Certificazione Condominio

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

Moderatore: Edilclima

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r.visinoni
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Certificazione Condominio

Messaggio da r.visinoni »

Salve a tutti,
ieri mii è arrivata una richiesta strana. Un amministratore di condominio mi chiede di preparare un preventivo per effettuare l certificazione energetica di diversi condomini. E fin qui nulla di strano, ma il problema è che non mi chiede una certificazione per singolo apartamento, ma dell'intero stabile, affermando che se poi i singoli condomini vorranno certificare il proprio appartamento singolarmente, verrà fatta una stima.

secondo voi, cosa certifico in un condominio, senza estrapolare il singolo appartamento? Tra l'altro in alcuni casi si tratta di condomini con impianti autonomi e non centralizzati o addirittura con appartamenti esclusivamente estivi, pertanto senza riscaldamento.

Grazie in anticipo

Riccardo
p.giordano
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da p.giordano »

Che regione ?
Per il Piemonte per ora e' obbligatorio certificare prima il condominio e poi i singoli appartamenti.
Se l'impianto e' autonomo il problema non si pone, e non mi pare abbia molto senso certificare il condominio. L' oggetto di certificazione e' sempre il sistema edificio-impianto.
Per i fabbricati senza impianto si certifica lo stesso, secondo le linee-guida o equivalenti regionali :D

---
Paolo
r.visinoni
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da r.visinoni »

La Regione è il Veneto, non ha ancora legiferato a tal riguardo.

Effettivamente non riesco a capire cosa possa andare a certificare su un condominio con 60 appartamenti, ognuno con il proprio impianto autonomo.
Chicco
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da Chicco »

p.giordano ha scritto:Che regione ?
Per il Piemonte per ora e' obbligatorio certificare prima il condominio e poi i singoli appartamenti.
Se l'impianto e' autonomo il problema non si pone, e non mi pare abbia molto senso certificare il condominio. L' oggetto di certificazione e' sempre il sistema edificio-impianto.
Per i fabbricati senza impianto si certifica lo stesso, secondo le linee-guida o equivalenti regionali :D

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Paolo
A me risulta che per il condominio con appartamenti che hanno riscaldamento autonomo la certificazione può essere fatta per il singolo appartamento senza fare l'ACE di tutto lo stabile. Mi sbaglio? :shock:
ciao
r.visinoni
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da r.visinoni »

E' quello che risulta pure a me, peccato che il notaio (tra l'altro non so per quale motivo) chiede (durante gli atti di compravendita, il certificato del singolo appartamento, contestualmente a quello del condominio intero.

Chiedendo al notaio i riferimenti di legge dove trovare riscontro a questa sua richiesta, mi sono sentito rispondere "Lei è un tecnico dovrebbe saperlo meglio di me".
p.giordano
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da p.giordano »

r.visinoni ha scritto:E' quello che risulta pure a me, peccato che il notaio (tra l'altro non so per quale motivo) chiede (durante gli atti di compravendita, il certificato del singolo appartamento, contestualmente a quello del condominio intero.
Chiedendo al notaio i riferimenti di legge dove trovare riscontro a questa sua richiesta, mi sono sentito rispondere "Lei è un tecnico dovrebbe saperlo meglio di me".
Ci mancavano ancora i notai ad esprimere pareri tecnici ! :lol:
Infatti tu sei il tecnico e lo sai meglio di lui ! Pregalo cortesemente di leggersi quanto segue:

DECRETO 26 giugno 2009
Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
(GU n. 158 del 10-7-2009 )

