PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
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PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
C'è uno stabilimento con celle frigo ad elevata altezza e ad alto carico incendio la cui parete di fondo è un sandwich con poliuretano spessore 10 cm ed oltre la parete c'è un'area caricamuletti. In un adeguamento il progettista richiede una separazione resistente al fuoco tra le 2 aree per cui prevede oltre la parete esistente (in quanto dentro la cella frigo non si riesce a lavorare) una nuova parete in sandwich lana di roccia spessore 20 cm. Tra la parete esistente e la nuova parete prevede la baraccatura metallica (protetta con vernice intumescente) che sorreggerà la nuova parete. La baraccatura pertanto sarebbe a perdere a quanto capisco, poichè non ci si riuscirà più ad accedere una volta montati i nuovi pannelli.
Mi ritrovo che la ditta che ha fatto i lavori ha cambiato soluzione costruttiva. Ha usato dei sandwich in lana di roccia spessore 15 cm certificati EI120 il cui rapporto di prova dice di fissare i pannelli ad almeno 3 cornici perimetrali (delle "L") le quali a sua volta vanno tassellate al telaio in cemento del forno di prova (il rapporto di prova non parla quindi di irrigidimenti intermedi). Nel caso specifico le cornici perimetrali la ditta le ha messe e le ha fissate al cemento della struttura dell'area caricamuletti (pavimento + trave superiore + pilastri). In pratica ha messo in aderenza la nuova parete su quella esistente pur a quanto pare non vincolandosi ad essa (si è solo appoggiato non lasciando spazio). Non ha messo alcuna baraccatura retrostante che aveva previsto il progettista ma appunto solo le cornici a "L".
Domande:
1. Il rapporto di prova è fatto con la solita parete alta 3 m e ammette l'aumento di altezza. Non dice però di quanto, come è possibile? Se faccio quindi una parete alta 15 m va bene uguale? Nel caso specifico la nuova parete è alta circa 6 m.
2. Il tema della struttura di sostegno della nuova parete mi sembra critico per almeno questi 2 punti:
2a. La parete retrostante in poliuretano esistente può bruciare e crollare, quindi potrebbe cadere sulla nuova parete che non avrebbe la baraccatura di sostegno prevista dal progettista. Ma anche pensando che la vecchia parete non abbia spazio per crollare (essendo adiacente) più in generale le scaffalature cariche di merce alte 10 m dentro la cella frigo crollando darebbero certamente una bella mazzata al pacchetto costituito da vecchia + nuova parete, forse sfondandole. Ovviamente la nuova parete non ha una R e non credo sia pensata dal costruttore per reggere urti. E' accettabile quindi non avere la baraccatura con intumescente che in generale aiuterebbe? E più in generale quando facciamo delle partizioni EI sbaglio o non si pensa mai ai crolli di strutture/impianti/attrezzature sulle partizioni?
2b. Se la baraccatura prevista dal progettista doveva essere trattata con intumescente vuol dire che il pannello non è autoportante, tantomeno durante l'incendio in cui è soggetto a sforzi. Pertanto sbaglio o, ammesso che la soluzione realizzata dalla ditta sia ok, ora bisogna certificare 120 anche travi e pilastri che sostengono la nuova parete?
Grazie.
Mi ritrovo che la ditta che ha fatto i lavori ha cambiato soluzione costruttiva. Ha usato dei sandwich in lana di roccia spessore 15 cm certificati EI120 il cui rapporto di prova dice di fissare i pannelli ad almeno 3 cornici perimetrali (delle "L") le quali a sua volta vanno tassellate al telaio in cemento del forno di prova (il rapporto di prova non parla quindi di irrigidimenti intermedi). Nel caso specifico le cornici perimetrali la ditta le ha messe e le ha fissate al cemento della struttura dell'area caricamuletti (pavimento + trave superiore + pilastri). In pratica ha messo in aderenza la nuova parete su quella esistente pur a quanto pare non vincolandosi ad essa (si è solo appoggiato non lasciando spazio). Non ha messo alcuna baraccatura retrostante che aveva previsto il progettista ma appunto solo le cornici a "L".
