PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Moderatore: Edilclima
PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Recentemente un serramentista mi ha detto che lui non può più produrre ed installare porte per uscite di sicurezza con maniglione in quanto ora anche le porte, oltre al maniglione, devono essere certificate.
So che per i maniglioni vige la norma EN 1125 oppure la EN 179 e quindi tutti i dispositivi di apertura devono essere marchiati CE e conformi.
Mi pare strano che anche le porte devono essere certificate ( come se fosse una porta REI ).
Allora addio porte fatte su misura dal serramentista o dal falegname !!
Vi risulta ?
So che per i maniglioni vige la norma EN 1125 oppure la EN 179 e quindi tutti i dispositivi di apertura devono essere marchiati CE e conformi.
Mi pare strano che anche le porte devono essere certificate ( come se fosse una porta REI ).
Allora addio porte fatte su misura dal serramentista o dal falegname !!
Vi risulta ?
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
EN 14351-1:2006 Finestre e porte pedonali - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali - Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e tenuta al fumo
DOW (obbligo di marcatura CE): 01/02/2010
Il serramentista può continuare a produrre porte ma le deve marcare CE ottemperando alla norma armonizzata ed applicando la procedura stabilita per la certificazione nella stessa norma.
DOW (obbligo di marcatura CE): 01/02/2010
Il serramentista può continuare a produrre porte ma le deve marcare CE ottemperando alla norma armonizzata ed applicando la procedura stabilita per la certificazione nella stessa norma.
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Procdura che, per le porte su vie di fuga, si discosta notevolmente da quella standard per tutti gli altri tipi di infissi.
In particolare va applicato un sistema di attestazione di tipo 1, cioè i campioni li sceglie un laboratorio (e non il produttore), e il piano di controllo lo fa il laboraotrio (e non il produttore)
Risultato: il processo costa e pochissimissime aziende hanno detta certificazione.
O fan finta di nulla, fino al primoincidente in asilo, o fan finta di ignorare che il manufatto fosse considerato 'via di fuga'.
In particolare va applicato un sistema di attestazione di tipo 1, cioè i campioni li sceglie un laboratorio (e non il produttore), e il piano di controllo lo fa il laboraotrio (e non il produttore)
Risultato: il processo costa e pochissimissime aziende hanno detta certificazione.
O fan finta di nulla, fino al primoincidente in asilo, o fan finta di ignorare che il manufatto fosse considerato 'via di fuga'.
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Ok grazie a tutti.
Il serramentista aveva evidentemente ragione mentre tutti gli altri probabilmente fanno finta di niente.
Il serramentista aveva evidentemente ragione mentre tutti gli altri probabilmente fanno finta di niente.
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Bisogna sperare che i progettisti non "si dimentichino" di prescrivere componenti certificati secondo la Direttiva CPD e che i DDLL "controllino seriamente" i materiali in ingresso al cantiere: se serve la certificazione CPD allora questa deve essere pretesa.
Vedremo poi che anche le ditte si adegueranno.
Vedremo poi che anche le ditte si adegueranno.
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Più che giusto. Il problemi, a mio parere, sono due:
- le ditte manco sono al corrente delle norme del settore ( in effetti nel ns. paese è difficile stare al passo con centinaia di decreti, lettere circolari ecc. ) ;
- di solito il progettista "antincendio" non è il D.L. dei lavori e quindi al termine dei lavori viene sollecitato a preparare tutte le dichiarazioni per i VV.F. per richiedere il CPI. A questo punto incominciano i guai ( per il tecnico ).
Per i lavori più consistenti io propongo sempre alla committenza di nominare ( cioè pagare) un DL della prevenzione incendi in modo da evitare spiacevoli inconvenienti tipo " ... ma io no sapevo che quella parete doveva essere REI 120 ... il progetto VV.F non l'ho mai visto ..." ecc.
Purtroppo la proprietà è insensibile a questo problema, tanto finiti i lavori si procederà a lavorare anche senza CPI o DIA tanto di solito nessuno lo proibisce ( sopratutto per attività già esistenti ).
Finito lo sfogo.
Ciao.
- le ditte manco sono al corrente delle norme del settore ( in effetti nel ns. paese è difficile stare al passo con centinaia di decreti, lettere circolari ecc. ) ;
- di solito il progettista "antincendio" non è il D.L. dei lavori e quindi al termine dei lavori viene sollecitato a preparare tutte le dichiarazioni per i VV.F. per richiedere il CPI. A questo punto incominciano i guai ( per il tecnico ).
Per i lavori più consistenti io propongo sempre alla committenza di nominare ( cioè pagare) un DL della prevenzione incendi in modo da evitare spiacevoli inconvenienti tipo " ... ma io no sapevo che quella parete doveva essere REI 120 ... il progetto VV.F non l'ho mai visto ..." ecc.
Purtroppo la proprietà è insensibile a questo problema, tanto finiti i lavori si procederà a lavorare anche senza CPI o DIA tanto di solito nessuno lo proibisce ( sopratutto per attività già esistenti ).
Finito lo sfogo.
Ciao.
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Il problema delle vie di fuga è ben presente agli operatori del settore, come conferma chi ha aperto il 3d; mi sparate se dico che è meno presente ai progettisti?
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
sarebbero anche da sostituire tutte dal 10 marzo scorso quelle senza il marchio CE.
mi sono letto il DM xchè mi sembrava assurdo e invece è vero!!!!!
mi sono letto il DM xchè mi sembrava assurdo e invece è vero!!!!!
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
Parli del DM 03/11/04 ? Quello riguarda i dispositivi di apertura (maniglioni) non le porte.mito ha scritto:sarebbero anche da sostituire tutte dal 10 marzo scorso quelle senza il marchio CE.
mi sono letto il DM xchè mi sembrava assurdo e invece è vero!!!!!
Re: PORTE E MANIGLIONI ANTIPANICO
si, sono da sostituire i maniglioni (o altri dispositivi) che non siano marcati; non è chiaro se questo comprenda o preveda anche la sostituzione delle porte in se.
A stretto rigore direi di si, perchè la funzionalità del dispositivo può essere vanificata da una porta che poi non si apre una volta sganciata, ma non vedo un 'corri corri' a cambiare le porte (e nemmeno i dispositivi, per la verità)
A stretto rigore direi di si, perchè la funzionalità del dispositivo può essere vanificata da una porta che poi non si apre una volta sganciata, ma non vedo un 'corri corri' a cambiare le porte (e nemmeno i dispositivi, per la verità)