luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
Moderatore: Edilclima
luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
un attività ha l'esodo in uno spazio scoperto in cui il tecnico
mi chiede di verificare l'irraggiamento 2.5kW/mq
Usando il metodo analitico del capitolo S3, calcolo la
piastra radiante e il fattore di vista, ma con un fronte
di un fabbricato di 75m e 8.4 di altezza, con la minima
percentuale di foratura, la distanza di separazione
per rimanere sotto i 2.5 mi risulta di 27m.
Mi pare un valore enorme se confronto con le indicazioni
date per le vie d'esodo esterne dove per i percorsi esterni
mi chiede che sia soddisfatto o pareti (e finestre) EI30
o distaccate di 2.5m.
Stavo pensando di soddisfare la richiesta del tecnico citando
appunto la distanza di 2.5m, ma mi chiedo se il calcolo
che o fatto è plausibile... o se c'è un altro modo per verificarlo.
Grazie dei suggerimenti eventuali
mi chiede di verificare l'irraggiamento 2.5kW/mq
Usando il metodo analitico del capitolo S3, calcolo la
piastra radiante e il fattore di vista, ma con un fronte
di un fabbricato di 75m e 8.4 di altezza, con la minima
percentuale di foratura, la distanza di separazione
per rimanere sotto i 2.5 mi risulta di 27m.
Mi pare un valore enorme se confronto con le indicazioni
date per le vie d'esodo esterne dove per i percorsi esterni
mi chiede che sia soddisfatto o pareti (e finestre) EI30
o distaccate di 2.5m.
Stavo pensando di soddisfare la richiesta del tecnico citando
appunto la distanza di 2.5m, ma mi chiedo se il calcolo
che o fatto è plausibile... o se c'è un altro modo per verificarlo.
Grazie dei suggerimenti eventuali
- weareblind
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Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
Il metodo citato è corretto e temo anche i calcoli, data la superficie della piastra radiante. Ora il problema sarà che il Codice va preso nella sua interezza, non puoi, u un singolo punto, accedere ad una soluzione mutuata da altra norma. Poi, puoi sempre discuterne, e... se la và la g'ha i gamb.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
intanto grazie di avermi confermato che "a sensazione" i conti possono essere ragiovevoli.
So che il codice si applica o tutto o niente... e quindi non mi resta che abbandonarlo e cercare una soluzione diversa.
Ma, se deve verificare che ogni uscita di sicurezza che non sia
sulla pubblica via rispetti l'irraggiamento richiesto, rischio che
la lunghezza della via d'esodo arrivi fino in strada...
So che il codice si applica o tutto o niente... e quindi non mi resta che abbandonarlo e cercare una soluzione diversa.
L'espressione "bergamasca" invece non l'ho capitaweareblind ha scritto: ↑lun gen 28, 2019 07:40 Poi, puoi sempre discuterne, e... se la và la g'ha i gamb.
Ma, se deve verificare che ogni uscita di sicurezza che non sia
sulla pubblica via rispetti l'irraggiamento richiesto, rischio che
la lunghezza della via d'esodo arrivi fino in strada...
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Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
La definizione di lunghezza di esodo (G.1.9 lettera 15) chiede di arrivare ad un luogo sicuro o luogo sicuro temporaneo.
Se hai uno spazio scoperto hai risolto in quanto uno spazio scoperto è considerato luogo sicuro temporaneo (S.4.5.2.)
- weareblind
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Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
Questo sì, ma se non ho capito male c'è una prescrizione sul'irraggiamento a prescindere.
"Se cammina, è perché ha le gambe". Cioè, evidentemente la soluzione era abbastanza confacente da riuscire a camminare da sola.
E' milanese
"Se cammina, è perché ha le gambe". Cioè, evidentemente la soluzione era abbastanza confacente da riuscire a camminare da sola.
E' milanese
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Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
La prescrizione è sull'irraggiamento massimo di 2,5kW/mq se hai necessità di classificare uno spazio, che non sia una pubblica via, come luogo sicuro.weareblind ha scritto: ↑lun gen 28, 2019 12:04 Questo sì, ma se non ho capito male c'è una prescrizione sul'irraggiamento a prescindere.
"Se cammina, è perché ha le gambe". Cioè, evidentemente la soluzione era abbastanza confacente da riuscire a camminare da sola.
E' milanese
Ma se non hai questa necessità e il tuo problema è solo quello di rispettare la lunghezza massima del percorso d'esodo allora ti basta calcolarla fino ad un luogo sicuro temporaneo (= spazio scoperto).
