Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
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Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Buongiorno a tutti.
Il vecchio DPR 412/93 art 5 comma 13 richiamava all'obbligo di recupero calore in caso di ventilazione meccanica con portata G e durata M superiori ad un limite indicato nella tabella 1 allegato C.
Il DPR 59/2009 richiamava il DPR 412/93 in tema di ventilazione meccanica e relativi obblighi.
Il decreto requisiti minimi 26/06/2015 ha abrogato il DPR 59/2009, e nel caso degli impianti di ventilazione meccanica impone solo il rispetto delle direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE, le quali non mi risulta che prescrivano qualcosa sul recupero di calore.
In sostanza, ad oggi, lasciando stare eventuali leggi regionali, non riesco a trovare alcuna disposizione di legge o normativa che imponga l'uso di recuperatori di calore nella ventilazione meccanica.
Sbaglio? Nel caso, dove sbaglio?
Il vecchio DPR 412/93 art 5 comma 13 richiamava all'obbligo di recupero calore in caso di ventilazione meccanica con portata G e durata M superiori ad un limite indicato nella tabella 1 allegato C.
Il DPR 59/2009 richiamava il DPR 412/93 in tema di ventilazione meccanica e relativi obblighi.
Il decreto requisiti minimi 26/06/2015 ha abrogato il DPR 59/2009, e nel caso degli impianti di ventilazione meccanica impone solo il rispetto delle direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE, le quali non mi risulta che prescrivano qualcosa sul recupero di calore.
In sostanza, ad oggi, lasciando stare eventuali leggi regionali, non riesco a trovare alcuna disposizione di legge o normativa che imponga l'uso di recuperatori di calore nella ventilazione meccanica.
Sbaglio? Nel caso, dove sbaglio?
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
a dirla tutta l'allegato C del 412 (introdotto dal successivo 551 se ben ricordo) mi risultava ancora vigente.
ad ogni modo hai i regolamenti ERP 1253 e 1254 (per il non residenziale e per il residenziale), che discendono dalla direttiva ecodesign, che sono ben più restrittivi della vecchia norma nazionale, e sono comunque cogenti (UTA che non rispettino il 1253 non sono commercializzabili in UE)
ad ogni modo hai i regolamenti ERP 1253 e 1254 (per il non residenziale e per il residenziale), che discendono dalla direttiva ecodesign, che sono ben più restrittivi della vecchia norma nazionale, e sono comunque cogenti (UTA che non rispettino il 1253 non sono commercializzabili in UE)
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Ronin ti ha risposto, ma io ti chiederei di guardare dentro di te, e troverai la risposta nel fondo della tua coscienza.marcello60 ha scritto: mer giu 04, 2025 12:04 non riesco a trovare alcuna disposizione di legge o normativa che imponga l'uso di recuperatori di calore nella ventilazione meccanica.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
eh, a volte sono proprio i committenti, i primi a chiederti: possibile che non possa farne a meno? (senza rendersi conto che stanno chiedendo di spendere di più).
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Credetemi, non è mia intenzione aggirare le norme o non essere sensibile al risparmio energetico.
Sto solo cercando di capire se una soluzione impiantistica che mi viene richiesta da altri (architetto) può stare in piedi o meno.
Si tratta del progetto di una palestra, nella quale vorrebbero realizzare una ventilazione meccanica in sola estrazione di 5 vol.amb./h (dai servizi igienici).
Senza reintegro di aria esterna e senza recupero di calore.
A parte il discorso del reintegro, che in qualche modo dovrà pur avvenire, cercavo di capire se la mancanza del recupero è lecita o meno.
Loro giustificano la non necessità di recupero calore con il fatto che l'estrazione è un impianto separato dalla climatizzazione (multisplit). Forse intendono con questo la mancanza di una UTA?
Le direttive che citava Ronin riguardano solo le UTA o si estendono anche ad altro?
Sto solo cercando di capire se una soluzione impiantistica che mi viene richiesta da altri (architetto) può stare in piedi o meno.
Si tratta del progetto di una palestra, nella quale vorrebbero realizzare una ventilazione meccanica in sola estrazione di 5 vol.amb./h (dai servizi igienici).
Senza reintegro di aria esterna e senza recupero di calore.
