Sono infatti imminenti (salvo proroghe/deroghe) le prime scadenze relative agli obblighi di adeguare gli impianti centralizzati esistenti , dotandoli di termoreg. e contabil. E' vero che c'è ancora un bel po' di incertezza sui metodi corretti per ripartire le spese in virtù di quella frase sibillina della DGR con cui si chiede di tener conto delle esposizioni, pareti fredde etc (fattori non considerati nella UNI 10200) ....ma in ogni caso, una buona parte dei condomini con cui ho avuto a che fare mi chiede di relazionare sulla situazione in merito agli obblighi e produrre dei capitolati/computi per dotarsi delle apparecchiature richieste (come utilizzarle si potrà "imparare" anche nei due anni successivi....come concesso dalla DGR).
La questione diventa subito importante quando si sottopone all'attenzione degli amministratori/condomini l'art. 26 della citata DGR....che ha una sanzione per tutto e tutti....(vedi nello specifico il punto q)!
Ho seguito i più autorevoli convegni che riguardano l'argomento ed è altrettanto chiaro quanto la questione sia giuridicamente ancora piuttosto spinosa/fumosa (quale maggioranza? il tecnico propone o indica il metodo di ripartizione?....etc); perchè l'adozione della contabilizzazione necessita poi del cambio del regolamento di condominio per la modifica del metodo di riparto spese di riscaldamento.....
Quello che invece non mi è ancora ben chiaro è:
1) edifici esclusivamente ad uso ufficio/commerciale con riscaldamento centralizzato, in cui più subalterni (o magari tutti) sono affittati storicamente ad una sola entità, vanno comunque dotati di ripartizione per singola u.i. ?
2) sempre di u.i. in affitto (sia residenziali che non), tutti i contratti dovranno essere rifatti ex-novo per considerare le spese di riscaldamento non più forfettariamente ma "a consumo"?
3) mentre per radiante distrituito a colonna (anche con integrazione di radiatori nei servizi) mi sento assolutamente autorizzato a considerare "l'impossibilità tecnica" di contabilizzare (e mi è stato confermato al convegno ANTA), nel caso di fancoil con medesima distribuzione? Dovrei mettere contatori di calore diretti su ogni FC?? Assunto che l'impossibilità tecnica ,in sè, non esiste (mai), esiste un ragionevole parametro (economico?) per appellarsi ugualmente all'impossibilità tecnica? Mi spiego, con i soldi, si può fare tutto...anche contabilizzare il radiante a colonna: spacco per trovare andata e ritorno di ogni serpentina e ci ficco la contabilizzazione diretta (per ogni circuito a pavimento



4) ACS: mai vista, in condomini con meno di 15 anni, distribuita in maniera diversa dal verticale a colonna; quindi un contalitri per apparecchio????
5) e poi, che interesse dovrebbe averne il proprietario di una palazzina uso uffici, a spendere per mettere la contabilizzazione , quando:
- l'intervento è a suo carico (installazione di contabilizzazione e termoregolazione);
- a forfait prendeva largamente tutto quel che erano le spese di riscaldamento;
- negli uffici, se esiste la possibilità di gestire la temperatura per singolo locale, l'azienda affittuaria non avrà controllo sui valori impostati, salvo installare sistemi BMS o applicare metodi coercitivi con i dipendenti freddolosi (donneee!!

- per il punto di cui sopra anche l'effettivo risparmio economico è tutto da verificare.
Probabilmente solo quello di non farsi multare....
[OT]Condivido un po' di "liberi pensieri a voce alta"....
Da un punto di vista meramente operativo, parlando di appartamenti in condominio, ho visto che le solette fredde incidono in maniera molto significativa (+40/60%) sulle dispersioni rispetto ad alloggi che ne sono privi. Nei casi su cui lavoro però (per fortuna) è stato approvato senza problemi l'intervento di isolamento di queste strutture....e fatto bene (con spessori ed accorgimenti che permettano di recuperare i ponti termici di muricci o pilastri su pilotis) rientra nel 55% e permette di affievolire (differenze entro il 15%) il gap di fabbisogno termico con gli alloggi interclusi.
In questo caso, personalmente, mi sentirei ragionevolmente nel giusto dicendo che nessuna ulteriore correzione risulta significativa. Quindi a fronte di un intervento di isolamento, pagato da tutti, e di cui beneficiano (quasi esclusivamente) gli appartamenti confinanti con le pareti riqualificate, mi sembra ragionevole non "favorire" ulteriormente gli "alloggi sfortunati". Perchè è vero che in condominio centralizzato, a parità di millesimi di proprietà, fino alla contabilizzazione, due appartamenti con esposizione su pareti fredde molto diverse pagavano uguale.....ma se vogliamo guardarla in maniera più oggettiva, non è ora che chi è messo peggio paga di +.......era prima che pagava di meno (nel senso che i suoi maggiori consumi erano ripartiti tra i suoi vicini).
Ed è chiaro a chiunque che più sei esposto e più consumi.
Con la contabilizzazione avrai il riscaldamento praticamente autonomo....(disponibile anche 24 h/24 se tutto va bene)....ma pagherai per quel che consumi....e consumerai per quel che energeticamente vale casa tua.
Come avevi chiesto per anni (non sapete quanti me l'han chiesto se potevano staccarsi!!!), ora hai l'impianto autonomo. Se avessi la tua caldaietta autonoma, a chi andresti a chiedere il maggior costo dovuto al tuo appartamento più esposto rispetto a quello del tuo vicino? ....a nessuno?....esatto!
Se negli anni (o l'hai fatto) isolerai le pareti (dall'interno)...cambierai i serramenti etc, godrai finalmente in primis, oltre che del miglior confort, anche della minor spesa energetica. E se pensi che l'appartamento sfitto di fianco...o il vicino lappone, ti "rubino" il calore (situazione che avvocati dicono non esistere giuridicamente), sarai libero di isolarti la struttura di confine per limitare il flusso.
