consumo involontario per a.c.s.

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

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Marcus
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consumo involontario per a.c.s.

Messaggio da Marcus »

Salve a tutti. la situazione è un condominio con produzione centralizzata di acqua calda sanitaria e contatori volumetrici certificati (non contatermie) all'ingresso dei singoli appartamenti. Esistono 2 contatori di calore in centrale termica sulla linea a.c.s e riscaldamento per la divisione delle spese della caldaia unica tra riscaldamento e a.c.s.

In base alla UNI 10200 punto 11.6.2. sembra che il consumo volontario di a.c.s. dei singoli alloggi vada calcolato in base agli scatti dei contatori volumetrici moltiplicati per un salto termico fisso (48-15°C) e per il calore specifico dell'acqua.
Il consumo involontario di acs andrebbe quindi calcolato per differenza tra il consumo totale in ct in base al dato dal contarmie e la somma dei consumi totali volontari degli appartamenti.

Tenuto conto che le temperature di ingresso ed erogazione non sono sempre le stesse e che quindi il metodo è soggetto ad errori anche maggiori del 5%, non era più logico assimilare i contatori volumetrici a dei ripartitori e calcolare la quota di consumo volontario in % con una tabella analoga al prospetto 10?
SimoneBaldini
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Re: consumo involontario per a.c.s.

Messaggio da SimoneBaldini »

No perchè comunque hai una valore di mc effettivi erogati da cui puoi estrapolare un'energia teorica per riscaldarla, la differenza va in dispersioni. Certo se l'acqua entra a 5°C rispetto i 15°C teorici hai un errore ma alla fine dovresti anche valutare l'effettiva temperatura d'erogazione. Nessuno ti vieta di valurare una temperatura differente se sai che la media annua per esempio 10°C.
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