Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Moderatore: Edilclima
Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Ciao a tutti, vi chiedo pareri in merito a impianti autonomi da realizzare in appartamenti di piccola taglia, per i quali il fabbisogno termico per le dispersioni è ridotto, ma c’è naturalmente esigenza di produrre acs, raffrescare ecc. Si parla di fabbisogni per dispersioni stimati con metodo mensile stazionario dell’ordine di 2-2.5 kW in zona E (-5° C esterni) di cui per ventilazione poco meno della metà (potrebbe poi installarsi anche una vmc, riducendo questo fabbisogno) senza considerare alcun fattore di ripresa.
Pompe di calore (taglia sotto i 4 kW se ne trovano?) con riscaldamento a pavimento (sempre molto apprezzato) sembrerebbero eccessive e potrebbero andare in crisi; lo spazio per l’impianto è sempre minimo e al massimo si possono installare sistemi compatti con armadio ad incasso. L’alternativa è un sistema a split, che sarebbe comunque sovradimensionato, a meno di non fare una zonizzazione con una canalizzabile (anche se il riscaldamento ad aria è sempre un po’ mal visto e comunque sto sistema viene a costare); ma in tal caso avrei un accumulo di acs a parte (a meno di sistemi tipo Daikin Multiplus o Mitsubishi Ecodan, ma si torna sempre a sistemi con potenze eccessive, che magari andrebbero un po’ meglio per l’estivo, ma sarebbero comunque sovradimensionati con il rischio di non rispettare le verifiche di Legge10).
La soluzione del riscaldamento elettrico a pavimento sarebbe da scartare.
Voi che configurazioni di impianti adottate? Siete a conoscenza di pompe di calore a ridotta potenza o sistemi che si adattino a situazioni di questo tipo?
Pompe di calore (taglia sotto i 4 kW se ne trovano?) con riscaldamento a pavimento (sempre molto apprezzato) sembrerebbero eccessive e potrebbero andare in crisi; lo spazio per l’impianto è sempre minimo e al massimo si possono installare sistemi compatti con armadio ad incasso. L’alternativa è un sistema a split, che sarebbe comunque sovradimensionato, a meno di non fare una zonizzazione con una canalizzabile (anche se il riscaldamento ad aria è sempre un po’ mal visto e comunque sto sistema viene a costare); ma in tal caso avrei un accumulo di acs a parte (a meno di sistemi tipo Daikin Multiplus o Mitsubishi Ecodan, ma si torna sempre a sistemi con potenze eccessive, che magari andrebbero un po’ meglio per l’estivo, ma sarebbero comunque sovradimensionati con il rischio di non rispettare le verifiche di Legge10).
La soluzione del riscaldamento elettrico a pavimento sarebbe da scartare.
Voi che configurazioni di impianti adottate? Siete a conoscenza di pompe di calore a ridotta potenza o sistemi che si adattino a situazioni di questo tipo?
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Quanti mq?appartamenti di piccola taglia
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
PDC aria acqua da 4 kW
non vedo problemi enormi di sovradimensionamento, anzi mi preoccuperei quasi del fatto che in estate hai poca potenza se devi fare raffrescamento
sono macchine che a mio modestissimo parere hanno inverter e capacità di modulare con questi numeri
non stiamo parlando di PDC da 16 kW messe a caso su fabbisogni ridicoli
in alternativa con PDC aria-aria sicuramente hai un impianto più semplice e meno costoso
ma ti leghi all'espansione diretta e non so se questo sia lungimirante e sicuramente hai meno comfort o quanto meno chi compra avrà qualche remora
non vedo problemi enormi di sovradimensionamento, anzi mi preoccuperei quasi del fatto che in estate hai poca potenza se devi fare raffrescamento
sono macchine che a mio modestissimo parere hanno inverter e capacità di modulare con questi numeri
non stiamo parlando di PDC da 16 kW messe a caso su fabbisogni ridicoli
in alternativa con PDC aria-aria sicuramente hai un impianto più semplice e meno costoso
ma ti leghi all'espansione diretta e non so se questo sia lungimirante e sicuramente hai meno comfort o quanto meno chi compra avrà qualche remora
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Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Aggregati compatti idronici monoblocco da 5kW che producono riscaldamento, raffrescamento, acqua calda e ventilazione con recupero in un solo gruppo.
Link in privato se serve.
Link in privato se serve.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Split aria/aria e riscaldamento elettrico a pavimento, più scalda salviette nel bagno (oltre al pavimento).
PdC per ACS.
PdC per ACS.
