Salve a tutti, premetto che è il mio primo ACE condominiale.
Il condominio è composto da:
PT n°4 negozi
P1-P6 n°32 appartamenti suddivisi in 3 corpi fabbrica.
TUTTI QUANTI SERVITI DALLA STESSA CENTRALE TERMICA
Le mie domande:
1) La presenza di immobili con diversa classificazione catastale, comporta la necessità di redigere una Certificazione Energetica differente per ogni categoria...ma sul SICEE come insersco i dati?
Cioè...inserisco foglio, numero e un subalterno (tipo il numero 1) nei dati principali e poi nei dati secondari faccio l'elenco di tutti i subalterni? E così creo 2 ACE a seconda della diversa classificazione catastale?
2) Il fatto che siano 3 corpi fabbrica di tipologia costruttiva defferente (ma costruiti tutti assieme nello stesso anno) con accessi indipendenti ma che in mappa facciano riferimento a un solo foglio e numero cambia qualcosa?...istintivamente mi verrebbe da redarre 3 ace (uno per tipologia) + i negozi ma non credo sia giusto...
In attesa ringrazio chiunque possa aiutarmi.
ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Re: ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Se mi giuri di aver già spulciato faq e guida sicee, se riesco, proverò poi ad aiutarti per una soluzione. Sono abbastanza convinto che lì ci siano le risposte (almeno quella della destinazione d'uso prevalente, ma se ricordo bene, anche quella dei sub). Non vorrei trovarle io ed accusarti di spergiuro!
Re: ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Ket, la memoria non t'inganna, lascia pure che si faccia una sana lettura prima di intervenire
Ps: ma questo "redarre" che avete tutti in bocca, dove l'avete letto mai, dico io?? Ormai me lo sogno la notte!
Ps: ma questo "redarre" che avete tutti in bocca, dove l'avete letto mai, dico io?? Ormai me lo sogno la notte!
Re: ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Sono giorni che passo a leggere faq e forum ma appena trovo qualcosa subito dopo qualcuno la smentisce...
La regione Piemonte:
Nel caso di edificio all’interno del quale coesistano porzioni di immobile adibite ad usi diversi (residenziale ed altri usi), condotte con le medesime modalità di funzionamento dell’impianto (es. unico impianto centralizzato), l’edificio può essere valutato e classificato in base alla destinazione d’uso significativamente prevalente in termini di volumetria riscaldata a condizione che tale valutazione non alteri in modo sostanziale la classificazione dell’edificio.
In questo caso però tutti i PT sono adibiti a negozio e, essendo in zona turistica di inverno sono tutti chiusi...quindi non potrei far finta di niente...
Il manuale SICCE:
nel caso di redazione di attestato di certificazione di intero edificio, quando questo sia servito da impianto centralizzato, non è necessario inserire il subalterno ma, per individuare correttamente l’edificio, sono sufficienti foglio/i e particella/e (qualora necessario, i dati catastali dell’edificio possono essere inseriti nella voce seguente “dati catastali secondari”)
N.B. si raccomanda di non inserire nei dati catastali principali delle concatenazione di particelle o subalterni
In questo caso ok, di per se risponde al mio quesito ma, nel mio caso, alcuni alloggi sono già provvisti di Ace...quindi se "inglobassi" i negozi non metto subalterni lo creo indicando come dati foglio e numero e fornisco un ACE complessivo...ma se suddivido in due (quindi negozi+alloggi) e devo inserire tutti i subalterni, quelli già occupati li inserisco o come mi comporto?
Per il fatto che siano tre edifici identificati con un unico foglio e numero non ho trovato nulla...
La regione Piemonte:
Nel caso di edificio all’interno del quale coesistano porzioni di immobile adibite ad usi diversi (residenziale ed altri usi), condotte con le medesime modalità di funzionamento dell’impianto (es. unico impianto centralizzato), l’edificio può essere valutato e classificato in base alla destinazione d’uso significativamente prevalente in termini di volumetria riscaldata a condizione che tale valutazione non alteri in modo sostanziale la classificazione dell’edificio.
In questo caso però tutti i PT sono adibiti a negozio e, essendo in zona turistica di inverno sono tutti chiusi...quindi non potrei far finta di niente...
