Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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VALDA80
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Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da VALDA80 »

Buonasera, faccio alcune considerazioni sul flussostato (o similari) in impianti a vaso chiuso ricadenti nel campo di applicazione della Raccolta R.2009, sulla base di un quesito posto all'INAIL per il quale attendo un riscontro nella speranza di condividere alcune esperienze con i colleghi.
Ritengo doveroso condividere alcune considerazioni sulla effettiva necessità di flussostato (o misure alternative quale pressostato differenziale / asservimento pompa bruciatore), in impianto dotati di vaso d’espansione chiuso, in considerazione dell’evoluzione tecnologica degli impianti, nonché delle tematiche relative all’efficienza energetica.
Le presenti considerazioni sono legate non tanto alla parte puramente progettuale quanta a quello di gestionale, ove in maniera molto frequente, si riscontra la presenza di flussostati (il pressostato differenziale non è una soluzione attuata) “manomessi” in maniera più o meno fantasiosa ma di fatto, comunque nel 90% dei casi risultano bypassati, ponticellati ecc.: per oggettive ragioni di funzionamento impianto. Cerco di spiegarmi meglio, in quanto la precedente frase può sembrare semplicemente la narrazione di un comportamento errato, quando invece è legata esclusivamente al corretto funzionamento di un impianto.
Le sicurezze come noto, vengono collegate in serie sull’alimentazione del generatore (salvo rari casi di generatori con contatto predisposto) e pertanto l’intervento della sicurezza effettua quanto di più estremo possa esser fatto e cioè, si toglie alimentazione al generatore; detta azione a vantaggio di sicurezza, risulta però molto impattante sulla gestione e richiede di fatto l’intervento umano per la riattivazione del sistema: va bene se lo fa un pressostato o un termostato di blocco perché significa che c’è effettivamente un pericolo ma non è accettabile che lo faccia un flussostato, semplicemente perché la pompa impianto ha smesso di circolare per il raggiungimento delle temperature impianto.
Altra configurazione impiantistica è quella con pompa anticondensa la quale pur non essendo solitamente sufficiente ad azionare il flussostato, ne permette di fatto l’eliminazione garantendo “l’asservimento pompa bruciatore”, di fatto lasciandola sempre accesa h24 durante la stagione termica, contravvenendo a qualsiasi criterio di risparmio energetico, tralasciando inoltre che quella della pompa è una sicurezza elettrica (basso profilo di sicurezza) e non meccanica in quanto se per assurdo, la pompa è azionata ma ha la girante rotta diventa assolutamente inutile per lo scopo.
Il problema diventa invece insormontabile dove ho ad esempio un generatore di calore a condensazione (no pompa anticondensa) che faccio lavorare diretto sull’impianto (diverso sarebbe con separatore idraulico dove andrei ad asservire la pompa del primario al generatore e comunque potrebbe tranquillamente gestire anche un flussostato) con più circuiti: in questo caso le pompe impianto lavorano sulla base della chiamata, non si possono asservire al bruciatore salvo utilizzare complessi schemi elettrici (a svantaggio della semplicità = sicurezza), il generatore è dotato di flussostato e la prima volta che l’impianto risulta a regime e le pompe si fermano, il flussostato si aziona e la caldaia rimane senza corrente.
Le ipotesi impiantistiche possono essere molteplici che conoscerete senz’altro meglio dello scrivente, la mia volontà è però quella di fare alcuni esempi esplicativi per capire se in considerazione dell’evoluzione tecnologica degli impianti e dei generatori, sia ancora effettivamente necessaria la presenza di un dispositivo atto a verificare la presenza di flusso, quando di fatto le sicurezze sono tutte “addossate” al generatore (entro 1 m sentono la temperatura anche per semplice conduzione), non risulta presente nessun organo di intercettazione e soprattutto, le caldaie sono ormai dotate di sicurezze interne finalizzate al mantenimento della caldaia, ben più efficaci di quelle esterne.
A mio parere la presenza del flussostato è ormai un retaggio anacronistico, già superato in parte dalla vecchia Raccolta R.1982, la cui derogabilità era stata inoltre ribadita nel 1985 (circolare tecnica ISPESL n.36 del 30/05/1985 (3674), in virtù di normative di efficienza energetica e soprattutto lasciando la facoltà al progettista di utilizzarlo o meno in funzione della presenza o meno di organi che potessero limitare la libera circolazione: di fatto era più lungimirante la vecchia Raccolta R.1982 che la nuova Raccolta R.2009, ove la prescrizione di cui punto 7.1 è categorica (a differenza di quanto appunto indicato nell’edizione del 1982 della Raccolta R) e deve essere seguita anche a fronte della presenza di una valvola di intercettazione del combustibile o di una valvola di scarico termico, nonostante che a distanza di 40 anni gli impianti o meglio i generatori sia intrinsecamente più sicuri.
Grazie
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da NoNickName »

