Si tratta di una ristrutturazione che prevede il rifacimento della copertura, l'isolamento delle pareti, la realizzazione di un nuovo impianto termico, nonché una ridistribuzione degli spazi interni, con cambio di destinazione d'uso del piano sottotetto, che sarà trasformato in un ambiente domestico abitabile.
Alla luce di quanto sopra, sorgono dubbi interpretativi in merito all'applicazione delle prescrizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 199 del 2021, che stabilisce, tra le altre cose, l'obbligo di dotare gli edifici di impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, in caso di nuova costruzione o ampliamento.
Nello specifico, il Decreto richiede che l'ampliamento comporti un aumento della porzione climatizzata superiore al 15% rispetto alla porzione preesistente dell'edificio.
Nel nostro caso, sebbene non sia prevista la realizzazione di nuovi muri perimetrali o di ampliamenti volumetrici in senso stretto, il cambio di destinazione d'uso del sottotetto comporterebbe un incremento della superficie abitabile, portando la superficie climatizzata complessiva ad includere anche il terzo piano, attualmente non considerato come tale.
Secondo la vostra interpretazione è necessario considerare il suddetto cambio di destinazione d'uso come un "ampliamento" ai sensi del D.Lgs. 199/2021, con conseguente obbligo di dimensionare un impianto fotovoltaico adeguato per la produzione di energia elettrica, tenendo conto che tale intervento implicherebbe un incremento della superficie climatizzata superiore al 15%?
Vi ringrazio in anticipo.
Cambio di destinazione d'uso e fotovoltaico
Moderatore: Edilclima