Smaltimento di fumo e calore
Moderatore: Edilclima
Smaltimento di fumo e calore
Buongiorno ho un problema con lo smaltimento fumo e calore di emergenza. nel paragrafo S.8.5:
2. Lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza può essere realizzato per mezzo di aperture di smaltimento dei prodotti della combustione verso l’esterno dell’edificio. Tali aperture coincidono generalmente con quelle già ordinariamente disponibili per la funzionalità dell’attività (es. finestre, lucernari, porte, …
Nel paragrafo S.8.5.1, punto b:
S.8.5.1 Caratteristiche
1. Le aperture di smaltimento devono essere realizzate in modo che:
b. fumo e calore smaltiti non interferiscano con il sistema delle vie d’esodo, non propaghino l’incendio verso altri locali, piani o compartimenti.
Ma quindi posso utilizzare una porta che fa parte del sistema via di esodo (uscita finale)?
Grazie
2. Lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza può essere realizzato per mezzo di aperture di smaltimento dei prodotti della combustione verso l’esterno dell’edificio. Tali aperture coincidono generalmente con quelle già ordinariamente disponibili per la funzionalità dell’attività (es. finestre, lucernari, porte, …
Nel paragrafo S.8.5.1, punto b:
S.8.5.1 Caratteristiche
1. Le aperture di smaltimento devono essere realizzate in modo che:
b. fumo e calore smaltiti non interferiscano con il sistema delle vie d’esodo, non propaghino l’incendio verso altri locali, piani o compartimenti.
Ma quindi posso utilizzare una porta che fa parte del sistema via di esodo (uscita finale)?
Grazie
Re: Smaltimento di fumo e calore
non sarebbe corretto considerare la superficie delle UE come aperture di smaltimento dei prodotti della combustione
in via generale il fumo caldo tende ad andare in alto
se il fumo esce dalle UE vuol dire che si è accumulato nel fabbricato e solo da lì può uscire
considerando i tempi necessari per l'esodo comunque mi preoccupa relativamente questo aspetto
dipende molto dal tipo di attività
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Re: Smaltimento di fumo e calore
Trovo più corretto computarla fra le superfici di smaltimento solo se tale "uscita di sicurezza" è costituita da un varco permanentemente aperto verso l'esterno (come capita spesso in determinate autorimesse o alcuni capannoni industriali) e mi garantisce un'altezza libera dal calpestio superiore a 2,0 m e con un discreto margine (generalmente è questa la soglia minima da garantire per lo strato di aria fredda non inificiata dai fumi e dal calore dello strato caldo superiore e quindi non mi ostacolerebbe l'esodo degli occupanti). Se l'uscita invece presenta dei battenti o porte scorrevoli allora non la considero come superficie di smaltimento fumo e calore. Tenendo poi a mente che in quel caso dovresti considerare solo la luce di passaggio sotto-porta o fra l'intelaiatura. Non credo che in fase di sopralluogo i VV.F possano annoverarla come Sup. smaltimento in questo modo.
Re: Smaltimento di fumo e calore
Grazie mille Ing. Caruso e Stfire.
- travereticolare
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Re: Smaltimento di fumo e calore
Questo passaggio del Codice è un po' controverso a mio parere e concordo con stfire che dipende molto dal tipo di attività che si considera. Difficile dire senza vedere il progetto se una porta US possa essere considerata o meno ai fini dello smaltimento fumo e calore.
Il codice riporta "A differenza dei SEFC, correttamente dimensionati, lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza non ha la funzione di creare un adeguato strato libero dai fumi durante lo sviluppo dell’incendio, ma solo quello di facilitare l’opera di estinzione dei soccorritori."
Una volta che gli occupanti sono usciti dall'attività, perché non potrei aprire le porte di emergenza per far evacuare il fumo? in generale le aperture dovrebbero essere realizzate nella parte alta del fabbricato, ma se si ha la necessità di computare le US a mio avviso potrebbe andare bene.
Starei attento a non considerare aperture di aerazione sottostanti o adiacenti a vie d’esodo esterne.
In un progetto, avevo una concessionaria posta al piano terra di un edificio civile. Alcuni infissi (finestre) aprivano su un corridoio di passaggio che era esodo per gli occupanti dell'edificio civile soprastante. Il calcolo delle aperture di aerazione lo feci senza considerare quegli infissi poichè pericolosi per l'esodo degli occupanti del condominio, che potrebbe avvenire in un tempo diverso dall'evacuazione degli occupanti presenti nella concessionaria.
Il codice riporta "A differenza dei SEFC, correttamente dimensionati, lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza non ha la funzione di creare un adeguato strato libero dai fumi durante lo sviluppo dell’incendio, ma solo quello di facilitare l’opera di estinzione dei soccorritori."
