Valvola 3 vie

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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m.muccione
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Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Buongiorno, ho un dubbio su quanto riporta Caleffi sulla valvola a 3 vie per la regolazione di portata ai terminali. Si sostiene che essendo un impianto a portata costante, l'impianto (se bilanciato staticamente) risulta sempre bilanciato. Ciò mi risulta vero se la regolazione fosse on/off, ma se la 3 vie modulasse la portata ai terminali, nel tratto tra 3 vie e terminali la portata non sarebbe più costante, quindi varierebbero le perdite di carico e quindi il circuito non risulterebbe più bilanciato (la valvola chiuderebbe la sezione di passaggio verso il terminale, aumentando le perdite di carico). Sono io che mi sono perso qualcosa in questo ragionamento?
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

sì: l'impianto è sempre bilanciato perchè la tre vie devia una parte della portata sulla terza via (in modo che la portata sul terminale è variabile), ma la somma delle due portate a valle della tre vie è sempre costante (e pari alla portata costante a monte della tre vie).
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Continuo a non capire, nel momento in cui, mettiamo che ho 4 terminali, la tre vie va a parzializzare uno di questi, ho che la tre vie lato terminale diminuisce l'apertura, e apre lato by-pass. Questo non cambia le perdite di carico nel tratto valvola-terminale (chiudendo lato temrinale offre una maggiore resistenza al passaggio)? non ho più le stesse perdite di carico del caso portata massima
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da NoNickName »

m.muccione ha scritto: sab mar 04, 2023 19:40 non ho più le stesse perdite di carico del caso portata massima
Hai ragione, perché il tratto traverso perde meno del terminale. Se la pompa è a giri costanti, la portata sulla via traversa è maggiore che sulla via dritta.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

m.muccione ha scritto: sab mar 04, 2023 19:40 Continuo a non capire
per circuito bilanciato si intende che fornisce la portata corretta a tutti i terminali.
se i terminali sono asserviti da tre vie, normalmente la tre vie è una miscelatrice sul ritorno: quando è totalmente "diritta", il ramo di bypass è chiuso e la portata scorre tutta sul terminale (è come se la valvola non ci fosse); quanto è totalmente "deviata", la portata scorre interamente nel bypass, il terminale è come se non ci fosse. nelle posizioni intermedie si ha parte della portata che gira sul bypass e parte sul terminale, ma la somma delle portate dei due rami è costante (perchè la pompa è a portata costante).
viceversa se usi una tre vie deviatrice la si mette sulla mandata: quando è totalmente "diritta", sul bypass non passa niente, quando è totalmente deviata passa tutto sul bypass. il risultato è lo stesso.

ovviamente la portata sul terminale varia (questo è lo scopo della regolazione, se non occorresse variarla, non si metterebbe alcuna valvola, si andrebbe a portata costante regolando staticamente solo coi detentori), ma a monte/valle della valvola a tre vie la portata non varia (la somma dei due rami è costante, o meglio quasi-costante, se la valvola è correttamente selezionata: a volte quando è molto grande sul bypass si aggiunge una flangia tarata, per aumentare la perdita di carico in modo che sia circa uguale sui due rami; normalmente è sufficiente scegliere una tre vie di uno o due diametri inferiore al tubo, in modo da aggiungere al ramo traverso una pdc concentrata), sicchè il circuito, una volta bilanciato (=una volta assicurato che in condizioni nominali tutti i terminali hanno la portata prevista), rimane tale qualunque siano le posizioni delle valvole a tre vie.

nel caso che citi, sul tratto terminale la portata varia (è quello che DEVE succedere, se la valvola è chiamata a parzializzare), ma la somma della portata al terminale e di quella del bypass rimane costante (circa), sicchè il funzionamento degli altri tre terminali non è influenzato dalla posizione della tre vie del quarto (che è la definizione di circuito bilanciato)
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da NoNickName »

Parallelo elettrico: 4 resistenze da 1kOhm in parallelo (4 terminali). La resistenza totale è 250ohm.
Adesso sostituiamo una delle resistenze (un terminale) con una tre vie (come fossero due resistenze in parallelo), in cui la via dritta è 750ohm e la via traversa è 500ohm. Questa resistenza equivalente è 187.5 ohm. Una bella differenza.
A parità di portata (corrente elettrica, come una pompa a portata costante), ipotizziamo 0.1A, nel primo caso avremmo una caduta di tensione di 25V, nel secondo caso 18.7V
Al contrario, e avessimo un generatore di tensione (pompa a pressione costante) di 24Vdc, nel primo caso avremmo una corrente di 96mA, nel secondo caso 128mA
Quindi rimane costante una cippa.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

