pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Moderatore: Edilclima
pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Buongiorno,
ho notato che nel nuovo EC642 compaiono, tra i dati relativi agli idranti, "pressione residua", definita come pressione all'attacco dell'idrante, e "pressione uscita" ovvero, se ho capito bene, la pressione residua ridotta ancora delle perdite nel corpo idrante. E' sparita la vecchia "pressione al bocchello" che nella precedente versione del programma era il dato finale che serviva da riferimento per il calcolo della rete, dato che in molte norme e leggi i famosi 2 bar da rispettare per un UNI45 andrebbero misurati al bocchello e NON, come indica la 10779, all'ingresso dell'idrante.
La mia domanda è: in questa nuova versione del programma a quale pressione devo far riferimento? se mi baso su quella finale mi risultano richieste all'alimentazione esagerate (viene calcolata una perdita di minimo 2 bar nel corpo idrante di un UNI45!), devo dunque far riferimento alla pressione residua, in accordo peraltro con la UNI10779?
Inoltre volevo sapere se è possibile utilizzare un pozzo con pompa sommersa per alimentare un impianto idranti, dato che tra le alimentazioni previste dalla UNI12845 non compare.
Grazie
ho notato che nel nuovo EC642 compaiono, tra i dati relativi agli idranti, "pressione residua", definita come pressione all'attacco dell'idrante, e "pressione uscita" ovvero, se ho capito bene, la pressione residua ridotta ancora delle perdite nel corpo idrante. E' sparita la vecchia "pressione al bocchello" che nella precedente versione del programma era il dato finale che serviva da riferimento per il calcolo della rete, dato che in molte norme e leggi i famosi 2 bar da rispettare per un UNI45 andrebbero misurati al bocchello e NON, come indica la 10779, all'ingresso dell'idrante.
La mia domanda è: in questa nuova versione del programma a quale pressione devo far riferimento? se mi baso su quella finale mi risultano richieste all'alimentazione esagerate (viene calcolata una perdita di minimo 2 bar nel corpo idrante di un UNI45!), devo dunque far riferimento alla pressione residua, in accordo peraltro con la UNI10779?
Inoltre volevo sapere se è possibile utilizzare un pozzo con pompa sommersa per alimentare un impianto idranti, dato che tra le alimentazioni previste dalla UNI12845 non compare.
Grazie
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Comincio dalla coda
Il pozzo non lo puoi usare come alimentazione dell'impianto idrico (chi ti assicura del livello di falda 355 gg/anno?), lo puoi invece impiegare per reintegrare la riserva idrica.
Dove le norme richiedono la pressione al bocchello, devi evidenziare in relazione la pressione all'uscita, per dimostrare l'ottemperanza alla norma specifica.
Se ti vengono perdite del corpo idrante di 2 bar c'è qualcosa che non va, un UNI45 con manichetta da 20m e bocchello fi12 perde circa 0,2 bar.
Il pozzo non lo puoi usare come alimentazione dell'impianto idrico (chi ti assicura del livello di falda 355 gg/anno?), lo puoi invece impiegare per reintegrare la riserva idrica.
Dove le norme richiedono la pressione al bocchello, devi evidenziare in relazione la pressione all'uscita, per dimostrare l'ottemperanza alla norma specifica.
Se ti vengono perdite del corpo idrante di 2 bar c'è qualcosa che non va, un UNI45 con manichetta da 20m e bocchello fi12 perde circa 0,2 bar.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Mi allaccio alla questione.
Le perdite nell'idrante o naspo sono fornite dai costruttori delle apparecchiature o si trovano in tabelle UNI od altro?
Grazie mille.
Le perdite nell'idrante o naspo sono fornite dai costruttori delle apparecchiature o si trovano in tabelle UNI od altro?
Grazie mille.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Idranti e naspi sono ormai soggetti a marcatura CE.