A parte il discorso del reintegro, che in qualche modo dovrà pur avvenire, cercavo di capire se la mancanza del recupero è lecita o meno.
Loro giustificano la non necessità di recupero calore con il fatto che l'estrazione è un impianto separato dalla climatizzazione (multisplit). Forse intendono con questo la mancanza di una UTA?
Le direttive che citava Ronin riguardano solo le UTA o si estendono anche ad altro?
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Ma non è il decreto CAM a prevederlo? Punto 2.4.5
Per tutte le nuove costruzioni, demolizione e ricostruzione, ampliamento e sopra elevazione e le
ristrutturazioni importanti di primo livello, sono garantite le portate d’aria esterna previste dalla
UNI 10339 oppure è garantita almeno la Classe II della UNI EN 16798-1, very low polluting
building per gli edifici di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, ampliamento e sopra
elevazione e low polluting building per le ristrutturazioni importanti di primo livello, in entrambi i
casi devono essere rispettati i requisiti di benessere termico (previsti al paragrafo 15) e di
contenimento del fabbisogno di energia termica per ventilazione.
Per le ristrutturazioni importanti di secondo livello e le riqualificazioni energetiche, nel caso di
impossibilità tecnica nel conseguire le portate previste dalla UNI 10339 o la Classe II della UNI EN
16798-1, è concesso il conseguimento della Classe III, oltre al rispetto dei requisiti di benessere
termico previsti al criterio “2.4.6-Benessere termico” e di contenimento del fabbisogno di energia
termica per ventilazione”.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Ma il decreto CAM si applica anche alle opere nel settore privato?
Nel mio caso parliamo di una palestra di proprietà privata.
Nel mio caso parliamo di una palestra di proprietà privata.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Pongo una domanda: l'estrazione dei bagni ciechi, così come le cappe delle cucine, devono rispettare queste prescrizioni?
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
No, ma potrebbe essere adottato volontariamente oppure essere prescritto da regolamenti o incentivi che richiedano l'applicazione dei CAM.marcello60 ha scritto: mer giu 04, 2025 14:31 Ma il decreto CAM si applica anche alle opere nel settore privato?
Se un progetto privato riceve fondi pubblici o rientra in incentivi statali, potrebbe essere soggetto a questi criteri.
Pensavo che fosse una palestra comunale, dal tuo secondo post.
Se il bagno cieco o la cucina è parte di un edificio soggetto ai CAM, deve rispettarne i criteri.vinz75 ha scritto: mer giu 04, 2025 14:39 Pongo una domanda: l'estrazione dei bagni ciechi, così come le cappe delle cucine, devono rispettare queste prescrizioni?
Ultima modifica di NoNickName il mer giu 04, 2025 15:01, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
no, alle cappe della cucina il regolamento europeo non si applica, e ci sono deroghe per gli impianti di sola estrazione (così come per gli impianti che funzionano con 100% ricircolo, per evidenti motivi)
i CAM si applicano obbligatoriamente nelle nuove costruzioni di edifici pubblici, e qualora il bando/contratto/committente lo richieda
visto che operi nel settore e che il regolamento è gratuitamente disponibile (e che ha numerosi impatti sulle caratteristiche degli impianti di ventilazione, non solo il recupero), sarà meglio leggerlo
i CAM si applicano obbligatoriamente nelle nuove costruzioni di edifici pubblici, e qualora il bando/contratto/committente lo richieda
si applicano a tutti gli impianti di ventilazione forzata (quindi in cui una portata d'aria viene prelevata dall'esterno e immessa in ambiente); gli impianti a 100% ricircolo come i VRF sono esenti. a noi i colleghi dell'AUSL che rilasciano le autorizzazioni hanno sempre detto che per avere il ricambio aria ci vuole sia mandata che estrazione, se c'è una sola delle due non c'è il ricambio dell'aria, ma paese che vai usanza che trovimarcello60 ha scritto: mer giu 04, 2025 14:10 Le direttive che citava Ronin riguardano solo le UTA o si estendono anche ad altro?

