Una scuola (di tipo 3) esistente costruita intono alla fine degli anni '90 (1998) ha una rete antincendio costituita da un anello esterno interrato del DN63 e da nr.7 idranti UNI45 oltre che da nr.2 Naspi 25. Nell'attuale C.P.I. è indicato che l'impianto è in grado di fornire ai tre idranti idraulicamente più sfavoriti, una pressione residua di 1,5 bar con una portata a ciascun idrante di 120 lt/min.
Facendo le misure ci si è accorti che l'impianto attuale (visto anche il piccolo diametro dell'anello esterno DN63) non è in grado di soddisfare ai requisiti sopra indicati, e quindi si pensava di sostituire gli attuali 7 idranti UNI45 con nr.7 naspi UNI25. In tale modo avrei un impianto a soli naspi UNI25.
Le domande che pongo sono:
A) Con tale sostituzione (da idranti UNI45 a naspi UNI25) posso ancora riferirmi al decreto ministeriale delle scuole (D.M. 26 Agosto 1992) che mi dice che devo avere una pressione residua di 1,5 bar con una portata di 35 lt/min ai tre naspi idraulicamente più distanti; OPPURE DEVO RISPETTARE il D.M. 20 Dicembre 2012 (che rimanda alla UNI 10779 del 2007), che per scuole di tipo 3 mi richiede 4 NASPI UNI25 con una pressione residua di 2,0 bar (0,2 MPa)??????
B) Va richiesto al comando di VV.F un nuovo parere di conformità antincendio, per la nuova protezione a naspi?????
Saluti
Alessandro
Rete antincendio scuola esistente
Moderatore: Edilclima
Re: Rete antincendio scuola esistente
Ciao, allora per quanto riguarda la sostituzione degli idranti con naspi lo puoi fare se l'area ricade nel livello di rischio 1 della UNI 10779, livello che ti permette di scegliere tra idranti UNI 45 e naspi UNI 25, la pressione residua non può essere 1, 5 Bar ma sempre 2 Bar.
quindi per avere i 35 l/min devi scegliere un naspo che abbia lancia con K adeguato.
Se sostituisci più del 50 % degli erogatori l'intervento è da considerarsi come nuova installazione e quindi deve essere realizzato secondo le vigenti normative cogenti.
Ciao
quindi per avere i 35 l/min devi scegliere un naspo che abbia lancia con K adeguato.
Se sostituisci più del 50 % degli erogatori l'intervento è da considerarsi come nuova installazione e quindi deve essere realizzato secondo le vigenti normative cogenti.
Ciao