Il costruttore deve fornire il coefficiente di erogazione K, che lega la portata alla pressione residua a monte della connessione all'impianto
Q=K x radq(10P)
Il costruttore deve fornire il coefficiente di erogazione K, che lega la portata alla pressione residua a monte della connessione all'impianto
Q=K x radq(10P)
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Se non ricordo male.....la pressione al bocchello è una prestazione chiesta in alcune regole tecniche di prevenzione incendi....
Diversamente penso si possa attenersi alla UNI 10779 che considera invece la pressione all'ingresso dell'idrante, lancia o altro...
Diversamente penso si possa attenersi alla UNI 10779 che considera invece la pressione all'ingresso dell'idrante, lancia o altro...
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Per il pozzo confermo quanto ti hanno risposto e se la vasca è a capacità ridotta il pozzo va certificato per una portata non inferiore a quella di rincalzo.mat ha scritto:Buongiorno,
ho notato che nel nuovo EC642 compaiono, tra i dati relativi agli idranti, "pressione residua", definita come pressione all'attacco dell'idrante, e "pressione uscita" ovvero, se ho capito bene, la pressione residua ridotta ancora delle perdite nel corpo idrante. E' sparita la vecchia "pressione al bocchello" che nella precedente versione del programma era il dato finale che serviva da riferimento per il calcolo della rete, dato che in molte norme e leggi i famosi 2 bar da rispettare per un UNI45 andrebbero misurati al bocchello e NON, come indica la 10779, all'ingresso dell'idrante.
La mia domanda è: in questa nuova versione del programma a quale pressione devo far riferimento? se mi baso su quella finale mi risultano richieste all'alimentazione esagerate (viene calcolata una perdita di minimo 2 bar nel corpo idrante di un UNI45!), devo dunque far riferimento alla pressione residua, in accordo peraltro con la UNI10779?
Inoltre volevo sapere se è possibile utilizzare un pozzo con pompa sommersa per alimentare un impianto idranti, dato che tra le alimentazioni previste dalla UNI12845 non compare.
Grazie
Per i valori del sw, nella maschera "altri dati", non capisco bene il significato dei vari parametri anche perchè sembra superare le verifiche di p residua ma quando lancio la stampa ottengo un valore denominato "pressione disponibile" che nella maschera del sw non vedo e che invece non soddisfa il requisito normativo: è quest'ultimo il valore che deve essere superiore al valore minimo richiesto dalla norma verticale di riferimento? (nel mio caso 1,5 bar)
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Salve,Lomby ha scritto:Per il pozzo confermo quanto ti hanno risposto e se la vasca è a capacità ridotta il pozzo va certificato per una portata non inferiore a quella di rincalzo.mat ha scritto:Buongiorno,
ho notato che nel nuovo EC642 compaiono, tra i dati relativi agli idranti, "pressione residua", definita come pressione all'attacco dell'idrante, e "pressione uscita" ovvero, se ho capito bene, la pressione residua ridotta ancora delle perdite nel corpo idrante. E' sparita la vecchia "pressione al bocchello" che nella precedente versione del programma era il dato finale che serviva da riferimento per il calcolo della rete, dato che in molte norme e leggi i famosi 2 bar da rispettare per un UNI45 andrebbero misurati al bocchello e NON, come indica la 10779, all'ingresso dell'idrante.
La mia domanda è: in questa nuova versione del programma a quale pressione devo far riferimento? se mi baso su quella finale mi risultano richieste all'alimentazione esagerate (viene calcolata una perdita di minimo 2 bar nel corpo idrante di un UNI45!), devo dunque far riferimento alla pressione residua, in accordo peraltro con la UNI10779?
Inoltre volevo sapere se è possibile utilizzare un pozzo con pompa sommersa per alimentare un impianto idranti, dato che tra le alimentazioni previste dalla UNI12845 non compare.
