Congruità parcella professionale

Agevolazioni previste, documentazione richiesta, ecc.

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Polpetta77
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Congruità parcella professionale

Messaggio da Polpetta77 »

Salve a tutti,vi chiedo gentilmente un chiarimento riguardo ad una parcella professionale. Premetto che ho intrapreso i lavori di efficientamento energetico sulla mia casa usufruendo del superbonus 110(interventi eseguiti: isolamento pareti opache verticali, sosituz impianto climatizzazione invern, sostituzione infissi, installazione impianto a biomassa, impianto ftv, impianto accumulo, colonnina di ricarica, pergola bioclimatica) .Riguardo le spese professionali so bene che sono ammesse in detrazione solo per la parte che risultano congrue e che la parte non congrua si paga ma non è ammessa in detrazione.
Arrivo al dunque: Ho incaricato un ingegnere affinché mi curasse dalla A alla Z la pratica ma dopo poco mi ha comunicato che avrebbe preferito occuparsi solo della progettazione assumendosi quindi gli obblighi del Progettista, pertanto lui  si è limitato  a redigere i documenti necessari da allegare alla cilas che lui stesso ha presentato. La sua parcella ammonterebbe a circa 9.000,00 €   e lui l'ha commisurata  all'intervento " isolamento termico delle pareti opache verticali di € 45.000" e all'intervento " sostituzione infissi + pergola bioclimatica di € 35.000".
Vi allego il preventivo delle 2 parcelle, chiedendovi se le voci e coefficienti inseriti per il loro calcolo secondo voi sono corrette e se corrispondono a quello che vi ho detto che lui ha effettivamente fatto. Sia chiaro che non mi interessano discussioni sull'importo alto o basso che il mio progettista ha chiesto vorrei solo sapere se si può dichiarare congruo e non avere problemi futuri con il fisco perché sono certo che verrà a bussar cassa. Grazie.
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marcoaroma
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da marcoaroma »

Indicativamente un 11% di progettazione ci sta nel 110% però la parcella va vista nell'insieme e in quanto effettivamente fatto.
Termotek
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Termotek »

Non entro in merito nello specifico rispetto le voci di lavorazioni selezionate dal collega tecnico perché dipende effettivamente da cosa eseguito (Qbl, Qbll ecc ..)
Però da guida reti professioni tecniche le voci da selezionare non sarebbero (per la parte edile) rispetto EDILIZIA-RESIDENZA: E.08 ma rispetto EDILIZIA-EDIFICI E MANUFATTI ESISTENTI: E.20.
Logicamente guida reti professioni tecniche non é legge quindi ognuno fa quello che vuole però almeno é un riferimento condiviso tra vari attori (ordine ingegneri, ordine architetti, ordine periti, collegio geometri ecc...).

PS: Domanda al forum...ma la pergola bioclimatica va in superbonus??? Magari mi sono perso qualcosa... O magari é intesa come schermatura solare?
Frank2
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Frank2 »

La guida RTI è ottima, ma è solo indicativa, e comporta anche una serie di considerazioni non proprio immediate, ma non è legge. La stragrande maggioranza dei colleghi, ad esempio, non si basa sul valore iniziale del bene ma solo sui costi di progetto, scegliendo poi le voci che vengono effettivamente realizzati. Ecco, l'importante è mettere in parcella ciò che è stato effettivamente fatto.

Mi pare che le parcelle allegate siano abbastanza verosimili, anzì mancano anche voci che potrebbero essere attribuite alla fase di progettazione, esempio la relazione energetica che molto probabilmente è stata fatta ma "incorporata" nella generica voce di relazioni tecniche e generali. Idem l'APE ante/post che potrebbe esser stato già prodotto ma non pagato a parte.
Polpetta77
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Polpetta77 »

