Scrive a.d.
Anche se non sono così entusiasta di EC601, questo funziona davvero. Non so in che parte della documentazione sia riportato e se lo è.in realtà non ho Edilclima, solo che devo cambiare software e allora al MADE li ho passati in rassegna e ho visto che solo questo permette di calcolare i singoli alloggi con imp. centraliz. utilizzando l'ETAg del condominio, "basta" modellaretutto l'edificio, effettuare un primo calcolo selezionando EDIFICIO e poi fare la stessa cosa selezionando ZONE. Quindi basta creare una zona per alloggio, tutte collegate alla stessa caldaia. Quando stampi gli ACE noterai che l'ETAg è identico sia per l'ACE fatto con la modalità EDIFICIO sia per quelli creati con il calcolo a ZONE.
In tutti gli altri sw commerciali che ho visto (Termus, Epix2, Termo, Clima Energia) si deve impostare una caldaia virtuale.. e non è quello che la Regione vuole
E'... molto intuitivo.
Occorre impostare l’edificio (il condominio) e le zone (gli alloggi).
Occorre calcolare le zone e subito dopo l’edificio (in questo ordine, non viceversa! Nelle zone è sempre necessario inserire il generatore di calore, ma poi non viene considerato).
Poi si va alla gestione degli ACE Piemonte. Anche questo, molto intuitivamente, lo trovate in coda alla stampa della relazione tecnica legge 10, non sotto il menù “certificazioni”.
I certificati degli alloggi riportano tutti il rendimento del generatore dell’edificio.
A parte il mio scetticismo su questo vecchio e costoso prodotto, soprattutto per il sempre rinviato aggiornamento su piattaforme applicative meno fossili, l’output che elenca le schermate del SICEE con i dati da inserire, è molto comodo.
PS:
Una chicca sulla modernità delle interfacce utente Edilclima: guardate le proprietà delle maschere per edifici, locali, finestre, ecc.: Graphics Server for Windows 3 – September 1992. Lo slogan potrebbe essere: con Edilclima si ritorna giovani, anzi bambini - investire invecchia.