7.5. Certificazione di edifici e di singoli appartamenti (climatizzazione invernale)
Per gli edifici residenziali la certificazione energetica riguarda il singolo appartamento. Nel
caso di una pluralità di unità immobiliari in edifici multipiano, o con una pluralità di unità
immobiliari in linea, si potrà prevedere, in generale, una certificazione originaria comune per
unità immobiliari che presentano caratteristiche di ripetibilità logistica e di esposizione,
(piani intermedi), sia nel caso di impianti centralizzati che individuali, in questo ultimo caso
a parità di generatore di calore per tipologia e potenza.
Per i predetti edifici, si può quindi prevedere:
a) in presenza impianti termici autonomi o centralizzati con contabilizzazione del calore, un
certificato per ogni unità immobiliare determinato con l’utilizzo del rapporto di forma
proprio dell’appartamento considerato (Lo stesso che si utilizza per la determinazione
dell’indice di prestazione energetica limite EPLi
);

etc..
ugo.testa
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da ugo.testa »

Le linee guida, al punto 7.5:

a) tratta insieme mpianti autonomi e centralizzati con contabilizzazione e non dice che nel primo caso si usa (ovviamente) il rendimento della caldaia autonoma e nel secondo (ovviamente) il rendimento del sistema di produzione e distribuzione del centralizzato e quindi dimentica di dire che l'amministratore deve mettere a disposizione i dati necessari.

b) dice una gigantesca fesseria, in quanto vorrebbe dividere un coefficiente di prestazione (quindi un valore di energia/mqxanno) in base ad una tabella di ripartizione millesimale ??? Caso mai si fose voluto dare una valutazione forfetaria uguale per tutti gli appartamenti, senza valutare il rapporto di forma dei singoli, avrebbe dovuto essere il coefficiente del fabbricato uguale al coefficiente dei singoli appartamenti, ed allora un certificato sarebbe valido per tutti in copia.

c) Finalmente è centrato: ogni appartamento ha le sue caratteristiche. Unico punto in comune è il sistema diproduzione e di distribuzione con i relativi rendimenti (anche di regolazione se esiste una gestione centralizzata della regolazione; es. sonde esterne o altro). Il punto fa riferimento giustamente al rendimento dell'impianto comune e non alla valutazione ne tanto meno certificazione dell'intero stabile.
L'amministratore farà fare una verifica da un certificatore che rileverà le caratteristiche della caldaia, del sistema di distribuzione ed eventualmente altri aspetti che caratterizzano l'impianto fino alla fornitura dell'energia ai singoli appartamenti. Ne risulterà un rendimento (per le voci valutate) pari a x%. Copia della relazione con i dati valutativi sarà messa a disposizone dei singoli condomini e da questi messa a disposizone del singolo certificatore che si occupi dell'unità singola.
p.giordano
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da p.giordano »

ugo.testa ha scritto:Le linee guida, al punto 7.5:
b) dice una gigantesca fesseria, in quanto vorrebbe dividere un coefficiente di prestazione (quindi un valore di energia/mqxanno) in base ad una tabella di ripartizione millesimale ??? Caso mai si fose voluto dare una valutazione forfetaria uguale per tutti gli appartamenti, senza valutare il rapporto di forma dei singoli, avrebbe dovuto essere il coefficiente del fabbricato uguale al coefficiente dei singoli appartamenti, ed allora un certificato sarebbe valido per tutti in copia.
Concordo che e' uno dei punti peggio formulati. Cosi' com'e' non ha senso e va, come al solito, interpretato cercando di entrare nel capoccione duro del legislatore.
Una possibile interpretazione e' questa:
Determino Epli del fabbricato ==> Epli * m2 utili totali = fabbisogno limite del fabbricato
fabbisogno limite del fabbricato * millesimi appartamento = fabbisogno limite appartamento