Grazie del tuo contributo, preciso che non mancano voci che potrebbero essere attribuite alla fase di progettazione perché prestazioni eseguite dal termotecnico.
Ciò detto ritengo però discutibile un fatto:
se è vero che le spese professionali vanno ripartite su tutti gli interventi in misura proporzionale , questa almeno è la linea che molti di voi seguono, è altrettanto vero che questo modo di ripartizione segue di più un filo pratico che logico, ne è un esempio la parcella che vi ho mostrato e l'ADE ci andrà a nozze.Nel mi caso Il professionista Caio ha generato la sua parcella che vi ho ho mostrato sulla base di solo due interventi, l'asseveratore Tizio (termotecnico)ripartisce invece la parcella di Caio fra tutti gli interventi che vi ho elencato, Il commercialista Sempronio cede il credito relativo all'int. 1 ( isolamento pareti) comprensivo di una parte della fattura di Caio , cede il credito relativo all'interv. fvt comprensivo di una parte della stessa fattura di Caio, ecc., ecc.
Novi sembra un pasticcio?
marcoaroma
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da marcoaroma »

Alessandromaggiani ha scritto: dom ott 29, 2023 16:36 Novi sembra un pasticcio?
Si, che hanno creato. Il calcolo va fatto sul totale opere e poi ripartito tra i vari professionisti.
Frank2
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Frank2 »

Io dico pasticcio fino ad un certo punto. Sicuramente è un bel pasticcio per indicarlo correttamente... ma è esplicitamente vietato?
La norma prevede che le spese tecniche siano comprese nei massimali calcolati col Decreto del 2016, selezionando le voci effettivamente fatte (altrimenti escono parcelle da archistar :mrgreen: ) però non mi pare di aver mai visto limiti alla suddivisione dei ruoli.
  • Caso classico n.1: Tizio si occupa di progettazione e Caio di DL, emettendo due fatture diverse.
  • Altro caso comune n.2: Tizio si occupa dell'intervento sisma, dal progetto alla DL all'asseverazione All.B&C (collaudo escluso, ovviamente), Caio dell'intervento ECO, dal progetto alla DL fino all'asseverazione ENEA. Due fatturazioni diverse.
Ora nel tuo caso sono state suddivise le spese di progettazione edile (cappotto+infissi) da quelle di progettazione impianti. Vietato? Non credo.
L'importante, però, è suddividere correttamente gli importi ed essere coerenti per tutto il percorso, dalla fatturazione all'asseverazione, evitando rimescolamenti e ridistribuzioni vari.
  • Altro caso: le spese tecniche sono 20.000€, nei limiti del decreto 2016. Alla gestione del progetto partecipano 4 colleghi, che decidono di suddividersi equamente le spese indipendentemente da chi fa cosa (uno firma il progetto, l'altro assevera, il terzo prepara il computo, il quarto fa il DL, quindi in teoria importi diversi). Ciascuno emette la propria fattura da 5.000€
    Possibile?
    Vietato?
    Caso che potrebbe somigliare al tuo, dove Caio ha concorda 9.000€, Tizio ne chiederà 11.000€, poi in asseverazione si butta tutto dentro lo stesso calderone e si ridistribuisce l'importo totale in maniera proporzionale
Che ne pensate?
Polpetta77
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Polpetta77 »