Il manuale SICCE:
nel caso di redazione di attestato di certificazione di intero edificio, quando questo sia servito da impianto centralizzato, non è necessario inserire il subalterno ma, per individuare correttamente l’edificio, sono sufficienti foglio/i e particella/e (qualora necessario, i dati catastali dell’edificio possono essere inseriti nella voce seguente “dati catastali secondari”)
N.B. si raccomanda di non inserire nei dati catastali principali delle concatenazione di particelle o subalterni
In questo caso ok, di per se risponde al mio quesito ma, nel mio caso, alcuni alloggi sono già provvisti di Ace...quindi se "inglobassi" i negozi non metto subalterni lo creo indicando come dati foglio e numero e fornisco un ACE complessivo...ma se suddivido in due (quindi negozi+alloggi) e devo inserire tutti i subalterni, quelli già occupati li inserisco o come mi comporto?
Per il fatto che siano tre edifici identificati con un unico foglio e numero non ho trovato nulla...
Re: ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Perbacco, spero che almeno a Pasqua ti sia distratto...Sono giorni che passo a leggere faq e forum
Per me, è corretto redigere (anzitutto) un semplice ACE in E1.
Se poi preferiscono avere 36 ace distinti, beato te.
Qualche commento.
Invece gli appartamenti sono tutti pieni? Comunque non ha rilevanza per la normativa ace.essendo in zona turistica di inverno sono tutti chiusi...
Un ACE in E1 o 36 ace, a scelta.alcuni alloggi sono già provvisti di Ace...quindi se "inglobassi" i negozi non metto subalterni lo creo indicando come dati foglio e numero e fornisco un ACE complessivo...ma se suddivido in due (quindi negozi+alloggi) e devo inserire tutti i subalterni, quelli già occupati li inserisco
Numero cosa è? Il numero civico od mappale/particella? In entrambi i casi, non cambia nulla. Un ACE in E1 o 36 ACE.Per il fatto che siano tre edifici identificati con un unico foglio e numero non ho trovato nulla..
#@mat
attratto, attrarre; redatto, redarre. Sillogico, no? Redarre sta diventando così diffuso (stampa, tg, ecc.) che nessuno poi ci farà più caso. Come sta succedendo ai congiuntivi.
Re: ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Non c'è dubbio che la normativa regionale ci consenta entrambe le soluzioni a piacere. Aggiungerei che data la situazione, volendo essere integerrimi difensori del Bene Comune, (non del proprio, ché io mi farei pagare ugualmente per l'una e per l'altra soluzione) la scelta dei 36 ace sarebbe da prediligere, date le diversità evidenziate.ketenegh ha scritto:Per me, è corretto redigere (anzitutto) un semplice ACE in E1. Se poi preferiscono avere 36 ace distinti, beato te.
Oppure, oppure, potresti forse redigere tre ace, ognuno per ogni corpo di fabbrica, evitando perlomeno di fare un pastone con tipologie edilizie diverse (non era certo questo l'intento del legislatore nel concederci la certificazione comune): in quanto al problema dell'unico mappale (se è a questo che ti riferisci con unico numero), ci sarà ben qualcosa che identifichi le tre palazzine, come un interno o una scala. Cose che si possono tranquillamente inserire sul sicee.
Re: ACE CONDOMINIALE + NEGOZI
Vi ringrazio per le risposte.
Credo che la soluzione più giusta sia inserire tanti ACE quanti appartamenti: questo rispetterebbe tipologia edificio, andrei ad aggiornare gli ACE già presenti e sicuramente rispetterei la fascia negozi che ha una enorme dispersione data da enormi vetrate degli anni 50-60.
Il problema è che il cliente, proprietario di tutto, quando ho provato ad accennargli la soluzione corretta come risposta mi ha trovato un "tecnico" che gli fa 2 ace (uno per negozi e uno per alloggio-come li carica sul sicee vorrei capirlo (vedi problema sopra)) e gli ha chiesto una miseria...
Già quello che ho chiesto era veramente una miseria ma questo "tecnico" li batte tutti...non mi metto a competere con prezzi così ridicoli...
Certo che essere professionali e cercare di fare bene il proprio lavoro serve proprio a nulla...
Credo che la soluzione più giusta sia inserire tanti ACE quanti appartamenti: questo rispetterebbe tipologia edificio, andrei ad aggiornare gli ACE già presenti e sicuramente rispetterei la fascia negozi che ha una enorme dispersione data da enormi vetrate degli anni 50-60.
Il problema è che il cliente, proprietario di tutto, quando ho provato ad accennargli la soluzione corretta come risposta mi ha trovato un "tecnico" che gli fa 2 ace (uno per negozi e uno per alloggio-come li carica sul sicee vorrei capirlo (vedi problema sopra)) e gli ha chiesto una miseria...
Già quello che ho chiesto era veramente una miseria ma questo "tecnico" li batte tutti...non mi metto a competere con prezzi così ridicoli...
Certo che essere professionali e cercare di fare bene il proprio lavoro serve proprio a nulla...