Salve a tutti,
Sono alle prese con l'idea di intraprendere la libera professione, sono un ingegnere elettrico magistrale e vorrei raccogliere alcuni pareri da chi ha già esperienza nel campo. La mia intenzione è focalizzarmi sulla progettazione elettrica degli impianti, inizialmente considerando questa attività come un secondo reddito e un interesse personale, dato che ho già un lavoro. Scusate anticipatamente se le domande risulteranno banali.
1. Vorrei sapere quanto può essere realistico diventare un libero professionista per “hobby”, in termini di tempo da dedicare ai vari progetti e in termini economici.
2. Esiste una domanda di lavoro specifica per la progettazione elettrica degli impianti? Se sì, che tipo di impianti? O la domanda dei progetti è più in generale riferita ai diversi settori ingegneristici? (elettrico, civile, idrico, ecc.). Bisogna saper fare tutto o basterebbe saper fare la parte elettrica? Essendo un ingegnere elettrico, è possibile firmare progetti che non riguardano esclusivamente la parte elettrica?
4. Ho letto su qualche forum che per firmare i progetti è necessaria un'esperienza di almeno cinque anni nel campo. È questa un’affermazione corretta?
5. Ci sono consigli su software di progettazione elettrica? Come si fa a scegliere il software giusto, e quali sono i fattori determinanti?
6. Quanto tempo solitamente si impiega per completare un progetto, ad esempio per un impianto civile sotto i 10 kW?
7. Avete suggerimenti su libri o risorse utili per avviarsi in questo settore?
8. Riguardo alle tasse, quale tipo di partita IVA consigliereste per una persona che vuole iniziare con le modalità sopradescritte? (Mi piacerebbe un giorno essere un libero professionista a tutti gli effetti; vorrei però, intraprendere questa strada gradualmente.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà condividere la propria esperienza e fornire consigli in merito.
Grazie, Francesco.
PARERI LIBERA PROFESSIONE
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Re: PARERI LIBERA PROFESSIONE
Dipende da dove arrivi, che competenze hai e cosa fai adesso.1. Vorrei sapere quanto può essere realistico diventare un libero professionista per “hobby”, in termini di tempo da dedicare ai vari progetti e in termini economici.
La domanda c'è ma bisogna intercettarla, se hai contatti che ti possono girare lavori non hai problemi, se pensi di farti pubblicità e trovare commesse direi di lasciar predere.2. Esiste una domanda di lavoro specifica per la progettazione elettrica degli impianti? Se sì, che tipo di impianti? O la domanda dei progetti è più in generale riferita ai diversi settori ingegneristici? (elettrico, civile, idrico, ecc.). Bisogna saper fare tutto o basterebbe saper fare la parte elettrica? Essendo un ingegnere elettrico, è possibile firmare progetti che non riguardano esclusivamente la parte elettrica?
Se sei iscritto all'ordine no, se non sono cambiate le cose in questi ultimi anni.4. Ho letto su qualche forum che per firmare i progetti è necessaria un'esperienza di almeno cinque anni nel campo. È questa un’affermazione corretta?
Dipende cosa devi fare, in termini di "calcoli" c'è poco da fare e sono cose sempre molto semplici, almeno per la maggior parte, poi specifici settori necessitano si sw adeguati. Ma per iniziare secondo me non ti servono a parte un cad, word ed excel.5. Ci sono consigli su software di progettazione elettrica? Come si fa a scegliere il software giusto, e quali sono i fattori determinanti?
Non credo ci sia una risposta.6. Quanto tempo solitamente si impiega per completare un progetto, ad esempio per un impianto civile sotto i 10 kW?
Nello specifico elettrico non so aiutarti, la mia è una cosiderazione generale.7. Avete suggerimenti su libri o risorse utili per avviarsi in questo settore?
Direi forfettario.8. Riguardo alle tasse, quale tipo di partita IVA consigliereste per una persona che vuole iniziare con le modalità sopradescritte? (Mi piacerebbe un giorno essere un libero professionista a tutti gli effetti; vorrei però, intraprendere questa strada gradualmente.
In ogni caso, se nel tuo lavoro attuale non fai già questo, direi che sarà molto difficile riuscirci. Non ci si arriva da soli senza un affiancamento, solo per il fatto che in molti casi si devono avere esperienze di come stendere una relazione o compilare un modulo. Per esempio il fotovoltaico, puoi comprarti un programma per fare i progetti e le relazioni, ma poi devi conoscere i vari portali dove registrare il tutto, ma non solo sapere anche cosa vogliono come documentazione. Questo lo fai affiancandoti ad uno che lo fa' già da anni perchè magari questa persona ci ha già sbattuto la testa piu' volte. Il rischio è che ti boccino le pratiche, questo vale un po' per tutto, VVF, INAIL, GSE ecc...
