competenza attività 73

[etec83]

Mi ritrovo in una situazione un po' incasinata, ho un complesso industriale con all'interno 3 titolarità differenti di cui solo una però soggetta a prevenzione incendi.
Succede che i 3 soggetti svolgono attività con comunicazioni funzionali, nel senso che le due titolarità forniscono il materiale al terzo soggetto che svolge poi l'attività di prevenzione incendi.
Gli impianti antincendio sono comuni, alcune aree sono comuni, alcune vie d'esodo sono comuni è stato pertanto previsto nel progetto approvato l'attività 73.

Mi chiedo qual è il limite di competenza dell'attività 73? Le altre due attività non sono soggette, chi firmerà la SCIA della 73 si prende responsabilità anche degli spazi degli altri due soggetti? Sugli impianti antincendio comuni sicuramente, ma per quanto concerne i singoli spazi dei 2 tenant e le loro US indipendeti?
Cioè ovviamente quando ho fatto il progetto VV.F ho rappresentato tutti gli spazi e tutte le vie d'esodo comuni e non (forse sbagliando), quindi presentando la SCIA un solo soggetto mi viene il dubbio che tutta la responsabilità ora ricada sul soggetto che firmerà la SCIA, ma ovviamente il terzo soggetto non vuole prendersi la responsabilità degli spazi di terzi.

O chi firmà la 73 si prende la responsabilità solo delle parti comuni?

Esce il vigile del fuoco, la US di tizio ostruita chi si prende la denuncia 758, chi ha firmato la SCIA o l'altro soggetto?

Forse conveniva presentare un progetto in cui si rappresentavano solo le vie d'esodo comuni e le vie d'esodo dell'attività soggetta?

[weareblind]

L'attività singolarmente soggetta fa la sua pratica, che non deve essere una 73.
Se non c'è amministratore, la 73 la firmano congiuntamente.
Quindi il legale rappresentante soggetto firma la sua e ne risponde, tutti e 3 firmano la 73 e rispondono insieme delle parti comuni soggette.

Ma mica hanno comunicazioni dirette?

[etec83]

Sì, ma la valutazione progetto per l'attività 73 l'ha presentata il titolare A che è anche soggetto a prevenzione incendi per le sue attività, mentre gli altri due titolari B e C, che non sono soggetti a prevenzione incendi, non avevano obbligo di presentare nulla.

Quindi mi ritrovo che oggi il titolare A, ha ottenuto un parere positivo, fatto da altro tecnico, con un progetto unitario con inseriti B e C, citando giustamente anche l'attività 73 perchè ci sono delle comunicazioni dirette, gli impianti, strutture e vie d'esodo in comune.
Adesso però mi ritrovo che gli altri due soggetti "B" e "C" mica se la vogliono cointestare l'attività 73, vogliono che se la becchi tutta A.

E' anche vero che tutti gli impianti antincendio (IRAI ed idranti) sono di A, ma l'impianto fotovoltaico che copre tutta la copertura ad esempio è di B ed A non vuole avere la responsabilità delle US indipendenti di B e C.

Pensavo di ripresentare una pratica di valutazione progetto solo per A in altro modo, ma forse non è una soluzione valida.


Tra l'altro non so, ma a te Milano le pratiche cointestate le accettano ancora?
A me han detto che con Prince non riescono più a cointestarle.

[weareblind]

Secondo me è errato a monte, la 73 non deve comprendere l'intera A.
Prince è un problema loro.

[Tom Bishop]

Tra l'altro non so, ma a te Milano le pratiche cointestate le accettano ancora?

La responsabilità deve essere in capo ad una persona sola, come sempre in ambito sicurezza. Le pratiche cointestate non sono ammesse. In questi casi è indispensabile fare un protocollo di intesa tra i vari interlocutori e uno solo, per incarico di tutti, si prende l'onere di coordinatore e se ne prende la responsabilità. Nel protocollo di intesa vengono descritti oneri ed obblighi di tutti i firmatari sia in gestione in esercizio che in emergenza. Il protocollo di intesa lo consegni con la pratica 73 al Comando e lo aggiorni tutte le volte che ci sono delle modifiche.

[travereticolare]

Nell'ultimo articolo di antincendio (Complessi edilizi caratterizzati da promiscuità: rischi di incendio e valutazioni di sicurezza - 04/2024) si legge:

"Le attività promiscue prima citate sono tutte individuate al punto 73 dell’allegato I al D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151 come “Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5.000 m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità”. Al fine degli adempimenti di cui al D.P.R. n. 151/2011, le istanze o le segnalazioni certificate di inizio attività potranno essere sottoscritte congiuntamente da tutti i responsabili delle attività che configurano la n. 73 oppure da un loro incaricato"

[Tom Bishop]

Nell'ultimo articolo di antincendio (Complessi edilizi caratterizzati da promiscuità: rischi di incendio e valutazioni di sicurezza - 04/2024) si legge:

"Le attività promiscue prima citate sono tutte individuate al punto 73 dell’allegato I al D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151 come “Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5.000 m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità”. Al fine degli adempimenti di cui al D.P.R. n. 151/2011, le istanze o le segnalazioni certificate di inizio attività potranno essere sottoscritte congiuntamente da tutti i responsabili delle attività che configurano la n. 73 oppure da un loro incaricato"

Non sono d'accordo.