visto che operi nel settore e che il regolamento è gratuitamente disponibile (e che ha numerosi impatti sulle caratteristiche degli impianti di ventilazione, non solo il recupero), sarà meglio leggerlo

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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Grazie Robin, lo leggerò.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Ronin ha scritto: mer giu 04, 2025 13:33 a dirla tutta l'allegato C del 412 (introdotto dal successivo 551 se ben ricordo) mi risultava ancora vigente.
ad ogni modo hai i regolamenti ERP 1253 e 1254 (per il non residenziale e per il residenziale), che discendono dalla direttiva ecodesign, che sono ben più restrittivi della vecchia norma nazionale, e sono comunque cogenti (UTA che non rispettino il 1253 non sono commercializzabili in UE)
Ti risulta bene: certo che è ancora vigente, purtroppo questo sconosciuto ai più, che è ancora la madre di tutto...
Fatta questa prima doverosa verifica, arriva l'Ecodesign
Esempio pratico:
a)
1) verifica DPR412/93: no obbligo recupero calore
2) prevedo UTA aria primaria con immissione+estrazione (doppio ventilatore): obbligo recupero calore
b)
1) verifica DPR412/93: no obbligo recupero calore
2) prevedo UTA a tutt'aria, con quota aria esterna + free-cooilg (doppio ventilatore): obbligo recupero calore
c)
1) verifica DPR412/93: no obbligo recupero calore
2) prevedo UTA a tutt'aria con immissione aria con quota aria esterna in miscela (mono ventilatore): no obbligo recupero calore
d)
1) verifica DPR412/93: obbligo recupero calore
2) attrezzati per metterlo con qualsiasi tipologia di UTA
Nel caso di una UTA (monoventilatore) + estrazione aria separata + recupero calore intermedio - mi rimane il dubbio del rendimento minimo.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Ok, confermo che il Dpr 412/93 art. 5 comma 13 NON è stato abrogato (la IA fa brutti scherzi).
L'obbligo citato in quel comma riguarda gli impianti di VMC, i quali prevedono immissione di aria di rinnovo ed estrazione di aria viziata.
Nel caso specifico in cui si intenda realizzare la sola estrazione, possiamo ancora parlare di VMC?
È logico che una tale soluzione sarebbe opinabile da parte della ASL, ma qui mi sembra che si entri in una zona "grigia" dove l'interpretazione può variare.
Abbiamo appurato che ad esempio la semplice estrazione in un bagno non è soggetta a vincoli. A questo punto una estrazione estesa a tutta la zona servizi potrebbe essere considerata in modo diverso?
Ovviamente si fa per parlare, sapendo bene quale dovrebbe essere la soluzione migliore...
L'obbligo citato in quel comma riguarda gli impianti di VMC, i quali prevedono immissione di aria di rinnovo ed estrazione di aria viziata.
Nel caso specifico in cui si intenda realizzare la sola estrazione, possiamo ancora parlare di VMC?
È logico che una tale soluzione sarebbe opinabile da parte della ASL, ma qui mi sembra che si entri in una zona "grigia" dove l'interpretazione può variare.
Abbiamo appurato che ad esempio la semplice estrazione in un bagno non è soggetta a vincoli. A questo punto una estrazione estesa a tutta la zona servizi potrebbe essere considerata in modo diverso?
Ovviamente si fa per parlare, sapendo bene quale dovrebbe essere la soluzione migliore...
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
secondo me la questione è se il locale è condizionato o no nella realtà.
voglio dire, nei bagni il discorso c'ho solo l'estrazione regge perchè di fatto c'hai solo quella, mica c'è lo split nel bagno.
in palestra mica puoi dire prima faccio il VRF così non ho bisogno del recupero perchè è 100% ricircolato, e poi faccio solo l'estrazione così non c'ho l'obbligo di recupero perchè l'estrazione non è un condizionamento, come se il VRF non ci fosse.
il locale è condizionato, quindi il contenuto energetico dell'ambiente non va sprecato: se non c'è l'UTA perchè l'impianto ad aria non lo fai, farai il rinnovo coi recuperatori a pompa di calore, che siano o meno collegati al VRF.
se fossi io quello che ti deve dare il permesso ti direi così
voglio dire, nei bagni il discorso c'ho solo l'estrazione regge perchè di fatto c'hai solo quella, mica c'è lo split nel bagno.
in palestra mica puoi dire prima faccio il VRF così non ho bisogno del recupero perchè è 100% ricircolato, e poi faccio solo l'estrazione così non c'ho l'obbligo di recupero perchè l'estrazione non è un condizionamento, come se il VRF non ci fosse.
il locale è condizionato, quindi il contenuto energetico dell'ambiente non va sprecato: se non c'è l'UTA perchè l'impianto ad aria non lo fai, farai il rinnovo coi recuperatori a pompa di calore, che siano o meno collegati al VRF.
se fossi io quello che ti deve dare il permesso ti direi così
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Si, infatti il concetto è chiaro e condivisibile.
