20-20-20

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10gradiest
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20-20-20

Messaggio da 10gradiest »

Voglio chiedere il sostegno di tutti voi per dare la maggiore diffusione possibile al seguente concetto:
diffondere in rete un movimento di "protesta" nei confronti della politica energetica del Governo che abbia come obiettivo una critica costruttiva ma soprattutto un forte stimolo alla nostra classe dirigente perchè faccia qualcosa di concreto a sostegno del piano U.E. 20-20-20 sottoscritto venerdì da Berlusconi.
L'idea di base che spero tutti possiamo condividere, al di là delle opinioni politiche e al di là del contenuto della mia lettera è questa: non basta predicare bene (sottoscrivere l'accordo) e razzolare male (azzerare l'operazione 55%).
Non va bene dire "aderiamo al piano però aspettiamo di vedere cosa succede a Copenhagen" (marzo 2010!!!).
Sul forum si discute tra tecnici del settore ma è fuori dal forum che dobbiamo dare divulgazione alle nostre ragioni.
La cosa più importante non è chiedere che lascino il 55% com'era, sappiamo tutti che si può fare anche qualcosa di diverso, purchè si faccia.
Se Tremonti ha fatto dietro front sulla retroattività sicuramente è stato anche per le numerose e forti proteste ricevute.
Solitamente non mi faccio promotore di catene in rete e non amo contribuire a diffonderle, ma ora credo che sia un momento cruciale per sollecitare il Governo.
Per questo vi chiedo di mandare una mail a tutti gli indirizzi che avete in rubrica, ai media locali e nazionali, alle associazioni, alle casalinghe, ecc. per cercare di sommergere il MSE con migliaia di messaggi che chiedano semplicemente: SOSTEGNO CONCRETO AL PIANO U.E. 20-20-20 NON SOLO PAROLE

Segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it

Io ho già inoltrato la richiesta a tutti gli indirizzi della mia rubrica ed ho inviato il messaggio oltre che al MSE anche al presidente della Camera.
Se pensate possa essere utile fate la stessa cosa, divulgate questo messaggio e inviate l'e-mail al MSE.
Se avete altri indirizzi significativi (per es. la presidenza del conisglio dei ministri, il ministero dell'ambiente il ministero dell'economia, ecc.) condivideteli e diamoci dentro, possiamo farci sentire.

Gian Luigi Zanetti
Corte Franca

Riporto di seguito il contenuto della lettera che ho inviato a tutti gli indirizzi:

