Collettori in serie
Moderatore: Edilclima
Collettori in serie
ciao,
sto studiando una soluzione per riscaldare, con la stessa centrale termica, due edifici distanti 40metri.
La centrale termica è posta su uno di questi edifici. In centrale termica ho un collettore (separato dal generatore di cal. da un equilibratore idraulico) dal quale partono i circuiti a servizio dell'edificio ospitante la centr. termica.
Nell'edificio staccato e distante 40 metri pensavo di installare un altro collettore dal quale partano i circuiti (con le relative pompe) a servizio dell'edificio stesso.
Il problema è decidere come alimentare questo secondo collettore: devo prevedere una partenza in più dal collettore di centrale termica? se sì, devo prevedere anche una pompa allo scopo?
In una prima ipotesi pensavo di alimentare tale collettore secondario con un circuito, munito di pompa, dal collettore di centrale termica e realizzare un bypass, magari regolabile, sul collettore secondario in modo da evitare i problemi in caso di pompe ferme sul secondo collettore.
non sono sicuro di esser stato chiaro... forse proprio no...
comunque ,....
grazie per i vs preziosi consigli!!!
sto studiando una soluzione per riscaldare, con la stessa centrale termica, due edifici distanti 40metri.
La centrale termica è posta su uno di questi edifici. In centrale termica ho un collettore (separato dal generatore di cal. da un equilibratore idraulico) dal quale partono i circuiti a servizio dell'edificio ospitante la centr. termica.
Nell'edificio staccato e distante 40 metri pensavo di installare un altro collettore dal quale partano i circuiti (con le relative pompe) a servizio dell'edificio stesso.
Il problema è decidere come alimentare questo secondo collettore: devo prevedere una partenza in più dal collettore di centrale termica? se sì, devo prevedere anche una pompa allo scopo?
In una prima ipotesi pensavo di alimentare tale collettore secondario con un circuito, munito di pompa, dal collettore di centrale termica e realizzare un bypass, magari regolabile, sul collettore secondario in modo da evitare i problemi in caso di pompe ferme sul secondo collettore.
non sono sicuro di esser stato chiaro... forse proprio no...
comunque ,....
grazie per i vs preziosi consigli!!!
Re: Collettori in serie
se ho capito bene il tuo problema, posso consigliarti innanzitutto una cosa: quando hai utenze così distanti il tuo vero problema è il bilanciamento del circuito, nel senso che devi fare attenzione a non creare delle linee preferenziali (tanto per dire il liquido non deve "preferire" andare da una parte dove le perdite di carico sono inferiori) quindi questo dovrebbe essere il tuo punto di partenza. In sintesi, se hai solo un gruppo di spinta prima del collettore è un conto, se poi ogni stacco dal collettore ha un suo gruppo si spinta è un altro conto ancora...
quindi vedi un po il tuo schema a fluido e cerca di non creare quelle linee preferenziali...spero di esserti stato utile
quindi vedi un po il tuo schema a fluido e cerca di non creare quelle linee preferenziali...spero di esserti stato utile
Re: Collettori in serie
..innanzitutto grazie per la tua risposta!
poi cerco di spiegarti meglio..
dunque:
- ogni stacco dal collettore principale (quello in CT) ha il suo gruppo di spinta (se intendi una pompa dedicata..)
- anche la linea che collega il collettore distante ha , per il momento..., una sua pompa (giusto?)
- i circuiti che partono dal collettore posto nell edificio distante hanno una pompa ciascuno
spero di essere stato più chiaro
mi sembra che non abbia creato linee prefernziali (in tutti i circuiti sono le pompe che decidono la portata in fz della loro curva caratteristica...)
che ne pensate?
il mio dubbio consiste nel fatto che forse (!) potrei eliminare una pompa, quella che "alimenta" il collettore "secondario", semplicemente non richiudendo la mandata con il ritorno di questo collettore "secondario"... .. in questo modo saranno le pompe dei circuiti ad esso collegati che "richiameranno" il fluido dal collettore in CT... (anche se in questo caso le pompe secondarie dovranno essere per forza più grandi in quanto dovranno anche vincere le perdite del lungo tratto che collega i due collettori)
fila il ragionamento?
grazie ancora!
poi cerco di spiegarti meglio..
dunque:
- ogni stacco dal collettore principale (quello in CT) ha il suo gruppo di spinta (se intendi una pompa dedicata..)
- anche la linea che collega il collettore distante ha , per il momento..., una sua pompa (giusto?)
- i circuiti che partono dal collettore posto nell edificio distante hanno una pompa ciascuno
spero di essere stato più chiaro
mi sembra che non abbia creato linee prefernziali (in tutti i circuiti sono le pompe che decidono la portata in fz della loro curva caratteristica...)
che ne pensate?
il mio dubbio consiste nel fatto che forse (!) potrei eliminare una pompa, quella che "alimenta" il collettore "secondario", semplicemente non richiudendo la mandata con il ritorno di questo collettore "secondario"... .. in questo modo saranno le pompe dei circuiti ad esso collegati che "richiameranno" il fluido dal collettore in CT... (anche se in questo caso le pompe secondarie dovranno essere per forza più grandi in quanto dovranno anche vincere le perdite del lungo tratto che collega i due collettori)
fila il ragionamento?
grazie ancora!