Invece chi propone le linee guida per il progetto (architetti) sembra voler utilizzare proprio questo espediente (impianto di estrazione separato da quello di riscaldamento -raffrescamento) per aggirare obblighi normativi e "risparmiare" sui costi dell'opera.
Nel contempo, però, chiedono al sottoscritto il progetto con tanto di approvazione dagli enti preposti...
Ho l'impressione che si tratti di una strategia già consolidata e sperimentata in altri casi.
Credo proprio che, se farò questo lavoro, gli presenterò i paletti da rispettare.
Invece chi propone le linee guida per il progetto (architetti) sembra voler utilizzare proprio questo espediente (impianto di estrazione separato da quello di riscaldamento -raffrescamento) per aggirare obblighi normativi e "risparmiare" sui costi dell'opera.
Nel contempo, però, chiedono al sottoscritto il progetto con tanto di approvazione dagli enti preposti...
Ho l'impressione che si tratti di una strategia già consolidata e sperimentata in altri casi.
Credo proprio che, se farò questo lavoro, gli presenterò i paletti da rispettare.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Secondo me il problema è abbastanza "semplice":
- non è il "condizionato", ma:
-- estrazione aria con reintegro aria esterna per via naturale (infissi/apertura porte/griglie su pareti/ecc..): no recupero calore
-- estrazione aria con reintegro aria esterna per via meccanica: recupero calore (in base a quanto ho scritto prima)
Poi entra in gioco la questione ASL, DLgs81/08 per definire le questioni varie progettuali extraresidenziali, ma è un altro discorso
- non è il "condizionato", ma:
-- estrazione aria con reintegro aria esterna per via naturale (infissi/apertura porte/griglie su pareti/ecc..): no recupero calore
-- estrazione aria con reintegro aria esterna per via meccanica: recupero calore (in base a quanto ho scritto prima)
Poi entra in gioco la questione ASL, DLgs81/08 per definire le questioni varie progettuali extraresidenziali, ma è un altro discorso
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
In tutti i casi in cui devi effettuare un calcolo del fabbisogno energetico (fondamentalmente nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti), il recupero calore è necessario pena l'inadempienza al soddisfacimento del requisito, a maggior ragione se hai vincoli di portate minime che ti farebbero schizzare il fabbisogno sulla luna. Attenzione che le palestre sono quasi tutte sotto normativa CONI per cui controlla che non ci siano vincoli in tal senso.
https://www.coni.it/images/impiantistic ... 20coni.pdf
https://www.coni.it/images/impiantistic ... 20coni.pdf
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Certo, giusta e doverosa considerazione.arkanoid ha scritto: gio giu 05, 2025 12:37 In tutti i casi in cui devi effettuare un calcolo del fabbisogno energetico (fondamentalmente nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti), il recupero calore è necessario pena l'inadempienza al soddisfacimento del requisito, a maggior ragione se hai vincoli di portate minime che ti farebbero schizzare il fabbisogno sulla luna. Attenzione che le palestre sono quasi tutte sotto normativa CONI per cui controlla che non ci siano vincoli in tal senso.
https://www.coni.it/images/impiantistic ... 20coni.pdf
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Grazie a tutti per i contributi, mi sono chiarito le idee.
Leggerò anche il documento del Coni (e mi informerò se è cogente nel mio caso).
Leggerò anche il documento del Coni (e mi informerò se è cogente nel mio caso).
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Bravo, ottima cosa. Per esperienza è la ASL di zona che ti indica se utilizzarlo. Per una catena di "palestre" che seguiamo, ormai è lo standardmarcello60 ha scritto: gio giu 05, 2025 15:12 Grazie a tutti per i contributi, mi sono chiarito le idee.
Leggerò anche il documento del Coni (e mi informerò se è cogente nel mio caso).
