Ciao!
Come da oggetto mi sto occupando di un edificio pubblico il cui impianto dispone di caldaia e terminali del tipo ventilconvettore (dotato di valvola a tre vie di tipo on-off) per circa 200 kW e altrettanti 50 kW di radiatori. Il tutto suddiviso in un primario, un separatore idraulico e 3 zone/anelli secondari (1 zona mista da 75 kW di ventilconvettori e di radiatori dotati di valvola termostatica, 1 zona da 150 kW di solo ventilconvettori e 1 zona da 30 kW di solo radiatori dotati di valvola termostatica).
Considerando che si tratta di un ampliamento mi stavo chiedendo quanto fosse necessario prevedere un accumulo inerziale, data la presenza per lo più così consistente di ventilconvettori.
Facendo queste tre considerazioni (ma correggettemi se non dovessero stare in piedi!), sono autoindotto a pensare che l'accumulo non sia così importante:
1) NON è richiesto (e non lo sarà mai) il raffrescamento, quindi ho SOLO riscaldamento
2) l'impianto così com'è contiene già circa 600 litri (calcolo a spanne) all'interno dei tubi e dei corpi scaldanti (quindi un po' di inerzia, poca, ma già c'è)
3) la caldaia che pensavo di installare (in sostituzione di quella vecchia e vetustissima) è una cascata in grado di modulare da un minimo di 15 kW (per cui anche se l'impianto dovesse iniziare con gli attacca e stacca del ventilatore del ventilconvettore, non dovrebbe essere un grosso problema la gestione della variazione di regime del generatore).
Ciao e grazie in anticipo.
200 kW di ventilconvettori: domande sull'accumulo inerziale
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Re: 200 kW di ventilconvettori: domande sull'accumulo inerziale
Sono delle stesso parere: niente accumulo aggiuntivo.
- Manofthemoon
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Re: 200 kW di ventilconvettori: domande sull'accumulo inerziale
sarei curusio di capire perchè ti è venuto il dubbio..
Non vedo alcun motivo per il quale installare un accumulo.
Non vedo alcun motivo per il quale installare un accumulo.
Re: 200 kW di ventilconvettori: domande sull'accumulo inerziale
Sazio subito la tua curiosità....
Tecnico-rappresentanti su tecnico-rappresentanti di fior fior di marche di caldaie mi hanno fatto venire un'angoscia che metà basta! Pensa che una certa uni... mi consigliava di installare un accumulo inerziale di come minimo 2000 litri, ma l'ideale sarebbe stato 4000!!!... lì stavo per spararmi, perchè ammesso e non concesso che avrei trovato il posto dove mettere almeno 2000 litri di acqua, so per certo che il pavimento della centrale non era certificato per quel tipo di carico e mi sarebbe toccato demolire la porta di ingresso, la parete adiacente e forse anche il soffitto...diciamo che mi sarebbe toccato prevedere una centrale termica nuova altrove!!! Un costo insostenibile, per lo più se irragionevole.
La ragione dell'installazione di tal accumulo mi è chiara se installo una caldaia che non modula. La caldaia che non modula spara il 100% della potenza all'anello. L'anello assorbe bene fino a che l'edificio non arriva a regime. Raggiunto il regime, i ventilconvettori alla chetichella uno dopo l'altro si accendono e si spengono, appunto perchè hanno raggiunto il set-point e lavorano di valvola a 3 vie on-off. Di conseguenza la caldaia può rischiare un ciclo continuo di numerosi attacca-stacca che fanno colare a picco il rendimento, appunto in funzione dell'accensione e dello spegnimento dei vari ventilatori.
Ma ora, con una cascata in grado di modulare fino a un ventesimo della potenza al focolare, che senso ha? Forse il rischio è quello di avere una risposta un po' più lenta dell'impianto...ovvero mettiamo che abbiamo raggiunto il regime e la caldaia modula al minimo. In quella la maggioranza dei ventilconvettori riattivano la valvola a tre vie e il ventilatore, può succedere che l'assorbimento termico causi un rapido raffreddamento dell'anello e la caldaia non riesca a intervenire sufficientemente rapidamente....si rischia così un ritardo nella mandata d'acqua a temperatura di progetto.
Bè per questo a dire il vero basta prevedere un termostato di minima sul ventilconvettore...finchè la batteria non è abbastanza calda, lui non gira.
Tecnico-rappresentanti su tecnico-rappresentanti di fior fior di marche di caldaie mi hanno fatto venire un'angoscia che metà basta! Pensa che una certa uni... mi consigliava di installare un accumulo inerziale di come minimo 2000 litri, ma l'ideale sarebbe stato 4000!!!... lì stavo per spararmi, perchè ammesso e non concesso che avrei trovato il posto dove mettere almeno 2000 litri di acqua, so per certo che il pavimento della centrale non era certificato per quel tipo di carico e mi sarebbe toccato demolire la porta di ingresso, la parete adiacente e forse anche il soffitto...diciamo che mi sarebbe toccato prevedere una centrale termica nuova altrove!!! Un costo insostenibile, per lo più se irragionevole.
La ragione dell'installazione di tal accumulo mi è chiara se installo una caldaia che non modula. La caldaia che non modula spara il 100% della potenza all'anello. L'anello assorbe bene fino a che l'edificio non arriva a regime. Raggiunto il regime, i ventilconvettori alla chetichella uno dopo l'altro si accendono e si spengono, appunto perchè hanno raggiunto il set-point e lavorano di valvola a 3 vie on-off. Di conseguenza la caldaia può rischiare un ciclo continuo di numerosi attacca-stacca che fanno colare a picco il rendimento, appunto in funzione dell'accensione e dello spegnimento dei vari ventilatori.
Ma ora, con una cascata in grado di modulare fino a un ventesimo della potenza al focolare, che senso ha? Forse il rischio è quello di avere una risposta un po' più lenta dell'impianto...ovvero mettiamo che abbiamo raggiunto il regime e la caldaia modula al minimo. In quella la maggioranza dei ventilconvettori riattivano la valvola a tre vie e il ventilatore, può succedere che l'assorbimento termico causi un rapido raffreddamento dell'anello e la caldaia non riesca a intervenire sufficientemente rapidamente....si rischia così un ritardo nella mandata d'acqua a temperatura di progetto.
Bè per questo a dire il vero basta prevedere un termostato di minima sul ventilconvettore...finchè la batteria non è abbastanza calda, lui non gira.
Re: 200 kW di ventilconvettori: domande sull'accumulo inerziale
Credo che l'equivoco sia dovuto al fatto che per ora fai solo riscaldamento.
Quando farai anche raffrescamento dovrai allora preoccuparti dell'accumulo.
Quando farai anche raffrescamento dovrai allora preoccuparti dell'accumulo.