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Siamo sui 60-70 mq (trilocali con 2 bagni)
Si, il riscaldamento ad aria non è molto gradito...ponca ha scritto: ↑ven mar 01, 2024 11:28 PDC aria acqua da 4 kW
non vedo problemi enormi di sovradimensionamento, anzi mi preoccuperei quasi del fatto che in estate hai poca potenza se devi fare raffrescamento
sono macchine che a mio modestissimo parere hanno inverter e capacità di modulare con questi numeri
non stiamo parlando di PDC da 16 kW messe a caso su fabbisogni ridicoli
in alternativa con PDC aria-aria sicuramente hai un impianto più semplice e meno costoso
ma ti leghi all'espansione diretta e non so se questo sia lungimirante e sicuramente hai meno comfort o quanto meno chi compra avrà qualche remora
Il mio dubbio sulle pdc con potenza ridotta su impianti ad ancora più ridotto fabbisogno è dovuto al fatto che non ci sono molti riscontri del loro utilizzo, almeno per quanto nelle mia ridotta conoscenza.
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Certo, grazie, così ci do un'occhiata.NoNickName ha scritto: ↑ven mar 01, 2024 11:33 Aggregati compatti idronici monoblocco da 5kW che producono riscaldamento, raffrescamento, acqua calda e ventilazione con recupero in un solo gruppo.
Link in privato se serve.
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Le mie perplessità in merito alle pdc sono riferite soprattutto alla portata minima che viene indicata dal produttore, che non potrà essere quella richiesta da un impianto a pavimento con potenze ridotte (in genere siamo sui 500 l/h e il radiante per una appartamento con dispersioni così ridotte si aggira su portate che sono anche meno della metà di quella minima).
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Perché? Puoi far circolare la portata che vuoi.per il radiante a servizio di un appartamento con dispersioni ridotte, si aggira su portate che sono anche meno della metà di quella minima
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Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Eh, no. La portata minima è imposta. La differenza deve essere fatta circolare in un bypass o in una valvola di sfioro.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Hai ragione. Mi sono spiegato male.
Intendevo dire che un impianto a pannelli radianti può rendere sempre la stessa potenza, se abbini correttamente portata e temperatura di mandata.
Il SW che uso mi consente di
- stabilita la temperatura di mandata, verificare la resa al variare della portata
- stabilita la portata, verificare la resa al variare della temperatura di mandata.
Semplicemente questo era quello che volevo dire.
Intendevo dire che un impianto a pannelli radianti può rendere sempre la stessa potenza, se abbini correttamente portata e temperatura di mandata.
Il SW che uso mi consente di
- stabilita la temperatura di mandata, verificare la resa al variare della portata
- stabilita la portata, verificare la resa al variare della temperatura di mandata.
Semplicemente questo era quello che volevo dire.
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Quindi, inserendo un bypass differenziale, che mi consenta di mantenere la portata minima di circolazione nella pdc, dirottando sul ritorno l'eccesso di portata necessario al riscaldamento a pavimento, devo gestire solo l'eccesso di potenza della pdc, con una sua modulazione e con conseguenti on-off nei periodi di minor richiesta.
Spesso per esigenze di spazio può essere conveniente, nonostante tutto, utilizzare aggregati compatti o sistemi ad incasso, i quali non mi sembra prevedano già bypass differenziale, e possono avere degli accumuli inerziali dai 16 ai 30 litri (alcuni prevedono anche appositi incassi per accumuli di 50 litri). Per le taglie di pdc più piccole (4-5 kW) questi accumuli potrebbero essere sufficienti, anche perchè non ci sono grandi alternative con spazi disponibili ridotti.
Voi avete riscontri sull'uso di questi sistemi ad incasso? Sono affidabili?
Spesso per esigenze di spazio può essere conveniente, nonostante tutto, utilizzare aggregati compatti o sistemi ad incasso, i quali non mi sembra prevedano già bypass differenziale, e possono avere degli accumuli inerziali dai 16 ai 30 litri (alcuni prevedono anche appositi incassi per accumuli di 50 litri). Per le taglie di pdc più piccole (4-5 kW) questi accumuli potrebbero essere sufficienti, anche perchè non ci sono grandi alternative con spazi disponibili ridotti.
Voi avete riscontri sull'uso di questi sistemi ad incasso? Sono affidabili?
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Io non so, perché non li uso.Voi avete riscontri sull'uso di questi sistemi ad incasso? Sono affidabili?
Certamente troverai le risposte giuste da altri esperti rassicuranti o da altri professionisti.
Re: Impianti autonomi in appartamenti con ridotto fabbisogno
Se si tratta di costruzioni a nuovo dovrebbe essere prevista anche la VMC.
Se fai anche raffrescamento a pavimento deve essere previsto anche un deumidificatore.
Se consideri questo un'aggregato compatto a tutt'aria sembra la soluzione più semplice (e non hai neanche unità esterna da piazzare) :
altrimenti devi ipotizzare di avere per ogni appartamento anche un locale tecnico per mettere tutti gli impianti ( e in un appartamento gli spazi sono pochi).
Se fai anche raffrescamento a pavimento deve essere previsto anche un deumidificatore.
Se consideri questo un'aggregato compatto a tutt'aria sembra la soluzione più semplice (e non hai neanche unità esterna da piazzare) :
altrimenti devi ipotizzare di avere per ogni appartamento anche un locale tecnico per mettere tutti gli impianti ( e in un appartamento gli spazi sono pochi).