Grazie
Per i valori del sw, nella maschera "altri dati", non capisco bene il significato dei vari parametri anche perchè sembra superare le verifiche di p residua ma quando lancio la stampa ottengo un valore denominato "pressione disponibile" che nella maschera del sw non vedo e che invece non soddisfa il requisito normativo: è quest'ultimo il valore che deve essere superiore al valore minimo richiesto dalla norma verticale di riferimento? (nel mio caso 1,5 bar)
mi trovo nelle stesse condizioni d Lomby, ovvero ho 4 naspi che per la UNI 10779 come pressione residua a monte del naspo sono verificati, con circa 2,74 bar (richiesti 2 bar dalal norma) mentre la pressione in uscita è di circa 1,18 bar (inferiore a 1,5 per 3 naspi in funzione, come richiesto dal D.M. dell'attività n.85 delle Scuole).
Il valore che devo rispettare immagino sia 1,5 bar all'uscita come dice il D.M. e non la pressione residua di 2 bar della UNI 10779, giusto?
Se si, un naspo di 20 metri con valvola e lancia può perdere 1,82 bar? (ho inserito il naspo da cat. Bocciolone con K 28 e DN 25, portata 35 l/min)
Inoltre non capisco come mai il software da una pressione di uscita di 1,18 bar quando non dovrebbe essere 2,74 - 1,82 = 0, 92 bar (il che è ancora peggio!

Grazie in anticipo a chi mi vorrà aiutare!
Ultima modifica di Dastardly il sab mag 21, 2011 14:06, modificato 1 volta in totale.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
allora, bisogna fare un pò di chiarezza sui dati:Dastardly ha scritto: Salve,
mi trovo nelle stesse condizioni d Lomby, ovvero ho 4 naspi che per la UNI 10779 come pressione residua a monte del naspo sono verificati, con circa 2,74 bar (richiesti 2 bar dalal norma) mentre la pressione in uscita è di circa 1,18 bar (inferiore a 1,5 per 3 naspi in funzione, come richiesto dal D.M. dell'attività n.85 delle Scuole).
Il valore che devo rispettare immagino sia 1,5 bar all'uscita come dice il D.M. e non la pressione residua di 2 bar della UNI 10779, giusto?
Se si, un naspo di 20 metri con valvola e lancia può perdere 1,82 bar? (ho inserito il naspo da cat. Bocciolone con K 28 e DN 25, portata 35 l/min)
Inoltre non capisco come mai ils oftware da una pressione di uscita di 1,18 bar quando non dovrebbe essere 2,74 - 1,82 = 0, 92 bar (il che è ancora peggio!)
Grazie in anticipo a chi mi vorrà aiutare!
la pressione residua è quella che giustamente bisogna rispettare in rispetto alla 10779 ed è valutata nel punto 3 (figura B.2 per i naspi) di suddetta norma.
la pressione in uscita non è altro che la differenza tra la pressione di alimentazione (acquedotto/g. pompaggio) e la perdita totale (tubazioni + naspo) del tuo erogatore. molto grossolanamente sta ad indicare "il grado di sovradimensionamento del tuo impianto".
quello che devi verificare, trattandosi di una scuola (spero di ricordare bene perchè è da un pò che non guarda la normativa verticale per le scuole) è la pressione al bocchello. tale pressione non è più visualizzata a video ma può essere calcolta come differenza tra la pressione residua e la perdita di carico dovuta all'attraversamento della manichetta. per un naspo prestazioni standard (35 l/min, l manichetta 20 m e phi manichetta 25) potrebbe valere, numeri alla mano, intorno a 0,3 bar.
