S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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stfire
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S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da stfire »

se ho un reparto produttivo con relativa area di deposito (non compartimentata - nel rispetto dei requisiti S.3.6.1 Regole generali del COPI),
calcolo il carico di incendio facendo due passaggi :
> calcolo 1 _ considero la distribuzione uniforme del carico di incendio (quindi spalmo su tutta la superficie del compartimento la totalità dei materiali/prodotti combustibili) - ipotesi risultato classe 15
> calcolo 2 _ considero la distribuzione distribuzione disomogenea del carico di incendio (quindi per la sola area di deposito ricalcolo con la specifica quantità dei materiali/prodotti combustibili) - ipotesi risultato classe 30

posso poi attribuire alle due diverse zone del compartimento le due diverse classi ?
oppure devo per forza attribuire a tutto il compartimento la classe maggiore, e quindi classe 30 ?

nel COPI, come del resto nel DM 16.02.2007, non trovo questo passaggio.

(sia chiaro, sto forzando una situazione da sanare evitando la compartimentazione)
mmaarrccoo
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da mmaarrccoo »

Non mi pare di aver mai visto nelle norme quello che vuoi fare, per me è sottointeso che devi dare a tutto il compartimento il massimo. Anche perchè parlare di zone con resistenza diversa quando il compartimento è unico è un po' un controsenso, perlomeno con le soluzioni conformi.
cmorante
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da cmorante »

La classe minima di resistenza al fuoco è ricavata per compartimento (S.2.4.3), penso sia logico escludere quindi che uno stesso compartimento possa avere due valori diversi.

Sul calcolo, imho non ci sia possibilità diverse dalla soluzione 2, ovvero considerare la distribuzione disomogenea dei materiali (e dunque la sola area di deposito): in S.2.9 è precisato che il valore di A da usare è "nel caso di incendi localizzati, superficie effettiva di distribuzione del carico d'incendio". E se il materiale è tutto lì (o quasi), l'incendio in esame è per forza localizzato lì.
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travereticolare
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da travereticolare »

posso poi attribuire alle due diverse zone del compartimento le due diverse classi ?
oppure devo per forza attribuire a tutto il compartimento la classe maggiore, e quindi classe 30 ?
Anche io sarei tentato di assegnare al compartimento la classe maggiore, quindi R.30.

Però mi chiedo, in un compartimento ampio in cui ho un carico di incendio localizzato, ha senso certificare tutte le strutture con il risultato di un carico di incendio localizzato?

Secondo me non sarebbe del tutto escluso che i singoli elementi portanti di una zona di comparto abbiano resistenza al fuoco maggiore di altri.

Con le soluzioni conformi la resistenza al fuoco è valutata considerando i singoli elementi strutturali, come riporta il codice al paragrafo S.2.8.1 comma 2 "Di conseguenza le soluzioni conformi possono essere adottate con riferimento alla capacità portante propria di elementi strutturali singoli, [omissis...]" .

Non dovendo certificare e valutare la struttura nel complesso credo sia quindi fattibile assegnare una classe di resistenza al fuoco maggiore agli elementi maggiormente sollecitati dalle azioni termiche.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
stfire
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da stfire »

travereticolare ha scritto: mar nov 29, 2022 22:21 Anche io sarei tentato di assegnare al compartimento la classe maggiore, quindi R.30.
esatto,questa sarebbe la soluzione che ti permette di andare via liscio con per il parere favorevole dell'illustre funzionario VVF

MA, il punto è proprio questo :
travereticolare ha scritto: mar nov 29, 2022 22:21 in un compartimento ampio in cui ho un carico di incendio localizzato, ha senso certificare tutte le strutture con il risultato di un carico di incendio localizzato?
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travereticolare
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da travereticolare »

travereticolare ha scritto: mar nov 29, 2022 22:21 Con le soluzioni conformi la resistenza al fuoco è valutata considerando i singoli elementi strutturali, come riporta il codice al paragrafo S.2.8.1 comma 2 "Di conseguenza le soluzioni conformi possono essere adottate con riferimento alla capacità portante propria di elementi strutturali singoli, [omissis...]" .

