Salve a tutti,
il funzionamento in continuo dell'impianto di, è inteso come il regime che permette di "mantenere 24/24h la temperatura fissata per normativa di legge"; nel caso residenziale, ad esempio, 20°c.
Ma in termini quantitativi, io posso considerare che questo regime
-coincide ad un funzionamento dell'impianto 24/24 h;
-oppure coincide ad un funzionamento intermittente ma che garantisce 20°c costanti?
Grazie saluti.
Funzionamenti in continuo
Moderatore: Edilclima
Re: Funzionamenti in continuo
La seconda affermazione è quella corretta!
Re: Funzionamenti in continuo
Grazie Paolone,
mi sorge però in dubbio; quando si richiede una diagnosi energetica, le linee guida prevedono un funzionamento in continuo.
Il committente, costi di gestione alla mano, pretende che l'output della diagnosi sia uguale, o almeno si avvicini ai consumi che emergono dalla gestione calore degli immobili.
Modellare queste condizioni con i software a mio parere è difficile; anche perchè nel mio caso il committente gestisce gli immobili con delle centraline di regolazione che mantengono attivo il generatore per 7 ore al dì in un caso e per 9/10 nell'altro.
Come risolvere questo problema?
Come rispecchiare il più possibile i reali consumi?
Vi ringrazio anticipatamente, saluti
mi sorge però in dubbio; quando si richiede una diagnosi energetica, le linee guida prevedono un funzionamento in continuo.
Il committente, costi di gestione alla mano, pretende che l'output della diagnosi sia uguale, o almeno si avvicini ai consumi che emergono dalla gestione calore degli immobili.
Modellare queste condizioni con i software a mio parere è difficile; anche perchè nel mio caso il committente gestisce gli immobili con delle centraline di regolazione che mantengono attivo il generatore per 7 ore al dì in un caso e per 9/10 nell'altro.
Come risolvere questo problema?
Come rispecchiare il più possibile i reali consumi?
Vi ringrazio anticipatamente, saluti
Re: Funzionamenti in continuo
La diagnosi energetica non deve essere effettuata per forza in regime continuo.
Il calcolo di diagnosi ha una sola finalità: determinare l'effettivo consumo di combustibile.
Ciò lo si raggiunge modellando il calcolo con i "dati reali" del sistema edificio-impianto (tamperature che possono differire dai 20°C, funzionamento con spegnimento dell'impianto ecc...)
Una volta determinato un consumo che si avvicina al reale, significa che ciò che hai modellizzato con il software corrisponde alla realtà; a questo punto potrai impostare i parametri della certificazione energetica (temperatura fissa a 20°C, funzionamento continuato ecc...)
Fare una diagnosi energetica non è di certo facile, ci vuole un pò di esperienza e un software adatto al caso.
Io uso il software di chi ci ospita.
Ciao.
Il calcolo di diagnosi ha una sola finalità: determinare l'effettivo consumo di combustibile.
Ciò lo si raggiunge modellando il calcolo con i "dati reali" del sistema edificio-impianto (tamperature che possono differire dai 20°C, funzionamento con spegnimento dell'impianto ecc...)
Una volta determinato un consumo che si avvicina al reale, significa che ciò che hai modellizzato con il software corrisponde alla realtà; a questo punto potrai impostare i parametri della certificazione energetica (temperatura fissa a 20°C, funzionamento continuato ecc...)
Fare una diagnosi energetica non è di certo facile, ci vuole un pò di esperienza e un software adatto al caso.
Io uso il software di chi ci ospita.
Ciao.