frank2 , grazie della risposta, condivido una parte di quello che dici. Credo di non essere riuscito a trasmettervi tutto  quello che avrei voluto, in particolare mi riferisco alle problematiche che in futuro potrebbero presentarsi con l'ADE , pertanto cercherò d'essere più diretto. Mettiamo il caso che l'ADE  faccia un accertamento e desideri verificare la congruità dei compensi professionali,  sulla base di cosa può verificarli? A mio avviso avrebbe difficoltà per queste ragioni: la fattura di Caio alla quale magari il contribuente ha allegato il prospetto che "attesta essere congrua" non è riferita a tutti gli interventi per il quale il contribuente ha usufruito della detrazione  ma solo al cappotto e agli infissi. Nella fattura non si fa riferimento come il suo importo complessivo sia stato ripartito tra i vari interventi.
DETTO CIO' farei queste considerazioni prima di riprendere il punto sopradetto:
1) un  dato certo  è che le spese professionali vanno  ripartire tra  tutti ( ripeto tutti) i vari interventi ciò più per l'esigenza di riuscire a contabilizzarle in maniera chiara e precisa che per altri motivi;
2)  una volta eseguita la ripartizione , nessuno vieta di fare  dei realistici " cambi di posizione" , mi spiego meglio: Caio emette la fattura di 9000€ , tale importo viene ripartito proporzionalmente tra i 7 interventi  ( int. 1 = 3000€ , int.2 = 1000€, int.3= 1500e, int. 4= 500€, int. 5= 500, int. 6=1500, int 7= 1000€) ,siccome  , ad esempio, sulla colonnina di ricarica Caio non ha dato nessun contributo,  io troverei legittimo che la quota relativa all'int. 4( es. colonnina di ricarica ) venga spostata (in aggiunta) nell'int.1( cappotto).
CONCLUDO:
1)Caio, secondo me, dovrebbe emettere la sua fattura e verificare che questa sia congrua in maniera razionale , senza commettere banali errori;
2) su indicazione del Asseveratore e/o Commercialista  specificare, per la parte congrua della fattura,  la ripartizione della stessa tra i vari interventi ( riprendendo l'esempio sopra, dovrà specificare che per la parte relativa alla colonnina di ricarica è 0 e che la parte relativa al cappotto è 3500 anziché 3.000;
4) a prescindere che si voglia fare o meno  "cambi di posizione" credo che giovi a tutti  emettere una fattura analitica perchè non è scontato( anzi è anomalo) ,che, ad esempio, un Progettista edile chieda un compenso commisurato anche ad es. all'impianto ftv o a biomassa o all'impianto di riscaldamento che sappiamo essere campi non di sua stretta competenza e dove oltretutto c'è già un Termotecnico incaricato al reale assolvimento delle pratiche relative a tali interventi.
Non ho dubbi sul fatto che l'ADE,in mancanza di una fattura analitica, possa contestare detrazioni relative ad alcuni interventi considerandole frutto di spese non relative allo specifico intervento, mi spiego con un esempio: se l'ADE constata, ad esempio, che parte della fattura di Caio( progettista edile) pari ad € 15000 è stata attribuita all'int. relativo alla " sostituzione impianto di climatizz invernale" e legittimamente ti chiede di mostrarle il riscontro della fattura pagata , un conto è mostrarle una fattura "sintetica" un conto è mostrarle una fattura " analitica " con la quale le togli ogni dubbio in merito. Con ciò non vogli dire che l'ADE crederà che non siano state fatte "gabole" per far quadrare i conti e detrarre il più possibile , ma prenderà atto che la "gabola" l'hai fatta alla regola d'arte e quindi non può farti alcuna sanzione.

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archspf
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da archspf »