spero di esser stato d'aiuto

Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Pierino per favore non scappare che mi sei d'aiutissimo, fammi leggere bene quel che hai scritto che forse mi risolvi la situazione!Pierino ha scritto: spero di esser stato d'aiuto
Il problema è che non capisco la differenza tra pressione in uscita e pressione al bocchello

P.S: ricordi bene devo verificare 1,5 bar al bocchello per n.3 naspi più sfavoriti con 35 l/min
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Mi ricito, ma 0,3 bar dove li hai presi?Dastardly ha scritto:Pierino per favore non scappare che mi sei d'aiutissimo, fammi leggere bene quel che hai scritto che forse mi risolvi la situazione!Pierino ha scritto: spero di esser stato d'aiuto
Il problema è che non capisco la differenza tra pressione in uscita e pressione al bocchello
P.S: ricordi bene devo verificare 1,5 bar al bocchello per n.3 naspi più sfavoriti con 35 l/min
Da qualche scheda tecnica di naspi immagino, sapresti indicarmi qualche buon produttore dove estrapolare una scheda scheda tecnica completa anche questo dato?
Grazie
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Scusate per la domanda che forse è stupida, ma le perdite totali indicate nella maschera del sw dati rete comprendono, le perdite di carico sulla tubazione + le perdite concentrate + la pressione necessaria all'ingresso dell'idrante?
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Se c'è qualche anima pia che in questo week-end non sa che fare e può rispondermi per darmi una certezza mi farebbe un favore dato che devo consegnare questo progettino lunedì.
Vorrei più che altro esser certo di interpretare correttamente i risultati del software.
Se è come dice Pierino da quel che ho capito sono a posto (Pierino puoi confermarmi dai risultati che ho allegato se soddfisfano i requisiti di 1,5 bar richiesti dal D.M.?).
Te e Ve ne sarei molto grato!

Vorrei più che altro esser certo di interpretare correttamente i risultati del software.
Se è come dice Pierino da quel che ho capito sono a posto (Pierino puoi confermarmi dai risultati che ho allegato se soddfisfano i requisiti di 1,5 bar richiesti dal D.M.?).
Te e Ve ne sarei molto grato!
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
scusami ma questa settimana il weekend è iniziato molto presto.Dastardly ha scritto: Pierino per favore non scappare che mi sei d'aiutissimo, fammi leggere bene quel che hai scritto che forse mi risolvi la situazione!
Il problema è che non capisco la differenza tra pressione in uscita e pressione al bocchello
P.S: ricordi bene devo verificare 1,5 bar al bocchello per n.3 naspi più sfavoriti con 35 l/min
spero di essere ancora in tempo.
quei 0,3 bar circa di perdite di carico di attraversamento della manichetta li ho desunti da questa relazione
Dp manichetta=(632∙G^1.85∙dm^(-4.87)∙((lm+100∙dm⁄1000))⁄10000)
dove
Pn è la pressione nominale espressa in bar
G è la portata espressa in l/h
dm è il diametro della manichetta espresso in mm
lm è la lunghezza della manichetta espressa in metri
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
direi di si...6 molto a favore di sicurezza rispetto ai 1,5 bar al bocchello imposti da norma.Dastardly ha scritto:Se c'è qualche anima pia che in questo week-end non sa che fare e può rispondermi per darmi una certezza mi farebbe un favore dato che devo consegnare questo progettino lunedì.![]()
Vorrei più che altro esser certo di interpretare correttamente i risultati del software.
Se è come dice Pierino da quel che ho capito sono a posto (Pierino puoi confermarmi dai risultati che ho allegato se soddfisfano i requisiti di 1,5 bar richiesti dal D.M.?).
Te e Ve ne sarei molto grato!
fai una verifica anche in condizioni di portate reali erogate nella rete, ovvero bilancia la tua rete (sia area favorita che sfavorita) ad una perdita di 2,95. dovresti essere a posto, l'unica cosa è che la portata complessiva dell'impianto sarà un pò più alta.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Pierino grazie mille per il tuo appoggio.Pierino ha scritto:scusami ma questa settimana il weekend è iniziato molto presto.Dastardly ha scritto: Pierino per favore non scappare che mi sei d'aiutissimo, fammi leggere bene quel che hai scritto che forse mi risolvi la situazione!
