Raffreddamento adiabatico per recupero.

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

mat
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da mat »

Esa ha scritto: "che sia sull'espulsione per l'efficienza di recupero o sulla mandata per l'aria di ricambio.."
Ma sei sicuro che l'umidificazione sulla mandata serva a recuoperare energia?
Ma santoddio, dimmi che la tua è una gag alla 610 perché altrimenti non si spiega... no NESSUNO STA DICENDO CHE L'UMIDIFICAZIONE SULLA MANDATA SERVE A RECUPERARE ENERGIA. Certamente non io, e la frase di sopra, analisi logica alla mano, lo dimostra.

Provo a mettertela così: sì, il thread è stato aperto per parlare del raffreddamento adiabiatico sull'aria espulsa, da cui il titolo; tuttavia ad un certo punto Ronin ha espresso la sua contrarietà ad usare questo tipo di umidificazione, anche solo in espulsione, per il rischio legionella. Al che la discussione si è spostata sull'umidificazione adiabatica in generale, che sia essa a scopo umidificazione dell'aria da immettere per il comfort degli occupanti, sia come "potenziamento" del recupero.
Credo che a questo punto "il giallo" sia chiuso.
arkanoid
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da arkanoid »

Ronin ha scritto:
arkanoid ha scritto:Rimane il problema che non puoi umidificare per via elettrica nei blocchi operatori, e lì la spesa sale...sale...
eh? perchè no?
mi cogli impreparato ho un vuoto di memoria, ma sono sicuro che c'è un riferimento preciso dell'anno scorso riguardo il vapore per umidificazione nei BO che può essere solo sterile e quindi i vari elettrodi immersi/resistenze corazzate vengono killati
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da NoNickName »

arkanoid ha scritto: mi cogli impreparato ho un vuoto di memoria, ma sono sicuro che c'è un riferimento preciso dell'anno scorso riguardo il vapore per umidificazione nei BO che può essere solo sterile e quindi i vari elettrodi immersi/resistenze corazzate vengono killati
A me risulta che l'unico modo per sterilizzarla (o quasi) è farla bollire, quindi SI elettrodi immersi, NO adiabatici.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da arkanoid »

parlo di produttori indiretti.
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da NoNickName »

arkanoid ha scritto:parlo di produttori indiretti.
Cioè?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da arkanoid »

maiali? :D

Vapore "sporco" ->serbatoio inox con scambiatore a vapore->vapore sterile.

Oppure caldaie inox (tipo magnabosco per intenderci) per produrre direttamente vapore sterile. Non credo che i produttori elettrici "da uta" (tipo Defensor lufta) possano essere catalogati in ugual modo.
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da NoNickName »

Non ho molto ben capito cosa intendi, ma il vapore a 100° è per lo più sterile anche se fai bollire urina e feci raccolte in un fossa comune di cadaveri putrefatti, salvo qualche endospora.
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da Ronin »

il problema del vapore sterile si ha nei circuiti con caldaie a vapore, dove per controllare la corrosione e ridurre gli spurghi si utilizzano trattamenti chimici volatili (es. ammine), che quindi finiscono in circolo con il vapore stesso: in quel caso si utilizzano, per riottenere la sterilità, i cosiddetti porcellini (produttori vapore/vapore: tipo questo (quello sullo sfondo, dalla cui forma nasce il nome colloquiale):

Immagine

altro non si tratta che di uno scambiatore che tramite il flusso del vapore principale (non sterile, giacchè "contaminato" dai trattamenti chimici utilizzati per alzare gli NC e sprecare meno energia) fa bollire l'acqua nel secondario generando un flusso di vapore "non contaminato".
tuttavia, arkanoid, se produco vapore elettricamente a partire dalla stessa acqua senza metterci dentro niente, più sterile di così...
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gararic
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da gararic »

carel a brugine PD il 26 giugno propone un meeting sul reffreddamento evaporativo
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da mat »

Tanto per riprendere il discorso e aizzare nuovamente la folla :)

