certificato acustico di progetto per edificio esistente

Normativa acustica, rumore in ambienti lavorativi, Legge 447/95, DPCM 5.12.97, DLgs 195/06, ecc.

Moderatore: Edilclima

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ginobramino
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certificato acustico di progetto per edificio esistente

Messaggio da ginobramino »

Fino ad oggi non mi era mai capitato di dover redigere una c.a.p. per un edificio esistente e francamente ho alcuni dubbi su come svilupparlo.

Premetto che mi trovo nelle marche dove vi è una dgr che dice:
"Nei casi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio esistente, il certificato acustico di progetto tiene conto solo dei requisiti acustici degli elementi costruttivi e degli impianti che verranno modificati. Qualora alcune o tutte le prestazioni normative non siano tecnicamente conseguibili, ovvero qualora, in base a valutazioni tecniche, economiche o di necessità di restauro conservativo di edifici storici, non possa essere garantito, in fase progettuale, il raggiungimento dei requisiti del DPCM 05/12/1997, la progettazione dovrà comunque tendere al miglioramento delle prestazioni passive e nel certificato acustico di progetto dovrà essere indicata la prestazione garantita."

Ora, io ho due progetti in mano:
1) divisione di appartamento in 2 unità immobiliari, dove l'intervento consiste nella sola realizzazione del muro di divisione;
2) la trasformazione di un accessorio in abitazione, dove l'intervento consiste nel migliorare le prestazioni (ora scadenti) delle pareti esterne e della copertura.

Quello che mi chiedo è, nei casi illustrati:
1) va dimostrato solamente che la nuova parete raggiunge semplicemente i 50db (o anche meno... l'importante è che migliori la situazione attuale) oppure mi devo ricostruire gli ambienti con le caratteristiche delle pareti esterne, dei solaio, ecc. per capire se da un ambiente all'altro la trasmissione del rumore sia inferiore ai 50db (o anche di più... l'importante è che migliori la situazione attuale)?
2) va dimostrato solamente che le pareti esterne e la copertura raggiungano i 40db (o anche meno... l'importante è che migliori la situazione attuale) oppure mi devo ricostruire l'ambiente con i vari infissi e le proprie caratteristiche per capire se nell'ambiente entra un rumore minore ai 40db (o anche di più... l'importante è che migliori la situazione attuale)?

In sostanza: analizzo solo la stratigrafia della nuova tipologia edilizia interessata oppure va analizzato l'ambiente per il quale di devono conoscere pure le caratteristiche dei componenti non oggetto di intervento?

Mi sapete dare un'indicazione in merito?
Un grazie anticipato
ginobramino
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Re: certificato acustico di progetto per edificio esistente

Messaggio da ginobramino »

a nessuno è mai capitato?
come vi comportate in questi casi?
RiccardoCic
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Re: certificato acustico di progetto per edificio esistente

Messaggio da RiccardoCic »

Buongiorno Ginobramino,

ho visto questo post un pò tardi però se Ti può essere comodo Ti dico come farei io e cosa considero, premettendo che sono marchigiano come te :

1. nel caso in cui tu realizzi una divisione di un'unità immobiliare in due ne crei di conseguenza una nuova e quindi credo che per questo tu debba fare una modellazione totale in quanto devi, con la nuova UI rispettare tutti i canoni del DPCM...

2. Lo stesso vale per l'accessorio, non si configura una ristrutturazione semplice ma anche un cambio di destinazione d'uso, quindi nuova UI. Essendo una nuova abitazione devi rispettare tutti i requisiti del DPCM.

Io applico la stessa filosofia che applico per la progettazione termica.

Spero sia corretta la mia interpretazione e che sia d'aiuto.

Riccardo
ginobramino
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Re: certificato acustico di progetto per edificio esistente

Messaggio da ginobramino »

RiccardoCic ha scritto:Buongiorno Ginobramino,
nel caso in cui tu realizzi una divisione di un'unità immobiliare in due ne crei di conseguenza una nuova e quindi credo che per questo tu debba fare una modellazione totale in quanto devi, con la nuova UI rispettare tutti i canoni del DPCM...
Riccardo
Ti ringrazio per la risposta e concordo in pieno con quanto dici per il caso 1): mi devo ricostruire il modello dell'appartamento con tutte le caratteristiche dei componenti edilzi, pure quelli non oggetto di intervento.

Così però sorge un problema non da poco: io sulle pareti esterne e sui solai non intervengo (e la legge non mi chiede di farlo), quindi magari vado a costruire una parete divisoria molto performante ma che viene compromessa dalle pareti esterne e dai solai esistenti (Rw del resto non tiene conto solo della nuova partizione ma appunto pure delle pareti esterne e dei solai che sono a diretto contatto).
Quindi magari realizzo una partizione che ha un certificato di laboratorio che mi garantisce 60db ma che, assemblato su un fabbricato che non ha caratteristiche decenti di pareti esterne e solai, potrebbe portare ad un risultato di Rw tra le 2 u.i. di soli 45db.
E quindi essendo un "nuovo fabbricato" non basta migliorare la prestazione esistente (del resto la partizione non esiste) ma devo garantire i 50db: nel caso in cui tengo conto solo delle caratteristiche della partizione sarei apposto (60>50), mentre sarei non a norma nel caso in cui mi calcoli l'Rw tra le due u.i. (45<50).

Spero di essere stato chiaro nell'esporre il mio dubbio

Io dubito fortemente che altri tecnici non abbiano mai avuto problemi con questi casi e dubito ancor di più che, trattando il caso con il contributo di pareti esterne e solai esistenti, riescano ad ottenere valori a norma di legge... mi immaginavo che qualcuno mi rispondesse "si, basta dichiarare il potere fonoisolante della nuova partizione che deve essere maggiore di 50db, fregandosene dell'Rw effettivo tra le u.i."
argonauta
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Iscritto il: mar gen 29, 2008 12:36

Re: certificato acustico di progetto per edificio esistente

Messaggio da argonauta »

Non conosco la legislazione marchigiana.
Se devo comunque "garantire" qualcosa prevederei una misura fonometrica.
Ale_S
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Iscritto il: ven mag 11, 2007 16:53

Re: certificato acustico di progetto per edificio esistente

Messaggio da Ale_S »

sinceramente anche a me capitano sovente questi casi,
e dopo un'attenta analisi (anche della legislazione marchigiana),
sono arrivato alla conclusione, che
in casi come quello descritto, non è fattibile raggiungere gli obblighi del DPCM, in quanto di per se la struttura è comunque realizzata e perciò i maggiori vincoli acustici (a sfavore), sono definiti e immodificabili;
inoltre come avete detto spesso non si interviene sulla maggior parte delle strutture (pareti ecc).
quindi io modello l'intervento come nel caso di una ristrutturazione o recupero edilizio, ossia (cito la legge marchigiana):"tendendo comunque al miglioramento dei parametri acustici", ossia (visto che si capisce che non potrò mai verosimilmente raggiungere i parametri di legge), l'intervento deve comuqnue tendere al miglioramento (poi di quanto.....).

semmai però, nel caso di cambio d'uso , qualora la tipologia di destinazione non sia presente nella zona (es creo un'abitazione in zona industriale), valuterei se fare una verifica di clima acustico.
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