Domande:
1. Il rapporto di prova è fatto con la solita parete alta 3 m e ammette l'aumento di altezza. Non dice però di quanto, come è possibile? Se faccio quindi una parete alta 15 m va bene uguale? Nel caso specifico la nuova parete è alta circa 6 m.
2. Il tema della struttura di sostegno della nuova parete mi sembra critico per almeno questi 2 punti:
2a. La parete retrostante in poliuretano esistente può bruciare e crollare, quindi potrebbe cadere sulla nuova parete che non avrebbe la baraccatura di sostegno prevista dal progettista. Ma anche pensando che la vecchia parete non abbia spazio per crollare (essendo adiacente) più in generale le scaffalature cariche di merce alte 10 m dentro la cella frigo crollando darebbero certamente una bella mazzata al pacchetto costituito da vecchia + nuova parete, forse sfondandole. Ovviamente la nuova parete non ha una R e non credo sia pensata dal costruttore per reggere urti. E' accettabile quindi non avere la baraccatura con intumescente che in generale aiuterebbe? E più in generale quando facciamo delle partizioni EI sbaglio o non si pensa mai ai crolli di strutture/impianti/attrezzature sulle partizioni?
2b. Se la baraccatura prevista dal progettista doveva essere trattata con intumescente vuol dire che il pannello non è autoportante, tantomeno durante l'incendio in cui è soggetto a sforzi. Pertanto sbaglio o, ammesso che la soluzione realizzata dalla ditta sia ok, ora bisogna certificare 120 anche travi e pilastri che sostengono la nuova parete?
Grazie.
Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Prima di tutto dovresti verificare meglio il rapporto di prova della parete.
Mi sembra strano che non abbiano indicato l'altezza massima in diretta applicazione: se la parete si regge solo sui profili perimetrali sarà soggetta ad inflessione fuori piano, ovverò tenderà ad imbarcarsi in caso di incendio potendosi sganciare dai supporti. Forse c'è un fascicolo EXAP ?
Per il rischio di impatto delle scaffalature, questo in effetti è presente. Probabilmente il progettista ne aveva tenuto conto con la struttura di sostegno posteriore, ma come succede troppo spesso le ditte se ne infischiano dei progetti.... in latitanza di una seria DL.
Le strutture portanti andranno ovviamente certificate per la classe del compartimento.
Mi sembra strano che non abbiano indicato l'altezza massima in diretta applicazione: se la parete si regge solo sui profili perimetrali sarà soggetta ad inflessione fuori piano, ovverò tenderà ad imbarcarsi in caso di incendio potendosi sganciare dai supporti. Forse c'è un fascicolo EXAP ?
Per il rischio di impatto delle scaffalature, questo in effetti è presente. Probabilmente il progettista ne aveva tenuto conto con la struttura di sostegno posteriore, ma come succede troppo spesso le ditte se ne infischiano dei progetti.... in latitanza di una seria DL.
Le strutture portanti andranno ovviamente certificate per la classe del compartimento.
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Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Di fatto potrei quindi contestare l'assenza della baraccatura che, per una parete di tipo "quasi leggero" (non è muratura), ha il suo senso.
Al di là di questo però non capisco il tema della mancata indicazione dell'aumento di altezza ammissibile nei documenti del pannello sandwich, ho sia il rapporto di classificazione sia quello di prova e c'è scritto solo questo:
Quindi non sono in grado di giudicare se l'altezza della parete è ok senza ulteriori irrigidimenti (che guarda caso si avrebbero avuti con la baraccatura retrostante ). Come potrei fare?