Il problema è che non capisco la differenza tra pressione in uscita e pressione al bocchello
P.S: ricordi bene devo verificare 1,5 bar al bocchello per n.3 naspi più sfavoriti con 35 l/min
spero di essere ancora in tempo.
quei 0,3 bar circa di perdite di carico di attraversamento della manichetta li ho desunti da questa relazione
Dp manichetta=(632∙G^1.85∙dm^(-4.87)∙((lm+100∙dm⁄1000))⁄10000)
dove
Pn è la pressione nominale espressa in bar
G è la portata espressa in l/h
dm è il diametro della manichetta espresso in mm
lm è la lunghezza della manichetta espressa in metri
Ho appena consegnato il progetto che ho terminato ieri sera tardi

In pratica in relazione ho tenuto conto dei 0,3 bar del naspo sottraendoli alla pressione residua a monte del naspo che mi dava il software.
Se ti va ti lascio un mio contatto mail in modo da scambiarci (o meglio confortarmi su questi dubbi).
Ho detto credo sia corretta, solo perchè non mi è ancora chiaro il significato della "pressione in uscita" , mi confonde le idee.
In pratica la pressione in uscita non è la pressione al bocchello? mi pare aver di capito così da quel che hai scritto, ma non riesco a "giustificarlo".
Comunque sia secondo te per i risultati che ho allegato, è corretto dire che ho una pressione al bocchello di circa 2,27 bar? (P.S. ho visto che mi hai già risposto mentre ti rispondevo).
Prendo nota della relazione che verrà utile per le prossime volte.
Grazie ancora, sei stato molto disponibile.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Il geologo.Terminus ha scritto:Comincio dalla coda
Il pozzo non lo puoi usare come alimentazione dell'impianto idrico (chi ti assicura del livello di falda 355 gg/anno?),
Comunque mi pare che un aggiornamento UNI alla 12845 abbia recentemente esplicitato come la pompa sommersa da pozzo NON sia idonea come alimentazione antincendio. Il che crea parecchi problemi in certi clienti che non ci sentono e così cercavano di risparmiare qualcosa ed almeno facevano l'impianto alimentato da pozzo. Ora non faranno più nemmeno quello...
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
La perizia di un geologo ha scarso valore. La UNI 12845 in una nota (Le installazioni soprabattente e con pompe sommerse dovrebbero essere evitate e usate solamente dove non è praticabile un’installazione sottobattente.) le sconsiglia, e qui si apre l'infinito, perchè di fatto ti dice"non dovresti" e quindi in molti possono pensare "non c'è scritto che non posso", quindi finchè tutto va bene, si può fare, quando c'è il primo casino, chiunque si può appellare a quella nota.tigers ha scritto:Il geologo.Terminus ha scritto:Comincio dalla coda
Il pozzo non lo puoi usare come alimentazione dell'impianto idrico (chi ti assicura del livello di falda 355 gg/anno?),
Comunque mi pare che un aggiornamento UNI alla 12845 abbia recentemente esplicitato come la pompa sommersa da pozzo NON sia idonea come alimentazione antincendio. Il che crea parecchi problemi in certi clienti che non ci sentono e così cercavano di risparmiare qualcosa ed almeno facevano l'impianto alimentato da pozzo. Ora non faranno più nemmeno quello...
Insomma, per esser sicuri, la pompa sommersa la si usa abbinata ad accumulo d'acqua pari al 100% della portata oraria prescittta. Nessuno può dir nulla in questo caso
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Un'affermazione decisamente forte. Stai mettendo in dubbio il lavoro di un altro professionista senza averne l'autorità.aupaz ha scritto:La perizia di un geologo ha scarso valore.tigers ha scritto:Il geologo.Terminus ha scritto:Comincio dalla coda
Il pozzo non lo puoi usare come alimentazione dell'impianto idrico (chi ti assicura del livello di falda 355 gg/anno?),
Comunque mi pare che un aggiornamento UNI alla 12845 abbia recentemente esplicitato come la pompa sommersa da pozzo NON sia idonea come alimentazione antincendio. Il che crea parecchi problemi in certi clienti che non ci sentono e così cercavano di risparmiare qualcosa ed almeno facevano l'impianto alimentato da pozzo. Ora non faranno più nemmeno quello...