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Non mi è chiaro il nesso tra ASL e CONI. Nel documento del CONI non si subordina l'applicazione al parere di nessun altro, se nella palestra fai qualsiasi tipo di attività di quelle sotto l'egida del CONI in modo competitivo o per allenamento, ci ricadi.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Io sono d'accordo con simcat. Anche la ventilazione naturale (apertura delle finestre) spreca il contenuto energetico dell'ambiente, ma non per questo è vietata anzi è prescritta da tutti i regolamenti (rapporti aero-illuminanti minimi). Un bagno cieco necessita di aspirazione meccanica per ragioni igienico-sanitarie e il bilancio energetico è assimilabile a quello dei bagni finestrati.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Scusate ma...mi state dicendo che per una semplice estrazione dei soli servizi igienici sono obbligato a mettere un recuperatore? dai suvvia non esageriamo! Impianti di quel tipo rimangono li per 30 anni senza che nessuno faccia mai manutenzione (si vedono molto spesso valvole di aspirazione o bocchette piu che sporche), immaginare un recuperatore a flussi incrociati che poi immetterebbe aria (dove poi immetterebbe aria e perchè?) mi sembra assurdo e controproducente alla lunga. Inoltre solitamente sono impianti temporizzati non sono pensati per andare h24...
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Io lo so dove sta andando questa discussione. Se uno fa l'estrazione di tutta la casa dal bagno o dalla cucina, utilizzando i corridoi per la ventilazione trasversale, si finisce per affermare che non deve usare un recuperatore, perchè tanto è una semplice estrazione.Termotek ha scritto: gio giu 05, 2025 21:29 Scusate ma...mi state dicendo che per una semplice estrazione dei soli servizi igienici sono obbligato a mettere un recuperatore?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
In un contesto residenziale dove hai un estrattore da 30 mc/h temporizzato per 5 minuti con la luce posso essere d'accordo con te. Se inizi ad avere anche dei microimpianti in cui cui hai portate di qualche centinaio di mc/h costanti, prova a farti due conti di quanto ti costa quella portata di infitrazione per riscaldarla e deumidificarla poi ne riparliamo.Termotek ha scritto: gio giu 05, 2025 21:29 Scusate ma...mi state dicendo che per una semplice estrazione dei soli servizi igienici sono obbligato a mettere un recuperatore? dai suvvia non esageriamo! Impianti di quel tipo rimangono li per 30 anni senza che nessuno faccia mai manutenzione (si vedono molto spesso valvole di aspirazione o bocchette piu che sporche), immaginare un recuperatore a flussi incrociati che poi immetterebbe aria (dove poi immetterebbe aria e perchè?) mi sembra assurdo e controproducente alla lunga. Inoltre solitamente sono impianti temporizzati non sono pensati per andare h24...
1.000 mc/h si "mangiano" 3.3 kW da 10°C a 20°C e 10 kW da 30°C/50% a 26°C/50%
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Sul residenziale se è presente un bagno cieco ed il cliente ha richiesto e può permettersi un impianto VMC (centralizzato, i puntuali non li voglio vedere io
) è logico che l'estrazione viene prevista passando dal recuperatore...se nel residenziale è presente un bagno cieco e il cliente non ha spazi, soldi o anche solo voglia di installare un impianto VMC beh, prevedo l'estrattore singolo temporizzato!
Su altre realtà uffici, magari edifici su più piani, quando l'aria primaria è fatta da UTA con recuperatori rotativi che fate?
Mettete un grosso recuperatore a batteria solo per estrarre dai servizi? e dove mandate l'aria??? nell'antibagno?
Qui sinceramente la vedo infattibile per costi di installazione e manutenzioni reali del sistema, anche progetti che sto seguendo su alcuni aspetti esterni di altri studi (grossi, blasonati e si spera aggiornati con la normativa) non è una soluzione che vedo mai applicata (nuovi edifici su Milano).

Su altre realtà uffici, magari edifici su più piani, quando l'aria primaria è fatta da UTA con recuperatori rotativi che fate?
Mettete un grosso recuperatore a batteria solo per estrarre dai servizi? e dove mandate l'aria??? nell'antibagno?