Non dovendo certificare e valutare la struttura nel complesso credo sia quindi fattibile assegnare una classe di resistenza al fuoco maggiore agli elementi maggiormente sollecitati dalle azioni termiche.
questo è il mio pensiero
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
mmaarrccoo
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da mmaarrccoo »

Va da sè che in situazioni limite (area carico localizzato 100 mq, area compartimento 10.000 mq) sembrerebbe eccessivo dare la stessa classe a tutto il compartimento. Tuttavia quanto dite non ho l'ho mai visto fare o scritto da nessuna parte, anche perchè dovresti in qualche modo dimostrarlo e si ricadrebbe, secondo me, in FSE.
ing.caruso
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da ing.caruso »

Mi trovo d'accordo con quanto detto dai colleghi precedentemente.
In situazioni come queste, dove comunque la prestazione di resistenza al fuoco per l'intera area sarebbe un R/EI 30 come classe maggiore io andrei con questa. Il discorso del carico di incendio localizzato ha senso, ma se a quel punto si ammette che lo stesso possa influenzare e sollecitare termicamente le strutture portanti in maniera diversa, si sta propendendo più per un'analisi in FSE. Avrebbe li poco senso la distinzione delle classi fra 15, 30, etc... A fronte anche della variabilità stessa di come un incendio possa svilupparsi.
A quel punto avrebbe più senso dimostrare la resistenza degli elementi alle curve naturali relative agli sviluppi del tuo incendio "specifico" modellato in quello specifico punto del compartimento.
ing.caruso
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da ing.caruso »

mmaarrccoo ha scritto: mer nov 30, 2022 11:47 Va da sè che in situazioni limite (area carico localizzato 100 mq, area compartimento 10.000 mq) sembrerebbe eccessivo dare la stessa classe a tutto il compartimento. Tuttavia quanto dite non ho l'ho mai visto fare o scritto da nessuna parte, anche perchè dovresti in qualche modo dimostrarlo e si ricadrebbe, secondo me, in FSE.
Ma a quel punto, parlando poi in termini di praticità e costi, in situazioni "estese" come queste, si fa prima a compartimentare con le dovute caratteristiche richieste il singolo deposito ove si concentra il carico di incendio, anzi che conferire ad un intero stabile una prestazione di resistenza al fuoco maggiore, a mio avviso condizione spesso molto più onerosa per la committenza.
stfire
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Re: S.2 Calcolo carico incendio - distribuzione disomogenea

Messaggio da stfire »

mmaarrccoo ha scritto: mar nov 29, 2022 15:57 Non mi pare di aver mai visto nelle norme quello che vuoi fare
siamo nell'ambito della prevenzione incendi, ci sono spesso soluzioni non scritte
il COPI ne è l'esempio
cmorante ha scritto: mar nov 29, 2022 16:14 La classe minima di resistenza al fuoco è ricavata per compartimento (S.2.4.3)
quindi ? :
- la classe minima del compartimento è quella calcolata sull'intero compartimento (classe 15)
- la massima è quella trovo per l'incendio localizzato nell'area specifica (classe 30)
mmaarrccoo ha scritto: mer nov 30, 2022 11:47 anche perchè dovresti in qualche modo dimostrarlo e si ricadrebbe, secondo me, in FSE.
non sono d'accordo, io non ho parlato di approccio al problema con la FSE.
io utilizzo il COPI cercando soluzioni tra conformi e soluzioni alternative, ma non esistono solo alternative con la FSE.

comunque senza farmi troppi problemi, avendo un progetto già approvato che vorrei modificare per questioni economiche, voglio provare a fare una variante con l'approccio iniziale descritto.
poi si vedrà come la vede il funzionario..
grazie a tutti
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