Ciao a tutti,
in una piccola falegnameria (200 mq) per costruzione di arredamenti (ci sono 6 macchine di tipo comune), c'è un impianto di aspirazione delle polveri di legno (con innesti sulle macchine che, seppur vecchie, sono già predisposte allo scopo) che termina in un filtro a maniche esterno, quest'ultimo già classificato ATEX dal costruttore. Vi pongo le seguenti domande:
1. anche se le macchine hanno l'aspirazione, questa però non è un miracolo che abbatte completamente la polvere. Ovviamente ne aspira la maggior parte magari da sotto il piano di lavoro ma nell'immediato intorno della lavorazione, ad esempio verso l'alto, avrò sempre proiezione di almeno un po' di polveri di legno. in questo caso l'emissione è di grado continuo, primo o secondo? Non riesco a capirlo.
2. l'interno delle tubazioni in acciaio che costituiscono la rete di aspirazione è da considerare sempre di grado continuo? Sono dubbioso perchè in teoria le emissioni sono intese dal sistema di contenimento verso l'ambiente, quindi in questo caso non avrei neanche emissioni (le giunzioni non sono considerate sorgenti emissione). Però a volte mi sembra di vedere classificate anche l'interno di condotte...
Qualcuno sa aiutarmi e/o ha avuto a che fare con falegnamerie?
Grazie.
FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
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Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
Qualcuno si vuole sbilanciare?
Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
Provo a risponderti, anche se sono un pò arrugginito in materia.
1) il grado di emissione dipende dalla capacità del sistema di aspirazione di ridurre la concentrazione delle polveri al di sotto del LFL con il dovuto margine di sicurezza e questo dipende dalla tipologia di macchina ed anche dal tipo di materiale
2) l'interno delle tubazioni e del sistema di contenimento saranno zone 20. Poi le giunzioni delle tubazioni in depressione non costituiranno SE verso l'esterno.
1) il grado di emissione dipende dalla capacità del sistema di aspirazione di ridurre la concentrazione delle polveri al di sotto del LFL con il dovuto margine di sicurezza e questo dipende dalla tipologia di macchina ed anche dal tipo di materiale
2) l'interno delle tubazioni e del sistema di contenimento saranno zone 20. Poi le giunzioni delle tubazioni in depressione non costituiranno SE verso l'esterno.
Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
L'Appendice C della EN 12779 "Safety of woodworking machines — Chip and dust extraction systems with fixed installation — Safety requirements" parla proprio del tuo caso
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Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
Concludo:
1. Il grado di emissione è un dato di ingresso e dipende dal tipo di sorgente di emissione. Grado di emissione + disponibilità ed efficacia della ventilazione determinano il tipo di zona
2. L'interno delle tubazioni è normalmente zona 20 oppure 21 ed effettivamente essendo in depressione anche la rottura delle giunzioni non determina SE
Ho poi approfondito e verificato perchè ero arrugginito anche io:Provo a risponderti, anche se sono un pò arrugginito in materia.
1) il grado di emissione dipende dalla capacità del sistema di aspirazione di ridurre la concentrazione delle polveri al di sotto del LFL con il dovuto margine di sicurezza e questo dipende dalla tipologia di macchina ed anche dal tipo di materiale
2) l'interno delle tubazioni e del sistema di contenimento saranno zone 20. Poi le giunzioni delle tubazioni in depressione non costituiranno SE verso l'esterno.
1. Il grado di emissione è un dato di ingresso e dipende dal tipo di sorgente di emissione. Grado di emissione + disponibilità ed efficacia della ventilazione determinano il tipo di zona
2. L'interno delle tubazioni è normalmente zona 20 oppure 21 ed effettivamente essendo in depressione anche la rottura delle giunzioni non determina SE
Grazie.L'Appendice C della EN 12779 "Safety of woodworking machines — Chip and dust extraction systems with fixed installation — Safety requirements" parla proprio del tuo caso
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Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
sono un ingegnere ambientale e posso darti qualche consiglio. Per quanto riguarda l'emissione di polveri di legno, questa dipende molto dalla tipologia di lavorazione e dall'efficienza dell'impianto di aspirazione. In generale, se l'impianto è ben mantenuto e adeguatamente dimensionato, le emissioni dovrebbero essere di grado continuo ma limitate. Riguardo le tubazioni, è corretto considerarle di grado continuo, poiché possono accumulare polvere e quindi potenzialmente emettere particolato durante la pulizia o in caso di perditemmaarrccoo ha scritto: ↑lun gen 03, 2022 18:12 Ciao a tutti,
in una piccola falegnameria (200 mq) per costruzione di arredamenti (ci sono 6 macchine di tipo comune), c'è un impianto di aspirazione delle polveri di legno (con innesti sulle macchine che, seppur vecchie, sono già predisposte allo scopo) che termina in un filtro a maniche esterno, quest'ultimo già classificato ATEX dal costruttore. Vi pongo le seguenti domande:
1. anche se le macchine hanno l'aspirazione, questa però non è un miracolo che abbatte completamente la polvere. Ovviamente ne aspira la maggior parte magari da sotto il piano di lavoro ma nell'immediato intorno della lavorazione, ad esempio verso l'alto, avrò sempre proiezione di almeno un po' di polveri di legno. in questo caso l'emissione è di grado continuo, primo o secondo? Non riesco a capirlo.
2. l'interno delle tubazioni in acciaio che costituiscono la rete di aspirazione è da considerare sempre di grado continuo? Sono dubbioso perchè in teoria le emissioni sono intese dal sistema di contenimento verso l'ambiente, quindi in questo caso non avrei neanche emissioni (le giunzioni non sono considerate sorgenti emissione). Però a volte mi sembra di vedere classificate anche l'interno di condotte...
Qualcuno sa aiutarmi e/o ha avuto a che fare con falegnamerie?
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Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
Sto lavorando anche io su una falegnameria. Mi hanno fornito una relazione Atex a mio avviso lacunosa, vorrei fare degli approfondimenti, ma sono un po' acerbo sull'argomento. Quali sono i riferimenti normativi per la classificazione Atex in presenza di polveri? Che software usate?
Tom Bishop
Re: FALEGNAMERIA E ZONE ATEX
Oggi i riferimenti normativi sono
CEI EN 60079-10-2
CEI 31-56 (anche se ufficialmente abrogata è ancora tecnicamente valida)
CEI EN 60079-10-2
CEI 31-56 (anche se ufficialmente abrogata è ancora tecnicamente valida)