Estensione rapporto di classificazione per prestazione in riduzione

[Tom Bishop]

Sto valutando un caso particolare che non mi era mai capitato. Premetto che il mio è un ruolo da watchdog e sto tutelando il proprietario dei luoghi.
L'argomento è la protezione al fuoco di un solaio in laterocemento esistente allo scopo di certificarlo resistente al fuoco EI30. Hanno utilizzato un controsoffitto con lastre in cartongesso fissate al solaio da proteggere con ancoranti meccanici.
L'azienda che ha fatto il lavoro ha utilizzato un sistema di un produttore che ha fatto eseguire da un Istituto e il risultato è stato EI120.
Nella fase di montaggio il posatore invece di usare gli ancoranti meccanici ha usato quelli chimici, quindi al di fuori del rapporto di classificazione.
Il professionista che ha firmato il CertREI ha preso spunto dal rapporto di classificazione andando a vedere quale temperatura si sviluppava dopo 30 minuti e ha fatto eseguire al produttore dei tasselli chimici (non da un Istituto autorizzato) una prova di carico a quella temperatura dimostrando la tenuta al carico. Il CertREI è firmato con validazione condotta con "metodo sperimentale".
Secondo me non va bene.
Mi risulta infatti che, se si fa riferimento ad un rapporto di classificazione, l'unico modo di utilizzarlo per una applicazione indiretta, sarebbe un'estensione mediante fascicolo tecnico redatto dal produttore del sistema e validato dal laboratorio e non un assemblaggio fatto dal professionista certificatore prendendo dati qua e la e facendo una prova in officina.
A mio avviso un CertREI del genere non è accettabile.

[inge26665]

Confermo, non va bene. L'estensione di un rapporto di prova fatta da un professionista può essere accettata solo per variazioni dimensionali rispetto al campione provato, non per diversa configurazione o materiali utilizzati. Fra l'altro, per un'applicazione così banale, bastava scegliere un materiale che prevedesse quella modalità di posa...

[weareblind]

Benché magari idoneo, formalmente non va bene.

[Tom Bishop]

Riprendo questa discussione perché in luogo dell'estensione del rapporto di classificazione mediante fascicolo tecnico, che, come pensavo, non è fattibile, il collega mi propone una valutazione analitica della nuova configurazione. Mi chiedo come sia dimostrabile analiticamente la tenuta sotto l'azione dell'incendio di un tassello chimico al posto di uno meccanico. La valutazione analitica è utilizzabile sempre?

[weareblind]

Bella domanda. Il collega, mi pare, si sente tanto sicuro da firmare il CERT REI in ogni caso; perché anche per me non è simulabile. Scusa, lui che calcolo ti fornisce?

[Tom Bishop]

Te lo saprò dire quando sarà nelle mie mani. Per il momento mi ha solo proposto di uscirne in questo modo.

[Terminus]

Formalmente, come ha detto weare, quel tipo di estensione del campo di applicazione non è accettabile, perchè non è stata seguita la procedura EXAP che coinvolge l'istituto di prova.
La certificazione analitica sarebbe teoricamente impiegabile, ma come simulare le caratteristiche della tassellatura chimica all'incendio se non con una prova al forno, che pertanto può essere fatta solo dall'istituto riconosciuto ?
Ed a quel punto si avrebbe una sperimentale.
Ma di che superfici stiamo parlando ? Vale la candela mettere in campo tante energie per evitare la più semplice applicazione dei tasselli come da certificato di prova ?

[Tom Bishop]

Ma di che superfici stiamo parlando ? Vale la candela mettere in campo tante energie per evitare la più semplice applicazione dei tasselli come da certificato di prova ?

Stiamo parlando di rifare diverse centinaia di metri quadrati di protezione e di tenere chiuso un negozio appena aperto. Tutto è già stato realizzato e io ho contestato il Cert.REI già protocollato con SCIA al Comando.

[Terminus]

Beh dipende dalla finalità della contestazione che devi sollevare.
Se l'intento è quello di risolvere tecnicamente la faccenda, allora vedo due strade:
1) mettere in opera i tasselli come da prova e istruzioni di posa, nei tempi e modi che il tuo cliente riterrà opportuni
2) richiedere alla ditta di far fare (a sue spese) una prova a forno da istituto accreditato con i tasselli chimici per avere un rapporto sperimentale da prendere a base del CERT.REI corretto
La convenienza dell'una o dell'altra dipenderà dalla superficie in questione e dai costi della prova a forno.

[Tom Bishop]

La prima strada viene esclusa a priori dal gestore in quanto dovrebbe tenere chiuso il negozio per parecchi giorni e stiamo parlando di più di 1000m² di soffitto.
Per la seconda è già stato chiesto un preventivo, il laboratorio interpellato ha però richiesto un provino di adeguate dimensioni del solaio esistente, cosa improponibile, oppure la sua fedele ricostruzione e qui si arriva al problema della resistenza del cemento e dei ferri esistenti, trattandosi di un palazzo di almeno 100 anni. Fare un provino con cemento e ferro odierni rispecchia la realtà?
A mio modo di vedere la prova avrebbe comunque una valenza significativa sulla quale poter emettere il CertREI con i dovuti margini di sicurezza.

[Terminus]

Essendo il requisito richiesto EI30, credo vi siano ampi margini di sicurezza.
L'unico interrogativo è la tenuta della tassellatura chimica per evitare il collasso della lastra, ma per le temperature non dovresti avere alcun problema, stante che la lastra è certificata EI120.
Una domanda, ma se hai un solaio di 100 anni, questo corrisponde al solaio di prova ?
Come è fatto il solaio ? travetti metallici e tavelloni o pianelle ?

[Tom Bishop]

Dopo aver controllato per bene il progetto ho anche accertato che, essendo un solaio di separazione tra due attività, deve essere EI60.
Il solaio è gettato in opera con pignatte in laterizio.
Il mio dubbio è come possano simulare analiticamente la tenuta del tassello chimico sotto l'azione dell'incendio.

[Terminus]

Il mio dubbio è come possano simulare analiticamente la tenuta del tassello chimico sotto l'azione dell'incendio.

Certo, è questo il problema dell'analitico. Quindi secondo me si deve andare di sperimentale.
Non credo che il produttore dell'ancorante possa fornire dati utili ed anche se li fornisse sarebbero validati ?

[Tom Bishop]

Vi aggiorno.
Dopo 4 Cert-REI diversi e una valutazione analitica che non teneva in considerazione il tassello chimico e conseguenti respingimenti della documentazione, sono stati interpellati il fornitore della controsoffittatura, del sistema di fissaggio e è in corso di preparazione da parte del fornitore del controsoffitto un fascicolo tecnico controfirmato dall'istituto che ha fatto il rapporto di classificazione come inizialmente richiesto. È stata una lotta serrata, ma alla fine otterrò quanto pretendevo.