Requisiti acustici passivi e sanatoria
Moderatore: Edilclima
Requisiti acustici passivi e sanatoria
Buongiorno a tutti.
Vi racconto questa situazione paradossale: lo studio di progettazione con cui collaboro ha presentato una SCIA in sanatoria per delle difformità nella distribuzione interna e nella dimensione e posizione di alcune finestre (le difformità in facciata sono poca roba, a dire il vero). Si tratta di una villetta unifamiliare; l'edificio risale al 1978 e le difformità da sanare risalgono all'epoca della costruzione dell'edificio (che non ha subito interventi successivi).
Il tecnico comunale, a cui è stata assegnata la pratica, richiede diverse integrazioni, tra cui... una "Dichiarazione sulla difesa dal rumore ai senso del DPCM 5/12/97"! . Noi abbiamo risposto che l'edificio e le difformità da sanare risalgono ad un epoca anteriore all'entrata in vigore del DPCM 5/12/97, quindi quest'ultimo non si applica. Come temevo, mi ha risposto che vale la "doppia conformità", quindi l'edificio deve essere conforme non solo alla normativa in vigore allora, ma anche a quella in vigore adesso. Allora ho scritto all'Ordine degli Architetti chiedendo un parere sulla legittimità dell'applicazione della doppia conformità anche nel caso di norme che non esistevano ancora quando è stato autorizzato l'edificio da sanare. Intanto: qualcuno di voi avrebbe idee/suggerimenti/riflessioni al riguardo? ...Se veramente l'edifico fosse soggetto alla verifica dei RAP... per non fare dichiarazioni false... bisognerebbe far cambiare serramenti, cassonetti, tutto... per una semplice compravendita! (Perché la sanatoria è finalizzata alla vendita dell'edificio! Che magari poi potrebbe venir demolito e ricostruito!!!)
Grazie a chi mi risponderà...
Vi racconto questa situazione paradossale: lo studio di progettazione con cui collaboro ha presentato una SCIA in sanatoria per delle difformità nella distribuzione interna e nella dimensione e posizione di alcune finestre (le difformità in facciata sono poca roba, a dire il vero). Si tratta di una villetta unifamiliare; l'edificio risale al 1978 e le difformità da sanare risalgono all'epoca della costruzione dell'edificio (che non ha subito interventi successivi).
Il tecnico comunale, a cui è stata assegnata la pratica, richiede diverse integrazioni, tra cui... una "Dichiarazione sulla difesa dal rumore ai senso del DPCM 5/12/97"! . Noi abbiamo risposto che l'edificio e le difformità da sanare risalgono ad un epoca anteriore all'entrata in vigore del DPCM 5/12/97, quindi quest'ultimo non si applica. Come temevo, mi ha risposto che vale la "doppia conformità", quindi l'edificio deve essere conforme non solo alla normativa in vigore allora, ma anche a quella in vigore adesso. Allora ho scritto all'Ordine degli Architetti chiedendo un parere sulla legittimità dell'applicazione della doppia conformità anche nel caso di norme che non esistevano ancora quando è stato autorizzato l'edificio da sanare. Intanto: qualcuno di voi avrebbe idee/suggerimenti/riflessioni al riguardo? ...Se veramente l'edifico fosse soggetto alla verifica dei RAP... per non fare dichiarazioni false... bisognerebbe far cambiare serramenti, cassonetti, tutto... per una semplice compravendita! (Perché la sanatoria è finalizzata alla vendita dell'edificio! Che magari poi potrebbe venir demolito e ricostruito!!!)
Grazie a chi mi risponderà...
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
sono paradossi della doppia conformità, volendo (giustamente) essere rigorosi, senza verifica dell'isolamento acustico di facciata non puoi ottenere la sanatoria
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
I gialli-rossi evidenziano solo uno spostamento delle finestre o anche una modifica delle dimensioni delle stesse?
Perchè se è solo uno spostamento, potresti dichiarare che le modifiche non sono rilevanti ai fini acustici... sempre che il tecnico pignolo le accetti!
Perchè se è solo uno spostamento, potresti dichiarare che le modifiche non sono rilevanti ai fini acustici... sempre che il tecnico pignolo le accetti!
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
Rieccomi... grazie per le risposte.
"I progetti relativi ad interventi sul patrimonio edilizio esistente che ne modifichino le caratteristiche acustiche devono essere corredati da dichiarazione del progettista che attesti il rispetto dei requisiti acustici stabiliti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 e dai regolamenti comunali."
Quindi secondo me quella porzione di facciata che viene modificata deve, secondo la norma, essere portata a rispettare il limite del 40 dB. Mentre le facciate che non subiscono modifiche, nonché quelle che non delimitano "ambienti di vita", non devono rispettare il requisito.
