Buon giorno, mi sorge un dubbio in merito all'applicazione della UNI 10200 ed in particolare:
- condominio con 10 appartamenti e 4 negozi;
- impianto centralizzato con contabilizzazione diretta ad ogni piano (ho fatto installare un contatore di calore generale + un contatore di calore sull'ACS centralizzata, ovviamente poi ogni unità ha i contatori volumetrici);
- in tutte le unità sono presenti radiatori a piastre;
fin qui tutto bene, il mio dubbio nasce dal fatto che due negozi hanno la propria rete di distribuzione che si sviluppa anche in due locali seminterrati, destinati a cantina e riscaldati anche loro con i radiatori. La quota volontaria esce comunque dalla lettura del rispettivo contatore di calore, ma nella quota involontaria? Cioè per ricavare la quota involontaria è corretto considerare questi due locali nei calcoli del fabbisogno oppure non si deve tenerne conto (considerando che sono sempre delle cantine.....che in teoria non dovrebbero essere riscaldate)....voi come vi comportereste??
Grazie dell'aiuto.
UNI 10200 e radiatori in cantina
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Re: UNI 10200 e radiatori in cantina
....dimenticavo che i locali scantinati sono messi in comunicazione con i negozi mediante vani scale interni completamente aperti, cioè non ci sono serramenti di chiusura tra un locale e l'altro...mah!
Re: UNI 10200 e radiatori in cantina
Perchè non dovresti considerarli ? Fanno parte del volume riscaldato e pertanto devono concorrere alla quantificazione dei fabbisogni per le tabelle millesimali.
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Re: UNI 10200 e radiatori in cantina
Consideri tutta la volumetria scaldata.