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Re: Collettori in serie
Io al posto della valvola di by pass ci metterei un equilibratore idraulico, cosi le tue pompe sul secondario lavorano meglio piuttosto di trovare in alcune sistuazioni le pompe che lavorano in serie (quella dellla centrale verso la sottocentrale in serie a quelle dei vari circuiti)lelex ha scritto:ciao,
In una prima ipotesi pensavo di alimentare tale collettore secondario con un circuito, munito di pompa, dal collettore di centrale termica e realizzare un bypass, magari regolabile, sul collettore secondario in modo da evitare i problemi in caso di pompe ferme sul secondo collettore.
Andrea Diqui
Re: Collettori in serie
e allora scusa che problema c'è?lelex ha scritto:..innanzitutto grazie per la tua risposta!
poi cerco di spiegarti meglio..
dunque:
- ogni stacco dal collettore principale (quello in CT) ha il suo gruppo di spinta (se intendi una pompa dedicata..)
- anche la linea che collega il collettore distante ha , per il momento..., una sua pompa (giusto?)
- i circuiti che partono dal collettore posto nell edificio distante hanno una pompa ciascuno
ogni stacco ha un suo gruppo di spinta, un separatore idraulico fa in modo che i vari circuiti non si danno interferenze, a questo punto non capisco il problema
Re: Collettori in serie
ok..
il mio dubbio a questo punto è: metto un separatore idraulico prima del secondo collettore (come dice andrea) oppure è suffidiente un bypass (tarabile) tra la Mandata ed il Ritorno del secondo gruppo collettore?
perchè Andrea propendi per il separatore? non costa di più?
probabilmente è più sicuro...
grazie comunque x le vs cortesi risposte!
il mio dubbio a questo punto è: metto un separatore idraulico prima del secondo collettore (come dice andrea) oppure è suffidiente un bypass (tarabile) tra la Mandata ed il Ritorno del secondo gruppo collettore?
perchè Andrea propendi per il separatore? non costa di più?
probabilmente è più sicuro...
grazie comunque x le vs cortesi risposte!
Re: Collettori in serie
il separatore idraulico andrebbe messo sempre in questi casi, almeno secondo me....
- Manofthemoon
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Re: Collettori in serie
uhmm due pompe una in c**o all'altra.. a me non piace, metterei un equilibratore
Re: Collettori in serie
grazie ancora per i vs consigli.
visto che ci sono (e ci siete
) vi volevo chiedere quali sono le norme che devo seguire per installare la tubazione interrata di connessione tra i due collettori.
Pensavo ad una tubazione in acciaio zincato interrata per almeno 60 cm e posata su letto di sabbia... (come per le tubazioni gas..)
..che ne dite?
visto che ci sono (e ci siete

Pensavo ad una tubazione in acciaio zincato interrata per almeno 60 cm e posata su letto di sabbia... (come per le tubazioni gas..)
..che ne dite?
Re: Collettori in serie
lelex ha scritto:grazie ancora per i vs consigli.
visto che ci sono (e ci siete) vi volevo chiedere quali sono le norme che devo seguire per installare la tubazione interrata di connessione tra i due collettori.
Pensavo ad una tubazione in acciaio zincato interrata per almeno 60 cm e posata su letto di sabbia... (come per le tubazioni gas..)
..che ne dite?
stai trasportando acqua calda...non liquidi esplosivi... devi solo essere sicuro che la gente non possa forare accidentalmente o meno la tubazione, quindi hai una certa libertà nel passaggio della tubazione (escludiamo quindi compartimenti antincendio, filtri, luoghi particolari, ecc)
- Manofthemoon
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Re: Collettori in serie
zincata ? e perchè mai ? mica è per acqua sanitaria..
i casi sono due:
tubazione da teleriscaldamento in ferro nero per grossi diametri, oppure tubazione da teleriscaldamento in rotoli di materiale plastico PexA per esempio, per diametri fino al 50
i casi sono due:
tubazione da teleriscaldamento in ferro nero per grossi diametri, oppure tubazione da teleriscaldamento in rotoli di materiale plastico PexA per esempio, per diametri fino al 50
Re: Collettori in serie
tubazione da teleriscaldamento in ferro nero per grossi diametri, oppure tubazione da teleriscaldamento in rotoli di materiale plastico PexA per esempio, per diametri fino al 50
3 anni fà l'ho per un albergo tubazione in rotoli di materiale plastico da teleriscaldamento
3 anni fà l'ho per un albergo tubazione in rotoli di materiale plastico da teleriscaldamento
Re: Collettori in serie
..avete ragione...
zincata non serve, mi confondevo con l'acqua sanitaria...
