Vi chiedo questo perchè, secondo me, c'è qualcosa che non quadra.
Ho consultato un po' di certificazioni (tra atti, pratiche, scia ecc.) e conoscendo le voci che si devono compilare, si leggono dei strafalcioni enormi.
Inoltre vorrei capire eventuali contestazioni circa l'indicazione di rendimenti dichiarati dall'installatore (ovviamente troppo ottimisti e alti) e, che di conseguenza fanno schizzare in cat. C immobili di sessantanni fa. Boh? Esempio? provate ad eseguire ace di unità del 1940 appartamento ristrutturato a doc con impianto termico di 30Kw per 80mq con serramenti di ultimissima generazione.....
A questo punto vi chiedo; ma questi controlli su quale criterio si basano? ho chiesto personalmente alla Regione un chiarimento circa la simulazione degli edifici senza riscaldamento e, quindi l'adattamento degli indici di riferimento dei rendimenti secondo la normativa.
Il tecnico di turno mi ha semplicemente risposto:...<<essendo edifici privi di ricaldamento è "ovvio" che saranno successivamente oggetto di ristrutturazione, quindi non mi preoccuperei sui valori indicati in ace, perchè a fine lavori il comune chiederà l'ace nuovo. Di conseguenza l'ace precedente sarà nullo>>.
quindi il sottoscritto ha risposto:..<<se mi dovessero mai contestare un ace antecedente ad una ristrutturazione me ne frego?>>
..se un ace è automaticamente annullata, non era in grado di dirmelo chiaramente, ma è stato categorico nel ritenere dell' affermare che un ace è privo di efficacia allo scadere della sua data......!!!!!!! quindi?