Mi sono imbattuto in questi sistemi usati all'interno di un capannone industriale, stanno valutando la possibilità di installarli anche nel nuovo ampliamento...
http://www.impresind.it/it/index.php/pr ... diabatico/
Faccio notare che il produttore rassicura circa l'utilizzo di acqua normale d'acquedotto, senza alcun trattamento addolcente e/o sanificante, dato che la macchina compie cicli periodici di pulizia...
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da marcello60 »

mat ha scritto:Tanto per riprendere il discorso e aizzare nuovamente la folla :)
Faccio notare che il produttore rassicura circa l'utilizzo di acqua normale d'acquedotto, senza alcun trattamento addolcente e/o sanificante, dato che la macchina compie cicli periodici di pulizia...
Cicli di pulizia che garantiscono contro il pericolo legionella? Mmmmh
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gararic
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da gararic »

dubbi sula pulizia a parte, dipende molto dalla zona dove verrebbe installato l'impinato... con l'umidità che ci troviamo in pianura padana credo che possano fare ben poco
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da NoNickName »

Intanto a Edinburgo prosegue l'epidemia di Legionella: http://www.racplus.com/news/legionella- ... ntentID=-1

2 morti e 95 colpiti dall'infezione.
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da mat »

gararic ha scritto:dubbi sula pulizia a parte, dipende molto dalla zona dove verrebbe installato l'impinato... con l'umidità che ci troviamo in pianura padana credo che possano fare ben poco
Mah a leggere la loro tabella, in condizioni standard tipo 30 °C 50% riescono a mandare aria a 24 °C... se consideri che un capannone lo puoi tenere a 27-28, con 10 vol/h è un buon abbattimento. Quello che mi dà da pensare è l'aria satura che si immette: a detta loro se garantisci il giusto ricambio l'umidità relativa non si alzerebbe, a me pare una ca**ata :o

Poi vorrei fare un calcolo di raffronto tra consumo elettrico con sistema di raffreddamento ad acqua refrigerata e consumo acqua con sistema adiabatico, solo mi servirebbe capire le ore annuali di free-cooling che nel mio caso è piuttosto significativo...ma dai risultati di ec700 non mi pare sia possibile...
NoNickName ha scritto:Intanto a Edinburgo prosegue l'epidemia di Legionella: http://www.racplus.com/news/legionella- ... ntentID=-1
2 morti e 95 colpiti dall'infezione.
Probabilmente cercando su internet si trovano molte più notizie su bambini intossicati in mense scolastiche, anche in Italia; allora che facciamo, aboliamo le mense?
La mia opinione a riguardo è: con la corretta igiene il raffrescamento adiabatico non è un crimine, certo presenta dei rischi come tutte le cose di questo mondo, sta alla sensibilità del progettista (e anche alle sue esperienze ed opinioni) valutare di volta in volta se proporlo o meno, e scegliere le apparecchiature più "sicure". Se uno ritiene che sia pericoloso per la sua salute anche un umidificatore da salotto, non se lo compra e amen.
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da NoNickName »

mat ha scritto:Probabilmente cercando su internet si trovano molte più notizie su bambini intossicati in mense scolastiche, anche in Italia; allora che facciamo, aboliamo le mense?
Certo nei campi di concentramento in Siberia ci sono stati più morti.
Perchè demonizzare la legionella, quando il gas nervino sarebbe molto più pericoloso?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da mat »

Paragoni le mense scolastiche ai campi di concentramento, mio dio spero tu non abbia figli :lol:
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gararic
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da gararic »

Poi vorrei fare un calcolo di raffronto tra consumo elettrico con sistema di raffreddamento ad acqua refrigerata e consumo acqua con sistema adiabatico, solo mi servirebbe capire le ore annuali di free-cooling che nel mio caso è piuttosto significativo...ma dai risultati di ec700 non mi pare sia possibile...
se il capannone si trova nel nord italia il CTI fornisce le tabelle con i dati orari dell'anno tipo, buon lavoro!
comunque anche i 10 vol/h in un capannone non sono mica bagigi, metti in conto pure l'energia spesa per la ventilazione
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da mat »

gararic ha scritto:comunque anche i 10 vol/h in un capannone non sono mica bagigi, metti in conto pure l'energia spesa per la ventilazione
Assolutamente sì, così come considero quella dei turbodiffusori nella soluzione acqua refrigerata e tutto ricircolo (molto meno della prima chiaramente).
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da gararic »

turbodiffusori... sarebbe il nuovo nome dei vecchi aerotermi ?
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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

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Re: Raffreddamento adiabatico per recupero.

Messaggio da gararic »

con un nome ed marchio così prestigiosi... costranno alemno cinque volte i sabiana!
...
si dai, lo so che questi sono moooolto di più di un aerotermo
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