NoNickName ha scritto: sab mar 04, 2023 22:15 Parallelo elettrico: 4 resistenze da 1kOhm in parallelo (4 terminali). La resistenza totale è 250ohm...
non ho capito bene. quindi seconodo te se in un circuito con 4 terminali uguali in parallelo di cui 3 con le valvole di intercettazione chiuse, le apro tutte e tre, la portata della pompa cosa fa? quadruplica? :lol:
Ultima modifica di Ronin il sab mar 04, 2023 23:33, modificato 2 volte in totale.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: sab mar 04, 2023 23:18 non ho capito bene. quindi seconodo te se in un circuito con 4 terminali uguali in parallelo di cui 3 con le valvole di intercettazione chiuse, le apro tutte e tre, la portata della pompa cosa fa? quadruplica? :lol:
Ovviamente no, cosa te lo fa pensare? O meglio come ho potuto instillarti questo dubbio.
Ma, se una pompa impegna una potenza x per portare y litri/min a fronte di una prevalenza di 50kPa, e ad un certo momento la caduta di carico vista dalla pompa cala a 40kPa, a parità di potenza impegnata la coppia resistente si ridurrà e quindi salirà la velocità angolare (P = tau * omicron), e di conseguenza aumenterà la portata.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

e allora perchè mai mi sostituisci 4 resistenze uguali con la resistenza equivalente pari ad 1/4? ciò vale nei circuiti elettrici dove il generatore di tensione è ideale, e la resistenza dipende quindi linearmente dalla corrente, come insegna la legge di Ohm. ma nei circuiti idraulici il generatore di tensione non è ideale (è una pompa, quindi ha una curva portata-prevalenza, dove il generatore di tensione invece, se esistesse in idraulica, avrebbe una curva pari a una retta orizzontale, a prevalenza costante indipendentemente dalla portata), e la resistenza (perdita di carico) non dipende linearmente dalla corrente (portata), ma quadraticamente.
perciò il ragionamento sulle "resistenze equivalenti" applicando le regole del parallelo elettrico (due resistenze uguali in parallelo = mezza resistenza, quindi corrente doppia) è fallace: e non solo per quello, ma soprattutto perchè nel circuito elettrico che immagini, la valvola a tre vie non ha alcuna equivalenza.

per comprendere quindi il concetto della regolazione a tre vie sui terminali, si supponga come ho detto, che sulla via di bypass della deviatrice (da qualche parte bisogna pur partire) sia installata una flangia tarata o una valvola di taratura (che assicura che alla portata nominale la perdita dei due rami sia la medesima: questo si intende per bilanciamento statico), e che la regolazione avvenga in modalità on-off: se le valvole sono tutte dritte (ON) la portata va tutta sui terminali e la perdita di carico è X; il circuito è bilanciato alla portata nominale su tutti i terminali contemporaneamente, l'impianto eroga la potenza nominale.
ora spostiamo la posizione di una valvola a tre vie: essa si porta in posizione tutta deviata (OFF), la perdita di carico è la stessa di prima (c'è la flangia tarata), per cui a monte del circuito non accade nulla, gli altri terminali non se ne accorgono.
il circuito è regolato a portata costante, ed è bilanciato perfettamente.

nella realtà ottenere un bilanciamento perfetto e una portata "esattamente" costante come da teoria sopra esposta non è necessario, ci basta una portata "pressochè" costante (se l'impianto è a radiatori ad es., minime variazioni di portata causano sui detentori una perdita di carico che cresce rapidissimamente, e mantengono il circuito stabile): perchè se una valvola si sposta dalla posizione ON, vuol dire che stiamo modulando, e quindi il circuito possiede riserve di potenza da distribuire ai terminali che risultassero anche un po' sfavoriti.
quindi rimuoviamo le sovrabbondanti flange tarate, e scegliamo valvole a 3 vie di taglia più piccola: quando le tre vie sono in OFF, la portata gira tutta sul bypass, ramo che per la presenza della 3 vie di taglia ridotta ha una curva di resistenza (sul grafico portata-prevalenza) più ripida di quella che avrebbe se tale valvola fosse della stessa dimensione del tubo: l'introduzione della perdita concentrata "simula" l'effetto della flangia tarata (la quale a sua volta simulava la pdc del terminale), la perdita di carico è simile, quindi anche la portata (la valvola lavora ON-OFF, quindi la via "diritta" del terminale è completamente chiusa) è simile nelle due posizioni, ancorchè non perfettamente uguale.