Solo che in pratica questo comporterebbe una relazione che prescrive nuovi serramenti e nuovi cassonetti, anche se soltanto per quella porzione di facciata della cucina. Non riesco a trovare altre soluzioni!
Grazie, è un buon suggerimento... ma purtroppo non sono solo spostamenti. Il problema c'è soprattutto per la facciata della cucina, che viene proprio modificata (e anche l'ambiente viene modificato, con la fusione di cucina e dispensa, previste da progetto originario, in un unico locale)... ho allegato lo stralcio della pianta. Qui mi sa che non ci si scappa. Anche perché siamo in Lombardia, e abbiamo la LR 13/2001 che all'art. 7 dice:barabba ha scritto: ↑mer set 06, 2023 21:04 I gialli-rossi evidenziano solo uno spostamento delle finestre o anche una modifica delle dimensioni delle stesse?
Perchè se è solo uno spostamento, potresti dichiarare che le modifiche non sono rilevanti ai fini acustici... sempre che il tecnico pignolo le accetti!
"I progetti relativi ad interventi sul patrimonio edilizio esistente che ne modifichino le caratteristiche acustiche devono essere corredati da dichiarazione del progettista che attesti il rispetto dei requisiti acustici stabiliti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 e dai regolamenti comunali."
Quindi secondo me quella porzione di facciata che viene modificata deve, secondo la norma, essere portata a rispettare il limite del 40 dB. Mentre le facciate che non subiscono modifiche, nonché quelle che non delimitano "ambienti di vita", non devono rispettare il requisito.
Solo che in pratica questo comporterebbe una relazione che prescrive nuovi serramenti e nuovi cassonetti, anche se soltanto per quella porzione di facciata della cucina. Non riesco a trovare altre soluzioni!
- Allegati
-
- Screenshot 2023-09-24 .jpg (27.26 KiB) Visto 10231 volte
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
le soluzioni possibili a mio parere sono queste
- il tecnico attesta che le differenze tra stato autorizzato e stato attuale non sono significative da un punto di vista acustico, noi sappiamo che ad essere rigorosi con la doppia conformità questo significa fare una forzatura ed assumersi una responsabilità non dovuta, tuttavia se si tratta di una variazione minima.. e si potrebbe anche far notar che la soluzione realizzata presenta una superficie vetrata inferiore rispetto a quanto previsto quindi è migliorativa e che l'elemento di facciata attesta sull'angolo cottura
- il proprietario adegua l'immobile a quanto richiesto, ad esempio sostituendo il serramento della cucina o ripristinando lo stato autorizzato
- l'immobile non viene venduto in quanto ha abusi non sanabili, restando in in attesa di vedere cosa succederà con il condono di cui si parla tanto..
- il tecnico attesta che le differenze tra stato autorizzato e stato attuale non sono significative da un punto di vista acustico, noi sappiamo che ad essere rigorosi con la doppia conformità questo significa fare una forzatura ed assumersi una responsabilità non dovuta, tuttavia se si tratta di una variazione minima.. e si potrebbe anche far notar che la soluzione realizzata presenta una superficie vetrata inferiore rispetto a quanto previsto quindi è migliorativa e che l'elemento di facciata attesta sull'angolo cottura
- il proprietario adegua l'immobile a quanto richiesto, ad esempio sostituendo il serramento della cucina o ripristinando lo stato autorizzato
- l'immobile non viene venduto in quanto ha abusi non sanabili, restando in in attesa di vedere cosa succederà con il condono di cui si parla tanto..
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
Dici che si potrebbe tentare questa strada? L'avevo pensato, ma mi sembrava un po' tirata, soprattutto in relazione a quanto prescrive la L.R. che ho citato nel precedente messaggio. C'è da dire che comunque una volta che il tecnico comunale lo avesse accettato... su un edificio del 1978 credo sia difficile che possa esserci il rischio di contestazioni future.
Grazie per avermi dato il tuo parere!
Re: Requisiti acustici passivi in sanatoria
Buongiorno a tutti, mi ricollego a questo interessante post per chiedervi un parere su un caso del tutto simile:
immobile construito nel 1972 totalmente abusivo per cui è stato richiesto permesso di costruire in sanatoria.
Il tecnico comunale chiede anche in questo caso una "Dichiarazione sulla difesa dal rumore ai senso del DPCM 5/12/97" al fine di verificare la doppia conformità.
Secondo voi la richiesta è legittima?
Grazie!!!
immobile construito nel 1972 totalmente abusivo per cui è stato richiesto permesso di costruire in sanatoria.
