Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
Moderatore: Edilclima
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Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
In uno stabilimento industriale soggetto ai controlli di prevenzione incendi transita una tubazione di acqua glicolata al 30% con glicole etilenico e portata di 50m³/h. Secondo voi devo considerarlo nel calcolo del carico di incendio? Il glicole etilenico ha un potere calorifico di 17.1MJ/kg, ma essendo miscelato con il 70% di acqua penso si possa trascurare, che dite?
Tom Bishop
Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
io direi di no
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Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
Grazie del riscontro, anche secondo me. Ma in una azienda che seguo mi hanno fatto presente che non l'ho considerata nel calcolo del carico di incendio e volevo sentire cosa ne pensavate.
Tom Bishop
Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
mica è olio diatermico dai.
e poi quanta mai ne avrai in una tubazione ?!
tu nel calcolo del carico incendio, hai inserito per esempio lampade luci, quadri e quadretti elettrici, banchi e banchetti in legno, carrelli e carrellini in plastica, ecc.. ?
e poi quanta mai ne avrai in una tubazione ?!
tu nel calcolo del carico incendio, hai inserito per esempio lampade luci, quadri e quadretti elettrici, banchi e banchetti in legno, carrelli e carrellini in plastica, ecc.. ?
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Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
Le pompe non si possono fermare e in caso di sgancio di un raccordo la portata è di 50m³/h, si è stimato uno sversamento di almeno 15m³, quindi circa 5m³di glicolestfire ha scritto: mer mar 05, 2025 08:03 mica è olio diatermico dai.
e poi quanta mai ne avrai in una tubazione ?!
Sì, certostfire ha scritto: mer mar 05, 2025 08:03 tu nel calcolo del carico incendio, hai inserito per esempio lampade luci, quadri e quadretti elettrici, banchi e banchetti in legno, carrelli e carrellini in plastica, ecc.. ?
Tom Bishop
Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?

si ma quell'acqua glicolata non partecipa all'incendioTom Bishop ha scritto: mer mar 05, 2025 08:08 Le pompe non si possono fermare e in caso di sgancio di un raccordo la portata è di 50m³/h, si è stimato uno sversamento di almeno 15m³, quindi circa 5m³di glicole
è il residuo che eventuale diventa combustibile
comunque vista la richiesta potresti considerarla al 30% del pci
Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
a quanto ne so la miscela acqua-glicole al 30% non è infiammabile come lo sarebbe se fosse un fusto di glicole puro, secondo me non va considerato.
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Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
Certamente non infiammabile, ma partecipa all'incendio come combustibile?Ronin ha scritto: mer mar 05, 2025 09:06 a quanto ne so la miscela acqua-glicole al 30% non è infiammabile come lo sarebbe se fosse un fusto di glicole puro, secondo me non va considerato.
Tom Bishop
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Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
Il monoetilenico evapora a 196°, ha un LEL del 3% e un UEL del 15%, quindi direi che è possibile.Tom Bishop ha scritto: mer mar 05, 2025 09:17Certamente non infiammabile, ma partecipa all'incendio come combustibile?Ronin ha scritto: mer mar 05, 2025 09:06 a quanto ne so la miscela acqua-glicole al 30% non è infiammabile come lo sarebbe se fosse un fusto di glicole puro, secondo me non va considerato.
Poco diverso il dietilenico (240°, 2%, 12%).
Hai le schede di sicurezza del fornitore del preparato?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Acqua glicolata è un pericolo di incendio?
Teniamo conto che anche le soluzioni idralcoliche sono considerate a rischio incendio ed il DM 18/05/95 parte dal 60% di concentrazione.
La nota 3021 del 13/03/2014 chiarisce che il calcolo del CI dipende dal PCI dei materiali e non dalla modalità di rilascio della potenza termica.
In un incendio si raggiungono temperature tali da far evaporare l'acqua della miscela e poco dopo anche il soluto che contribuirà alla combustione.
Si tratta semmai di stabilire la portata effettiva in ingresso agli ambienti in caso di danneggiamento della conduttura e se questa conduttura può essere protetta dall'incendio esterno.
La nota 3021 del 13/03/2014 chiarisce che il calcolo del CI dipende dal PCI dei materiali e non dalla modalità di rilascio della potenza termica.
In un incendio si raggiungono temperature tali da far evaporare l'acqua della miscela e poco dopo anche il soluto che contribuirà alla combustione.
Si tratta semmai di stabilire la portata effettiva in ingresso agli ambienti in caso di danneggiamento della conduttura e se questa conduttura può essere protetta dall'incendio esterno.