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
Il funzionario, in un colloquio informale, mi chiede di dimostrare i 2.5kW/mq di S.4.5.3.3.
perchè la via di esodo porta in uno spazio scoperto, che è la corsia di transito
dei mezzi tra 2 capannoni (alti 12m, larga 12, lunga 200)... ragionevolmente quindi.
S.4.5.3.3. offre in alternativa ai 2.5kW/mq la distanza di 2.5m della via d'esodo
esterna (fattibile) ma se aggiungo al percorso d'esodo interno quello della via
esterna arrivo a 160m.
perchè la via di esodo porta in uno spazio scoperto, che è la corsia di transito
dei mezzi tra 2 capannoni (alti 12m, larga 12, lunga 200)... ragionevolmente quindi.
S.4.5.3.3. offre in alternativa ai 2.5kW/mq la distanza di 2.5m della via d'esodo
esterna (fattibile) ma se aggiungo al percorso d'esodo interno quello della via
esterna arrivo a 160m.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
E quindi non hai neanche possibilità di garantire l'EI30 della parete del tuo capannone......
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
è un fabbricato ereditato, struttura in acciaio R15 ...
Ora probabilmente si deve riqualificare la struttura e dovrò
sentire uno stutturista che si occupi del problema
(e dei certificati lasciati scadere), personalmente non
so se un pannello prefabbricato con l'isolante sia EI30,
ma nel codice è richiesto lo siano anche gli infissi.
Quindi, no.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
Gli infissi prossimi al volume occupato nell'esodo.
Se hai un nastro a 5m di altezza no.
Se hai un nastro a 5m di altezza no.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
la lunghezza di esodo la devi calcolare fino al luogo sicuro temporaneo, non fino al luogo sicuro. Il luogo sicuro, poi, devi posizionarlo con l'irraggiamento (anche a 160 metri) e devi dimostrare che possa contenere tutte le persone che ci arrivano. Quindi vedi se la superficie che ottieni posizionando il luogo sicuro a 27 metri (che mi sa che sono pure pochi, sei sicuro delle dimensioni della piastra radiante?), sia tale da contenere tutte le personee7o7 ha scritto: ↑lun gen 28, 2019 12:47 Il funzionario, in un colloquio informale, mi chiede di dimostrare i 2.5kW/mq di S.4.5.3.3.
perchè la via di esodo porta in uno spazio scoperto, che è la corsia di transito
dei mezzi tra 2 capannoni (alti 12m, larga 12, lunga 200)... ragionevolmente quindi.
S.4.5.3.3. offre in alternativa ai 2.5kW/mq la distanza di 2.5m della via d'esodo
esterna (fattibile) ma se aggiungo al percorso d'esodo interno quello della via
esterna arrivo a 160m.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
la misura dei 5 come altezza per l'influenza delle finestre
da dove viene?
Sostituire i portoni che danno sull'esterno
e metterli EI30 ... grazie, potrebbe essere una soluzione.
La via d'esodo porta a uno spazio scoperto, lo spazio scoperto non è luogo sicuro, il quale si trova
a circa ~100m di distanza. In quel tratto tra lo spazio scoperto e il luogo sicuro io dovrei assicurare
che l'irraggiamento sia inf. a 2.5kW/mq. Non potendolo dimostrare, io interpreto che la distanza
fino al luogo sicuro (e quindi anche lo spazio scoperto) va conteggiata nella lunghezza dell'esodo.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
ma è luogo sicuro temporaneo, mentre per la lunghezza devi vedere la definizione. Ti sono state riportate più su in questa discussione. Non devi interpretare. è scrittoe7o7 ha scritto: ↑lun gen 28, 2019 15:54la misura dei 5 come altezza per l'influenza delle finestre
da dove viene?
Sostituire i portoni che danno sull'esterno
e metterli EI30 ... grazie, potrebbe essere una soluzione.
La via d'esodo porta a uno spazio scoperto, lo spazio scoperto non è luogo sicuro
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
grazie a tutti delle risposte
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
Riprendo il thread, perchè ci sono sotto anch'io con il problema.
Ho un officina con 3 uscite su spazio scoperto.
Potrei affermare quindi che gli occupanti una volta all'esterno sono in luogo sicuro, salvo verificarmi che l'irraggiamento non sia inferiore a 2,5kW/mq con il metodo della piastra radiante... cosa praticamente impossibile.