Il piano 20-20-20, dalla logica del consumo a quella del risparmio

Si è da poco concluso il vertice tra i capi di governo europei con un compromesso sul pacchetto clima, l'Italia ed altri paesi hanno ottenuto alcuni sconti e soprattutto si sono garantiti tutte le vie di fuga possibili, ma il piano 20-20-20 è stato sostanzialmente confermato e tutti si dicono soddisfatti.
L’Unione Europea quindi ribadisce l’impegno a raggiungere i seguenti obiettivi entro l’anno 2020:
• migliorare l’efficienza energetica del 20%
• ridurre del 20% le emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra
• coprire il 20% del fabbisogno globale di energia dell’Unione da fonti rinnovabili.
Ma, al di la delle dichiarazioni ufficiali dai toni trionfalistici, quali sono le reali intenzioni del Governo italiano in campo energetico ?
L’Italia ha sottoscritto l’accordo, ma Berlusconi si è affrettato a precisare che ora bisognerà aspettare il risultato della conferenza Onu che si svolgerà a Copenhagen tra un anno per capire le intenzioni degli altri grandi paesi industrializzati.
Alcune settimane fa il Governo italiano aveva preparato il campo inviando il Ministro Prestigiacomo a Bruxelles per sostenere che il piano 20-20-20 doveva essere modificato perché sarebbe stato troppo costoso per il nostro Paese.
Contemporaneamente il Ministro Frattini era stato inviato negli Emirati Arabi per procacciare investimenti nel nostro Paese.
Si tratta di due eventi occorsi del tutto casualmente negli stessi giorni ?
Non lasciamoci confondere dal fumo negli occhi delle notizie inutili che campeggiano nei telegiornali (le battute su Obama abbronzato o l’iva di Sky), ragioniamo su cosa sta succedendo a livello di politica energetica in Italia.
Secondo la nostra classe dirigente in questo momento all’Italia non converrebbe investire sul risparmio energetico.
Tuttavia tutti convengono sul fatto che serve un piano di grandi investimenti per rilanciare l’economia.
Possibile che la nostra classe dirigente non sappia fare due più due ?
Il futuro dell’Italia, dell’Europa e di tutti i grandi paesi industrializzati non è il consumismo.
Se non si cambia mentalità andremo incontro ad una crisi cronica.
La ripresa ci sarà, i consumi ripartiranno e allora il prezzo del petrolio tornerà a galoppare fino a raggiungere nuovi record a cui seguiranno nuovi tonfi fragorosi dell’economia.
E’ fondamentale spezzare questo ciclo vizioso che ci trascinerà sempre più in basso.
Non serve una laurea in economia per capire che l’analisi seria di un investimento non si può limitare alla sola valutazione dei costi, ma deve estendersi anche a quella dei benefici.
Sappiamo bene quanto pesi la voce energia nel bilancio del nostro Paese.
Il deficit energetico viaggia intorno a 50 miliardi di euro l’anno con tassi di crescita dell’ordine dei 10 miliardi ogni anno.
(Fonte Enea: nel 2006 il deficit energetico è stato pari al 3,4% del PIL nazionale).
Sappiamo bene che, tra i grandi paesi industrializzati, l’Italia è quello che maggiormente dipende dall’estero per l’approvvigionamento energetico (importiamo oltre l’85% del nostro fabbisogno).
Prendiamo atto della valutazione dell’Unione Petrolifera che stima in 180 miliardi di euro i costi che l’Italia dovrà sostenere per raggiungere gli obiettivi dell’U.E., ma rendiamoci anche conto che da qui al 2020 l’Italia potrebbe spendere oltre 1.000 miliardi in approvvigionamenti energetici (basta fare il calcolo su una base di partenza di 50 miliardi anno con un tasso di crescita del costo dell’energia del 7,5% anno).
Non a caso la pronta risposta di Bruxelles al Ministro Prestigiacomo è stata la semplice considerazione che è proprio il nostro Paese, quello che trarrebbe i maggiori benefici dall’applicazione del piano 20-20-20.
Certamente non è possibile raggiungere l’obiettivo dell’U.E. senza fare sacrifici.
Eppure io sono convinto che l’obiettivo non sia affatto ambizioso e che si debba pensare fin da subito di fare meglio.
Il solo futuro possibile per i grandi paesi industrializzati è lo sviluppo sostenibile.
La sfida del secolo è quella energetica, come scrivono Piero Angela e Lorenzo Pinna.
La nostra classe dirigente vorrebbe convincerci che, vista la crisi, ci conviene toglierci questi grilli dalla testa.
Ci conviene quindi continuare a riversare 10 miliardi di dollari al giorno nelle casse dei paesi produttori di petrolio, sperando che questi decidano, bontà loro, di reinvestire nei nostri paesi, comprandosi le nostre banche e le nostre aziende migliori a prezzi stracciati, vista la situazione del mercato azionario mondiale.
Ad indignarmi non è solo la mancanza di lungimiranza della nostra classe dirigente, e forse il sospetto che pretenda di trattarci da stupidi, ma è soprattutto la mancanza di coraggio.