Polpetta77 ha scritto: ven ott 27, 2023 19:22 Salve a tutti,vi chiedo gentilmente un chiarimento riguardo ad una parcella professionale. Premetto che ho intrapreso i lavori di efficientamento energetico sulla mia casa usufruendo del superbonus 110(interventi eseguiti: isolamento pareti opache verticali, sosituz impianto climatizzazione invern, sostituzione infissi, installazione impianto a biomassa, impianto ftv, impianto accumulo, colonnina di ricarica, pergola bioclimatica) .Riguardo le spese professionali so bene che sono ammesse in detrazione solo per la parte che risultano congrue e che la parte non congrua si paga ma non è ammessa in detrazione.
Arrivo al dunque: Ho incaricato un ingegnere affinché mi curasse dalla A alla Z la pratica ma dopo poco mi ha comunicato che avrebbe preferito occuparsi solo della progettazione assumendosi quindi gli obblighi del Progettista, pertanto lui  si è limitato  a redigere i documenti necessari da allegare alla cilas che lui stesso ha presentato. La sua parcella ammonterebbe a circa 9.000,00 €   e lui l'ha commisurata  all'intervento " isolamento termico delle pareti opache verticali di € 45.000" e all'intervento " sostituzione infissi + pergola bioclimatica di € 35.000".
Vi allego il preventivo delle 2 parcelle, chiedendovi se le voci e coefficienti inseriti per il loro calcolo secondo voi sono corrette e se corrispondono a quello che vi ho detto che lui ha effettivamente fatto. Sia chiaro che non mi interessano discussioni sull'importo alto o basso che il mio progettista ha chiesto vorrei solo sapere se si può dichiarare congruo e non avere problemi futuri con il fisco perché sono certo che verrà a bussar cassa. Grazie.
Premesso, come anticipato giustamente dagli altri, che è errata la destinazione funzionale di intervento che dovrebbe essere "edifici esistenti" (E.20/E.21/E.22) e non "nuove costruzioni": tale valutazione è di coerenza con la tipologia di intervento.
Prescindendo dal fatto che categorie di opere omogenee vanno nello stesso "gruppo" e pertanto parlando di E.20 o assimilate, il calcolo si effettua sul cumulo di involucro opaco, involucro trasparente e pergola bioclimatica, le voci da considerare per la valutazione del costo massimo detraibile di parcella è quella relativa al "Progetto definitivo" (QbII.01) nel caso della sola CILAS (esclusi rilievi, indagini ecc.), ovvero "Progetto definitivo" (QbII.01)+ "Direzione Lavori" (QcI.01), nel caso quest'ultima sia ricompresa, oltre alle eventuali attività correlate se previste nell'incarico (contabilità, liquidazione ecc.).

Occorre definire pertanto le attività che sono state commissionate e svolte e relazionarsi con la guida RTP o OICE, non semplicemente compilando a "sensazione".
Inoltre il progetto "preliminare" e soprattutto "esecutivo" afferiscono a due momenti diversi (il primo di studio di fattibilità, il secondo di dettaglio) e non è affatto scontato che, soprattutto quest'ultimo, sia stato effettivamente svolto.
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da archspf »

marcoaroma ha scritto: dom ott 29, 2023 20:35
Alessandromaggiani ha scritto: dom ott 29, 2023 16:36 Novi sembra un pasticcio?
Si, che hanno creato. Il calcolo va fatto sul totale opere e poi ripartito tra i vari professionisti.
esatto. se si segue la logica non vedo dove sia la difficoltà: ripartizione in coerenza alla tipologia di opere ed in proporzione al relativo importo lavori.
Ultima modifica di archspf il lun ott 30, 2023 15:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da archspf »

Frank2 ha scritto: dom ott 29, 2023 22:12 Ora nel tuo caso sono state suddivise le spese di progettazione edile (cappotto+infissi) da quelle di progettazione impianti. Vietato? Non credo.
L'importante, però, è suddividere correttamente gli importi ed essere coerenti per tutto il percorso, dalla fatturazione all'asseverazione, evitando rimescolamenti e ridistribuzioni vari.
Sarebbe proprio questo il modo logico di procedere: se non si distingue la quota "involucro" da quella "impianti" allora sì che si crea il caos.

Frank2 ha scritto: dom ott 29, 2023 22:12
  • Altro caso: le spese tecniche sono 20.000€, nei limiti del decreto 2016. Alla gestione del progetto partecipano 4 colleghi, che decidono di suddividersi equamente le spese indipendentemente da chi fa cosa (uno firma il progetto, l'altro assevera, il terzo prepara il computo, il quarto fa il DL, quindi in teoria importi diversi). Ciascuno emette la propria fattura da 5.000€
    Possibile?
    Vietato?
    Caso che potrebbe somigliare al tuo, dove Caio ha concorda 9.000€, Tizio ne chiederà 11.000€, poi in asseverazione si butta tutto dentro lo stesso calderone e si ridistribuisce l'importo totale in maniera proporzionale
Che ne pensate?
Qui avrei delle riserve, proprio perchè teoricamente ciascun tecnico dovrà confrontarsi con la propria quota congrua, per analogia (ovviamente questa è una interpretazione condivisa con altri colleghi, che di certo essendo "restrittiva" pone probabilmente al riparo da contestazioni) con gli interventi eseguiti da pluralità di imprese, non facciamo il calderone ma distinguiamo la categoria d'opera (sulla quale possono pure partecipare più fornitori ma di certo colui che ha fatto l'impianto sarà verificato in un contesto parallelo a quello dell'involucro).
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Re: Congruità parcella professionale

