Vado allora a vedere cosa propongono le soluzioni alternative per LPII e trovo (ricopio il testo di S.2.4.7):
1. Sono ammesse soluzioni alternative, costituite da:
a. compartimentazione rispetto ad altre costruzioni;
b. assenza di danneggiamento ad altre costruzioni o all’esterno del confine dell’area su cui sorge l’attività, per effetto di collasso strutturale;
c. mantenimento della capacità portante in condizioni di incendio per un periodo sufficiente all’evacuazione degli occupanti in luogo sicuro all’esterno della costruzione. La capacità portante deve essere comunque tale da garantire un margine di sicurezza tmillB > 100% • RSET e comunque > 15 minuti (paragrafo M.3.2.2).
2. Per la verifica della compartimentazione e dell’assenza di danneggiamento in caso di collasso strutturale, si utilizzano le soluzioni alternative previste per il livello di prestazione I di resistenza al fuoco.
3. Per la verifica del mantenimento della capacità portante in condizioni di incendio, le soluzioni alternative si ottengono verificando le prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni in base agli scenari di incendio di progetto ed ai relativi incendi convenzionali di progetto rappresentati da curve naturali di incendio secondo il paragrafo S.2.6.
4. Al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.7.
Dopo tutta questa filippica non sono riuscito a capire se esiste una soluzione alternativa che non preveda FSE (nel senso che non preveda simulazione dell'incendio e relativa analisi, FDS, ecc.). Avete già affrontato la questione? A titolo di esempio ricordo che 3 anni fa per un deposito isolato simile, no COPI (ampliamento di stabilimento esistente), facendo la parete lato stabilimento EI240 i VV.F. ci avevano fatto rientrare in LPII del DM 09/03/2007 pur essendo a pochi metri di distanza. E' possibile fare un ragionamento del genere o con il COPI sono spacciato?