Eppure io non mi rassegno ad accettare passivamente questa situazione e spero che la gente prenda coscienza della grande importanza e delle enormi potenzialità legate alla sfida energetica.
Oltre un quarto dell’energia in Italia viene utilizzata per la climatizzazione degli edifici (riscaldamento e condizionamento).
La quasi totalità degli edifici costruiti prima del 2005 nella maggior parte del territorio nazionale è caratterizzata da consumi termici molto elevati, mediamente superiori a 20 metri cubi di metano all’anno per ogni metro quadrato riscaldato (2000 metri cubi di metano per riscaldare un alloggio di 100 mq).
Proprio in virtù della pessima situazione energetica del parco edilizio esistente, i margini di miglioramento sono enormi.
Forse i consiglieri energetici del Governo non hanno abbastanza esperienza sul campo per sapere che bastano investimenti dell’ordine di 3.500-5.000 euro per ridurre del 30% i consumi termici della quasi totalità degli edifici esistenti fino a 250-300 metri quadrati di superficie riscaldata.
Con un investimento dell’ordine di 20-30 mila euro si possono ridurre di oltre il 60% i consumi termici di un alloggio esistente di circa 100 mq.
Con un investimento dello stesso ordine di grandezza si possono ridurre fortemente i consumi e azzerare le emissioni di anidride carbonica di una casa edificata in aperta campagna o in nuclei di case sparse al di fuori delle aree urbane comunali, in zone spesso non metanizzate dove l’alternativa al costoso e inquinante gasolio è il meno inquinante ma altrettanto costoso gas g.p.l.
A partire dal 2005 sono state emanate nuove leggi molto più restrittive delle precedenti in materia di risparmio energetico in edilizia.
Io mi auguro che le nuove regole non rimangano solo sulla carta e vengano applicate con rigore.
Ma limitare fortemente i consumi dei nuovi edifici non basterà a risolvere il problema energetico.
Bisogna intervenire in maniera massiccia sul parco edilizio esistente se vogliamo veramente incidere sulla bolletta energetica nazionale e ridurre consistentemente le emissioni inquinanti.
In questo l’aiuto pubblico non può venire meno alle famiglie e alle aziende.
Evidentemente però il Governo non la pensa allo stesso modo, infatti un articolo del decreto "salvacrisi", pubblicato in Gazzetta Ufficiale Domenica 30 Novembre 2008, pone fortissime limitazioni alle detrazioni fiscali del 55% a favore delle famiglie e delle aziende che investono sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
Se il decreto sarà approvato entro 60 giorni dalla pubblicazione si tratterà di un vero e proprio colpo di spugna che cancellerà i benefici previsti.
In seguito alla valanga di proteste ricevute il Ministro Tremonti ha già chiarito pubblicamente che il provvedimento non potrà avere valore retroattivo al 1 gennaio 2008.
Dunque gli investimenti già eseguiti saranno salvaguardati.
Tuttavia per il biennio 2009-2010 le associazioni dei consumatori avevano previsto investimenti dell’ordine di 5 miliardi di euro in prospettiva dell’accesso al 55%.
Al danno si unisce la beffa di inserire questa decisione in un pacchetto di operazioni rivolte a contrastare la crisi economica.
Dato che quello dell'efficienza energetica è forse il solo settore in forte espansione in un'economia in grave crisi, si è pensato bene di soffocarlo.
E’ forse più utile dedicare risorse a sostenere il settore automobilistico ?
Credete che concedere incentivi per la rottamazione delle auto possa servire a risolvere la crisi economica ?
Credete che mettere in cassa integrazione decine di migliaia di persone sia l’unica soluzione possibile ?
Io invece credo che una famiglia che investa 25 mila euro per ridurre i consumi energetici della propria abitazione sia di maggiore aiuto all’economia rispetto a chi investe nella sostituzione dell’automobile.
Io credo che pagare decine di migliaia di persone perché se ne stiano a casa ad aspettare che le cose migliorino sia un male minore del licenziamento, ma sia decisamente un cattivo affare per tutti.
Io sono convinto che la grande capacità produttiva del nostro Paese debba in buona parte riconvertirsi dai beni di consumo ai beni di risparmio.
Non serve produrre 7 mila auto al giorno quando se ne vendono 6 mila.
Produciamo 6 mila auto e 3 mila impianti solari al giorno.
Non prendetemi per visionario, so bene di cosa parlo.
Scrivo impianti solari perché tutti possano capire, ma non mi riferisco solo alla produzione su vasta scala di pannelli solari termici (per produrre calore) e fotovoltaici (per produrre energia elettrica), mi riferisco anche alle caldaie a condensazione, alle pompe di calore ad alta efficienza, ai materiali termoisolanti per edilizia, ai serramenti con vetri basso emissivi, ai recuperatori di calore, ai pannelli radianti a bassa temperatura, alle valvole termostatiche e a molte altre diavolerie.