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Polpetta77 ha scritto: lun ott 30, 2023 09:00 DETTO CIO' farei queste considerazioni prima di riprendere il punto sopradetto:
1) un  dato certo  è che le spese professionali vanno  ripartire tra  tutti ( ripeto tutti) i vari interventi ciò più per l'esigenza di riuscire a contabilizzarle in maniera chiara e precisa che per altri motivi;
2)  una volta eseguita la ripartizione , nessuno vieta di fare  dei realistici " cambi di posizione" , mi spiego meglio: Caio emette la fattura di 9000€ , tale importo viene ripartito proporzionalmente tra i 7 interventi  ( int. 1 = 3000€ , int.2 = 1000€, int.3= 1500e, int. 4= 500€, int. 5= 500, int. 6=1500, int 7= 1000€) ,siccome  , ad esempio, sulla colonnina di ricarica Caio non ha dato nessun contributo,  io troverei legittimo che la quota relativa all'int. 4( es. colonnina di ricarica ) venga spostata (in aggiunta) nell'int.1( cappotto).
Se la colonnina non è conteggiata la quota non è "spostata", semplicemente non è da ripartire....
Polpetta77 ha scritto: lun ott 30, 2023 09:00
4) a prescindere che si voglia fare o meno  "cambi di posizione" credo che giovi a tutti  emettere una fattura analitica perchè non è scontato( anzi è anomalo) ,che, ad esempio, un Progettista edile chieda un compenso commisurato anche ad es. all'impianto ftv o a biomassa o all'impianto di riscaldamento che sappiamo essere campi non di sua stretta competenza e dove oltretutto c'è già un Termotecnico incaricato al reale assolvimento delle pratiche relative a tali interventi.
Non è detto in senso assoluto: l'asseveratore e/o il computista potrebbero essere persone diverse dal termotecnico e pertanto avranno una quota che è relativa anche a quelle lavorazioni. In realtà, ad essere più precisi, una quota andrebbe comunque commisurata a quelle lavorazioni per il semplice fatto che viene presentata una pratica (e condotta direzione lavori) che contempla (leggasi: sulla quale ricadono responsabilità) di fatto anche gli impianti.
Polpetta77 ha scritto: lun ott 30, 2023 09:00 Non ho dubbi sul fatto che l'ADE,in mancanza di una fattura analitica, possa contestare detrazioni relative ad alcuni interventi considerandole frutto di spese non relative allo specifico intervento, mi spiego con un esempio: se l'ADE constata, ad esempio, che parte della fattura di Caio( progettista edile) pari ad € 15000 è stata attribuita all'int. relativo alla " sostituzione impianto di climatizz invernale" e legittimamente ti chiede di mostrarle il riscontro della fattura pagata , un conto è mostrarle una fattura "sintetica" un conto è mostrarle una fattura " analitica " con la quale le togli ogni dubbio in merito. Con ciò non vogli dire che l'ADE crederà che non siano state fatte "gabole" per far quadrare i conti e detrarre il più possibile , ma prenderà atto che la "gabola" l'hai fatta alla regola d'arte e quindi non può farti alcuna sanzione.