Siccome nella maggior parte dei casi di condomini i millesimi sono rapportati ai m3 (che a parita' di altezze vuol dire anche ai m2), ne risulta che Epli fabbricato = Epli appartamento. Ci possono comunque essere casi in cui non e' cosi' (presenza di locali commerciali, magazzini etc...) oppure se i millesimi sono stati correttamente tabellati in basi ai fabbisogni.
ugo.testa ha scritto: c) Finalmente è centrato: ogni appartamento ha le sue caratteristiche. Unico punto in comune è il sistema diproduzione e di distribuzione con i relativi rendimenti (anche di regolazione se esiste una gestione centralizzata della regolazione; es. sonde esterne o altro). Il punto fa riferimento giustamente al rendimento dell'impianto comune e non alla valutazione ne tanto meno certificazione dell'intero stabile.
L'amministratore farà fare una verifica da un certificatore che rileverà le caratteristiche della caldaia, del sistema di distribuzione ed eventualmente altri aspetti che caratterizzano l'impianto fino alla fornitura dell'energia ai singoli appartamenti. Ne risulterà un rendimento (per le voci valutate) pari a x%. Copia della relazione con i dati valutativi sarà messa a disposizone dei singoli condomini e da questi messa a disposizone del singolo certificatore che si occupi dell'unità singola.
Non si puo' fare senza valutare il fattore di carico medio mensile e quindi il fabbisogno di tutto il fabbricato servito dall' impianto.
lucabia77
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Re: Certificazione Condominio

Messaggio da lucabia77 »

provo a riassumere il punto in questione, poi ditemi se concordate:

7.5a) Condominio con impianti autonomi => un certificato per ogni appartamento usando tutti i dati propri della U.I.
in questo caso a mio avviso, l'amministratore deve mettere a disposizione solo i dati delle trasmittanze delle strutture e la loro superficie.
Condominio con impianto centralizzato e contabilizazzione => si calcola il fabbisogno dell'involucro proprio dell'appartamento poi si usano:
1) il rendimento di generazione dell'impianto (anche qui andrebbe calcolato su tutto l'edificio poichè peggiora all'aumentare del rapporto potenza minima generatore installato/potenza richiesta dall'edificio)
2) rendimento di distribuzione dell'impianto, questo lo si potrebbe ottenere anche senza il calcolo su tutto l'edificio poichè è tabellato per gli esistenti;
3) il rendimento di regolazione dell'impianto nell'appartamento, sarà per tutti lo stesso (se c'è solo il climatico la norma "obbliga" a calcolarlo su tutto l'edificio con la formula del prospetto 20);
4) il rendimento di emissione dell'impianto nell'appartamento, sarà per tutti lo stesso;

In questo caso l'amministratore deve mettere a disposizione (eventualmente tramite ACE preventivo su tutto l'edificio) tutti i rendimenti presenti (od anche, se gli appartamenti sono impiantisticamente tutti uguali il rendimento globale) i dati delle trasmittanze delle strutture e la loro superficie.


7.5b) Condominio con impianto centralizzato senza contabilizazzione => a mio avviso (cercando sempre di interpretare la mente del legislatore) l' EPi dell'appartamento è dato da:
(EPi condominio x Sutile condominio x millessimi appartamento) / Sutile appartamento

Penso sia cosi anche in riferimento all'ultimo capoverso del paragrafo 7.3, in cui si parla di confrontabilità delle prestazioni.

In questo caso l'amministratore deve mettere a disposizione i millessimi di riscaldamento, l'EPi del condominio ed eventualmente tutti i rendimenti presenti (od anche, se gli appartamenti sono impiantisticamente tutti uguali il rendimento globale) i dati delle trasmittanze delle strutture e la loro superficie.


7.5c) appartamento con impianto centralizzato e modifiche energetiche, uguale ad "a" dove l'eventuale sistema di regolazione e/o di emissione comporta diversi rendimenti rispetto agli altri appartamenti del condominio (il fabbisogno dell'involucro lo devo comunque calcolare indipendentemente).

In questo caso l'amministratore deve mettere a disposizione (eventualmente tramite ACE preventivo su tutto l'edificio) tutti i rendimenti presenti i dati delle trasmittanze delle strutture e la loro superficie.

l'EPlim non mi sembra comporti grandi problemi, uso sempre S/V dell'appartamento (non entrano in gioco i rendimenti quindi non mi interessa l'edificio nella sua globalità).

P.S. non sarebbe ormai ora, vista la stratificazione legislativa che si stà creando creare un testo unico (come è successo per la progettazione strutturale che vi assicuro era veramente incasinata) su tutto il settore impiantistico-energetico.
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