Qui sinceramente la vedo infattibile per costi di installazione e manutenzioni reali del sistema, anche progetti che sto seguendo su alcuni aspetti esterni di altri studi (grossi, blasonati e si spera aggiornati con la normativa) non è una soluzione che vedo mai applicata (nuovi edifici su Milano).
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
se parliamo di residenzialeTermotek ha scritto: ven giu 06, 2025 11:21 Sul residenziale se è presente un bagno cieco ed il cliente ha richiesto e può permettersi un impianto VMC (centralizzato, i puntuali non li voglio vedere io) è logico che l'estrazione viene prevista passando dal recuperatore...se nel residenziale è presente un bagno cieco e il cliente non ha spazi, soldi o anche solo voglia di installare un impianto VMC beh, prevedo l'estrattore singolo temporizzato!
le portate della VMC sono nettamente inferiori a quelle richieste per l'estrazione da un bagno cieco (5 volumi/ora)
aldilà dei soldi e degli spazi a mio parere un estrattore singolo è necessario e preferibile
imho ovviamente
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Giusto. Intendevo che ci può essere l'eventualità che sia richiesto di seguire le linee guida CONI anche nel caso in cui non sei obbligato.arkanoid ha scritto: gio giu 05, 2025 16:46 Non mi è chiaro il nesso tra ASL e CONI. Nel documento del CONI non si subordina l'applicazione al parere di nessun altro, se nella palestra fai qualsiasi tipo di attività di quelle sotto l'egida del CONI in modo competitivo o per allenamento, ci ricadi.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Concordo... su questo particolare punto non so se gli architetti hanno fatto bene i conti, visto che si sono "lanciati" suggerendo anche le potenze dei multisplit da tot "btu". Per me sono stati scarsi, ma non ho voglia di metterci le mani finchè non mi daranno un incarico (e non sono sicuro di desiderarlo tanto viste le premesse).arkanoid ha scritto: ven giu 06, 2025 10:12 Se inizi ad avere anche dei microimpianti in cui cui hai portate di qualche centinaio di mc/h costanti, prova a farti due conti di quanto ti costa quella portata di infitrazione per riscaldarla e deumidificarla poi ne riparliamo.
1.000 mc/h si "mangiano" 3.3 kW da 10°C a 20°C e 10 kW da 30°C/50% a 26°C/50%
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Il rotativo non va usato e basta. Se è inevitabile per questione di ingombri e si centralizza l'aria dei bagni (alcune asl lo chiedono a prescindere) si mette un estrattore con batteria e una batteria nel flusso dell'aria esterna di rinnovo. Cioè, mi sembra che si dia per scontato che il recupero sia una cosa che non fa nessuno, ma è il contrario.Termotek ha scritto: ven giu 06, 2025 11:21 Su altre realtà uffici, magari edifici su più piani, quando l'aria primaria è fatta da UTA con recuperatori rotativi che fate?
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Intendi dire montare una batteria idronica sull' estrazione centralizzata dei servizi, fare circuito di recupero ad acqua con pompa e montare batteria idronica su presa aria esterna UTA? Cosi si fa un pre-trattamento del'aria in ingresso UTA e si fa recupero dell'estratta?arkanoid ha scritto: ven giu 06, 2025 11:45 Il rotativo non va usato e basta. Se è inevitabile per questione di ingombri e si centralizza l'aria dei bagni (alcune asl lo chiedono a prescindere) si mette un estrattore con batteria e una batteria nel flusso dell'aria esterna di rinnovo. Cioè, mi sembra che si dia per scontato che il recupero sia una cosa che non fa nessuno, ma è il contrario.
Non l'ho mai visto fare ma potrebbe essere interessante come sistema.
PS: Il rotativo lo mettono perchè almeno non montano neanche l'umidificatore sulla UTA e sperano che con l'affollamento medio tutto torni in ambienti come condizioni termoigrometriche....lo so è una bestemmia (ma i progettisti sono loro)
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
In certi Paesi è il sistema più diffuso, con enormi vantaggi (efficienza e costi di esercizio.Intendi dire montare una batteria idronica sull' estrazione centralizzata dei servizi, fare circuito di recupero ad acqua con pompa e montare batteria idronica su presa aria esterna UTA? Cosi si fa un pre-trattamento del'aria in ingresso UTA e si fa recupero dell'estratta?