Come la pensate?  
A mio parere, la cosa migliore sarebbe che ognuno rimanesse nel proprio specifico contesto: progettista > spese "progettazione" | direttore lavori > spese direzione lavori | coordinatore > spese sicurezza | termotecnico > spese energetiche/impianti | asseveratore > asseverazioni | computista > spese contabilità
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Frank2
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Frank2 »

Archspf ha risposto - come al suo solito - in maniera molto precisa. vorrei però puntualizzare una cosa:
Polpetta77 ha scritto: lun ott 30, 2023 09:00 2)  una volta eseguita la ripartizione , nessuno vieta di fare  dei realistici " cambi di posizione" , mi spiego meglio: Caio emette la fattura di 9000€ , tale importo viene ripartito proporzionalmente tra i 7 interventi  ( int. 1 = 3000€ , int.2 = 1000€, int.3= 1500e, int. 4= 500€, int. 5= 500, int. 6=1500, int 7= 1000€) ,siccome  , ad esempio, sulla colonnina di ricarica Caio non ha dato nessun contributo,  io troverei legittimo che la quota relativa all'int. 4( es. colonnina di ricarica ) venga spostata (in aggiunta) nell'int.1( cappotto).
Occhio a spostare importi a caso. Al di là di come verranno raggruppati i vari importi/competenze, se 3000€ è l'importo congruo per l'int.1 (cappotto) e 500€ per l'int. colonnina, decidendo di scontare l'importo per la colonnina poi va fatta molta attenzione a spostare quell'importo nella colonna "cappotto", perché 3000+500€ potrebbero non essere più congrui per l'intervento "Cappotto"

Quindi meglio tenere sotto controllo la visione d'insieme, evitando poi di cambiare/spostare importi, soprattutto in corso d'opera con fatture già emesse e dettagliate.
Ultima modifica di Frank2 il lun ott 30, 2023 15:58, modificato 1 volta in totale.
Frank2
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Re: Congruità parcella professionale

Messaggio da Frank2 »

archspf ha scritto: lun ott 30, 2023 15:13 Sarebbe proprio questo il modo logico di procedere: se non si distingue la quota "involucro" da quella "impianti" allora sì che si crea il caos.
L'importante è suddividerlo in fase di calcolo massimali/importi, quindi ogni categoria di intervento con indicato la sua quota di spese tecniche calcolate in maniera corretta. Poi la fattura può mettere insieme più categorie diverse o (più comune) incarichi diversi (progettazione, dl, asseverazione, ecc)
Frank2 ha scritto: dom ott 29, 2023 22:12 [...]
Che ne pensate?
Qui avrei delle riserve, proprio perché teoricamente ciascun tecnico dovrà confrontarsi con la propria quota congrua, per analogia (ovviamente questa è una interpretazione condivisa con altri colleghi, che di certo essendo "restrittiva" pone probabilmente al riparo da contestazioni) con gli interventi eseguiti da pluralità di imprese, non facciamo il calderone ma distinguiamo la categoria d'opera (sulla quale possono pure partecipare più fornitori ma di certo colui che ha fatto l'impianto sarà verificato in un contesto parallelo a quello dell'involucro).
[/quote]
questo è vero :?
forse solo preparando una lettera d'incarico unico, con indicato l'importo complessivo delle prestazioni congrue (dettagliandole e/o richiamando il Quadro Economico) e indicando la suddivisione delle quote tra i vari tecnici. Tutto, ovviamente firmato e accettato dai committenti
boh
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Re: Congruità parcella professionale

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Frank2 ha scritto: lun ott 30, 2023 15:58 L'importante è suddividerlo in fase di calcolo massimali/importi, quindi ogni categoria di intervento con indicato la sua quota di spese tecniche calcolate in maniera corretta. Poi la fattura può mettere insieme più categorie diverse o (più comune) incarichi diversi (progettazione, dl, asseverazione, ecc)
Confermo che hai perfettamente centrato il punto: è il calcolo e la distribuzione che conta, poi la fattura può essere anche unica per ogni prestatore, ovvero non necessariamente suddivisa per prestazione singola.
Negli interventi che abbiamo fatto abbiamo sempre preparato 4 fatture per ogni SAL (4 figure diverse con incarichi multipli ciascuno), una del progettista/dl, una dell'asseveratore/computista, una del certificatore/termotecnico/coordinatore, una del fiscalista/vistatore.
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Re: Congruità parcella professionale

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Per adesso vi ringrazio molto del vostro prezioso contributo , c'è una cosa però che ancora mi sfugge , il tempo di riordinare e vi romperò di nuovo.
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