Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

Agevolazioni previste, documentazione richiesta, ecc.

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solaris
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Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

Messaggio da solaris »

Premetto che non sono un libero professionista ma lavoro per una piccola impresa, che fornisce il materiale (impianti HVAC), dopo averlo acquistato dai produttori, e subappalta la posa in opera ad altra impresa.

Il caso è questo: cliente vuole sostituire la vecchia caldaia + radiatori con un impianto a PdC e riscaldamento a pavimento a secco, usufruendo del Superbonus. Bisogna quindi effettuare la doppia verifica prezzi unitari + massimale allegato A DM costi massimi.

Ora, sul DEI c'è un radiante a basso spessore ma differisce per diversi aspetti dal sistema che vorremmo proporre, per cui l'unica è procedere con analisi dei prezzi. Quindi, prendo uno a uno i prezzi dei vari componenti dell'impianto (pannello, tubo, collante, fascia di bordo, ecc...oppure, per velocizzare, direttamente costo impianto al mq) e creo il prezzo unitario del solo materiale. Ottenuto il prezzo "base", in cui devo includere anche i prezzi del trasporto, scarico e accatastamento, a questo ci dovrò sommare l'incidenza della manodopera, eventuali noli, spese generali e utile d'impresa.

Quello che non mi è chiaro è quale prezzo devo prendere per il materiale: il costo sostenuto dall'impresa per acquistare il materiale dal produttore? Oppure il costo sostenuto dal cliente, e che comprende anche il guadagno dell'impresa? Considerato che al materiale, in seguito, dovrò aggiungere anche l'utile d'impresa, mi viene da pensare che non si debba usare il prezzo al cliente finale, ma solo il prezzo che l'impresa sostiene per acquistare il materiale, da listino e con applicazione dello sconto.

Inoltre non ho capito se prevedere aggiunte ulteriori, dal momento che si tratta di lavori in subappalto. Il DEI Impianti Tecnologici 2023 dice qualcosa in proposito al punto 5) della pagina 'Avvertenze' ma in tutta onestà non riesco a decifrarlo...sarà che mi fuma il cervello dopo aver studiato innumerevoli normative, interpelli, FAQ e chiarimenti vari!

Vi sarei molto grato se riusciste a darmi una mano! Ma in ogni caso, grazie per tutto l'aiuto che inconsapevolmente mi avete dato negli ultimi anni con le vostre illuminanti discussioni.
archspf
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

Messaggio da archspf »

solaris ha scritto: gio mag 18, 2023 12:01 Premetto che non sono un libero professionista ma lavoro per una piccola impresa, che fornisce il materiale (impianti HVAC), dopo averlo acquistato dai produttori, e subappalta la posa in opera ad altra impresa.

Il caso è questo: cliente vuole sostituire la vecchia caldaia + radiatori con un impianto a PdC e riscaldamento a pavimento a secco, usufruendo del Superbonus. Bisogna quindi effettuare la doppia verifica prezzi unitari + massimale allegato A DM costi massimi.

Ora, sul DEI c'è un radiante a basso spessore ma differisce per diversi aspetti dal sistema che vorremmo proporre, per cui l'unica è procedere con analisi dei prezzi. Quindi, prendo uno a uno i prezzi dei vari componenti dell'impianto (pannello, tubo, collante, fascia di bordo, ecc...oppure, per velocizzare, direttamente costo impianto al mq) e creo il prezzo unitario del solo materiale. Ottenuto il prezzo "base", in cui devo includere anche i prezzi del trasporto, scarico e accatastamento, a questo ci dovrò sommare l'incidenza della manodopera, eventuali noli, spese generali e utile d'impresa.

Quello che non mi è chiaro è quale prezzo devo prendere per il materiale: il costo sostenuto dall'impresa per acquistare il materiale dal produttore? Oppure il costo sostenuto dal cliente, e che comprende anche il guadagno dell'impresa? Considerato che al materiale, in seguito, dovrò aggiungere anche l'utile d'impresa, mi viene da pensare che non si debba usare il prezzo al cliente finale, ma solo il prezzo che l'impresa sostiene per acquistare il materiale, da listino e con applicazione dello sconto.