adesso visto che abbiamo voglia di regolazione più fine sostituiamo la regolazione ON-OFF con una regolazione modulante: è evidente che nell'intervallo tra ON e OFF ad ogni posizione dell'otturatore corrisponde una diversa ripartizione delle portate tra i due rami, e quindi una variazione della curva di resistenza "vista" dalla pompa in quel ramo. tale variazione non corrisponde a quella (enorme) che si avrebbe se si potesse applicare al circuito idraulico la legge di Ohm: nei due estremi (ON e OFF) le pdc e le portate come abbiamo detto sono circa uguali, nel punto medio se fossimo in un circuito elettrico la portata sarebbe doppia, ma questo nel circuito idraulico non accade.
perchè no? perchè come abbiamo detto l'acqua ha una viscosità che influisce sui parametri del circuito che non si comportano come quelli elettrici (quindi se la portata aumenta, la prevalenza scende, e la perdita di carico aumenta quadraticamente), ma soprattutto perchè la curva caratteristica delle valvole che si impiegano non è lineare, bensì equipercentuale: cioè essa "annulla" la variazione quadratica delle perdite di carico del circuito, opponendo una opposta variazione delle proprie, consentendo così la proporzionalità di regolazione della portata/prevalenza anche nelle posizioni intermedie. con il concetto di "circa" costante che dicevamo prima, ovviamente (in realtà la curva equipercentuale è "più che quadratica", perchè la valvola abbia come si dice una maggiore autorità, così essa tende a variare la pressione più rapidamente del circuito, per evitare ad es. pendolazioni): questo effetto nell'analogia circuitale è totalmente assente (non c'è il componente valvola a tre vie nel circuito elettrico...).

se conosco appena NNN canterà comunque vittoria (visto? la portata NON è costante, ahah, lo dicevo io!), ma forse in compenso si è capito come funziona la faccenda, e perchè tale regolazione ha questo nome.
m.muccione
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Ronin ha scritto: sab mar 04, 2023 21:45
m.muccione ha scritto: sab mar 04, 2023 19:40 Continuo a non capire
per circuito bilanciato si intende che fornisce la portata corretta a tutti i terminali.
se i terminali sono asserviti da tre vie, normalmente la tre vie è una miscelatrice sul ritorno: quando è totalmente "diritta", il ramo di bypass è chiuso e la portata scorre tutta sul terminale (è come se la valvola non ci fosse); quanto è totalmente "deviata", la portata scorre interamente nel bypass, il terminale è come se non ci fosse. nelle posizioni intermedie si ha parte della portata che gira sul bypass e parte sul terminale, ma la somma delle portate dei due rami è costante (perchè la pompa è a portata costante).
viceversa se usi una tre vie deviatrice la si mette sulla mandata: quando è totalmente "diritta", sul bypass non passa niente, quando è totalmente deviata passa tutto sul bypass. il risultato è lo stesso.

ovviamente la portata sul terminale varia (questo è lo scopo della regolazione, se non occorresse variarla, non si metterebbe alcuna valvola, si andrebbe a portata costante regolando staticamente solo coi detentori), ma a monte/valle della valvola a tre vie la portata non varia (la somma dei due rami è costante, o meglio quasi-costante, se la valvola è correttamente selezionata: a volte quando è molto grande sul bypass si aggiunge una flangia tarata, per aumentare la perdita di carico in modo che sia circa uguale sui due rami; normalmente è sufficiente scegliere una tre vie di uno o due diametri inferiore al tubo, in modo da aggiungere al ramo traverso una pdc concentrata), sicchè il circuito, una volta bilanciato (=una volta assicurato che in condizioni nominali tutti i terminali hanno la portata prevista), rimane tale qualunque siano le posizioni delle valvole a tre vie.