Ci sono molteplici considerazioni sbagliate nel tuo ragionamento.
Partiamo dal presupposto che l'acqua ferma fa perdere di autorità alla termostatazione. Ergo, la pompa non si deve mai fermare, durante una fascia oraria attiva.
Con questo preambolo il 90% delle situazioni che hai citato, dove il flussostato interviene intempestivamente, non si verificherebbero.
Laddove vi è un ingresso digitale dedicato al flussostato, tale soluzione non è accettabile normativamente, in quanto le funzioni di sicurezza non possono essere delegate a dispositivi di controllo (ad esempio se si usa il contatto di on/off remoto digitale quale spegnimento di sicurezza, tale soluzione non è conforme), a meno che siano in categoria SIL2 o 3 secondo IEC 61508, documentata dal costruttore del dispositivo elettronico.
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da VALDA80 »

Troppa teoria e poca pratica.
In questo modo continueranno a ponticellare i flussostati...
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da NoNickName »

VALDA80 ha scritto: gio ago 25, 2022 17:24 Troppa teoria e poca pratica.
In questo modo continueranno a ponticellare i flussostati...
1) Non ci sono punti di vista diversi da quelli normativamente prescritti.
2) La teoria va applicata nella pratica. Dura lex, sed lex.
3) Che l'acqua ferma non ne permetta la sua termostatazione è pratica, non teoria.

Ripensandoci, però, in effetti mi è capitato di non riuscire a dormire di notte pensando ai flussostati ponticellati.
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da VALDA80 »

Tutta questa prosopopea è veramente irritante.
Si cerca un confronto e ci sente rispondere come se fossimo degli emeriti sciocchi. Le normative cambiano anche in funzione di certi livelli di evoluzione degli impianti.
Tom Bishop
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da Tom Bishop »

Prima del 2009 il flussostato non serviva, almeno così ricordo.
Alcune caldaie di ultima generazione sono già dotate di pressostati differenziali che monitorano la presenza del flusso e, in questi casi, il flussostato lo puoi omettere.
Cosa fare negli altri casi? Prima fai partire la pompa di circolazione e poi attivi il bruciatore.
Tom Bishop
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da Esa »

Le normative cambiano anche in funzione di certi livelli di evoluzione degli impianti.
Purtroppo no, anche a causa di certi comportamenti.
Io faccio mettere il flussostato in serie con il termostato di funzionamento e aggiungo una spia in caso di intervento.
Poi vedo di volta in volta che fare, per evitare che il manutentore ponticelli i contatti.
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da NoNickName »

VALDA80 ha scritto: sab set 17, 2022 13:10 Le normative cambiano anche in funzione di certi livelli di evoluzione degli impianti.
Ragionamento tipicamente napoletano.
Comprensione e tolleranza invece di repressione.
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da Esa »

Ragionamento tipicamente napoletano.
Comprensione e tolleranza invece di repressione.
Non condivido: mi sembra un ragionamento tipicamente "...." (non veneto, sia chiaro).
Perché non essere a favore dei popoli "misti"? I romani sono turchi (originari di Troia), i cristiani palestinesi. E poi, i numeri me li hanno regalati gli arabi, l'alfabeto forse i Sumeri, i pomodori i Maja, ecc. ecc.).
Repressione: perché? non è preferibile discutere?
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da NoNickName »

Esa ha scritto: dom set 18, 2022 12:13 Perché non essere a favore dei popoli "misti"?
Non è centra l'etnicità. Il ragionamento è napoletano perché .... "vabbuò, c'aggia fa... tengo famigl... dottò... shto flussoshtato amm a cavarlo..."
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da Esa »

Magari leggere anche Goldoni potrebbe servire?
Esa
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Re: Flussostato Vs. Raccolta R.2009

Messaggio da Esa »

D'altra parte: stiamo giocando a scacchi?
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