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Re: PARERI LIBERA PROFESSIONE
Grazie mille
Re: PARERI LIBERA PROFESSIONE
Condivido tutto quanto ti ha risposto SimoneBaldini.sarà molto difficile riuscirci. Non ci si arriva da soli senza un affiancamento
Devi fare esperienza o da un installatore o da un termotecnico che già opera.
Meglio ancora, fare più esperienze.
Personalmente: apprendista presso uno studio termotecnico (4 anni), impiegato presso due installatori (5 anni), tecnico presso una società di ingegneria (2 anni: che bel periodo!).
Durante i primi anni (5), studio per prendere il diploma.
Ognuno avrà la propria esperienza, ma senza affiancamento, sarà dura.
Possibile che non riesca a trovare un impiego nel settore? In generale i termotecnici cercano collaboratori: perché non iniziare con uno di loro?
Re: PARERI LIBERA PROFESSIONE
Concordo con quando scritto dagli altri e aggiungo:
Gli "step" che hai inserito a mio avviso vanno visti forse in un ordine diverso, nel senso che, partendo dalla tua situazione in cui probabilmente hai già un lavoro, non ha senso adesso chiedersi come diventare libero professionista a tempo pieno, dovresti farlo gradualmente: iniziando a vedere i primi progetti (magari fatti da altri) e poi iniziando a mettere mano a tuoi progetti, il che significa che devi prima inserirti in un percorso lavorativo (dovresti trovare cioè dei lavori semplici con cui iniziare, il che significa che dovresti appoggiarti a qualcuno che già è inserito in quel mondo, non è che metti un annuncio su internet del tipo "faccio progetti" aspettando che i clienti ti chiamino, anche perchè se affronti l'argomento per la prima volta non riesci a farlo da solo, senza l'aiuto di qualcuno.
Poi solo quando prendi il ritmo allora puoi pensare a "strutturarti" pensare ad acquistare SW, aprire partita iva, ecc...
A mio avviso, per essere economicamente indipendenti con una partita IVA si deve fare solo quello a tempo pieno, avendo già un lavoro dovresti vederla inizialmente come un secondo lavoro o come un lavoro che svolgi nei ritagli di tempo, ma in tal caso non so se la partita iva sia la soluzione ideale.
Gli "step" che hai inserito a mio avviso vanno visti forse in un ordine diverso, nel senso che, partendo dalla tua situazione in cui probabilmente hai già un lavoro, non ha senso adesso chiedersi come diventare libero professionista a tempo pieno, dovresti farlo gradualmente: iniziando a vedere i primi progetti (magari fatti da altri) e poi iniziando a mettere mano a tuoi progetti, il che significa che devi prima inserirti in un percorso lavorativo (dovresti trovare cioè dei lavori semplici con cui iniziare, il che significa che dovresti appoggiarti a qualcuno che già è inserito in quel mondo, non è che metti un annuncio su internet del tipo "faccio progetti" aspettando che i clienti ti chiamino, anche perchè se affronti l'argomento per la prima volta non riesci a farlo da solo, senza l'aiuto di qualcuno.
Poi solo quando prendi il ritmo allora puoi pensare a "strutturarti" pensare ad acquistare SW, aprire partita iva, ecc...
A mio avviso, per essere economicamente indipendenti con una partita IVA si deve fare solo quello a tempo pieno, avendo già un lavoro dovresti vederla inizialmente come un secondo lavoro o come un lavoro che svolgi nei ritagli di tempo, ma in tal caso non so se la partita iva sia la soluzione ideale.
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Re: PARERI LIBERA PROFESSIONE
I due software attualmente più utilizzati in ambito progettazione elettrica, sia quadri di distribuzione sia di automazione sono SPAC e EPLAN. La scelta tra i due è sostanzialmente di tipo economico; il primo costa circa un ordine di grandezza in meno del secondo.francesco9696 ha scritto: ↑ven gen 12, 2024 15:59 5. Ci sono consigli su software di progettazione elettrica? Come si fa a scegliere il software giusto, e quali sono i fattori determinanti?
Mentre il primo effettua sostanzialmente solo schematici e disegnazione, il secondo invece è in grado di fare verifiche anche di tipo elettromagnetico e topologico.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: PARERI LIBERA PROFESSIONE
come software valido, aggiungo anche Ampere della Electrographics