Non l'ho mai visto fare ma potrebbe essere interessante come sistema.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
E' un normale recupero aria/acqua. Le macchine "piccole" è normale che siano monoblocco, ma quando vai su di taglia di solito gli estrattori sono qua e le uta sono là, ed il recupero lo fai aria/acqua. Un flussi incrociati in una macchina accoppiata da 50.000 mc/h è una camera da letto...Termotek ha scritto: ven giu 06, 2025 14:37 Intendi dire montare una batteria idronica sull' estrazione centralizzata dei servizi, fare circuito di recupero ad acqua con pompa e montare batteria idronica su presa aria esterna UTA? Cosi si fa un pre-trattamento del'aria in ingresso UTA e si fa recupero dell'estratta?
Non l'ho mai visto fare ma potrebbe essere interessante come sistema.
PS: Il rotativo lo mettono perchè almeno non montano neanche l'umidificatore sulla UTA e sperano che con l'affollamento medio tutto torni in ambienti come condizioni termoigrometriche....lo so è una bestemmia (ma i progettisti sono loro)
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
sì, il flussi incrociati era la soluzione standard quando il target di rendimento era il 50%, oggi che è oltre il 70% e oltre è diventato un apparecchio antieconomico (quasi controproducente, se si considera la quantità di aria trattata che la macchina perde dalle tenute, visto che la norma con cui la tenuta viene valutata è una fiction), la soluzione a batterie è ora lo standard di riferimento
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
A me non risulta possibilità di rispettare i rendimento minimi ERP con l'idronico.
avete esempi? Calcoli? Verifiche?
avete esempi? Calcoli? Verifiche?
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
boh, mai fatto direttamente. è il costruttore dell'UTA/recuperatore che ti fa il calcolo e lo certifica.
non capisco come potrebbe essere impossibile, aggiungi ranghi e ci arrivi.
che poi abbia senso fare batterie di recupero a 12 ranghi è un'altra domanda.
non capisco come potrebbe essere impossibile, aggiungi ranghi e ci arrivi.
che poi abbia senso fare batterie di recupero a 12 ranghi è un'altra domanda.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Appunto... verificando con diversi costruttori, alla fine ho desistito.Ronin ha scritto: lun giu 09, 2025 11:08 boh, mai fatto direttamente. è il costruttore dell'UTA/recuperatore che ti fa il calcolo e lo certifica.
Altre esperienze?
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
E' un sistema standard in altri Paesi. I Costruttori italiani, di solito, non lo propongono perché non riescono a costruire le batterie adatte o non sanno fare i calcoli. Ma alcuni, che esportano, sono in grado di costruire le batterie.
Innanzi tutto occorre realizzare circuiti in perfetta controcorrente, cosa rara da vedere.
Comunque, quali sono i valori in gioco? Portata e condizioni di ingresso dell'aria (calda, fredda) e la resa desiderata.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Per quanto mi risulta, l’efficienza minima dei sistemi di recupero (statici e rotativi) è del 67%, mentre l’efficienza minima dei sistemi di recupero a batteria è del 63%.
Ti risultano gli stessi valori?
Ti risultano gli stessi valori?
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Non c'è una resa desiderata, c'è un rendimento minimo da Direttiva ERP, semplice. Non si tratta di progettazione, è certificazione, pura e semplice.Esa ha scritto: lun giu 09, 2025 12:22Comunque, quali sono i valori in gioco? Portata e condizioni di ingresso dell'aria (calda, fredda) e la resa desiderata.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Ho scritto "resa", ma intendevo "rendimento" che, da ERP è del 63%. Lo possono certificare in tanti.Non c'è una resa desiderata, c'è un rendimento minimo da Direttiva ERP, semplice. Non si tratta di progettazione, è certificazione, pura e semplice.