Mi riferisco alle caldaie a biomassa, ma anche al notevole indotto con produzione di macchine cippatrici e per la produzione del pellet, e con la valorizzazione del grande patrimonio boschivo nazionale.
Parlo di migliaia di piccole e piccolissime imprese che operano capillarmente sul nostro territorio.
Parlo della creazione di decine di migliaia di posti di lavoro.
Parlo di un ciclo virtuoso che spezzi quello vizioso del consumo sempre più alto di combustibili fossili, che qualifichi gli operatori e le aziende, che preservi quel poco che ci resta del territorio, puntando a migliorare gli edifici esistenti piuttosto che continuare a costruirne nuovi scadenti, che rilanci l’economia oggi e dia enormi benefici al Paese e ai nostri figli domani.
Credetemi non è affatto vero che non ce la possiamo fare.
Chi lo sostiene non conosce a fondo la situazione.
Non sarà una passeggiata ma bisogna farcela.
La tecnologia ci offre quello che ci serve.
Con investimenti relativamente limitati possiamo facilmente ridurre del 50% i consumi degli edifici esistenti e, se c’è la volontà politica, possiamo raggiungere questo obiettivo entro i prossimi 3-5 anni.
Questo risultato significherebbe migliorare del 13% l’efficienza energetica globale del nostro Paese e ridurre i gas serra almeno del 10%, cioè ci consentirebbe di avvicinarci con largo anticipo a due dei tre obiettivi del piano 20-20-20, ma soprattutto ci garantirebbe un risparmio di oltre 6 miliardi di euro ogni anno (sarebbe meglio scrivere 6 miliardi di oggi che potrebbero essere 9 miliardi entro un paio d’anni in funzione dei tassi di crescita del costo dell’energia cioè del costo del petrolio); soldi da reinvestire nelle energie rinnovabili in modo da puntare con forza anche al terzo obiettivo.
Ricordo a questo proposito che l’Italia, grazie soprattutto al settore idroelettrico, parte già da quota 6% di produzione energetica da fonti rinnovabili (il 16% dell’energia elettrica complessivamente consumata nel nostro Paese è infatti prodotta dalle centrali idroelettriche).
Il tema è vastissimo e io mi sono soffermato solo sull’ambito che conosco più a fondo, ma è chiaro che anche nel settore dei trasporti (che assorbe un terzo dei consumi energetici) quanto in quello industriale (che assorbe un altro terzo) sono possibili ampi miglioramenti.
Basti pensare solamente alle opportunità legate all’uso del gas metano per autotrazione che garantirebbe enormi abbattimenti di emissioni inquinanti oltre a grandi risparmi economici.
I distributori di gas metano per autotrazione stanno crescendo rapidamente in numero e in fatturato, ma forse non coprono ancora il territorio in modo sufficientemente capillare, però sono in pochi a sapere che esistono in commercio minicompressori per il rifornimento degli autoveicoli che possono essere alimentati dall’impianto domestico del gas metano.
Si rientra a casa la sera, si mette l’auto “in carica” e al mattino si riparte con il pieno.
Potrei aggiungere altro, per una visone globale del problema energetico bisognerebbe affrontare anche il tema del nucleare, ma l’ho già fatta troppo lunga e non voglio rischiare di uscire fuori tema.
Quello che mi preme sottolineare e ciò che conta veramente adesso è il coraggio di affrontare in modo serio questi temi e di pretendere che il nostro Governo sostenga da subito con i fatti il piano 20-20-20 dell’Unione Europea, senza aspettare Copenhagen.
Mi vengono in mente le grandi rimonte compiute dall’Italia nel corso della sua Storia, mi viene in mente la disfatta di Caporetto durante la grande guerra e coloro che in parlamento, ricevuta notizia dell’entità del disastro, chiedevano la ritirata dell’esercito sotto la linea del Po.
L’Italia avrebbe perso la guerra e forse l’esito dell’intero conflitto mondiale sarebbe stato diverso.
Fortunatamente il buon senso prevalse e nello spirito dei soldati qualcosa mutò radicalmente; come scriveva il giovane ufficiale Rommel nel suo diario, i soldati italiani catturati dopo Caporetto avevano un atteggiamento più fiero.
Sappiamo tutti come è andata a finire, non sono stati i soldati austriaci, che scrivevano Mailand sui loro elmetti, ad entrare a Milano.
Un anno dopo Caporetto furono gli alpini ad entrare a Innsbruck.
Se vogliamo essere un grande Paese dobbiamo pensare in grande, dobbiamo avere fiducia nelle nostre capacità e prendere coscienza della nostra forza, dobbiamo smettere di piagnucolare e iniziare ad agire.
Facciamo sentire la nostra voce contro l’assurda politica energetica del nostro Governo, sosteniamo il piano 20-20-20 dell’Unione Europea.