Pensa se il geologo dicesse che la tua relazione di calcolo della rete idranti "ha poco valore". Così, perché gli va.
No, io non mi riferivo a quella frase. E' uscita l'anno scorso la UNI/TR 11365 che fornisce una serie di chiarimenti sull'applicazione della 12845 e lì dovrebbe essere riportato il divieto esplicito sull'uso del pozzo. Uso il condizionale perché non ho potuto leggere direttamente la suddetta UNI e l'ho solo sentito riportare da un paio di fonti diverse in occasione di chiarimenti sulla 12845. Sarebbe utile se qualcuno l'avesse e ci potesse guardare dentro e poi riferire al mondo. Inoltre c'è anche una circolare VVF (Nota prot. n. P320/4101 sott. 72/C.1(17) del 16 luglio 2008 - Ammissibilità delle alimentazioni da pozzo di cui alla norma UNI 12845. – Quesito. -) con cui non concordo assolutamente in cui l'alimentazione da pozzo viene detta non ammissibile dai VVF con motivazioni futili a mio parere - io ero rimasto a "quel che non è vietato è permesso", anche se è una norma tecnica e non una legge.Terminus ha scritto: La UNI 12845 in una nota (Le installazioni soprabattente e con pompe sommerse dovrebbero essere evitate e usate solamente dove non è praticabile un’installazione sottobattente.) le sconsiglia, e qui si apre l'infinito, perchè di fatto ti dice"non dovresti" e quindi in molti possono pensare "non c'è scritto che non posso", quindi finchè tutto va bene, si può fare, quando c'è il primo casino, chiunque si può appellare a quella nota.
Insomma, per esser sicuri, la pompa sommersa la si usa abbinata ad accumulo d'acqua pari al 100% della portata oraria prescittta. Nessuno può dir nulla in questo caso
Io penso che la norma tecnica, se avesse voluto vietare una tipologia di alimentazione così ampiamente diffusa l'avrebbe detto esplicitamente.
Inoltre non capisco perché pompare da un fiume o da un lago sia considerato ammissibile e dalla falda no.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Ribadisco una cosa: l'alimentazione da pozzo, se riempie una cisterna con la capienza pari al 100% si può fare! Una volta che la cisterna è piena, tutto il resto non conta più, e quindi l'importante è riuscire a riempirla , la cisterna... Il come è aleatorio.
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Questo mi pareva ovvio, salvo il punto della 12845 che prescrive un tempo di riempimento minimo per l'accumulo.aupaz ha scritto:Ribadisco una cosa: l'alimentazione da pozzo, se riempie una cisterna con la capienza pari al 100% si può fare! Una volta che la cisterna è piena, tutto il resto non conta più, e quindi l'importante è riuscire a riempirla , la cisterna... Il come è aleatorio.
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Aspide, hai ragione! Il peggiore dei casi è però quello di una cisterna da 72 hl o più, e in quel caso devo avere portate di 2 m³/h, che solitamente dovrebbero esser ampiamente garantite... Almeno, per quello che ho visto io finora (dove vivo basta fare un foro in terra di un paio di metri e vien fuori acqua a pieno....) .tigers ha scritto:Questo mi pareva ovvio, salvo il punto della 12845 che prescrive un tempo di riempimento minimo per l'accumulo.aupaz ha scritto:Ribadisco una cosa: l'alimentazione da pozzo, se riempie una cisterna con la capienza pari al 100% si può fare! Una volta che la cisterna è piena, tutto il resto non conta più, e quindi l'importante è riuscire a riempirla , la cisterna... Il come è aleatorio.
