Sto per avviare i lavori di ristrutturazione
della mia abitazione (manutenzione straordinaria con relativa DIA).
Comporterà qualche modifica ai muri interni, rifacimento pavimenti,
rinnovo impianti elettrici e idraulici, termocappotto, infissi...
E' possibile usufruire sia delle detrazioni al 36% per i lavori generici e delle detrazioni al 55% per quelli che comporteranno
un risparmio energetico?
Lo chiedo perchè mi rimane il dubbio sul significato di non cumulabilità
delle suddette detrazioni,
specificata nel decreto attuativo x il risparmio energetico:
- è ovvio che non cerco di cumulare due detrazioni per lo stesso costo
ossia per le stesse fatture, detraendo 36+55%;
- vorrei invece portare in detrazione ad esempio le fatture per termocappotto rifacimento impianto di riscaldamento e infissi al 55%, mantenendo la posiibilità di detrarre al 35% il resto.
- oppure, poichè il tutto fa parte di un unico intervento globale
(unica DIA) devo optare per l'una o per l'altra forma?
- nel caso come avrei potuto fare a scindere in due diversi interventi
un insieme di lavori che necessariamente devo fare "fisicamente" insieme?
Grazie e ciao.
Detrazioni 36 e 55%
Moderatore: Edilclima
Secondo me è possibile fruire sia del 55% che del 36% purchè le fatture che che porti in detrazione per una agevolazione, non le consideri anche per l'altra.
Potrei quasi assicurarti che il fatto che ci sia una unica DIA non pregiudichi la possibilità di fare 36 o 55 o entrambi.
tieni conto che, come si è già detto in un topic di qualche giorno fa, non c'è nessuna norma che mi obbliga a scegliere 55 pittosto che il 36.
Dipende molto da quanta IRPEF devi versare e di conseguenza da quanti soldi pui recuperare senza rischiare di perdere una parte del beneficio.
Potrei quasi assicurarti che il fatto che ci sia una unica DIA non pregiudichi la possibilità di fare 36 o 55 o entrambi.
tieni conto che, come si è già detto in un topic di qualche giorno fa, non c'è nessuna norma che mi obbliga a scegliere 55 pittosto che il 36.
Dipende molto da quanta IRPEF devi versare e di conseguenza da quanti soldi pui recuperare senza rischiare di perdere una parte del beneficio.
Grazie per la risposta.ronza ha scritto:
...
tieni conto che, come si è già detto in un topic di qualche giorno fa, non c'è nessuna norma che mi obbliga a scegliere 55 pittosto che il 36.
Dipende molto da quanta IRPEF devi versare e di conseguenza da quanti soldi pui recuperare senza rischiare di perdere una parte del beneficio.
Mi sono perso il topic, me lo sapresti indicare?
Per quanto riguarda l'Irpef, ne ho circa 9000€ l'anno io
e 3000€ mia moglie, quindi in tre anni fanno una bella cifra,
superiore comunque al massimo ottenibile con le detrazioni
al 36% limitate a 48000 di spesa complessiva.
Se comunque si potesse usufruire di entrambe...
Operativamente dovrei fare così:
- inviare la comunicazione a Pescara per il 36%
entro i 30 giorni di silenzio-assenso della DIA
(o dopo?)
- farmi fatturare e pagare con bonifici i lavori generici
con le regole del 36%
- farmi fatturare e pagare con boniofici i lavori per il 55% con l'esplicitazione in causale dei commi per il risparmio energetico (?)
- farmi fare prima dell'inizio dei lavori l'asseverazione dal termotecnico
(o coincide con la relazione tecnica presentata in DIA?).
- farmi fare alla fine l'attestato di qualificazione energetica,
e inviare tutto all'Enea per il 55%.
Serve qualcos'altro?
Grazie ancora e ciao.
Tomtom ha scritto:Grazie per la risposta.ronza ha scritto:
...
tieni conto che, come si è già detto in un topic di qualche giorno fa, non c'è nessuna norma che mi obbliga a scegliere 55 pittosto che il 36.
Dipende molto da quanta IRPEF devi versare e di conseguenza da quanti soldi pui recuperare senza rischiare di perdere una parte del beneficio.
Mi sono perso il topic, me lo sapresti indicare?
Per quanto riguarda l'Irpef, ne ho circa 9000€ l'anno io
e 3000€ mia moglie, quindi in tre anni fanno una bella cifra,
superiore comunque al massimo ottenibile con le detrazioni
al 36% limitate a 48000 di spesa complessiva.
Se comunque si potesse usufruire di entrambe...
Operativamente dovrei fare così:
- inviare la comunicazione a Pescara per il 36%
entro i 30 giorni di silenzio-assenso della DIA
(o dopo?)
- farmi fatturare e pagare con bonifici i lavori generici
con le regole del 36%
- farmi fatturare e pagare con boniofici i lavori per il 55% con l'esplicitazione in causale dei commi per il risparmio energetico (?)
- farmi fare prima dell'inizio dei lavori l'asseverazione dal termotecnico
(o coincide con la relazione tecnica presentata in DIA?).
- farmi fare alla fine l'attestato di qualificazione energetica,
e inviare tutto all'Enea per il 55%.
Serve qualcos'altro?
Grazie ancora e ciao.