Gian Luigi Zanetti
Via Roma 86
Corte Franca BS
Tel 030 988 46 42

Se sei d’accordo manda una e-mail al Ministro dello Sviluppo Economico con la richiesta di SOSTEGNO CONCRETO AL PIANO U.E. 20-20-20 NON SOLO PAROLE

Segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it
10gradiest
Spd
Messaggi: 577
Iscritto il: lun giu 25, 2007 11:36
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Re: 20-20-20

Messaggio da Spd »

Bellissimo e appassionato intervento.
Grazie.
Andrea70
Messaggi: 629
Iscritto il: ven lug 13, 2007 10:11
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Contatta:

Re: 20-20-20

Messaggio da Andrea70 »

Bellissimo intervento, è il riassunto della mia filosofia.
Complimenti.
Soprattuto sottolineo che non sono affermazioni da "visionario" come purtoppo molti credono, ma obiettivi raggiungibili senza particolari difficoltà, se non quella di togliere la segatura dal cervello di chi ci governa.
ingelmini
Messaggi: 73
Iscritto il: mer feb 06, 2008 15:20

Re: 20-20-20

Messaggio da ingelmini »

Accidenti... che discorso!

Grazie, da una ammirata conterranea...

ALe
luciano.vale@libero.it
Messaggi: 106
Iscritto il: sab mag 26, 2007 10:35

Re: 20-20-20

Messaggio da luciano.vale@libero.it »

Fatto....!
Grazie
10gradiest
Messaggi: 414
Iscritto il: lun lug 02, 2007 19:47
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Re: 20-20-20

Messaggio da 10gradiest »

Ringrazio dei commenti e della pazienza (io una lettera così lunga probabilmente non avrei nemmeno iniziato a leggerla).
Però torno alla carica per stimolare altri colleghi.
E poi non vi rompo più le scatole...(forse)

Avete visto la conferenza stampa di ieri sera in cui Obama ha presentato il suo team in materia di energia ?
Se qualcuno aveva dubbi sugli obiettivi USA in materia di energia e ambiente vi riassumo in tre punti il discorso:
- rendere gli USA autonomi in materia di energia
- non solo allinearsi con gli altri paesi che condividono gli obiettivi ambientali ma essere il paese leader in questo settore
- creare in questo settore 2,5 milioni di posti di lavoro

Obama pensa in grande, il suo piano è più ambizioso del nostro 20-20-20.
Cosa ne dite, trasferisco la mia azienda negli USA ?
Ero convinto che il mondo sarebbe cambiato radicalmente nel prossimo ventennio.
Se non ci fanno fuori Obama, probabilmente basteranno 10 anni.

Ciao e buon lavoro
10gradiest
SuperP
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Iscritto il: lun set 11, 2006 10:06

Re: 20-20-20

Messaggio da SuperP »

10gradiest ha scritto:Se non ci fanno fuori Obama, probabilmente basteranno 10 anni.
Quanto il democratico clinton era al governo per 8 anni che cosa ha fatto? Niente.. Anche se c'era quel terrorista ambientale di Al Gore!! Pagliacci, tutti pagliacci!!
Quindi non lasciamoci "ingannare" o "abbagliare" dai discorsi di Obama.. vediamo che cosa farà nel concreto!! E' stato un oratore splendido, non c'è da dire.. vedremo se manterrà!!
Se tutti i governatori avessero fatto come il repubblicano Arnord l'USA sarebbe già una super potenza verde..

Per il resto, l'obbiettivo 20-20-20 è la strada OBBLIGATA ormai..

