AUTORIMESSA ESISTENTE DM 1986 CON ALCUNE GRANE DI RESISTENZA AL FUOCO

[mmaarrccoo]

Grande supercondominio del 1995 costituito da 2 condomini adiacenti ciascuno con propria autorimessa di un piano interrato (solo questa soggetta, no condominio). I 2 blocchi sono separati dal piano interrato fino al tetto dell'ultimo appartamento. La pratica originale è stata fatta unica per l'intero insediamento ma i condomini, essendo 2, hanno poi avuto vicissitudini separate con diversi amministratori. Uno ha continuato a rinnovare il CPI della propria porzione, l'altro dormiva e non ha mai fatto nulla. Risultato: quello che non ha fatto nulla ha fatto trascorrere 25 anni facendo decadere la possibilità di fare un rinnovo ora (per la gioia degli attuali condomini che devono ripagare) e adesso bisogna spezzare la pratica e fare SCIA della porzione abbandonata (cat. B) riferendosi però al progetto originale approvato (con tutto quello che comporta fare una SCIA oggi rispetto alla cultura antincendio di 25 anni fa... In pratica il progetto approvato non è altro che il progetto architettonico con 4 note antincendio e stop La richiesta CPI poco meglio).
Condivido queste domande:

1. Non esistono CERT.REI (che quindi devo fare ora), c'è semplicemente una dichiarazione firmata dove si dice che le strutture sono conformi a quelle di progetto ed in progetto c'è semplicemente scritto sulla tavola che tutte le strutture sarebbero state REI120, cosa che non è richiesta dal DM. Infatti 120 serve solo verso il condominio vicino mentre verso il condominio di pertinenza soprastante basta 90 (la cosa bella è che lo strutturale stesso parla, per il solaio della autorimessa, di predalles REI90, quindi già qui la dichiarazione del professionista è ciucca). E a prima vista abbiamo proprio difficoltà a dichiarare REI120. Voi fareste un non aggravio dichiarando 90 ed evidenziando che è quanto richiesto dalla norma oppure che cosa?

2. Sarei legittimato ad usare la circolare 91/61 corretto? Potrei usare questa dove mi conviene ed il DM 2007 dove posso? Oppure è necessario usare sempre una delle due?

3. Tuttavia la circolare 91/61 ha evidenti carenze. Vi faccio un esempio per il solaio autorimessa che è in lastre alleggerite in polistirolo. Ovviamente non ha sfoghi di sovrappressione e la circolare 91/61 non li prevede, il DM 2007 sì. Se scelgo la prima posso omettere un dispositivo di sicurezza ed è anche vero che se l'edificio è vecchio ed esistente non è che posso rifare tutto con le accortezze recenti, d'altra parte si tratta di SCIA su progetto approvato dell'epoca. Voi come vi comportate in casi come questi?

4. L'autorimessa ha esodo da 4 punti: rampa + 2 scale che escono in giardino (quindi ci piove all'interno) + 1 scala che sale attraverso il condominio e poi esce al pilotis e da qui verso l'esterno. Pongo una domanda su quest'ultima scala ed allego qui sotto stralcio autorimessa dove si vede tale scala interna. Sbaglio o l'art. 3.6.2 del DM (qui sotto, richiesto REI120 per scale e ascensore) non mi tocca e quindi non devo dare nessuna resistenza se non 90 al confine tra autorimessa e cantine/condominio? Scappando dall'autorimessa mi lascerei l'incendio alle spalle tramite separazione 90, non vedo perchè dovrei avere anche un ulteriore vano scala 120.

Annotazione 2024-01-11 133523b.jpg (47 KiB) Visto 636 volte

5. Ma il DM che tipo di comunicazione richiede per autorimesse che hanno 41 posti auto ed un condominio soprastante non soggetto? Filtro a prova di fumo come riportano le note del testo di Malizia al punto 3.5.3? E se avevo solo 40 posti (lo chiedo perchè uno sembra aggiunto dopo)?

Grazie.

Annotazione 2024-01-11 133523.jpg (106.46 KiB) Visto 636 volte

[Gmeister]

adesso bisogna spezzare la pratica

e la porzione "regolare" come fa ad essere regolare se la pratica è ancora unita?

Comunque, in generale non è una situazione così rara a dire il vero. In questi casi, mia personale prassi, taglio la testa al toro e faccio nuova valutazione progetto con il codice, con tutti gli adeguamenti che comporta, così come il CERT.REI lo farei con metodo analitico (se verifica) con le norme attuali, altrimenti si riqualifica il solaio con metodo sperimentale.

A mio avviso, cercando di tenere in piedi una situazione come la tua, non hai il controllo sulle variabili che sono intervenute e magari vengono fatti adeguamenti, anche costosi, ma che poi magari non bastano o sono oggettivamente obsoleti, mentre altri, magari necessari e teoricamente più sicuri (secondo la normativa attuale) ma non prescritti all'epoca vengono ignorati.
Hai un titolo scaduto da 25 anni, con molta attenzione e con tutti i crismi del caso, io farei nuova VP e poi SCIA.

[mmaarrccoo]

adesso bisogna spezzare la pratica

e la porzione "regolare" come fa ad essere regolare se la pratica è ancora unita?

Ah è molto semplice, la porzione regolare presenta rinnovo scrivendo che si riferisce al solo loro compartimento e tanti saluti, tanto ai VVF spesso nessuno controlla ed eventualmente si accontentano di vedere che quel numero di pratica è stato rinnovato

Comunque, in generale non è una situazione così rara a dire il vero. In questi casi, mia personale prassi, taglio la testa al toro e faccio nuova valutazione progetto con il codice, con tutti gli adeguamenti che comporta, così come il CERT.REI lo farei con metodo analitico (se verifica) con le norme attuali, altrimenti si riqualifica il solaio con metodo sperimentale.

A mio avviso, cercando di tenere in piedi una situazione come la tua, non hai il controllo sulle variabili che sono intervenute e magari vengono fatti adeguamenti, anche costosi, ma che poi magari non bastano o sono oggettivamente obsoleti, mentre altri, magari necessari e teoricamente più sicuri (secondo la normativa attuale) ma non prescritti all'epoca vengono ignorati.
Hai un titolo scaduto da 25 anni, con molta attenzione e con tutti i crismi del caso, io farei nuova VP e poi SCIA.

Dipende dai casi. Intanto un progetto approvato c'è e ripartire da capo con il COPI verosimilmente aumenterebbe la quantità di cose che devono essere rifatte con i criteri di oggi... Quindi mi trovo anche con la necessità di dover salvare l'esistente...

[Gmeister]

Come dici tu, e hai ragione, dipende dai casi, in più di un'occasione il codice si è dimostrato un buon strumento anche sull'esistente.
Mettiamola così: se io dovessi spendere 100k in adeguamenti sulla base di un progetto vecchio, o 120k con il codice, dovendo io asseverare, spiegherei per bene la situazione e senza dubbio andrei sulla seconda ipotesi.

[mmaarrccoo]

In alcuni casi abbiamo effettivamente rifatto con il COPI, qui abbiamo ritenuto di non farlo. Tra l'altro i CERT.REI sarebbero stati da fare ex-novo lo stesso e comunque possono esserci alcune strutture che una volta erano permesse (circ. 91/61...) ed oggi non più, quindi anche nell'ottica di non aggravare la spesa...

[mmaarrccoo]

Avete dei suggerimenti per quanto esposto al primo post?
Grazie.