Servono:
- portata aria
- condizioni aria "entrante" (esterna)
- condizioni aria "uscente" (ambiente)
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Negli ultimi mesi non so se sia cambiato qualcosa, ma mi suona strano perchè come perdita di carico una batteria a 10-12 ranghi non perde di più rispetto ad un recuperatore con efficienza di norma, e l'ERP compliance si gioca (nei termini che dici) credo sull'SPF che se hai troppe perdite interne non torna. A che velocità stai andando? Una volta si stava da 2,5 e 3 m/s, da qualche anno ormai intorno ai 2 m/s. Potrebbe essere quello.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Il mio è un discorso generale che deriva da valutazioni fatte su vari lavori, dove ho riscontrato questa problematica. Certo, sulle UTA, ormai le velocità di attraversamento sono basse, oltretutto se vuoi filtri elettrostatici con efficienza paragonabile ad E... (tipo ePM1 85%).arkanoid ha scritto: lun giu 09, 2025 12:59Negli ultimi mesi non so se sia cambiato qualcosa, ma mi suona strano perchè come perdita di carico una batteria a 10-12 ranghi non perde di più rispetto ad un recuperatore con efficienza di norma, e l'ERP compliance si gioca (nei termini che dici) credo sull'SPF che se hai troppe perdite interne non torna. A che velocità stai andando? Una volta si stava da 2,5 e 3 m/s, da qualche anno ormai intorno ai 2 m/s. Potrebbe essere quello.
Comunque, questa discussione sarà lo spunto per riflettere nuovamente sul recupero idronico "stressando" i vari costruttori.
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Sì, certo avevo capito...Esa ha scritto: lun giu 09, 2025 12:58Ho scritto "resa", ma intendevo "rendimento" che, da ERP è del 63%. Lo possono certificare in tanti.Non c'è una resa desiderata, c'è un rendimento minimo da Direttiva ERP, semplice. Non si tratta di progettazione, è certificazione, pura e semplice.

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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Il calcolo dell'efficienza delle batterie idroniche è molto più semplice rispetto a quello dei recuperatori, perchè le geometrie delle batterie sono già tutte simulabili e calcolabili o tramite strumenti indipendenti oppure tramite i software dei produttori delle batterie.simcat ha scritto: lun giu 09, 2025 15:34 Comunque, questa discussione sarà lo spunto per riflettere nuovamente sul recupero idronico "stressando" i vari costruttori.
Anche se i costruttori sono "reticenti"...
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Speriamo che questa discussione sia veramente lo spunto per riflettere sul recupero idronico "a doppia batteria"!
Il calcolo dell'efficienza delle batterie non è per nulla semplice, in quanto le due batterie abbinate devono essere bilanciate perfettamente, se si vuole raggiungere la resa del 63% (ERP) nelle condizioni di progetto.
Calcolare una batteria per volta potrebbe sembrare più semplice, ma non lo è. Non fosse altro perché quasi nessuna viene costruita per lavorare in perfetta controcorrente e ci sono troppe variabili che non sono prese in considerazione.
Ci si salva (ma spesso no!), perché la richiesta di potenza è sempre di gran lunga superiore alle reali esigenze!
Il calcolo dell'efficienza delle batterie non è per nulla semplice, in quanto le due batterie abbinate devono essere bilanciate perfettamente, se si vuole raggiungere la resa del 63% (ERP) nelle condizioni di progetto.
Calcolare una batteria per volta potrebbe sembrare più semplice, ma non lo è. Non fosse altro perché quasi nessuna viene costruita per lavorare in perfetta controcorrente e ci sono troppe variabili che non sono prese in considerazione.
Ci si salva (ma spesso no!), perché la richiesta di potenza è sempre di gran lunga superiore alle reali esigenze!
Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Più che altro è necessario iterare il calcolo perchè la temperatura del fluido non è un dato di progetto, ma è un risultato di calcolo, ma suppongo che i costruttori di batterie nei loro sistemi abbiano da tempo implementato ciò, non spetta a noi.
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Re: Ventilazione meccanica: recupero di calore non più obbligatorio?
Sarebbe interessante paragonare le offerte di più costruttori di batterie, a pari dati di progetto. Per esempio:arkanoid ha scritto: mar giu 10, 2025 07:53 Più che altro è necessario iterare il calcolo perché la temperatura del fluido non è un dato di progetto, ma è un risultato di calcolo, ma suppongo che i costruttori di batterie nei loro sistemi abbiano da tempo implementato ciò, non spetta a noi.
- portata aria 30.000 kg/h
- condizioni aria "entrante" (esterna) -5°C con 90%UR
- condizioni aria "uscente" (ambiente) +21°C con 40% UR
- altitudine 300 m slm