Ma ci trovermo tra 30/40 anni a smaltire tutti i nostri pannelli FV.. lo sapete vero che ad ora sono appena iniziati gli studi per il ricliclo dei pannelli FV! Speriamo bene.. ma della tecnologia bisogna fidarsi
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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girondone
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Iscritto il: ven mar 16, 2007 09:48
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Re: 20-20-20

Messaggio da girondone »

sono riuscitoa leggere ora la lettera...
i miei complimenti
e credo anche quelli di MAurizo Pallante!
10gradiest
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Località: Corte Franca

Re: 20-20-20

Messaggio da 10gradiest »

SuperP ha scritto: Pagliacci, tutti pagliacci!! [/size]
Alla faccia, che astio.
Lo giudichi prima che si metta all'opera ?
Preferisci forse la nostra politica energetica ?
Obama ha formato un team di tecnici per affrontare in modo serio questi temi.
Io credo che quella di Obama sarà una rivoluzione di portata storica per gli USA.
Il suo impegno nel campo dell'energia e dell'ambiente potrebbe essere una svolta di importanza inferiore solo alla loro lotta per l'indipendenza e alle lotte per il riconoscimento dei diritti umani.
La cosa che invece mi lascia sconcertato è che nei telegiornali odierni non c'è traccia di queste dichiarazioni di portata storica.
Ho seguito tutto il tg1 delle 13,30 inclusa la successiva rubrica economica e ... nada de nada !!!
Pazzesco.
Ripeto dobbiamo darci da fare per dare divulgazione a questi argomenti e fare informazione nel nostro paese.
Se i giornalisti non hanno senso critico e sanno solo rigirare notizie precotte la situazione è grave.
10gradiest
jerryluis
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Re: 20-20-20

Messaggio da jerryluis »

SuperP ha scritto:...

Per il resto, l'obbiettivo 20-20-20 è la strada OBBLIGATA ormai..

Ma ci trovermo tra 30/40 anni a smaltire tutti i nostri pannelli FV.. lo sapete vero che ad ora sono appena iniziati gli studi per il ricliclo dei pannelli FV! Speriamo bene.. ma della tecnologia bisogna fidarsi
Condivido anche quanto detto sopra, ma di questo ne sto parlando da più di 2 anni...
Sembro l'unico COG...NE che si è messo a leggere qualcosa...: mo stanno buttando un sacco di soldi per incentivarti a piazzare questi pannelloni, domani non sai come smaltirli e a che costi! che dici Super, avviamo un'azienda per il riciclaggio così picchiamo dei prezzoni appena i primi dovranno essere smaltiti? gli succhiamo tutti i contriburti che hanno preso prima?
Sembro anche l'unico COGL..NE che si è letto i piani d'azione della regione Lombardia dove in modo semplice ed inequivoco hanno stilato dei prospetti costi/benefici energetici: Solare termico batte solare FV in rapporto 1 a 10.. fanculazio!! e ci sono gli illuminati che osservano un costo di risparmio energetico un po' eccessivo!

Se avete incaricato un team profumatamente pagato, che vi ha scritto " 10 kwh di energia risparmiata in FV costa 10X e 10 kwh risparmiati in solare termico costano X" è un concetto così idota che solo se si è IDIOTI come me si comprende?!

Su questo forum siamo in tanti che ci sbattiamo trovando soluzioni semplicissime e onerosamente sostenibili...
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
Spix
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Re: 20-20-20

Messaggio da Spix »

jerryluis ha scritto: Sembro anche l'unico COGL..NE che si è letto i piani d'azione della regione Lombardia dove in modo semplice ed inequivoco hanno stilato dei prospetti costi/benefici energetici: Solare termico batte solare FV in rapporto 1 a 10.. fanculazio!

Se avete incaricato un team profumatamente pagato, che vi ha scritto " 10 kwh di energia risparmiata in FV costa 10X e 10 kwh risparmiati in solare termico costano X" è un concetto così idota che solo se si è IDIOTI come me si comprende?!
Mi piacerebbe proprio vederlo il documento che dati alla mano sostiene questo...puoi allegare il link ? Vorrei aggiungermi alla lista di COGL..NI che lo ha letto :-)
jerryluis
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Re: 20-20-20

Messaggio da jerryluis »

http://www.ors.regione.lombardia.it/OSI ... shtml?1789

apri i file allegati (se usi IE non hai problemi) le trovi sotto schede d'azione.
Notare bene la fonte!

