettiva proprieta'? Se tizio si presenta come il padrone di casa, mi accompagna, mi da' i documenti che servono, mi fa fare l'ACE, mi paga, fatturo a lui, chi sono io per dubitare della sua podesta'?

_ Casi subdoli: non ho impianti secondo def. di DGR (es. solo piccola stufa) MA ho ACS a gas: e' uno "scaldaacqua unifamiliare" e quindi escluso? E poi quand'e' che un radiatore e' "individuale"? I Gazelle sono radiatori individuali?

_ Caso 2: come distinguo se un caminetto ha piu' o meno di 15 kW? Passi per quelli moderni, che un'idea te la danno, ma quelli all'antica?!?

Altre, piu' tecniche:

_ che fate voi con gli edifici vicini dotati di impianti? Fosse un 311 li considererei a T=20°C e quindi no dispersioni, ma vale lo stesso con l'ACE? Il DGR non mi pare molto chiaro, visto che al §E.4.2.5.2 parla di "strutture che separano l'ambiente climatizzato dall'ambiente circostante" e poi in tabella prevede un valore correttivo F_T verso "Ambienti interni adiacente" (sic). Ma la tabella dovrebbe essere riferita ad ambianti non climatizzati... Voi come fate?

_ "Superficie Utile dell'edificio" questo dice il DGR. Gia' ma cos'e' inteso come "edificio"? La rimessa non scaldata fa parte dell'edificio? E altri locali non scaldati all'interno? Es. un ripostiglio interno non scaldato? Quindi lo tolgo dal computo quando divido i kWh per avere l'indice di prestazione? E se ho un capannone per meta' scaldato e per meta' no? Qual e' la giusta superficie utile per cui dividere?

_ Caso comunissimo negli E.8+E.2: capannone con aerotermi e caldaia degli uffici/abitazione che fa ACS per le due unita'. Peccato che il SW NON preveda un'unita' con solo riscaldamento senza nessun tipo di ACS... E poi, in ogni caso, anche imbrogliando magari sull'affollamento, quale dei due edifici devo considerare privo di ACS? In fondo entrambi hanno un consumo potenziale, tanto piu' che si va a mq...

_ Caso di NUOVO capannone di 20 000 mq, chi ha voglia di fare il calcolo dei pannelli per ACS che devo installare visto che non vanno a numero di persone ma a superficie? 8|

Mi fermo ma ne avrei altri 100. Ah, notare come tutte queste cose le ho chieste anche al CENED, che non mi ha ancora risposto. Poi mi spiegheranno come faccio io a certificare...

Re: Dubbi ACE Lombardia...

Inviato: sab set 29, 2007 11:29
da eliobono
tigers ha scritto:Ne butto li' un po'.... Mi fermo ma ne avrei altri 100. Ah, notare come tutte queste cose le ho chieste anche al CENED, che non mi ha ancora risposto. Poi mi spiegheranno come faccio io a certificare...
Ne avrei altre 100 anch'io.... Se si fosse aspettato un po' e si certificasse con il 311, forse sarebbe meglio. Ma forse siamo ancora in tempo a far cambiare idea alla Regione. Inondiamola di proteste!!!!!

Re: Dubbi ACE Lombardia...

Inviato: lun ott 01, 2007 15:46
da studio17
tigers ha scritto:Ne butto li' un po', datemi le vostre opinioni se vi va.

.....
Altre, piu' tecniche:

_ che fate voi con gli edifici vicini dotati di impianti? Fosse un 311 li considererei a T=20°C e quindi no dispersioni, ma vale lo stesso con l'ACE? ..
Non è vero che il D.L.311/06 non le considera, ovvero possono concorrere al calcolo delle dispersioni, ma non al calcolo S/V.

Re: Dubbi ACE Lombardia...

Inviato: lun ott 01, 2007 16:02
da tigers
studio17 ha scritto:
tigers ha scritto:Ne butto li' un po', datemi le vostre opinioni se vi va.

