DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Moderatore: Edilclima
DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Sono un nuovo iscritto DEL FORUM e nuovo nel ramo dell'impiantistica antincedio.
Ho una domanda banale da porvi:
Per esercizio ho dimensionato un piccolo impianto antincendio partendo dal calcolo della riserva idrica. Adesso devo dimensioanre la rete che è costituita da 10 naspi e l'architettura è del tipo a pettine.
Quando dimensino la rete deve ipotizzare che all'interno della tubazione fluisca solo la portata per cui ho calcolato la riserva idrica considerando la contemporaneità dei naspi? Oppure si deve dimensioanare la rete considerando la portata totale somma delle portate potenzialmente erogabili da tutti i naspi?
La UNI 10779 non dice nulla in merito. Quale sarebbe eventualmente il riferimento tecnico da seguire e da dichiare in relazione tecnica?
Ho una domanda banale da porvi:
Per esercizio ho dimensionato un piccolo impianto antincendio partendo dal calcolo della riserva idrica. Adesso devo dimensioanre la rete che è costituita da 10 naspi e l'architettura è del tipo a pettine.
Quando dimensino la rete deve ipotizzare che all'interno della tubazione fluisca solo la portata per cui ho calcolato la riserva idrica considerando la contemporaneità dei naspi? Oppure si deve dimensioanare la rete considerando la portata totale somma delle portate potenzialmente erogabili da tutti i naspi?
La UNI 10779 non dice nulla in merito. Quale sarebbe eventualmente il riferimento tecnico da seguire e da dichiare in relazione tecnica?
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Leggi bene l'Appendice B della UNI 10779.
La tabella ti dice quanti idranti o naspi devi considerare contemporaneamente in funzione, data la classificazione di rischio dell'attività (altrimenti te lo dice la norma tecnica che regolamenta l'attività).
Da questo andrai a dimensionare le tubazioni di distribuzione, la pompa ed infine la tua riserva idrica, non il contrario.
La tabella ti dice quanti idranti o naspi devi considerare contemporaneamente in funzione, data la classificazione di rischio dell'attività (altrimenti te lo dice la norma tecnica che regolamenta l'attività).
Da questo andrai a dimensionare le tubazioni di distribuzione, la pompa ed infine la tua riserva idrica, non il contrario.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
supponendo che la rete sia dimensionata per la portata di n. 4 idranti come faccio a differenziare i vari tratti di tubazione.
Se dimansiono le tubazioni considerando la portata massima contemporanea di tutti gli idranti avrò una regolare ratremazione del diamtreo dettata dal fatto che gradualmente la portata si riduce con lo sviluppo della rete.
Nel caso di considerare la portata ccalcolata solo per quattro idranti come posso fare questa riduzione di diamtro. Teoricamente la tubazione avrà diametro costante (massimo) fino agli idranti più sfavoriti per poi ridursi?
come funziona? ho ancora molti dubbi in merito...
Se dimansiono le tubazioni considerando la portata massima contemporanea di tutti gli idranti avrò una regolare ratremazione del diamtreo dettata dal fatto che gradualmente la portata si riduce con lo sviluppo della rete.
Nel caso di considerare la portata ccalcolata solo per quattro idranti come posso fare questa riduzione di diamtro. Teoricamente la tubazione avrà diametro costante (massimo) fino agli idranti più sfavoriti per poi ridursi?
come funziona? ho ancora molti dubbi in merito...
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Posizionati gli idranti più sfavoriti, dimensioni le tubazioni in base alle velocità massime o in base alla perdita di carico specifica.
Non devi necessariamente rastremare le tubazioni in modo continuo, spesso non è neanche economicamente conveniente.
Avrai il collettore centrale di diametro pressochè costante.
Non devi necessariamente rastremare le tubazioni in modo continuo, spesso non è neanche economicamente conveniente.
Avrai il collettore centrale di diametro pressochè costante.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
scusa ma purtroppo non capisco,
potresti indicarmi qualche fonte dove potere verificare e prendere dimistichezza con qualche calcolo?
in rete non ho trovato nulla.
potresti indicarmi qualche fonte dove potere verificare e prendere dimistichezza con qualche calcolo?
in rete non ho trovato nulla.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Cerca dei riferimenti di idraulica.