Personalmente non prendo tali dati con valore assoluto, bensì come ordine di grandezza con tutte le correzioni del caso.

QUesto palesa che le istituzioni hanno in mano una marea di documenti, anche molto utili, che evidenziano alcuen valutazioni di massima costi/benefici.. perchè incaponirsi verso ciò che costa di più e rente meno allora?
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
SuperP
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Re: 20-20-20

Messaggio da SuperP »

10gradiest ha scritto:Lo giudichi prima che si metta all'opera ?
Preferisci forse la nostra politica energetica ?
Tu lo giudichi prima che si metta all'opera, non io.
Tu hai aspettative di un miracolo verde, non io.
Io dico solo che il suo quasi predecessore Al GOre, ora premio nobel non ha fanno NULLA per l'ambiente, al contrario di quel repubblicano muscoloso che in california ha fatto veramente ricerca sull'efficienza!!

Il modello italiano di energia fa e ha sempre fatto schifo, come l'economia si potrebbe dire, anche se questo fare italiano ci sta parando dei bei colpi nella crisi economica. Il recente modello italiano sta seguendo quello tedesco, che guarda caso ha TAGLIATO i fondi per il conto energia con effetto retroattivo.

L'energia noi la vediamo in senso stretto, ma bisogna vederla in senso largo, come economia-energia. Dare occupazione con posti di lavoro alle enerige verdi signigfica toglierne alle non rinnovabili.. e non è poco !

Insomma, noi parliamo tanto, ma non credo sia (per nessun governate) semplice..

Io sono sempre e sarà sempre per un mix energetico, mai solo 1 combustibile, ma molti, di cui il primo il risparmio, ma non solo nell'edilizia, in tutto il settore, dall'illuminazione pubblica (informati quanto incide a livello nazionale di consumi) all'industria etc.
Ben venga nucleare, FV, geotermico, biomassa, un po' di gas e carbone pulito
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SuperP
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Re: 20-20-20

Messaggio da SuperP »

Bel lavoro.. magari trovare il tempo di leggerlo
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
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ingelmini
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Re: 20-20-20

Messaggio da ingelmini »

SuperP ha scritto:
10gradiest ha scritto: .....
Ben venga nucleare, FV, geotermico, biomassa, un po' di gas e carbone pulito
Gasp... no, il nucleare no, per favore.
L'Italia NON e' pronta per il nucleare. Siamo seduti su scorie che fanno acqua 'radioattiva' da tutte le parti... Non siamo riusciti a trovare un posto decente per le porcherie prodotte dalle centrali dismesse... paghiamo affitti salatissimi agli inglesi per materiale che teniamo in custodia da loro... in Piemonte ci sono livelli di radioattivita' abnorme nell'acqua dei fiumi vicino ai depositi, perche' questi depositi perdono.... (la gestione e' di ENEA Casaccia, in qualche caso...). Non e' il caso di risolvere questi problemini prima di partire in quarta con nuovi reattori?

ALe

[Polemica ModeON]
(PS se lo stato italiano usasse le quote CIP6 delle bollette per investire in fonti rinnovabili anziche' finanziarci inceneritori e consimili ... un po' di denaro ci sarebbe... per cominciare a fare qualcosa di concreto e smettere una buona volta di ingrassare gruppi municipalizzati che si arricchiscono a spese dei cittadini e della loro salute).
[Polemica ModeOFF]
SuperP
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Iscritto il: lun set 11, 2006 10:06

Re: 20-20-20

Messaggio da SuperP »

ingelmini ha scritto: [Polemica ModeON]
(PS se lo stato italiano usasse le quote CIP6 delle bollette per investire in fonti rinnovabili anziche' finanziarci inceneritori e consimili ... un po' di denaro ci sarebbe... [Polemica ModeOFF]
Lasciando perdere i miei motivi per il pro nucleare (in un piano nazionale di mix energetico), lasciando perdere la radioattività naturale di certi siti italiani, lasciando perdere che molti paesi scandinavi stanno costruendo centrali nuclear etc, ti informo che i finanziamenti CIP 6 non riguardano + le ASSIMILIABILI alle fonte rinnovabili che siano gli scarti della lavorazione del greggio
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
:!: Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
SteNo
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Iscritto il: ven nov 21, 2008 22:11

