Impianto ufficio postale

[eustassdkid]

Buonasera a tutti. Chiedo una vostra opinione sul progetto che vado ad illustrare di seguito. Ufficio postale in provincia di Belluno, composto da piano terra (100 mq) e piano seminterrato un po piu grande circa 150 mq. Il piano terra è attualmente riscaldato con dei radiatori in ghisa, mentre il piano seminterrato è non riscaldato. Come generatore di calore abbiamo una caldaia a gasolio da 31,4 KW, che attualmente serve solo il piano terra. Il committente adesso vorrebbe riscaldare il piano seminterrato e mi chiedevo quale fosse la soluzione impiantistica migliore, considerato che non devo fare raffrescamento per scelta del cliente ma solo riscaldamento e ricambio aria. La dispersione del piano terra è circa 12KW, mentre quella del piano seminterrato è circa 15KW. Io sarei orientato visto le dispersioni in gioco a mantenere la caldaia esistente e derivare l'impianto del piano seminterrato dall'impianto esistente. Anche perchè in caso di dotazione di nuovo impianto in locali non climatizzati l'intervento si configurerebbe come ampliamento con nuovi impianti con oneri di isolamento termico che il committente non è intenzionato a perseguire. Comunque il mio dubbio è sul sistema di emissione, io sarei per fare un impianto a radiatori anche per il piano seminterrato e un recuperatore per il ricambio aria; Voi avete altre idee che magari mi sfuggono?

[Esa]

La caldaia è certamente sufficiente. Io installerei dei radiatori, abbondanti.
Ovviamente, tutti con valvole termostatiche e regolazione sulla pompa.

[arkanoid]

Attenzione che sei in caso di ampliamento del volume riscaldato, e se è edificio indipendente senza altri volumi, anche sopra soglia.
Devi verificare comunque H't

[Ronin]

caldaia a gasolio e non la cambi a gas... perdi le detrazioni e continui a pagare il doppio di quello che spenderesti... che poi poste italiane dovrebbe anche avere una politica ESG di elettrificazione totale (sbandierano sui social di star facendo 4 MW di fotovoltaico su tutti i loro tetti).
bah

[extradry]

beh in provincia di BL non è detto che sia tutto tutto proprio gassificato come per gli "ombreggiamenti" non è detto che si riesca a montare il FTV oltre che se l'ufficio è al PT non è detto che sia facile arrivare al tetto o che il condominio ti dia l'uso del tetto

[ponca]

con i piccoli uffici di Poste ho visto che talvolta c'è la prassi che la proprietà sia di un privato che mette a disposizione di Poste un fondo in affitto
Poste prende in carico l'immobile con la relativa manutenzione ma dal momento che l'immobile è privato gli investimenti sulla dotazione impiantistica sono ridotti al minimo
temo che la richiesta nasca da una situazione di questo tipo

[Ronin]

non è detto che sia facile arrivare al tetto o che il condominio ti dia l'uso del tetto

sì, certo, come è certamente probabile che in effetti l'ufficio non sia nel capoluogo, ma in uno dei comuni non metanizzati.
ma con quello che costa il gasolio, anche senza FV, passare a un VRF si ripaga ben prima di aver finito di detrarre.

[Esa]

passare a un VRF si ripaga ben prima di aver finito di detrarre.

Penso non sia una buona soluzione, solo per il caldo. A parte il comfort, come fare nei bagni? quanto costa l'impianto? quanto costano i pezzi di ricambio? pulizia dei filtri? rumore? Forse dovranno anche potenziare l'allacciamento elettrico.
Poi avrebbe 2 impianti (caldaia e VRV): come li gestiscono?
Credo non ci siano soluzioni migliori che installare qualche radiatore collegato alla caldaia esistente.

[eustassdkid]

Grazie mille a tutti, effettivamente il comune in questione è in montagna e non c'è il gas metano. Il fabbricato in questione in questo caso è di proprietà di poste. Sono d'accordo con le valutazioni fatte su un eventuale impianto vrf. Domani devo andare in sopraluogo poi eventualmente vi aggiornerò. Grazie a tutti