Immobile vincolato e ristrutturazione completa

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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frensis90
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Immobile vincolato e ristrutturazione completa

Messaggio da frensis90 »

Buongiorno a tutti,

sono un "giovane" ingegnere civile che ha comprato un immobile vincolato (vincolo totale interno esterno) e si sta accingendo a ristrutturarlo.
Dopo quasi un anno di tira e molla con la soprintendenza siamo alle battute finali per quanto riguarda la ristrutturazione degli spazi interni.
Per ciò che concerne invece il lato impiantistico mi hanno dato carta bianca a patto di rispettare le ovvie norme di decoro (no motori in facciata, no grosse aperture).

Vi faccio una breve presentazione dell'alloggio prima di arrivare alla domanda: situato al piano 1, non ha terrazzi né cortili in cui piazzare motori di PDC. Ha una pianta di 120mq, con un'altezza media di 5m.
Date le grandi altezze infatti, l'immobile verrà frazionato e verranno realizzati due soppalchi.

Ora presento le mie perplessità, partendo dal presupposto che ovviamente mi affiderò a personalità 'navigate' del settore per il dimensionamento dell'impianto, devo comunque levarmi alcuni dubbi:

1- fin'ora ho avuto a che fare con 3 termotecnici e idraulici, ognuno che tira acqua al suo mulino e l'impressione, neanche troppo poco evidente, è che vogliano solo vendermi le macchine che hanno a magazzino o dei marchi con cui collaborano.
Dato che non posso creare grandi aperture, l'ultimo ha pensato bene di suggerirmi come opzione l'installazione di due motori interni che necessitano di due areazioni da 70x70cm (mi sembra molto intelligente come proposta, dati i vincoli)

2- oltre alla 'malafede' ho anche notato un'incompetenza ed una passività disarmante nell'approccio alla problematica : chi ha detto vendi l'appartamento, chi ha detto riscalda a resistenze elettriche (si, con 3000€ al mese di bolletta so che si può fare), chi ha detto lascia caldaia a gas originale (peccato non sia a norma perchè scarica in facciata)

Sicuramente il mio problema deriva dal fatto che sono in una piccola cittadina di 40.000 persone che è sempre andata avanti a passaparola e ammiocuggino, e l'innovazione piu clamorosa degli ultimi 10 anni che ha visto è stata probabilmente quella dei monopattini elettrici.

Finito lo sfogo, è da un po' che mi documento e se pur non sia il mio campo, credo che ci siano soluzioni più calzanti alle mie necessità, se pur più costose.

Quindi arrivo finalmente alle domande:

1- ho visto che esistono pompe di calore in grado di fare anche ACS oltre che caldo e freddo, da installare all'interno che necessitano solo di due sfiati sull'esterno della dimensione di circa 10x10 cm. Dove sta l'inghippo? A livello di COP mi sembrano comunque efficienti tanto quanto quelle a motore esterno

2- avrei un disimpegno all'ingresso in grado di contenere questa cabina e se necessario anche un serbatoio di stockaggio per acs, quindi potrei separare le utenze dei due alloggi o consigliate l'installazione di due cabine separate?

3- domanda che sicuramente e giustamente anticipa le risposte di molti, avete qualche esperto da consigliare in zona Imperia?
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