Scaldabagno o bollitore?

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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labbiaivan
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Iscritto il: gio mag 10, 2012 23:52

Scaldabagno o bollitore?

Messaggio da labbiaivan »

Buongiorno a tutti,

abito in condominio composto da 4 appartamenti da 65 mq ciascuno con trasformazione da gasolio a gas metano avvenuta lo scorso giugno.

l'impianto è rimasto il medesimo, ovvero caldaia (Viessmann Vitodens 300W) per riscaldamento e bollitore 450 l (Viessmann) per produzione ACS.

Il problema è il seguente: delle 4 unità le uniche abitate tutto l'anno sono 2, la mia e quella del mio inquilino. Quest'ultimo ha deciso qualche anno fa di rendersi totalmente autonomo, installando stufa a pellet e boiler elettrico.

Il condominio ha quindi l'onere di dover tenere caldi 450 litri di acqua a fronte di un utilizzo medio giornaliero di 80/100 litri, con i conseguenti sprechi.

Per ovviare a questa soluzione il tecnico mi ha consigliato 2 alternative:

1- Installazione in parallelo di 1 bollitore più piccolo e di "nuova generazione" da 120/150 l

2- Installazione di uno scaldabagno a gas con produzione istantanea di acs

In tutti e due i casi verrebbe escluso l'utilizzo del bollitore ad oggi installato, che verrebbe comunque ripristinato tramite apertura di rubinetti a sfera qualora ce ne fosse la necessità.

Il tecnico afferma che come costi di installazione siamo pressoché alla pari in quanto le modifiche da effettuare all'impianto sono le medesime (sdoppiamento del circuito acs) e i costi dei due apparecchi bene o male combaciano (siamo intorno alle 600,00 € sia per bollitore che per scaldabagno).

Sono molto indeciso su quale opzione puntare, anche se sinceramente sarei più propenso all'installazione dello scaldabagno. Acqua chiusa = contatore gas fermo.

Tenete presente che il locale caldaia in inverno è molto freddo, quindi molto dispersivo.

Datemi qualche considerazione.

Grazie

Ciao
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