Re: 20-20-20

Messaggio da SteNo »

ingelmini ha scritto:
Gasp... no, il nucleare no, per favore.
ai tempi di Caorso eravamo leader in europa per il nucleare (i francesi sono venuti da noi ad imparare) e poi per colpa di politici senza scrupoli, che badano solo ai loro interessi, abbiamo rischiato di diventare un paese del terzo mondo.
Siamo stati fortunati, negli ultimi trenta anni i paesi grandi fornitori di petrolio hanno avuto piu cervello di noi e non hanno esagerato con i profitti.
Chi deve fare scelte strategiche per una nazione intera oggi come trenta anni fa non puo tralasciare il nucleare.
Questo non vuol dire non investire in ricerca e sviluppo di tutte le tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili.
Il problema principale è che la nostra classe politica è la peggiore d'europa.
Certo è facile fare un referendum "vuoi il nucleare oppure preferisci l'energia pulita?
è come dire "vuoi la pace oppure preferisci la guerra?
il problema è che l'energia pulita per ora non c'è ancora

Quello che stupisce è che in un forum frequentato da persone che lavorano e progettano in campo energetico ce ne siano cosi tante che pensano ancora che l'energia la porti la cicogna
10gradiest
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Re: 20-20-20

Messaggio da 10gradiest »

SuperP ha scritto:
Tu lo giudichi prima che si metta all'opera, non io.
Tu hai aspettative di un miracolo verde, non io.
Io dico solo che il suo quasi predecessore Al GOre, ora premio nobel non ha fanno NULLA per l'ambiente, al contrario di quel repubblicano muscoloso che in california ha fatto veramente ricerca sull'efficienza!!
Il mio non è un giudizio, è una speranza.
E' la gioia di vedere che il leader del più grande paese del mondo ha obiettivi diametralmente opposti a quelli di Bush.
Per il resto stiamo uscendo fuori tema e stiamo entrando nella polemica sterile che è ciò che non sopporto del forum e della vita.
Chi lo dice che il piano 20-20-20 è solo energie rinnovabili ?
Io nelle mia lettera sostengo il concetto che la priorità è l'efficienza energetica e che con i soldi recuperati si finanzi il rinnovabile.
Io ripeto questo, usciamo dal forum, diffondiamo informazione perchè i media non ci arrivano, stimoliamo la gente ad usare il cervello e facciamo pressione per sostenere il piano 20-20-20.
Riusciamo a metterci d'accordo almeno su questo ?

Ciao
10gradiest
SuperP
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Re: 20-20-20

Messaggio da SuperP »

10gradiest ha scritto: Riusciamo a metterci d'accordo almeno su questo ?
Non bisogna mettersi d'accordo, bisgona farlo! E per quanto mi riguarda non ci sono problemi
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Spix
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Re: 20-20-20

Messaggio da Spix »

jerryluis ha scritto: Sembro anche l'unico COGL..NE che si è letto i piani d'azione della regione Lombardia dove in modo semplice ed inequivoco hanno stilato dei prospetti costi/benefici energetici: Solare termico batte solare FV in rapporto 1 a 10.. fanculazio!! e ci sono gli illuminati che osservano un costo di risparmio energetico un po' eccessivo!

Se avete incaricato un team profumatamente pagato, che vi ha scritto " 10 kwh di energia risparmiata in FV costa 10X e 10 kwh risparmiati in solare termico costano X" è un concetto così idota che solo se si è IDIOTI come me si comprende?!
Ho letto (in modo un po' approssimativo, lo ammetto) i piani d'azione della regione Lombardia. In base a quanto scritto per il solare termico viene stimata una produzione annuale di 800 kWh per un m2 di superficie del collettore, con un costo intorno ai 1000 euro al m2. Poiche' per un impianto fotovoltaico si puo' stimare a spanne con un costo di 1000 euro una produzione di 1200/7 kWh annui, direi che il rapporto di energia a parita' di costo fra i due sistemi sia circa 4-5 a favore del solare termico (e non 10).
Dopodiche' non dimentichiamo che in un caso l'energia prodotta e' termica e nell'altro caso e' invece elettrica, energia ben piu' pregiata, di facile accumulo e utilizzo.
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