Usando la formula di Hazen-Williams di cui all'Appendice C, puoi dimensionare imponendo una perdita di carico unitaria più o meno costante (quindi dati Q,p e C trovi D), oppure regolarti con la velocità del flusso (quindi dati Q e V trovi D)
Fare una tabella di calcolo non è complicato, ma le prime volte è bene procedere a mano.
Parti dall'idrante più sfavorito, procedi indietro verso l'alimentazione, dimensionando i vari tratti con le portate di progetto.
Usando la formula di Hazen-Williams di cui all'Appendice C, puoi dimensionare imponendo una perdita di carico unitaria più o meno costante (quindi dati Q,p e C trovi D), oppure regolarti con la velocità del flusso (quindi dati Q e V trovi D)
Fare una tabella di calcolo non è complicato, ma le prime volte è bene procedere a mano.
Parti dall'idrante più sfavorito, procedi indietro verso l'alimentazione, dimensionando i vari tratti con le portate di progetto.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Grazie Terminus.
Per quuanto riguarda il calcolo delle perdite di carico è tutto chiaro.
Mi permetto di porgerti un quesito che mi permetterebbe di capire alcune cose:
Il tratto di tubazione subito a valle della pompa viene dimensioanto considerando la portata calcolata seconodo UNI 10779 (es. contemporaneità di 4 naspi), oppure lo dimensioni considerando la portata totale somma di tutte le portate erogabili potenzialmente dai naspi?
Nel primo caso non saprei come comportarmi.
Nel mio esempio di studio sto dimensionando una rete con n.10 naspi e struttura della rete a pettine lineare... come dovrei fare? se consideri che ultimi quattro sono i più sfavorit dovrei considerare che la tubazione che parte dalla pompa abbia diametro costante fino al 6° idrante per poi riduersi gradualmente ? ma fino al sesto è costante...
che ne pensi?
Per quuanto riguarda il calcolo delle perdite di carico è tutto chiaro.
Mi permetto di porgerti un quesito che mi permetterebbe di capire alcune cose:
Il tratto di tubazione subito a valle della pompa viene dimensioanto considerando la portata calcolata seconodo UNI 10779 (es. contemporaneità di 4 naspi), oppure lo dimensioni considerando la portata totale somma di tutte le portate erogabili potenzialmente dai naspi?
Nel primo caso non saprei come comportarmi.
Nel mio esempio di studio sto dimensionando una rete con n.10 naspi e struttura della rete a pettine lineare... come dovrei fare? se consideri che ultimi quattro sono i più sfavorit dovrei considerare che la tubazione che parte dalla pompa abbia diametro costante fino al 6° idrante per poi riduersi gradualmente ? ma fino al sesto è costante...
che ne pensi?
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Devi considerare nel calcolo solo le bocche funzionanti in contemporanea (UNI 10779 o norme verticali), le altre è come se non ci fossero (poi andrai a dimensionare le relative diramazioni nei modi più opportuni).
Parti dalla bocca più sfavorita e vai a ritroso, impostando un diametro di partenza, calcolando le perdite di carico in funzione delle portate nominali date da quelle bocche funzionanti, quindi correggendo il diametro in funzione delle velocità o delle perdite specifiche che desideri.
In questo modo, con una rete a pettine, oltrepassata l'ultima diramazione attiva, visto che le altre hanno portata nulla, il collettore centrale mantiene diametro costante fino alla pompa.
Parti dalla bocca più sfavorita e vai a ritroso, impostando un diametro di partenza, calcolando le perdite di carico in funzione delle portate nominali date da quelle bocche funzionanti, quindi correggendo il diametro in funzione delle velocità o delle perdite specifiche che desideri.
In questo modo, con una rete a pettine, oltrepassata l'ultima diramazione attiva, visto che le altre hanno portata nulla, il collettore centrale mantiene diametro costante fino alla pompa.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
grazie Terminus sei stato molto gentile e chiaro,
ora è tutto chiaro...
Unico e solo dubbio:nel caso in cui si ha una diramazione (non sfavorita) in si deve collegare un certo numero di idranti (supeiore a 2 altrimenti la norma chiarifica il tutto) che ragionamento devo improntare? Con quale regionamento seleziono il diametro subito a valle dello stacco?
Grazie !
ora è tutto chiaro...
Unico e solo dubbio:nel caso in cui si ha una diramazione (non sfavorita) in si deve collegare un certo numero di idranti (supeiore a 2 altrimenti la norma chiarifica il tutto) che ragionamento devo improntare? Con quale regionamento seleziono il diametro subito a valle dello stacco?