Questo dovrebbe essere l'indirizzo diretto del topic
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic.php?t=610
ora e' alla 3 pagina del forum si chiama "detrazioni 36 o 55"
- la comunicazione a pescara pare che per il 55 % non sia necessaria ma invece lo è per il 36% (da inviare tassativamente prima dell'inizio dei lavori)
- come dici correttamente, occorre pagare tramite bonifico le fatture sia per il 36% che per il 55% (per il recupero delle cifre fa fede ciò che indichi nel bonifico: se volete recuperare sia tu che tua moglie occorre che indicare entrambi come ordinante del bonifico - compresi i CF - mentre invece, come già precisato anche dall'agenzia delle entrate, non è necessario che la fattura sia cointestata -a scanso di equivoci è sempre meglio farsi fare la fattura cointestata-
- Non mi pare di aver letto ufficilmente che occorra indicare i commi della finanziaria in sede di bonifico però se ci sono, tanto meglio.
- nel tuo caso (almeno credo di aver interpretato nel modo giusto) l'asseverazione dei lavori dovrà essere fatta a lavori terminati e potrà essere firmata dal direttore dei lavori (vedi art.lo 4 comma 1 lettera a del decreto 19/2/2007 - attuativo della finanziaria). non è necessaria la firma del termotecnico.
- la relazione asseverata allegata alla DIA è un altro tipo di documento tecnico da predisporre ai fini di ottenere il titolo abilitativo ai fini urbanistico-edilizi; non serve per le detrazioni.
- entro 60 gg dalla fine dei lavoro, occorre trasmettere all'enea la documentazione prevista all'art.lo 4 comma 1 lettera b del decreto 19/2/2007. Tra i documenti da trasmettere c'è l'attestato di certificazione energetica (tieni conto che non essendo ancora state pubblicate le linee guida per l'applicazione del 192/311, occorre predisporre l'attestato di qualificazione energetica - sempre che la tua provincia/regione di residenza non abbia già provveduto a emanare regolamenti specifici.
- marcocinalli
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Grazie a tutti per le risposte.
Un altro dubbio al volo:
- Per le detrazioni del 36% sono richieste le ricevute ICI dal 1997;
ma io ho appena acquistato casa da un precedente proprietario,
devo lo stesso chiederle al vecchio proprietario
o non sono dovute?
- Se le imprese che realizzeranno i vari lavori
(termocappotto, idraulico, installatori infissi)
sono diverse andranno via via vanno nominate in DIA
con delle variazioni alla medesima
(per ora nella DIA presentata è citato solo il muratore)?
Ciao.
Un altro dubbio al volo:
- Per le detrazioni del 36% sono richieste le ricevute ICI dal 1997;
ma io ho appena acquistato casa da un precedente proprietario,
devo lo stesso chiederle al vecchio proprietario
o non sono dovute?
- Se le imprese che realizzeranno i vari lavori
(termocappotto, idraulico, installatori infissi)
sono diverse andranno via via vanno nominate in DIA
con delle variazioni alla medesima
(per ora nella DIA presentata è citato solo il muratore)?
Ciao.
Per poter beneficiare delle detrazioni occorre avere i bollettini del versamento ICI dal 1997 se dovuta. (tu non eri proprietario qundi non "dovevi" ICI)
Servono invece i bollettini ICI versati a partire da quando tu sei diventato soggetto passivo.
La norma che obbliga ad indicare nella DIA o nella dichiarazione di inizio lavori da presentare al comune il nominativo delle imprese non è direttamente legata al recupero ai fini IRPEF
E' un obbligo imposto dal D.lgs 276/2003 meglio conosciuto come "legge Biagi". Il decreto dice che occorre trasmettere all'amministrazione concedente il titolo abilitativo, il DURC (documento unico di regolarità contributiva) di ogni impresa esecutrice prima che effettivamente questa prenda aprte all'esecuzione dei lavori di competenza. Per impresa esecutrice si intende qualunque impresa che abbia dipendenti coadiuvanti o collaboratori subalterni.
I lavoratori autonomi (l'artigiano che lavora in proprio senza nessuno alle proprie dipendenze) non sono tenuti a fornire il DURC ma molti comuni richiedono almeno una autocertificazione nella quale viene espresso il fatto di non avere dipendenti e di essere in regola con i contriobuti previdenzali e assicurativi (c'è una circolare dell'inps che chiarisce meglio questo aspetto ma ora non ne ricordo gli estremi).
Servono invece i bollettini ICI versati a partire da quando tu sei diventato soggetto passivo.
La norma che obbliga ad indicare nella DIA o nella dichiarazione di inizio lavori da presentare al comune il nominativo delle imprese non è direttamente legata al recupero ai fini IRPEF
E' un obbligo imposto dal D.lgs 276/2003 meglio conosciuto come "legge Biagi". Il decreto dice che occorre trasmettere all'amministrazione concedente il titolo abilitativo, il DURC (documento unico di regolarità contributiva) di ogni impresa esecutrice prima che effettivamente questa prenda aprte all'esecuzione dei lavori di competenza. Per impresa esecutrice si intende qualunque impresa che abbia dipendenti coadiuvanti o collaboratori subalterni.
I lavoratori autonomi (l'artigiano che lavora in proprio senza nessuno alle proprie dipendenze) non sono tenuti a fornire il DURC ma molti comuni richiedono almeno una autocertificazione nella quale viene espresso il fatto di non avere dipendenti e di essere in regola con i contriobuti previdenzali e assicurativi (c'è una circolare dell'inps che chiarisce meglio questo aspetto ma ora non ne ricordo gli estremi).