Salve a tutti,
vi sottopongo un dubbio riguardante il seguente caso:
Edificio non residenziale (servizi e assistenza sociale) di 3 piani ft
Alimentazione gas da contatore posto lato strada.
La CT è posta nel lato cortile (lato opposto alla strada) insieme al resto della rete di alimentazione cucine che passa in esterno sulla facciata lato cortile.
Tra caldaia, bollitore e cucina siamo intorno ai 96 kW.
Il problema è arrivare, partendo dal contatore, alla CT e al resto della rete, senza fare "il giro" dell'edificio in esterno perchè troppo lungo...
La UNI 7129 vieta il sottopasso di edifici.
L'edificio non ha cantina.
Considerando che il DM 12.04.96 dice, parlando di tubazioni in guaina, che:
"Nel caso di androni fuori terra e non sovrastanti piani cantinati è ammessa la posa in opera delle tubazioni sotto pavimento, protette da guaina corredata di sfiati alle estremità verso l’esterno"
1) Secondo voi posso ipotizzare di appoggiare, sulla caldana del solaio controterra (sto parlando della caldana armata sopra il vespaio areato) una guaina in acciaio da 60 mm contenente il tubo del gas da 40 mm, considerando anche che sopra la guaina riuscirei poi a garantire ancora 2-4 cm di malta prima della pavimentazione? La guaina sarebbe areata da almeno un'estremità se non da entrambe...
2) Se sopra la tubazione del gas (o meglio sopra la guaina) dovessi avere degli incroci dovuta all'impianto termico o elettrico, questi sarebbero ammessi?
Grazie mille
Cordiali saluti
Passaggio tubazione gas che "attraversa" un edificio
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Re: Passaggio tubazione gas che "attraversa" un edificio
al punto 5.4.1 è previsto il passaggio in androni permanentemente aerati in guaina d'acciaio con passaggio a vista, mi pare ancora più facile
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Re: Passaggio tubazione gas che "attraversa" un edificio
Grazie per la risposta.
Ho risolto facendo spostare il punto di arrivo e quindi il contatore...passerà tutto in esterno
Ho risolto facendo spostare il punto di arrivo e quindi il contatore...passerà tutto in esterno
Re: Passaggio tubazione gas che "attraversa" un edificio
Riprendo questo post perchè ho un problema analogo.
Contatore e linea interrata su un lato dell'edificio e cucina professionale da servire sul lato opposto.
Essendo edificio storico e viste le distanze, è improponibile un aggiramento esterno, quindi mi trovo costretto ad attraversare l'edificio per circa 10 metri, posando la tubazione a pavimento, su solaio intermedio (ho altri locali al piano sottostante seminterrato).
La UNI 7129 mi vieta esplicitamente tubazioni al di sotto dell'edificio, ma non è questo il caso.
La posa su detto solaio in tubo guaina in acciaio, aerato da entrambi i lati, con tubazione in rame priva di giunzioni meccaniche, è accettabile o c'è qualche passaggio ostativo nella UNI 7129 o nella UNI 8723 ?
Contatore e linea interrata su un lato dell'edificio e cucina professionale da servire sul lato opposto.
Essendo edificio storico e viste le distanze, è improponibile un aggiramento esterno, quindi mi trovo costretto ad attraversare l'edificio per circa 10 metri, posando la tubazione a pavimento, su solaio intermedio (ho altri locali al piano sottostante seminterrato).
La UNI 7129 mi vieta esplicitamente tubazioni al di sotto dell'edificio, ma non è questo il caso.
La posa su detto solaio in tubo guaina in acciaio, aerato da entrambi i lati, con tubazione in rame priva di giunzioni meccaniche, è accettabile o c'è qualche passaggio ostativo nella UNI 7129 o nella UNI 8723 ?
Re: Passaggio tubazione gas che "attraversa" un edificio
ciao
guarda la mail inwind
guarda la mail inwind
Re: Passaggio tubazione gas che "attraversa" un edificio
Nessuno che mi dica SI o NO per il caso che ho prospettato ?
Ripeto che trattasi di solaio interpiano ed i locali attraversati sono tutti di pertinenza della stessa attività, quindi non esistono "parti comuni" non di proprietà diretta dell'utenza (divieto esplicito del comma 4.4.2.4 della UNI 7129).
Ripeto che trattasi di solaio interpiano ed i locali attraversati sono tutti di pertinenza della stessa attività, quindi non esistono "parti comuni" non di proprietà diretta dell'utenza (divieto esplicito del comma 4.4.2.4 della UNI 7129).