grazie della sviolinata
(noi ingegneri comunque tra energia, manutenzione, apparecchi medicali, ristrutturazioni e nuove costruzioni contiamo indicativamente per il 5-6% del bilancio sanitario. la metà son stipendi, il 20% farmaci, il 10% protesi, il resto materiali di consumo).
per risanare i bilanci della sanità occorre per esempio una generazione di farmaciste giovani e discinte (scusate il sessismo, ma è vero: invogliando/costringendo gli anziani a ritirare i farmaci presso la farmacia ospedaliera si possono fare risparmi 10 volte maggiori che non sull'energia, e senza alcun investimento)
no, non ho usato alcun coefficiente, ho lasciato direttamente i valori della precipitazione, considerando un recupero integrale (in realtà bisognerebbe IMHO anche azzerare i valori sotto una certa soglia, ovvero togliere una quota fissa che è la prima pioggia).
i coefficienti ci vanno solo nel metodo semplificato, nel metodo day by day sai esattamente quanta vasca hai disponibile e quanta acqua ci puoi mettere dentro: nel mio ragionamento consideravo di recuperare solo superifici "buone" (tetti): è più comodo calcolare una superficie equivalente e lasciare i dati pluviometrici tali e quali.
i dati mensili non credo siano molto più utili di quelli annuali: qui a rimini ci sono 85 giorni di pioggia all'anno, quindi in un mese ci sono in media 7 giorni di pioggia: la precipitazione mensile andrebbe quindi divisa solo sui giorni in cui mediamente pioverà, altrimenti ti viene un serbatoio molto più piccolo del necessario.
PS: costruita prima o dopo, la vasca quei soldi lì costa.
con un pozzo non li spendi, risparmi il doppio, e il beneficio ambientale è uguale: quando avremo rifatto tutti gli acquedotti (cioè 30 anni dopo aver iniziato) allora recuperare le piovane potrà aver senso.
chiaramente nel residenziale il discorso si ribalta perchè il pozzo è sovrabbondante (anche se un pozzo basta per 100 villette, non puoi fare 1/100 di pozzo per ogni villetta).