.....
Altre, piu' tecniche:

_ che fate voi con gli edifici vicini dotati di impianti? Fosse un 311 li considererei a T=20°C e quindi no dispersioni, ma vale lo stesso con l'ACE? ..
Non è vero che il D.L.311/06 non le considera, ovvero possono concorrere al calcolo delle dispersioni, ma non al calcolo S/V.
Sicuro? In pratica solo se hai un E.8 a 18°C, se ci limitiamo al calcolo di energia, altrimenti se ho due unita' dello stesso tipo contigue no.

Il tutto mi discende dalla UNI EN 832:
§1: "L'edificio può avere diverse zone termiche a differenti temperature di progetto." quindi deduco che le zone siano diverse solo se sono a differente T di progetto.
E poi §4.3.2:
"La suddivisione in zone non è richiesta quando:
a) la temperatura di progetto delle diverse zone non differisce mai più di 4 K, e ci si attende che i rapporti apporti/perdite differiscano tra di loro di un valore minore di 0,4 (per esempio tra le zone a nord e quelle a sud)"

Insomma, da quel che capisco si fa sempre riferimento alla T di progetto per determinare se la zona esterna sia fonte di dispersione o meno.

Sbaglio?

Re: Dubbi ACE Lombardia...

Inviato: lun ott 01, 2007 16:16
da studio17
tigers ha scritto:
studio17 ha scritto:
tigers ha scritto:Ne butto li' un po', datemi le vostre opinioni se vi va.

.....
Altre, piu' tecniche:

_ che fate voi con gli edifici vicini dotati di impianti? Fosse un 311 li considererei a T=20°C e quindi no dispersioni, ma vale lo stesso con l'ACE? ..
Non è vero che il D.L.311/06 non le considera, ovvero possono concorrere al calcolo delle dispersioni, ma non al calcolo S/V.
Sicuro? In pratica solo se hai un E.8 a 18°C, se ci limitiamo al calcolo di energia, altrimenti se ho due unita' dello stesso tipo contigue no.

Il tutto mi discende dalla UNI EN 832:
§1: "L'edificio può avere diverse zone termiche a differenti temperature di progetto." quindi deduco che le zone siano diverse solo se sono a differente T di progetto.
E poi §4.3.2:
"La suddivisione in zone non è richiesta quando:
a) la temperatura di progetto delle diverse zone non differisce mai più di 4 K, e ci si attende che i rapporti apporti/perdite differiscano tra di loro di un valore minore di 0,4 (per esempio tra le zone a nord e quelle a sud)"

Insomma, da quel che capisco si fa sempre riferimento alla T di progetto per determinare se la zona esterna sia fonte di dispersione o meno.

Sbaglio?
Quasi quasi mi hai convinto.....
Ci altre opinioni in merito?

Inviato: mar ott 02, 2007 13:57
da 10gradiest
Nei certificati Cened che ho emesso fino ad ora NON ho considerato disperdenti le pareti (solai, ecc.) verso vicini riscaldati, sia parte dello stesso edificio che di edifici in aderenza a quello certificato.

Ritengo che questa sia la procedura più consona alla normativa oltre che già prevista dalle procedure operative di altri sw (per es. Best Class).

La risposta del cened riportata da Tiger, ossia considerare la parete verso vicini disperdente con fattore 0,5 (cioè al 50% rispetto al caso di parete verso l'esterno, come se per metà fosse esposta alla temperatura esterna oppure come se la temperatura del locale adiacente fosse la media tra quella del loc. risc. e quella esterna, giusto ?!?) mi fa imbestialire.

Non sono disposto a commettere coscientemente un errore di questa entità perchè qualcuno sostiene che bisogna sbagliare "per procedura".

Come si può pretendere che si ottenga lo stesso risultato usando un sw del quale non sono disponibili ISTRUZIONI PER L'USO, ossia una guida alla compilazione che dica chiaramente come vanno inseriti i dati e quali siano i campi modificabili dal professionista (mi riferisco anche alle trasmittanze dei componenti e a tutto il resto)?????

Sono stato in una carrozzeria in cui lavorano due persone ma l'affollamento calcolato da cened è pari a 100 persone!!!!
D'accordo che non possiamo utilizzare il risultato per stimare i consumi (più uso cened più mi rendo conto di questa certezza) ma nemmeno se la caldaia lavorasse 24 ore su 24 a massima potenza per 180 giorni riuscirebbe a consumare quanto leggo sul certificato.