Chiaro che la cosa và verificata a seconda della zona. Non ho casi ad hoc, ma sicuramente da qualche parte le portate potrebbero esser minori e in quel caso si è fregati.
Nel caso però di riserve d'acqua minori ( a me capitano di solito 4 UNI70 per 60 minuti, quindi 72-80 cubi, ma per rischi minori si arriva anche 7.2 cubi ) le portate da erogare in 36 h sono così basse che spesso sono ampiamente garantite. Ma qualcuno comunque deve scrivere qualcosa da qualche parte...
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Ma sì, poi non starei a fare il farmacista, se non sono 72 ma 80-90-100 le ore credo nessuno si inalberi. L'importante è che non siano 200.aupaz ha scritto:Aspide, hai ragione! Il peggiore dei casi è però quello di una cisterna da 72 hl o più, e in quel caso devo avere portate di 2 m³/h, che solitamente dovrebbero esser ampiamente garantite... Almeno, per quello che ho visto io finora (dove vivo basta fare un foro in terra di un paio di metri e vien fuori acqua a pieno....) .tigers ha scritto:Questo mi pareva ovvio, salvo il punto della 12845 che prescrive un tempo di riempimento minimo per l'accumulo.aupaz ha scritto:Ribadisco una cosa: l'alimentazione da pozzo, se riempie una cisterna con la capienza pari al 100% si può fare! Una volta che la cisterna è piena, tutto il resto non conta più, e quindi l'importante è riuscire a riempirla , la cisterna... Il come è aleatorio.
Chiaro che la cosa và verificata a seconda della zona. Non ho casi ad hoc, ma sicuramente da qualche parte le portate potrebbero esser minori e in quel caso si è fregati.
Nel caso però di riserve d'acqua minori ( a me capitano di solito 4 UNI70 per 60 minuti, quindi 72-80 cubi, ma per rischi minori si arriva anche 7.2 cubi ) le portate da erogare in 36 h sono così basse che spesso sono ampiamente garantite. Ma qualcuno comunque deve scrivere qualcosa da qualche parte...
Tra l'altro prevedere il tempo di riempimento in ogni momento dell'anno dopo che mi sono appena liberato del peso facendo la vasca...
Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocche
Questo mi pareva ovvio, salvo il punto della 12845 che prescrive un tempo di riempimento minimo per l'accumulo.[/quote]
Aspide, hai ragione! Il peggiore dei casi è però quello di una cisterna da 72 hl o più, e in quel caso devo avere portate di 2 m³/h, che solitamente dovrebbero esser ampiamente garantite... Almeno, per quello che ho visto io finora (dove vivo basta fare un foro in terra di un paio di metri e vien fuori acqua a pieno....) .
Chiaro che la cosa và verificata a seconda della zona. Non ho casi ad hoc, ma sicuramente da qualche parte le portate potrebbero esser minori e in quel caso si è fregati.
Nel caso però di riserve d'acqua minori ( a me capitano di solito 4 UNI70 per 60 minuti, quindi 72-80 cubi, ma per rischi minori si arriva anche 7.2 cubi ) le portate da erogare in 36 h sono così basse che spesso sono ampiamente garantite. Ma qualcuno comunque deve scrivere qualcosa da qualche parte...[/quote]
Ma sì, poi non starei a fare il farmacista, se non sono 72 ma 80-90-100 le ore credo nessuno si inalberi. L'importante è che non siano 200.
Tra l'altro prevedere il tempo di riempimento in ogni momento dell'anno dopo che mi sono appena liberato del peso facendo la vasca...[/quote]
Eh, ma andare contro le leggi di Murphy è un peccato mortale! hahaha!