Il tecnico comunale chiede anche in questo caso una "Dichiarazione sulla difesa dal rumore ai senso del DPCM 5/12/97" al fine di verificare la doppia conformità.
Secondo voi la richiesta è legittima?
Grazie!!!
Ultima modifica di spuntop il gio apr 25, 2024 12:09, modificato 5 volte in totale.
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
Legittima dal punto di vista normativo e corretta in un paese serio.
Hai voluto costruire nel 1972 in modo furbo senza alcun permesso edilizio? Adesso non puoi trattare l'immobile come se fosse esistente, quindi se lo metti a posto, ti prendi oltre alla multa i maggiori oneri della tua furbizia.
Hai voluto costruire nel 1972 in modo furbo senza alcun permesso edilizio? Adesso non puoi trattare l'immobile come se fosse esistente, quindi se lo metti a posto, ti prendi oltre alla multa i maggiori oneri della tua furbizia.
Re: Requisiti acustici passivi in sanatoria
Sono d'accordo!
In realtà il quesito me l'ha posto un amico/collega che nel fratempo mi ha dato qualche elemento in più e che mi ha lasciato molto perplesso... il Permesso di Costruire in sanatoria è addirittura stato già rilasciato ed in quella occasione il tecnico comunale non ha chiesto nulla in termini di requisiti acustici passivi.
Ora lo studio in cui lavora ha inoltrato al comune la Segnalazione Certificata di Agibilità (naturalmente senza nessuna relazione tecnica di collaudo acustico o altra dichiarazione in merito) ed il tecnico del comune, che nel frattempo è cambiato, gliel'ha chiesta!
Secondo me, anche se il permesso di costruire è già stato rilasciato, comunque per l'agibilità è una dichiarazione che va fatta!
In realtà il quesito me l'ha posto un amico/collega che nel fratempo mi ha dato qualche elemento in più e che mi ha lasciato molto perplesso... il Permesso di Costruire in sanatoria è addirittura stato già rilasciato ed in quella occasione il tecnico comunale non ha chiesto nulla in termini di requisiti acustici passivi.
Ora lo studio in cui lavora ha inoltrato al comune la Segnalazione Certificata di Agibilità (naturalmente senza nessuna relazione tecnica di collaudo acustico o altra dichiarazione in merito) ed il tecnico del comune, che nel frattempo è cambiato, gliel'ha chiesta!
Secondo me, anche se il permesso di costruire è già stato rilasciato, comunque per l'agibilità è una dichiarazione che va fatta!
Ultima modifica di spuntop il gio apr 25, 2024 12:09, modificato 3 volte in totale.
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
e la richiesta comporterà come minimo la sostituzione dei serramenti e l'installazione di prese d'aria silenziate per verificare l'isolamento di facciataspuntop ha scritto: ↑mer apr 24, 2024 15:20Sono d'accordo!barabba ha scritto: ↑mer apr 24, 2024 10:57 Legittima dal punto di vista normativo e corretta in un paese serio.
Hai voluto costruire nel 1972 in modo furbo senza alcun permesso edilizio? Adesso non puoi trattare l'immobile come se fosse esistente, quindi se lo metti a posto, ti prendi oltre alla multa i maggiori oneri della tua furbizia.
In realtà il quesito me l'ha posto un amico/collega che nel fratempo mi ha dato qualche elemento in più e che mi ha lasciato molto perplesso... il Permesso di Costruire in sanatoria è addirittura stato già rilasciato ed in quella occasione il tecnico comunale non ha chiesto nulla in termini di requisiti acustici passivi.
Ora lo studio in cui lavora ha inoltrato al comune la Segnalazione Certificata di Agibilità (naturalmente senza nessuna relazione tecnica di collaudo acustico o altra dichiarazione in merito) ed il tecnico del comune, che nel frattempo è cambiato, gliel'ha chiesta!
Secondo me, anche se il permesso di costruire è già stato rilasciato, comunque per l'agibilità è una dichiarazione che va fatta!
poi se è un edificio plurifamiliare andranno realizzati pavimenti galleggianti e riqualificate le pareti divisorie
probabilmente poi andranno realizzate nuove colonne di scarico
auguri
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
Ciao non è proprio in tema ma ci provo senza fare un argomento nuovo... in Piemonte la relazione dei requisiti acusticvi passivi (quindi previsionale) senza prova in opera può redigerla un tecncio abilitato senza che sia necessariamente un TCA?
Garzie
Garzie
Re: Requisiti acustici passivi e sanatoria
Cara Anna, l'ordine degli architetti a cui hai girato la questione, ti ha poi fatto avere una risposta in merito?