Situazione spinosa che sto affrontando per la progettazione di una vecchia attività autorimessa 75.1.A. Autorimessa condominiale interrata al solo piano -1, dotata purtroppo della sola rampa carrabile di accesso come unica via di esodo possibile (rientriamo proprio nel famoso caso di utilizzo in via eccezionale), perché non esiste altro modo di poter uscire da li. Autorimessa progettata decenni e decenni fa e ovviamente (coi piedi).
Arriviamo al nocciolo della questione. Punto S.4.9 - Esodo per persone con limitate capacità motorie.
Questa categoria non è in grado di poter percorrere agevolmente in autonomia 20 metri di rampa esterna con pendenza al 15-17%. In prossimità del varco di accesso però vi era un ex-locale centrale termica in disuso che sto valutando di adeguare come possibile spazio calmo e luogo protetto come stallo per mettere in sicurezza temporaneamente tale categoria di persone.
Allego stralcio da Cad:

Ora l'idea è questa. Come vedete qui il tratto di percorrenza è veramente minimo. Parliamo di circa 2 metri e mezzo una volta messo piede fuori dal varco coperto e affacciandomi sulla rampa a cielo scoperto. Vorrei evitare installazioni impiantistiche e far spendere una cifra spropositata per veramente un tratto così esiguo. La mia idea era al più di mettere un corrimano adiacente lato muro fino al raggiungimento della porta e al contempo un sistema di comunicazione bidirezione di emergenza all'interno dello spazio calmo.
L'accesso e la finestra/chiusura in planimetria li ho resi EI60 perchè vicini al varco di accesso e in caso di interferenza con fumi caldi ed irraggiamento.
Secondo voi potrebbe andare? O ritenete necessario aggiungere anche qualcos'altro?
PS. ringraziando il cielo non ha solaio a lastre predalles almeno.