Al di là di questo però non capisco il tema della mancata indicazione dell'aumento di altezza ammissibile nei documenti del pannello sandwich, ho sia il rapporto di classificazione sia quello di prova e c'è scritto solo questo:
Quindi non sono in grado di giudicare se l'altezza della parete è ok senza ulteriori irrigidimenti (che guarda caso si avrebbero avuti con la baraccatura retrostante ). Come potrei fare?
Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Il punto 13.3 della 1364-1 consente un aumento di altezza di 1 metro se:
- l'altezza dell'elemento provato è almeno 3 metri (2,8 con costruzione di supporto)
- la flessione massima è non maggiore di 100mm
- le tolleranze di espansione sono aumentare proporzionalmente.
Si vede che il laboratorio ha verificato le condizioni previste, quindi la tua parete può arrivare all'altezza provata +1m
E questo indipendentemente dalla baraccatura posteriore.
- l'altezza dell'elemento provato è almeno 3 metri (2,8 con costruzione di supporto)
- la flessione massima è non maggiore di 100mm
- le tolleranze di espansione sono aumentare proporzionalmente.
Si vede che il laboratorio ha verificato le condizioni previste, quindi la tua parete può arrivare all'altezza provata +1m
E questo indipendentemente dalla baraccatura posteriore.
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Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Terminus grazie, non ero a conoscenza di quel metro in più che consente la norma (mi sembra che di solito l'altezza massima la si trova scritta nel rapporto). Quindi, a meno che non esista un estensione EXAP che indichi l'aumento di altezza massima ammissibile più di 1 m, la parete che hanno fatto è sbagliata visto che il manufatto in prova è 3 m mentre in opera è alta quasi 6 mTerminus ha scritto: ↑dom apr 28, 2024 09:43 Il punto 13.3 della 1364-1 consente un aumento di altezza di 1 metro se:
- l'altezza dell'elemento provato è almeno 3 metri (2,8 con costruzione di supporto)
- la flessione massima è non maggiore di 100mm
- le tolleranze di espansione sono aumentare proporzionalmente.
Si vede che il laboratorio ha verificato le condizioni previste, quindi la tua parete può arrivare all'altezza provata +1m
E questo indipendentemente dalla baraccatura posteriore.
Se avessi la baraccatura però come cambierebbe la cosa? E' chiaro che sarebbe meglio, dovrebbe però essere realizzata in conformità appunto ad una prova? Perchè se siamo nel metodo sperimentale una prova (con EXAP eventualmente) mi serve chiaramente.
Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Baraccatura o meno, senza un EXAP quella parete a 6 metri non è certificata.
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Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Puoi provare, ma temo che le inflessioni fuori piano risulteranno comunque eccessive.
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Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Scusami ma il fascicolo esteso a norme EXAP non è già lui una valutazione analitica oppure è differente da quella che farei fare ad uno strutturista?
Grazie.
Grazie.
Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Si è così, ma l'analitico lo fa il professionista da solo, il fasciolo per l'EXAP sperimentale deve essere validato dal laboratorio
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Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Si ok ma se il laboratorio si limita a fare una validazione formale senza prova, non ci vedo differenze allora, sempre analitico sarebbe.
Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Ma tu certifichi in sperimentale, avendo un EXAP ed allegando il fascicolo validato.
Nell'altro caso certifihi in analitico, allegando la relazione tecnica.
Nell'altro caso certifihi in analitico, allegando la relazione tecnica.
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Re: PARETE SANDIWCH LANA DI ROCCIA EI120 - CONGRUENZA DELLA POSA CON IL RAPPORTO DI PROVA
Ok, notavo però che la parte specifica del fascicolo EXAP è una valutazione analitica. Che poi formalmente è un estensione di una valutazione sperimentale ed il CERT.REI debba riportare metodo sperimentale va bene, però volevo dire che non cambierebbe il risultato finale se faccio valutare la parete ad uno strutturista. Quindi analitico strutturista VS analitico EXAP produttore dovrebbero venire uguali. O no?