CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

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mmaarrccoo
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CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

Messaggio da mmaarrccoo »

Ho alcuni elementi strutturali (ved. immagini qui sotto, in giallo) con vecchia certificazione (del 2006) tabellare R60:
- tegolo TT
- canale di gronda

Ora ho necessità di certificarli anche EI60 (quindi divenendo REI60) solamente per il loro sviluppo. Mi spiego meglio. Vorrei certificare che, per il loro ingombro (quindi riguardo le loro facce/spessori) siano EI. Non mi interessa ovviamente la compartimentazione in senso esteso come se dovessi compartimentare con il tegolo l'intera copertura, cosa impossibile perchè la copertura, ad esempio, è interrotta dai lucernari. Al momento mi interessa l'incendio dall'alto (quindi dall'esterno) ma un giorno potrebbe servirmi anche per incendio dal basso (quindi dall'interno).

Esiste un modo per farlo?
Grazie.


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Ronin
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Re: CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

Messaggio da Ronin »

I si può certificare con la definizione e il metodo analitico (temperatura < Tsoglia sulla faccia non esposta dopo tot tempo); trattandosi di un elemento omogeneo in cls secondo me se vale sia R che I, E è automaticamente garantito. ma non sono un esperto di cert REI.
ing.caruso
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Re: CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

Messaggio da ing.caruso »

Con un tegolo a doppio TT o T classico, avendo sezione grosso modo regolare potresti cavartela anche senza software Marco. Con un cert-rei analitico o analitico tabellare.
Al massimo lo sforzo sarà tirare fuori un po' di Eurocodice ed NTC2018 e verificare un REI in base al peso proprio dell'elemento (conoscendo la densità del calcestruzzo) e dei pannelli sandwich sopra e della porzione di modulo che sorreggono, ed il suo volume e verificando la sigma ammissibile dopo 60 minuti di esposizione alla ISO 834.
L'eurocodice con i metodi analitici propone l'isoterma a 500°C o ancora meglio il metodo a zona. Assicurati più che altro che la temperatura delle barre di rinforzo nel tratto di soletta e lungo le flange della T non superi i 350-400 °C dopo 60 minuti.
mmaarrccoo
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Re: CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

Messaggio da mmaarrccoo »

Ronin ha scritto: mer mar 01, 2023 17:51 I si può certificare con la definizione e il metodo analitico (temperatura < Tsoglia sulla faccia non esposta dopo tot tempo); trattandosi di un elemento omogeneo in cls secondo me se vale sia R che I, E è automaticamente garantito. ma non sono un esperto di cert REI.
Eh... Tabellarmente è impossibile vero?


ing.caruso ha scritto: mer mar 01, 2023 18:17 Con un tegolo a doppio TT o T classico, avendo sezione grosso modo regolare potresti cavartela anche senza software Marco. Con un cert-rei analitico o analitico tabellare.
Al massimo lo sforzo sarà tirare fuori un po' di Eurocodice ed NTC2018 e verificare un REI in base al peso proprio dell'elemento (conoscendo la densità del calcestruzzo) e dei pannelli sandwich sopra e della porzione di modulo che sorreggono, ed il suo volume e verificando la sigma ammissibile dopo 60 minuti di esposizione alla ISO 834.
L'eurocodice con i metodi analitici propone l'isoterma a 500°C o ancora meglio il metodo a zona. Assicurati più che altro che la temperatura delle barre di rinforzo nel tratto di soletta e lungo le flange della T non superi i 350-400 °C dopo 60 minuti.
Purtroppo non ho competenze strutturali così dirette, cercavo però di capire se uno strutturista, con software, può farlo.
Ronin
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Re: CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

Messaggio da Ronin »

mmaarrccoo ha scritto: mer mar 01, 2023 19:22 Eh... Tabellarmente è impossibile vero?
non mi risultano tabelle applicabili, anche se in effetti son molto arrugginito, ormai
ing.caruso
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Re: CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

Messaggio da ing.caruso »

Marco è possibile comunque usare le tabelle analitiche dell'Eurocodice, senza essere uno strutturista, a patto che tu riesca quantomeno ad avere le misure esatte degli spessori e a che distanza sono le barre.
Puoi usare la tabella 5.11 dell'Eurocodice 1992-1-2
Il "Two way spanning ribbed slab" può essere inteso come un tegolo con una flangia a T, che può quindi ricondursi al tuo esempio.
Immagine

A questo punto può verificare che i tuoi valori, senza interpolare ovviamente, superino in questo caso i valori minimi riportati in tabella 5.11 dell'EC
Immagine

Devi verificare nella sostanza queste due condizioni:
1) Se la flangia della T ha sezione costante, un larghezza "bmin" minima pari o superiore a 100 mm e una distanza delle barre dentro la flangia pari almeno 25 mm dalle superfici esposte, verifichi la Prima condizione.

2) Verifichi in contemporanea anche il tratto di soletta "hs" del tegolo che sta ortogonalmente proprio sopra la flangia e sotto i tuoi pannelli sandwich, e questo come ho evidenziato in giallo deve avere uno spessore almeno di 80 mm e se presenti delle barre di rinforzo queste stare ad almeno 10 mm dalla superficie esposta al fuoco (in questo caso quella sopra visto che pannelli e moduli stanno su).

Se accerti che il tuo elemento supera i valori minimi di quelli riportati in tabella, per me ci sono elementi sufficienti per produrre un cert rei analitico, dove all'interno comunque di una relazione tecnica, dimostri tali verifiche "tabellari".
Se poi vuoi ricorrere ad un software FEM in mano ad uno strutturista naturalmente tagli la testa al toro, in quanto il software ti spara subito le mappe termiche e vedi subito se a 60 min le barre sono ancora a bassa temperatura.
mmaarrccoo
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Re: CERTIFICARE UN ELEMENTO STRUTTURALE NON SOLO "R" MA ANCHE "EI"

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Grazie ragazzi!
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