Una volta che gli occupanti sono usciti dall'attività, perché non potrei aprire le porte di emergenza per far evacuare il fumo? in generale le aperture dovrebbero essere realizzate nella parte alta del fabbricato, ma se si ha la necessità di computare le US a mio avviso potrebbe andare bene.
Starei attento a non considerare aperture di aerazione sottostanti o adiacenti a vie d’esodo esterne.
In un progetto, avevo una concessionaria posta al piano terra di un edificio civile. Alcuni infissi (finestre) aprivano su un corridoio di passaggio che era esodo per gli occupanti dell'edificio civile soprastante. Il calcolo delle aperture di aerazione lo feci senza considerare quegli infissi poichè pericolosi per l'esodo degli occupanti del condominio, che potrebbe avvenire in un tempo diverso dall'evacuazione degli occupanti presenti nella concessionaria.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
Re: Smaltimento di fumo e calore
Grazie, per la risposta, da lunedì sera inizierò una simulazione di progetto, difficile capire il codice se non lo applichi.travereticolare ha scritto: ↑mer mar 29, 2023 09:55 Questo passaggio del Codice è un po' controverso a mio parere e concordo con stfire che dipende molto dal tipo di attività che si considera. Difficile dire senza vedere il progetto se una porta US possa essere considerata o meno ai fini dello smaltimento fumo e calore.
Il codice riporta "A differenza dei SEFC, correttamente dimensionati, lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza non ha la funzione di creare un adeguato strato libero dai fumi durante lo sviluppo dell’incendio, ma solo quello di facilitare l’opera di estinzione dei soccorritori."
Una volta che gli occupanti sono usciti dall'attività, perché non potrei aprire le porte di emergenza per far evacuare il fumo? in generale le aperture dovrebbero essere realizzate nella parte alta del fabbricato, ma se si ha la necessità di computare le US a mio avviso potrebbe andare bene.
Starei attento a non considerare aperture di aerazione sottostanti o adiacenti a vie d’esodo esterne.
In un progetto, avevo una concessionaria posta al piano terra di un edificio civile. Alcuni infissi (finestre) aprivano su un corridoio di passaggio che era esodo per gli occupanti dell'edificio civile soprastante. Il calcolo delle aperture di aerazione lo feci senza considerare quegli infissi poichè pericolosi per l'esodo degli occupanti del condominio, che potrebbe avvenire in un tempo diverso dall'evacuazione degli occupanti presenti nella concessionaria.
Sicuramente in attività rischio vita A o parte di attività non aperte al pubblico possano essere utilizzate, ovviamente al primo progetto mi confronterò con i funzionari vvf della mia città.
Re: Smaltimento di fumo e calore
ho risposto poco fa su una discussione simile...come compromesso si potrebbe sostenere che soltanto la parte alta apribile (sopra 2 m) degli infissi a quota terreno si utilizza come computo della superficie di smaltimento (quindi con infisso alto 2,5 per dire, si tiene conto solo del mezzo superiore).
poi secondo me avrebbero dovuto scrivere (come nella regola tecnica delle attività commerciali, per dire) che una parte delle aperture necessarie devono essere poste nella parte bassa...immagino evacui meglio un locale con aperture basse+ alte che lo stesso locale con aperture solo alte, senza effetto camino
poi secondo me avrebbero dovuto scrivere (come nella regola tecnica delle attività commerciali, per dire) che una parte delle aperture necessarie devono essere poste nella parte bassa...immagino evacui meglio un locale con aperture basse+ alte che lo stesso locale con aperture solo alte, senza effetto camino
Re: Smaltimento di fumo e calore
applicando il COPI, le soluzioni conformi per il LPII prevedono le aperture di smaltimento di fumo e calore d’emergenza
alte o basse non mi risulta che sia definito
è richiesta una superficie senza complicare troppo la vita
per LP superiore ovviamente il discorso cambia
alte o basse non mi risulta che sia definito
è richiesta una superficie senza complicare troppo la vita
per LP superiore ovviamente il discorso cambia
Re: Smaltimento di fumo e calore
beh, il punto in cui si raccomanda di prevederle in alto è il S.8.5.3 comma 1: "Le aperture di smaltimento dovrebbero essere distribuite uniformemente nella porzione superiore di tutti i locali, al fine di facilitare lo smaltimento dei fumi caldi dagli ambiti del compartimento."
Non è definita quanta parte alta e quanta parte bassa, ma il COPI dice: fatele in alto il più possibile...se davano indicazioni migliori non era peggio...
Non è definita quanta parte alta e quanta parte bassa, ma il COPI dice: fatele in alto il più possibile...se davano indicazioni migliori non era peggio...
Re: Smaltimento di fumo e calore
è scritto al condizionale come in altre note o paragrafi del COPI
non è un obbligo
se riesci a farle nella parte alta del fabbricato tanto meglio
ma se non riesci ti arrangi come puoi (sempre in funzione del rischio dell'attività)
lo smaltimento fumo e calore in emergenza non è un SEFC