Inoltre non ho capito se prevedere aggiunte ulteriori, dal momento che si tratta di lavori in subappalto. Il DEI Impianti Tecnologici 2023 dice qualcosa in proposito al punto 5) della pagina 'Avvertenze' ma in tutta onestà non riesco a decifrarlo...sarà che mi fuma il cervello dopo aver studiato innumerevoli normative, interpelli, FAQ e chiarimenti vari!

Vi sarei molto grato se riusciste a darmi una mano! Ma in ogni caso, grazie per tutto l'aiuto che inconsapevolmente mi avete dato negli ultimi anni con le vostre illuminanti discussioni.
Il costo delle forniture potrà essere determinato:
a) sulla base della media di più preventivi richiesti a diversi fornitori
b) sulla base del prezzo di listino al netto dello sconto installatore

Il prezzo al cliente finale, infatti, conterrebbe già altri oneri che diversamente vanno aggiunti al prezzo "base". Dal punto di vista dell'asseveratore, mi limiterei a ricostruire un prezzo congruo, senza ulteriori oneri (es. subappalto), in quanto il relativo costo deve intendersi come "massimale unitario agevolabile".
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Coin Mattia
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

Messaggio da Coin Mattia »

Io personalmente ragiono in questo modo:
a) fornitura: la calcolo in base ai materiali presenti sui prezzari DEI e/o Regionale; raramente mi ha capitato di dover inserire le voci da listino prezzi ufficiale di un'azienda (piuttosto "forzo" a cercare un prodotto simile a simil prezzo), in quel caso applico uno sconto dal listino del 40-50% (ma chiedo conferma al termotecnico per queste indicazioni);
b) manodopera: la calcolo in base alle voci presenti sul prezzario Regionale (lo trovo più corretto rispetto a quelli nazionali visto che è "locale", anche se solitamente è inferiore) cercando di pareggiarlo con una % uguale alla manodopera indicata nei prezzari DEI per la lavorazione più similare (nel tuo caso la posa dell'altro pav. radiante a basso spessore);
c) noli e trasporti: anche qui bisognerebbe calcolarli in base alle voci dei prezzari (io personalmente, usando il Veneto, ho una voce semplificata a % sul totale, che uso per la sua estrema comodità)
d) oneri di sicurezza: 3% della somma a+b+c
e) spese generali: 15% della somma a+b+c+d
f) utile d'impresa: 10% della somma a+b+c+d+e

(onestamente non ricordo da dove uscissero le % per le voci d) e) e f), ma se non sbaglio son standardizzate)

Non penso vada bene né usare i prezzi di acquisto dell'impresa (l'impresa può avere accordi particolari con il fornitore) nè tantomeno un rincaro perchè c'è il subappalto.
solaris
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

Messaggio da solaris »

Coin Mattia ha scritto: gio mag 18, 2023 16:08 d) oneri di sicurezza: 3% della somma a+b+c
Io sono abbastanza sicuro che gli oneri di sicurezza siano inclusi nelle spese generali, così ho letto nelle spiegazioni di diversi prezzari. Comunque sì, le percentuali SG e UI sono più o meno standardizzate intorno a quei valori.
Coin Mattia ha scritto: gio mag 18, 2023 16:08 b) manodopera: la calcolo in base alle voci presenti sul prezzario Regionale (lo trovo più corretto rispetto a quelli nazionali visto che è "locale", anche se solitamente è inferiore) cercando di pareggiarlo con una % uguale alla manodopera indicata nei prezzari DEI per la lavorazione più similare (nel tuo caso la posa dell'altro pav. radiante a basso spessore);
La manodopera, per come ho capito io, si determina moltiplicando il costo orario della manodopera per le ore effettivamente lavorate. E per l'intervento complessivo non è difficile, basta moltiplicare il numero di giorni lavorati per 8 e sai quante ore ha lavorato il singolo installatore, ma per una lavorazione singola come si fa? Si chiede all'installatore di cronometrare il montaggio del gruppo pompa? :D Questa è un'altra cosa che mi chiedo da un po'. Ma scherzi a parte, probabilmente si può risalire alle ore dedicate a una singola lavorazione facendo una proporzione tra il costo della singola lavorazione e il costo totale delle opere. Ha senso?
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

