Scuola: via di fuga da seminterrato + boiler

[weareblind]

D.M. 26/8/1992 punto 5.6
Ho un piano seminterrato, di dimensioni molto modeste (5x8), non è un piano in utilizzo da alunni o docenti, né presenta personale permanente parascolastico. Si tratta di 3 locali di sgombero e dispensa, ad accesso di pochi minuti al giorno solo per prelievo delle derrate necessarie alla cucina, da parte del solo personale parascolastico (affollamento massimo 2 persone per 10 minuti-giorno).
Progetto bocciato perché non ho due vi di fuga ai sensi del punto 5.6
Per me la richiesta del primo capoverso del punto 5.6 del D.M. 26 agosto 1992 è da riferirsi a piani in utilizzo regolare, pur non permanente. Se no OGNI seminterrato cui si accede solo dalla scala della scuola NON è accettabile.

D.M. 26/8/1992 punto 6.3.0
Divieto di "stufe" a combustibile liquido o gassoso. Io ho un boiler a metano, a norma (e l'impianto pure), in spogliatoio, per la sola acqua calda sanitaria. Contestato dal funzionario.
6.3.0. Impianti di produzione di calore .
È fatto divieto di utilizzare stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti.
Io produco ACS e metto nel bollitore, non riscaldo ambienti.

Infine: ho un locale cucina con fuochi a metano < 35 kW. Una porta tagliafuoco normalmente chiusa fa comunicare questa col vano scala protetto che serve il terra-primo della scuola. Non vedo divieti nella norma, né nella UNI CIG 7129

Che dite?

[travereticolare]

Ciao weare,

Infine: ho un locale cucina con fuochi a metano < 35 kW. Una porta tagliafuoco normalmente chiusa fa comunicare questa col vano scala protetto che serve il terra-primo della scuola. Non vedo divieti nella norma, né nella UNI CIG 7129
Che dite?

Per me, essendo vano scala protetto e non a prova di fumo, la diretta comunicazione va bene.

[weareblind]

Grazie. Pure per me, e nella contestazione il funzionario non ha detto perché non va bene. A lui non va bene, ma non si sa perché.

In merito agli altri due temi, che dici?

[travereticolare]

Non tratto molte scuole, ma provo a dirti la mia.

Per il p.to 5.6 dal punto di vista della Valutazione del Rischio hai ragione, non ha senso avere due vie di fuga per un seminterrato in cui accede solo parascolastico per 10 min/gg... La norma in questo caso è scritta male, perché non c'è distinzione, ed applicando alla lettera Il DM credo che formalmente il funzionario abbia ragione. Ma a questo punto sarebbe una deroga...? oppure dichiari piano non utilizzato


Per il p.to 6.3.0 per me è corretto quanto scrivi. Tu hai un boiler che fa ACS, non riscaldamento ambientale. Io la leggo addirittura in modo più estremo, ovvero, basta che non ho singoli apparecchi alimentati a combustibile liquido o gassoso all'interno degli ambienti. Quindi, ad esempio niente robur alimentati a gas all'interno delle singole aule.
Ma se ho un Centrale Termica a gas che produce acqua calda da mandare in circolo nei caloriferi qual è il problema? In alternativa l'impianto di riscaldamento deve essere sempre elettrico o pellet... strano, no?

nella contestazione il funzionario non ha detto perché non va bene. A lui non va bene, ma non si sa perché.

Lasciamo stare guarda...

[weareblind]

Gentilissimo. Hai una Imperial Stout pagata se sei in Lombardia.

[travereticolare]

brindiamo alla salute del funzionario

[moliang]

D.M. 26/8/1992 punto 5.6
Ho un piano seminterrato, di dimensioni molto modeste (5x8), non è un piano in utilizzo da alunni o docenti, né presenta personale permanente parascolastico. Si tratta di 3 locali di sgombero e dispensa, ad accesso di pochi minuti al giorno solo per prelievo delle derrate necessarie alla cucina, da parte del solo personale parascolastico (affollamento massimo 2 persone per 10 minuti-giorno).
Progetto bocciato perché non ho due vi di fuga ai sensi del punto 5.6
Per me la richiesta del primo capoverso del punto 5.6 del D.M. 26 agosto 1992 è da riferirsi a piani in utilizzo regolare, pur non permanente. Se no OGNI seminterrato cui si accede solo dalla scala della scuola NON è accettabile.
Ritengo che colui che rileva tale configurazione come irregolare non si fa una banale valutazione del rischio (basterebbe prendere come utile riferimento il codice di prevenzione incendi) è semplicemente uno di quei controllori che fanno verifiche con le caselline del tipo SI o NO.


D.M. 26/8/1992 punto 6.3.0
Divieto di "stufe" a combustibile liquido o gassoso. Io ho un boiler a metano, a norma (e l'impianto pure), in spogliatoio, per la sola acqua calda sanitaria. Contestato dal funzionario.
6.3.0. Impianti di produzione di calore .
È fatto divieto di utilizzare stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti.
Io produco ACS e metto nel bollitore, non riscaldo ambienti.
Per me il boiler non è una "stufa"


Infine: ho un locale cucina con fuochi a metano < 35 kW. Una porta tagliafuoco normalmente chiusa fa comunicare questa col vano scala protetto che serve il terra-primo della scuola. Non vedo divieti nella norma, né nella UNI CIG 7129
Se la cucina è conforme alla UNI di riferimento non vedo perché deve essere contestata.
Chiudo commentando che si deve pretendere che le prescrizioni impartite, le carenze accertate, ecc. devono sempre essere motivate con riferimento normativi/regolamentari ... in questo modo viene meno la trasparenza della pubblica amministrazione e potrebbe diventare un abuso.

[weareblind]

Lo è manifestamente. Ho risposto per iscritto, attendo replica.
Grazie!