Grazie !
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
ciao a tutti. sono nuovanente io! ma nessuno risponde al mio ultimo quesito. sono disorientato. che fare? ho parlato con un ufficiale vvf e anche lui sostiene che il circuito si deve dimensionare considerando le portate massime considerando tutti gli idranti!
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
L'impianto (così come l'alimentazione idrica) lo dimensioni in base alla massima portata richiesta dalle bocche contemporaneamente funzionanti previste dalla norma, non certo aprendo tutte le bocche installate.
Su questo non ci sono dubbi di sorta.
Le diramazioni inattive le dimensioni con il solito sistema, considerando la portata nominale della bocca servita ed imponendo la velocità del flusso o la perdita di carico specifica.
Su internet dovresti trovare anche slides di incontri tecnici sull'argomento.
Su questo non ci sono dubbi di sorta.
Le diramazioni inattive le dimensioni con il solito sistema, considerando la portata nominale della bocca servita ed imponendo la velocità del flusso o la perdita di carico specifica.
Su internet dovresti trovare anche slides di incontri tecnici sull'argomento.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
grazie Terminus
Se ho capito bene, tutte le diramazioni inattive con + di 2 idranti dovranno essere dimensionate in conformità aquanto richiesto dalla normativa UNI10779. Es. per esempio n. 3 idranti maggiore non inferiore a DN50.
Grazie! ora è chiaro.
Se ho capito bene, tutte le diramazioni inattive con + di 2 idranti dovranno essere dimensionate in conformità aquanto richiesto dalla normativa UNI10779. Es. per esempio n. 3 idranti maggiore non inferiore a DN50.
Grazie! ora è chiaro.
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Ho riflettutto sU quanto detto e quanto visto in alcuni impianti di attività commerciali e industriali.
Se fosse come dice Terminus, la partenza dalla elettropompa sarebbe quasi sempre standard in base alle portate richieste dai livelli 1-2-3 della UNI 10779 (e quindi solo dagli idranti simultaneamente alimentati). In realtà girando per impianti e foto di centrali di pompaggio rete idrica interna che ho trovato su internet la tubazione di partenza è ben maggiroe del diametro che si calcolrebbe considerando il diametro in cui transita solo la portata degli idranti in funzione contemporanea (es. n. 4 idranti contemporanei)
CHE NE DITE?
E' CALZANTE LA MIA OSSERVAZIONE?
Se fosse come dice Terminus, la partenza dalla elettropompa sarebbe quasi sempre standard in base alle portate richieste dai livelli 1-2-3 della UNI 10779 (e quindi solo dagli idranti simultaneamente alimentati). In realtà girando per impianti e foto di centrali di pompaggio rete idrica interna che ho trovato su internet la tubazione di partenza è ben maggiroe del diametro che si calcolrebbe considerando il diametro in cui transita solo la portata degli idranti in funzione contemporanea (es. n. 4 idranti contemporanei)
CHE NE DITE?
E' CALZANTE LA MIA OSSERVAZIONE?
Re: DIMENSIONAMENTO RETE IDRANTI ANTICENDIO - NEOFITA
Infatti l'altra importante considerazione che devi fare nel dimensionare la tubazione, sono le perdite di carico (legate alla velocità ed alla lunghezza delle tubazioni).
Un conto è alimentare 3 UNI45 a 20 metri di distanza con un collettore bello dritto, un conto e doverli alimentare a 200 metri, con tubazioni che presentano molte perdite concentrate (senza contare eventuali differenze di quota).
Inoltre il progettista può decidere di risparmiare sulle tubazioni (diametri minori) ma chiedere di più alla pompa (più prevalenza), o il contrario.
Ti consiglio di fare un pò di esercizi numerici, per prendere dimestichezza con la materia.
Un conto è alimentare 3 UNI45 a 20 metri di distanza con un collettore bello dritto, un conto e doverli alimentare a 200 metri, con tubazioni che presentano molte perdite concentrate (senza contare eventuali differenze di quota).
Inoltre il progettista può decidere di risparmiare sulle tubazioni (diametri minori) ma chiedere di più alla pompa (più prevalenza), o il contrario.
Ti consiglio di fare un pò di esercizi numerici, per prendere dimestichezza con la materia.