Messaggio da archspf »

solaris ha scritto: gio mag 18, 2023 17:30
Coin Mattia ha scritto: gio mag 18, 2023 16:08 d) oneri di sicurezza: 3% della somma a+b+c
Io sono abbastanza sicuro che gli oneri di sicurezza siano inclusi nelle spese generali, così ho letto nelle spiegazioni di diversi prezzari. Comunque sì, le percentuali SG e UI sono più o meno standardizzate intorno a quei valori.
Costi della sicurezza "aziendali" (es. dpi), non gli oneri collettivi del cantiere che invece sono sempre in carico al committente e sono da determinare analiticamente per le opere compiute nel loro complesso.
solaris ha scritto: gio mag 18, 2023 17:30
Coin Mattia ha scritto: gio mag 18, 2023 16:08 b) manodopera: la calcolo in base alle voci presenti sul prezzario Regionale (lo trovo più corretto rispetto a quelli nazionali visto che è "locale", anche se solitamente è inferiore) cercando di pareggiarlo con una % uguale alla manodopera indicata nei prezzari DEI per la lavorazione più similare (nel tuo caso la posa dell'altro pav. radiante a basso spessore);
La manodopera, per come ho capito io, si determina moltiplicando il costo orario della manodopera per le ore effettivamente lavorate. E per l'intervento complessivo non è difficile, basta moltiplicare il numero di giorni lavorati per 8 e sai quante ore ha lavorato il singolo installatore, ma per una lavorazione singola come si fa? Si chiede all'installatore di cronometrare il montaggio del gruppo pompa? :D Questa è un'altra cosa che mi chiedo da un po'. Ma scherzi a parte, probabilmente si può risalire alle ore dedicate a una singola lavorazione facendo una proporzione tra il costo della singola lavorazione e il costo totale delle opere. Ha senso?
Si, la manodopera si ricava dal montante ore per ciascuno operatore, rispetto al prezzo orario di ciascuna qualifica. Spesso è difficile risalire a tale dato ed occorre fare, come suggerisce @Coin Mattia, un'operazione di "reverse engineering" a partire dall'incidenza desunta dall'opera compiuta più simile del prezzario.
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solaris
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

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archspf ha scritto: gio mag 18, 2023 16:06 Il costo delle forniture potrà essere determinato:
a) sulla base della media di più preventivi richiesti a diversi fornitori
b) sulla base del prezzo di listino al netto dello sconto installatore

Il prezzo al cliente finale, infatti, conterrebbe già altri oneri che diversamente vanno aggiunti al prezzo "base". Dal punto di vista dell'asseveratore, mi limiterei a ricostruire un prezzo congruo, senza ulteriori oneri (es. subappalto), in quanto il relativo costo deve intendersi come "massimale unitario agevolabile".
Mi sembra sensato. Ma per lo sconto installatore come si comporta? Utilizza direttamente lo sconto proposto dal produttore oppure applica una percentuale "a forfait"? (es: 40-50% come l'altro collega)

