Progetto da presentare: capannone industriale rettangolare in area produttiva alto circa 8 metri, con le seguenti distanze:
lato nord 5 metri dal confine e 25 da altri fabbricati; lato sud 6 metri dal confine e 12 da altri fabbricati, lato est attestato su strada (confine a 20 metri), lato ovest 5 metri dal confine e 6 da altri fabbricati.
L'area di proprietà è delimitata da una rete metallica, tranne che sul lato ovest (dove c'è un muro alto circa 2 metri).
Carico d'incendio abbastanza elevato, e non posso andare in livello 2 di prestazione per S.2 (non ho la distanza pari alla sua altezza), quindi calcolo il carico d'incendio e definisco la distanza di separazione necessaria come da S.3.8.
La RTO mi da le seguenti definizioni (le riporto così vi agevolo la lettura):
S.3.8 chiede la distanza di separazione, non precisa quale considerare tra interna, esterna o di protezione.12. Distanza di sicurezza esterna: distanza minima misurata in pianta tra il perimetro
di ciascun elemento pericoloso di un’attività ed i seguenti elementi esterni al confine dell’attività e da preservare:
a. i confini di aree edificabili,
b. il perimetro del più vicino fabbricato,
c. il perimetro di altre opere pubbliche o private.
13. Distanza di sicurezza interna: distanza minima misurata in pianta tra i perimetri dei vari elementi pericolosi di un’attività.
14. Distanza di protezione: distanza minima misurata in pianta tra il perimetro di ciascun elemento pericoloso di un’attività ed il confine dell’area su cui sorge l’attività stessa.
15. Distanza di separazione: distanza di sicurezza interna, esterna o di protezione, a seconda dei casi.
Al comma 3 mi dice che
Nei capitolo di calcolo non precisa mai cosa sia un bersaglio, che non è definito.Il progettista è tenuto a verificare almeno le seguenti tipologie di sorgenti e bersagli:
a. opere da costruzione,
b. depositi di materiali combustibili, anche ubicati in spazio a cielo libero.
E qui viene la domanda (che avrete sicuramente intuito): secondo voi, nel momento in cui verifico la distanza, considero quella che c'è tra fabbricato e confine, o quella tra fabbricato ed altre opere da costruzione?
Io ed un collega siamo dell'idea che vada considerato il confine, perché non posso sapere se e cosa i vicini andranno a fare nella loro proprietà (per fare un esempio, già oggi il vicino dal lato nord spesso parcheggia dei pullman nel suo piazzale). E nelle definizioni, parla esplicitamente anche dei confini tra gli "elementi da preservare".
Per due miei colleghi, considero i fabbricati e quello che c'è allo stato di fatto, e la RTO mi obbliga a verificare almeno opere da costruzione e depositi, ma non altri elementi (come il confine).
A parer mio hanno una fondatezza entrambe le posizioni, voi cosa ne dite?
Grazie.