Considero classe B o classe G?

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

Moderatore: Edilclima

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arkanoid
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Iscritto il: ven ago 31, 2007 08:51

Considero classe B o classe G?

Messaggio da arkanoid »

Mi trovo in un caso in cui c'è un palazzo con una zona locali vari e un'area conferenze che sarà usata come potete immaginare 10 volte l'anno se va bene, con impianto ad aria primaria+ fancoil, trattandosi di sala con 180 posti l'aria esterna è tanta.
Dovrei fare la verifica con l'impianto ad aria (vado a finire in classe G) oppure con il solo impianto fancoil? (sono in classe B).

Per il 311 mi pare di andare sul sicuro nel dire che non devo considerare il regime di funzionamento intermittente, ma continuo. L'intermittenza è da considerare solo per il calcolo dei rendimenti.
Detto ciò, mi sembra comunque eccessivo inficiare così tanto la dichiarazione sulla base di un consumo non reale.

Come mi consigliate di agire?
arkanoid
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Messaggio da arkanoid »

ripensando alla differenza notevole, ho controllato e non aveva preso l'efficienza del recupero.
In ogni caso anche inserendo un recupero dell'80% (ottimistico, si tratta di un aria/acqua), scendo da B a D
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tigers
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Messaggio da tigers »

Sara' un punto debole della procedura ma IMHO devi per forza mettere il funzionamento continuo. Questo perche' e' l'edificio da certificare in condizioni standard, non l'uso che se ne fa. Anche perche' quest'ultimo e' imprevedibile. Alla stessa stregua allora potrei cominciare a dire che l'appartamento di un pendolare che esce alle 7.00 di mattina senza nemmeno accendere ed accende solo 3 ore la sera e' in classe B...
arkanoid
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Messaggio da arkanoid »

riuppo perchè non avevo ancora letto la tua risposta.
La certificazione, a mio avviso, deve riguardare l'edificio, e quindi l'ottenimento delle condizini termoigrometriche di progetto. Se un impianto è esuberante, per esempio un impianto ad aria che deve garantire un ricambio minimo di 10 litri/secondo a persona, l'energia che questo richiede come surplus non andrebbe considerata. Infatti, son la normativa attuale, non si mettono sullo stesso piano edifici realizzati con la stessa perizia costruttiva. Due palazzi coibentati allo stesso modo, uno residenziale e l'altro adibito a conferenze, hanno una targa energetica sensibilmente differente.
Questo non corrisponde all'efficienza dell'edificio, ma è dovuto ad una peculiarità nel suo utilizzo. Ugualmente, se ho un locale con un sistema che dissipa molto calore o che ne assorbe molto dovrò avere un impianto di condizionamento che supplisce a questo requisito, ma tolto il macchinario non è corretto che l'edificio cambi classe energetica.

Praticamente tutte le sale conferenze hanno un impianto misto con fancoil e aria primaria, che viene attivata solo poche ore a settimana. Normalmente il consumo dell'edificio è dato dai suoi disperdimenti. Secondo la legge, però, il consumo è dato dall'impianto ad aria. Secondo me la filosofia è giusta, ma deve definire condizioni standard di utilizzo, che non dico siano quelle reali (sarebbe facile imbrogliare) ma che non siano troppo penalizzanti per tutti quegli impianti un po' particolari.
In questo modo si va anche ad inficiare la tecnica.
gfrank
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Messaggio da gfrank »

Quoto tigers.
Tieni presente che la procedura, all'inizio, richiede la destinazione d'uso dell'edificio o dell'unità immobiliare.

gfrank
robvi
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Iscritto il: mer set 26, 2007 07:24

Messaggio da robvi »

Se la tua sala conferenze il prossimo anno viene utilizzata 24 ore al giorno, cosa fai: rifai il certificato ?

Se ci mettiamo a discutere sull'utililzzo degli edifici, allora addio certificazione...

Del resto, questo è uno dei pochi casi in cui il CENED non fa una grinza; è ovvio che una sala conferenze se utilizzata per 24 ore consuma più energia di un appartemento utilizzato le stesse 24 ore. Se poi vuoi diminuire il fabbisogno, allora, invece di un recuperatore all'80%, mettilo al 95%.

P.S. a proposito del rendimento del recuperatore, lo sai che devi fare il calcolo mensile anche del rendimento e quindi non puoi usare 80% se corrisponde alle condizioni minime invernali vero ?

Ha ragione tiger.

Ciao
robvi

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arkanoid
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Iscritto il: ven ago 31, 2007 08:51

Messaggio da arkanoid »

non conosco questa cosa del recuperatore. Mi puoi dare un riferimento? Ho un recupero aria-acqua fatto con una batteria nell'UTA, una in un espulsore, una nell'altro espulsore e una pompa in comune ai due circuiti, bilanciati con valvole di bilanciamento. L'efficienza del recupero in un sistema di questo tipo posso solo stimarla con i dati delle batterie, sottraendo la potenza elettrica della pompa di circolazione, non troverò nessuno che me la dichiara.
robvi
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Iscritto il: mer set 26, 2007 07:24

Messaggio da robvi »

Il riferimento è nella procedura di calcolo della DGR, quando dice che il calcolo del fabbisogno di energia primaria deve essere fatto su base mensile.
Il SW Cened effettua il calcolo su base mensile (almeno spero...), quindi anche il dato che tu devi inserire sull'efficenza del recuperatore, deve essere la media dei dati di efficenza mensili.

Per il calcolo dell'efficenza, dovresti farti fare il calcolo con un SW per il dimensionamento delle UTA, inserendo come temperatura dell'aria esterna il valore medio mensile, lo fai per tutti i mesi della stagione termica e fai la media (ott e Aprile x 15 gg).

Ciao
robvi

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