Per quanto riguarda il subappalto sulle prime pagine del DEI c'è scritto quanto segue:
quando all'impresa sia richiesta una qualsiasi fornitura che esuli dalla sua attività specifica e per la quale debba rivolgersi ad operatore di altra categoria, le quotazioni riportate non comprendono gli oneri per correponsabilità e garanzie, le spese generali ed utili relativi alla sub-fornitura. Tali oneri, spese ed utili sono suscettibili di valutazioni differenziate, in rapporto alla loro entità assoluta e relativa, alla corresponsabilità e garanzie ed alle pattuizioni particolari: in genere variano dal 15% al 26,50%. In ogni caso, tali maggiorazioni possono essere riconosciute solo se computate dall'impresa ed accettate dal Committente al momento della formulazione della richiesta aggiuntiva. Le suddette stesse maggiorazioni non sono dovute per tutte le prestazioni conosciute o conoscibili al momento dell'affidamento dell'appalto.
Da questo a me pare di capire che, se il committente accetta il pagamento di questo extra, sia consentito rivedere il prezzo aggiungendo la maggiorazione dal 15% al 26,50%. Ma forse sono meno bravo in italiano di quello che penso!
solaris
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

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archspf ha scritto: gio mag 18, 2023 17:38 Costi della sicurezza "aziendali" (es. dpi), non gli oneri collettivi del cantiere che invece sono sempre in carico al committente e sono da determinare analiticamente per le opere compiute nel loro complesso.
La distinzione tra le spese della sicurezza aziendali e quelle da PSC la sapevo, però sono abbastanza sicuro che in caso di subappalto sia l'impresa affidataria a dover corrispondere le spese della sicurezza, senza ribasso, all'impresa esecutrice, non il committente.
archspf
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Re: Prima analisi dei prezzi: un aiutino?

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solaris ha scritto: gio mag 18, 2023 17:53
archspf ha scritto: gio mag 18, 2023 16:06 Il costo delle forniture potrà essere determinato:
a) sulla base della media di più preventivi richiesti a diversi fornitori
b) sulla base del prezzo di listino al netto dello sconto installatore

Il prezzo al cliente finale, infatti, conterrebbe già altri oneri che diversamente vanno aggiunti al prezzo "base". Dal punto di vista dell'asseveratore, mi limiterei a ricostruire un prezzo congruo, senza ulteriori oneri (es. subappalto), in quanto il relativo costo deve intendersi come "massimale unitario agevolabile".
Mi sembra sensato. Ma per lo sconto installatore come si comporta? Utilizza direttamente lo sconto proposto dal produttore oppure applica una percentuale "a forfait"? (es: 40-50% come l'altro collega)

Per quanto riguarda il subappalto sulle prime pagine del DEI c'è scritto quanto segue:
quando all'impresa sia richiesta una qualsiasi fornitura che esuli dalla sua attività specifica e per la quale debba rivolgersi ad operatore di altra categoria, le quotazioni riportate non comprendono gli oneri per correponsabilità e garanzie, le spese generali ed utili relativi alla sub-fornitura. Tali oneri, spese ed utili sono suscettibili di valutazioni differenziate, in rapporto alla loro entità assoluta e relativa, alla corresponsabilità e garanzie ed alle pattuizioni particolari: in genere variano dal 15% al 26,50%. In ogni caso, tali maggiorazioni possono essere riconosciute solo se computate dall'impresa ed accettate dal Committente al momento della formulazione della richiesta aggiuntiva. Le suddette stesse maggiorazioni non sono dovute per tutte le prestazioni conosciute o conoscibili al momento dell'affidamento dell'appalto.
Da questo a me pare di capire che, se il committente accetta il pagamento di questo extra, sia consentito rivedere il prezzo aggiungendo la maggiorazione dal 15% al 26,50%. Ma forse sono meno bravo in italiano di quello che penso!
@solaris tu devi redigere una congruità, non costruire un prezzo favorevole all'impresa o al committente. Il costo effettivo sarà determinato con separato preventivo, che potrà risultare maggiore o minore dell'importo massimo agevolabile.
Il sub-appalto di norma ha già i suoi margini derivanti da un'offerta, fatta all'appaltatore, minore di quella che questi girerà al committente, ma sono fattori che ai fini della congruità di una spesa (in senso generale e soprattutto ai fini fiscali) non ci devono interessare.
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