Contabilizzazione Calore

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

Moderatore: Edilclima

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GabryLiv
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Iscritto il: sab nov 23, 2024 14:46

Contabilizzazione Calore

Messaggio da GabryLiv »

Salve,
scrivo per avere, se possibile, alcune delucidazioni sulla contabilizzazione del calore; premetto che ci capisco abbastanza poco ma qualcosina sto cercando di imparare.
Abito in un condominio finito di costruire nel 2012 con doppia caldaia per riscaldamento acqua calda sanitaria ed acqua calda dell'impianto di riscaldamento; in tutto 11 appartamenti divisi in 2 scale, 5 in una e 6 nell'altra, nel cui sotterraneo è situato il vano caldaie.
Esiste un solo contatore del gas per entrambe le due caldaie.
L'impianto è formato da fan coil in ogni appartamento e contacalorie caleffi ad ogni ingresso di ciascun appartamento.
In origine l'impianto prevedeva anche un chiller per il raffrescamento posizionato all'insaputa dell'Ingegnere sul tetto dell'edificio; dopo circa 5 anni, è stato tolto perchè il suo peso per mq era esattamente il doppio di quello per cui il solaio era stato progettato e quindi a rischio crollo.
Quindi adesso utilizziamo i fan coil solo ed esclusivamente per il riscaldamento.
Ma torniamo al problema su cui chiedo consiglio.
Da anni viene ripartita la spesa tra consumi volontari ed involontari al 80% e 20%.
Avendo io l'appartamento più disagiato, con muri all'esterno ed esposti a Nord ed ad Est ho sempre avuto un consumo maggiore rispetto a diversi condomini.
Ma negli ultimi anni la situazione sta peggiorando.
Tre condomini, hanno installato dei condizionatori per il raffrescamento estivo, ma con con pompa di calore, in modo da potersi riscaldare anche privatamente d'inverno e diminuendo il consumo del riscaldamento comune.
Alcuni condomini per esigenze lavorative sono poco presenti nel condominio, ed hanno un utilizzo molto basso del riscaldamento da sempre; tra questi una persona che in casa ha anche una stufa a pellet, installata nei primi anni in cui siamo tornati a vivere qui perchè alcuni lavori sugli impianti non erano ancora finiti e ci riscaldavamo con stufe private.
Un condomino, che aveva un alto utilizzo del riscaldamento nei suoi due appartamenti, ha iniziato a considerare la spesa troppo alta ed ha completamento spento i suoi fan coil, tenendo in casa una temperatura intorno ai 17-18 gradi e riscaldandosi eventualmente con stufe elettriche.
Le domande che pongo sono queste
Come si determina la percentuale tra consumi volontari ed involontari? Chi dovrebbe eseguire questi calcoli?
Al diminuire dei consumi dei vari appartamenti non dovrebbe corrispondere anche una diminuzione del rapporto tra consumi involontari e volontari?
Su alcuni siti ho letto che la nuova normativa prevede che si possa arrivare ad un rapporto dei consumi involontari-volontari fino a 50-50.
Inoltre la divisione delle spese viene fatta annualmente, mentre per avere un dettaglio più veritiero bisognerebbe prendere i consumi in coincidenza delle bollette e poi fare i calcoli bimestralmente; questo anche perchè abbiamo sul tetto un sistema di solare termico che ci permette di avere d'estate l'acqua calda quasi senza spendere niente.
Alla prossima riunione proporrò di installare un nuovo contatore del gas per poter dividere i consumi del gas delle due caldaie.
Vorrei avere delle informazioni per capire come muovermi per avere una migliore ripartizione delle spese del riscaldamento; per chiarire, non voglio che qualcuno paghi di più per me, ma neanche voglio pagare cifre esose perchè diverse persone non utilizzano praticamente quasi più il riscaldamento e sbilanciano l'impianto.
Ho sempre fatto l'esempio alle riunioni che se tutti non accendessero mai l'impianto di riscaldamento ed io lo accendessi per un minuto durante tutto l'inverno sarei costretto a pagare l'80% delle bollette del gas, un estremo lo so, ma rende bene l'idea...
Ringrazio coloro che mi risponderanno
SimoneBaldini
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Re: Contabilizzazione Calore

Messaggio da SimoneBaldini »

Avendo una cantabilizzazione diretta, è logico che le percentuali volontarie ed involontarie vengano determinate per differenza e non stabilite a priori. In questo modo al diminuire dei consumi volontari la quota involontaria rimane quasi inviariata aumentando di conseguenza la percentuale relativa. Quiesto lo si fa' se hai in centrale un contabilizzatore dedicato al riscaldamento, quelli individuali li avete gia'. Se c'è almeno quello del sanitario, per differenza con i consumi di gas puoi determinare l'energia lorda per il servizio riscaldamento.
boba74
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Iscritto il: mar mag 26, 2020 15:16

Re: Contabilizzazione Calore

Messaggio da boba74 »

In presenza di contacalorie, non capisco la necessità di fare questa distinzione "arbitraria" tra consumo volontario e involontario: perchè 80% e 20%? Dal momento che i contacalorie misurano i consumi volontari "reali", quelli involontari dovrebbero essere calcolati per differenza tra il totale e la somma dei volontari, e poi ripartiti a millesimi, quindi in tal caso se alcuni condomini spengono i loro fan coil e utilizzano altre fonti di riscaldamento, i consumi involontari dovrebbero rimanere al massimo uguali, e non aumentare.
Capirei se la contabilizzazione fosse di tipo indiretto (con i ripartitori) perchè in tal caso il coefficiente di proporzionalità tra involontari e volontari rimane fisso.
La cosa migliore sarebbe mettere un contacalorie in centrale termica sulla linea del riscaldamento, e dato che le caldaie fanno anche ACS, un contacalorie sulla linea ACS, in modo da suddividere ulteriormente i consumi tra riscaldamento e ACS. In questo modo i consumi involontari sono la differenza tra il totale e la somma delle letture dei contacalorie singoli.
Non credo serva a granchè far mettere un contatore gas sulla seconda caldaia, se entrambe le caldaie alimentano lo stesso impianto, al limite potrebbe avere senso se una caldaia fa riscaldamento e l'altra ACS, ma una volta installati i contacalorie è sufficiente fare una differenza, non occorre mettere 2 contatori del gas.
GabryLiv
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Iscritto il: sab nov 23, 2024 14:46

Re: Contabilizzazione Calore

Messaggio da GabryLiv »

Grazie delle risposte.
Ad oggi come detto abbiamo solamente i contabilizzatori di calore all'ingresso di ogni appartamento per quanto riguarda il riscaldamento, alla caldaia non c'è.
Per l'ACS invece abbiamo i contatori dei metri cubi di acqua calda sempre all'ingresso di ogni appartamento.
Le caldaie sono due, una per ciascun impianto, ma con unico contatore del gas in entrata al condominio.
Per quanto riguarda le rilevazioni vengono prese una volta l'anno.
Avendo anche il solare termico che permette d'estate di avere l'acqua calda sanitaria quasi gratis, sarebbe a parer mio più preciso prendere le rilevazioni dei consumi ogni due mesi in concomitanza delle bollette del gas.
Come detto al diminuire dei consumi volontari e mantenendo arbitrariamente le percentuali fisse tra involontario e volontario al 20-80% credo che venga penalizzato chi usa maggiormente l'impianto o non ha un'alternativa privata; forse mettendo il contacalorie alla caldaia del riscaldamento ed un contatore del gas su una delle due caldaie si potrebbe avere un calcolo più preciso.
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