Quando , nella remota possibilità che qualcuno andrà a verificare o servirà un riempimento entro le 36 ore, sarà la volta che ci sarà la più grande siccità del secolo... hahahaa! Concordo che i VVFF non puntano il dito su queste cose, se le ore son 40-50 poco cambia. La volta che succede un casino però vengono a cercarci per benino... e in quel caso il torto è marcio... e il ciapet è il nostro purtroppo

Aspide, hai ragione! Il peggiore dei casi è però quello di una cisterna da 72 hl o più, e in quel caso devo avere portate di 2 m³/h, che solitamente dovrebbero esser ampiamente garantite... Almeno, per quello che ho visto io finora (dove vivo basta fare un foro in terra di un paio di metri e vien fuori acqua a pieno....) .
Chiaro che la cosa và verificata a seconda della zona. Non ho casi ad hoc, ma sicuramente da qualche parte le portate potrebbero esser minori e in quel caso si è fregati.
Nel caso però di riserve d'acqua minori ( a me capitano di solito 4 UNI70 per 60 minuti, quindi 72-80 cubi, ma per rischi minori si arriva anche 7.2 cubi ) le portate da erogare in 36 h sono così basse che spesso sono ampiamente garantite. Ma qualcuno comunque deve scrivere qualcosa da qualche parte...[/quote]
Ma sì, poi non starei a fare il farmacista, se non sono 72 ma 80-90-100 le ore credo nessuno si inalberi. L'importante è che non siano 200.
Tra l'altro prevedere il tempo di riempimento in ogni momento dell'anno dopo che mi sono appena liberato del peso facendo la vasca...[/quote]
Eh, ma andare contro le leggi di Murphy è un peccato mortale! hahaha!
Quando , nella remota possibilità che qualcuno andrà a verificare o servirà un riempimento entro le 36 ore, sarà la volta che ci sarà la più grande siccità del secolo... hahahaa! Concordo che i VVFF non puntano il dito su queste cose, se le ore son 40-50 poco cambia. La volta che succede un casino però vengono a cercarci per benino... e in quel caso il torto è marcio... e il ciapet è il nostro purtroppo



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Re: pressione residua, pressione uscita, pressione al bocchello
Buongiorno mat,mat ha scritto: lun gen 26, 2009 17:46 Buongiorno,
ho notato che nel nuovo EC642 compaiono, tra i dati relativi agli idranti, "pressione residua", definita come pressione all'attacco dell'idrante, e "pressione uscita" ovvero, se ho capito bene, la pressione residua ridotta ancora delle perdite nel corpo idrante. E' sparita la vecchia "pressione al bocchello" che nella precedente versione del programma era il dato finale che serviva da riferimento per il calcolo della rete, dato che in molte norme e leggi i famosi 2 bar da rispettare per un UNI45 andrebbero misurati al bocchello e NON, come indica la 10779, all'ingresso dell'idrante.
La mia domanda è: in questa nuova versione del programma a quale pressione devo far riferimento? se mi baso su quella finale mi risultano richieste all'alimentazione esagerate (viene calcolata una perdita di minimo 2 bar nel corpo idrante di un UNI45!), devo dunque far riferimento alla pressione residua, in accordo peraltro con la UNI10779?
Inoltre volevo sapere se è possibile utilizzare un pozzo con pompa sommersa per alimentare un impianto idranti, dato che tra le alimentazioni previste dalla UNI12845 non compare.
Grazie
riesumo questo vecchissimo thread perché mi ritrovo, a distanza di anni, ad affrontare lo stesso problema, ma con la versione più aggiornata del SW che ora si chiama EC740. Mi vengono valori di pressione in uscita bassissimi pur avendo valori all'ingresso dell'idrante di tutto rispetto. Ho chiesto all'assistenza EC e la risposta è stata che per loro la pressione in uscita deve risultare zero o maggiore di zero... bah francamente non ho capito bene come funziona.

Tom Bishop