..ma mi chiedevo, non esiste una norma per la profondità di interramento e le modalità di posa di una distribuzione interrata in generale ?
d'accordo non è materiale esplosivo ma pensavo che le mod. di posa fossero in qualche modo prestabilite.
..altrimenti chi vieta all'installatore di posare le tubazioni a 20cm di profondità con i rischi connessi...?
zincata non serve, mi confondevo con l'acqua sanitaria...
..ma mi chiedevo, non esiste una norma per la profondità di interramento e le modalità di posa di una distribuzione interrata in generale ?
d'accordo non è materiale esplosivo ma pensavo che le mod. di posa fossero in qualche modo prestabilite.
..altrimenti chi vieta all'installatore di posare le tubazioni a 20cm di profondità con i rischi connessi...?
- Manofthemoon
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Re: Collettori in serie
il suo buonsenso e le responsabilità che ha l'installatore sull'impianto da lui realizzato per 10 anni.lelex ha scritto:..avete ragione...
zincata non serve, mi confondevo con l'acqua sanitaria...
..ma mi chiedevo, non esiste una norma per la profondità di interramento e le modalità di posa di una distribuzione interrata in generale ?
d'accordo non è materiale esplosivo ma pensavo che le mod. di posa fossero in qualche modo prestabilite.
..altrimenti chi vieta all'installatore di posare le tubazioni a 20cm di profondità con i rischi connessi...?
Re: Collettori in serie
Mi inserisco nel dibattito un po' tardi.
Sul discorso di avere due pompe che si spingono una nel sedere dell'altra i problemi sono limitati a patto che i calcoli di prevalenza e portata siano corretti.
Considerando la configurazione dell'impianto il separatore idraulico e la valvola di taratura tra collettore di andata e ritorno sono soluzioni accettabili.
Il problema è la portata di acqua in gioco: con poche migliaia/decine di migliaia di litri il separatore va benissimi, sopra i diciamo 30.000 lt/h conviene un bel tubo con una valvola di bilanciamento e taratura oppure (se vi sono circuiti a portata variabile sui secondari o utenze che possono essere spente) una valvola motorizzata a due vie comandata da una sonda di pressione differenziale che controlla le condizioni tra collettore di M e collettore di R.
Per tubo interrato preferisco decisamente in acciaio nero SS preisolato; il materiale plastico con l'acqua per riscaldamento (soprattutto se sui 85/80°C) non è così ben indicato.
Per la profondità di posa non vi sono indicazioni specifiche (non siamo come con l'antincendio che servono 80 cm filo superiore per problemi di congelamento) ma comunque è buona cosa prevedere sabbia sopra, attorno e sotto con 20 cm di letto e 20 cm di ricopertura, poi mettere un 60/80 cm di ghiaia e sopra fare un bello stabilizzato (ovviamente con posa di opportuno nastro giallo TLR tanto per evitare che uno scavatore tra 5 anni ranchi su tutto).
Ovviamente se sopra deve passare una strada bisogna anche vedere il carico dei mezzi previsti ed in caso di mezzi pesanti prevedere un bauletto protettivo in cls (non servirebbe con una profondità di posa di circa 1 metro ma più volte gli assestamenti del terreno fregano e non poco).
Sul discorso di avere due pompe che si spingono una nel sedere dell'altra i problemi sono limitati a patto che i calcoli di prevalenza e portata siano corretti.
Considerando la configurazione dell'impianto il separatore idraulico e la valvola di taratura tra collettore di andata e ritorno sono soluzioni accettabili.
Il problema è la portata di acqua in gioco: con poche migliaia/decine di migliaia di litri il separatore va benissimi, sopra i diciamo 30.000 lt/h conviene un bel tubo con una valvola di bilanciamento e taratura oppure (se vi sono circuiti a portata variabile sui secondari o utenze che possono essere spente) una valvola motorizzata a due vie comandata da una sonda di pressione differenziale che controlla le condizioni tra collettore di M e collettore di R.
Per tubo interrato preferisco decisamente in acciaio nero SS preisolato; il materiale plastico con l'acqua per riscaldamento (soprattutto se sui 85/80°C) non è così ben indicato.
Per la profondità di posa non vi sono indicazioni specifiche (non siamo come con l'antincendio che servono 80 cm filo superiore per problemi di congelamento) ma comunque è buona cosa prevedere sabbia sopra, attorno e sotto con 20 cm di letto e 20 cm di ricopertura, poi mettere un 60/80 cm di ghiaia e sopra fare un bello stabilizzato (ovviamente con posa di opportuno nastro giallo TLR tanto per evitare che uno scavatore tra 5 anni ranchi su tutto).
Ovviamente se sopra deve passare una strada bisogna anche vedere il carico dei mezzi previsti ed in caso di mezzi pesanti prevedere un bauletto protettivo in cls (non servirebbe con una profondità di posa di circa 1 metro ma più volte gli assestamenti del terreno fregano e non poco).