1) Pensavo di scansare il problema dicendo che una volta uscito sono in luogo sicuro temporaneo e nulla è scritto... ma ho trovato poi la definizione di via d'esodo esterna (S.4.5.3.3) e credo quindi che se devo raggiungere il luogo sicuro, ho comunque una via d'esodo esterna per la quale devo verificarmi l'irraggiamento di 2,5 kW/mq (è corretto fino qui il mio ragionamento?)
2) quindi, o verifico l'irraggiamento di cui al punto 1), oppure scelgo una delle due soluzioni:
- parete esterna ed infissi EI 30 per una larghezza pari alla proiezione della via d'esodo esterna incrementata di 1,8 m per lato.
- la via d'esodo esterna deve distaccarsi 2,5 m dall'opera.
Scusate, ma se io esco su una strada larga 5 m, non posso dire che la mia via d'esodo dista + di 2,5 m dall'edificio e non fare nulla?
Se no in qualsiasi caso io devo garantire che la parete abbia classe EI 30... sfido chiunque a riuscire a far venire una distanza minore di 10 m.
Ho un officina con 3 uscite su spazio scoperto.
Potrei affermare quindi che gli occupanti una volta all'esterno sono in luogo sicuro, salvo verificarmi che l'irraggiamento non sia inferiore a 2,5kW/mq con il metodo della piastra radiante... cosa praticamente impossibile.
1) Pensavo di scansare il problema dicendo che una volta uscito sono in luogo sicuro temporaneo e nulla è scritto... ma ho trovato poi la definizione di via d'esodo esterna (S.4.5.3.3) e credo quindi che se devo raggiungere il luogo sicuro, ho comunque una via d'esodo esterna per la quale devo verificarmi l'irraggiamento di 2,5 kW/mq (è corretto fino qui il mio ragionamento?)
2) quindi, o verifico l'irraggiamento di cui al punto 1), oppure scelgo una delle due soluzioni:
- parete esterna ed infissi EI 30 per una larghezza pari alla proiezione della via d'esodo esterna incrementata di 1,8 m per lato.
- la via d'esodo esterna deve distaccarsi 2,5 m dall'opera.
Scusate, ma se io esco su una strada larga 5 m, non posso dire che la mia via d'esodo dista + di 2,5 m dall'edificio e non fare nulla?
Se no in qualsiasi caso io devo garantire che la parete abbia classe EI 30... sfido chiunque a riuscire a far venire una distanza minore di 10 m.
Re: luogo sicuro e verifica dell'irraggiamento
a parer mio, una volta che si è in luogo sicuro temporaneo, ovvero all'esterno, è sufficiente garantire il raggiungimento di un luogo sicuro che sia una pubblica via (tramite l'ingresso all'area oppure un secondo ingresso), oppure una distanza superiore alla soglia data dall'irraggiamento (un ampio cortile).
Poi secondo me dipende molto dai casi, dal buon senso del funzionario e del progettista e dalla geometria del fabbricato (è un po' retorica come considerazione, ma passatemela), mi spiego: se esco su un corridoio largo 2 m a cielo libero, ad esempio tra 2 fabbricati, verificare irraggiamento e distanza è legittimo perchè il pericolo c'è, ma se dalla porta esco su cortile esterno, in cui magari ho 10 m di spazio prima di incontrare la recinzione si può sostenere che ci siano spazi e tempi per garantire lo spostamento in sicurezza verso un luogo sicuro.
Penso che la definizione di cui all' S.4.5.3.3 si riferisca alle passerelle, alle scale esterne al fabbricato, a passaggi obbligati in aderenza e a situazioni simili, altrimenti diventa improponibile verificare le condizioni nella grande maggioranza dei casi. Sicuramente è un tema interessante su cui confrontarsi
Poi secondo me dipende molto dai casi, dal buon senso del funzionario e del progettista e dalla geometria del fabbricato (è un po' retorica come considerazione, ma passatemela), mi spiego: se esco su un corridoio largo 2 m a cielo libero, ad esempio tra 2 fabbricati, verificare irraggiamento e distanza è legittimo perchè il pericolo c'è, ma se dalla porta esco su cortile esterno, in cui magari ho 10 m di spazio prima di incontrare la recinzione si può sostenere che ci siano spazi e tempi per garantire lo spostamento in sicurezza verso un luogo sicuro.
Penso che la definizione di cui all' S.4.5.3.3 si riferisca alle passerelle, alle scale esterne al fabbricato, a passaggi obbligati in aderenza e a situazioni simili, altrimenti diventa improponibile verificare le condizioni nella grande maggioranza dei casi. Sicuramente è un tema interessante su cui confrontarsi