nel caso che citi, sul tratto terminale la portata varia (è quello che DEVE succedere, se la valvola è chiamata a parzializzare), ma la somma della portata al terminale e di quella del bypass rimane costante (circa), sicchè il funzionamento degli altri tre terminali non è influenzato dalla posizione della tre vie del quarto (che è la definizione di circuito bilanciato)
Scusami, ma tutto questo discorso lo fai partendo dal presupposto che in modulazione attraverso la valvola passi proprio la stessa portata, ma è proprio su questa asserzione che non mi trovo. Esempio: circuito bilanciato staticamente, dalla centrale ai 4 terminali, serviti ad esempio da un collettore, le perdite di carico a pieno regime sono 50kPa per tutti i terminali, in particolare dalla centrale alla 3 vie sono 30 kPa, dalla tre vie al terminale sono 20 kPA (come sono 20 kPa anche sul ramo di by-pass, avendo bilanciato anche esso). Nel momento in cui parzializzo uno dei terminali(esempio 50%) ho che la 3 vie diminuisce il suo Kv, quindi mi porta ad avere, ad esempio 40 kPa di perdite tra valvola e terminale (e valvola e by- pass). Quindi sul tratto verso il terminale in questione avrò 70 kPa di perdite, che sono maggiori rispetto ai 50 kPa degli altri, perciò fluirà meno portata. Ecco questo non riesco a capire
Esa
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Esa »

I due rami non hanno la stessa resistenza: in uno c'è la batteria e nell'altro no.
Chi installa valvole di equilibratura sulla via priva di batteria e che le tarerebbe?
Il ragionamento di NNN è condivisibile (anche se non capisco nulla di elettricità).
luca70
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da luca70 »

Buongiorno.
Sono completamente d'accordo sulla variabilità della portata al terminale in funzione della posizione di apertura dell'otturatore della valvola.
Quello che vedo nei cataloghi dei costruttori di terminali è il generico disinteresse ad una termoregolazione precisa: le valvole ( a due o tre vie ) proposte quasi sempre sono le medesime per varie grandezze di apparecchio, con l'"autorità" che quindi va a farsi friggere. Se anche vengono prescritte valvole combinate di regolazione e taratura della portata ( a due vie ) rimane poi il pressapochismo con le quali sono installate e ( quasi ) mai regolate sui parametri del progetto.
Penso servirebbe una specifica formazione degli installatori sulla taratura e messa in servizio impianti prima della consegna all'utilizzatore: una dozzina d'anni fa trovai un libro di "Tecniche Nuove" specifico su questi aspetti, per utilizzo dell'installatore, ma non ne sono più in possesso e ricercando non ho trovato nulla del genere. Qualcuno ha disponibilità di monografie specifiche o conosce libri con quella finalità?
Luca
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Esa ha scritto: dom mar 05, 2023 08:55 I due rami non hanno la stessa resistenza: in uno c'è la batteria e nell'altro no.
Chi installa valvole di equilibratura sulla via priva di batteria e che le tarerebbe?
Il ragionamento di NNN è condivisibile (anche se non capisco nulla di elettricità).
Ma più che altro, anche nel momento in cui il ramo di by-pass avesse la stessa resistenza per via di una taratura, otterrei un bilanciamento statico. Ma se modulo, a valle della 3 vie non ho staticità, ma in quei rami ho una portata variabile, quella parte di circuito non sarebbe più bilanciata, e quindi tutto il circuito non sarebbe più bilanciato. Se il funzionamento fosse solo ON/OFF risolverei con un bilanciamento statico (che poi venga messo in atto correttamente è tutto un altro discorso)
Ronin
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

m.muccione ha scritto: dom mar 05, 2023 08:33 Nel momento in cui parzializzo uno dei terminali(esempio 50%) ho che la 3 vie diminuisce il suo Kv, quindi mi porta ad avere, ad esempio 40 kPa di perdite tra valvola e terminale (e valvola e by- pass). Quindi sul tratto verso il terminale in questione avrò 70 kPa di perdite, che sono maggiori rispetto ai 50 kPa degli altri, perciò fluirà meno portata. Ecco questo non riesco a capire
questo è quello che accade nel tratto che va verso il terminale.
ma siccome la valvola è una tre vie, nel mentre che il tratto verso il terminale viene strozzato, il bypass viene aperto.
quindi quando la valvola devia, la portata nel tratto che va al terminale diminuisce, mentre la portata che passa nel bypass aumenta (prima era zero): le due cose avvengono contemporaneamente, l'otturatore della valvola è unico.
in pratica passi da un singolo tubo con perdita di carico X, a DUE tubi ciascuno con perdite maggiori di X. la somma delle due portate, che è quella che la pompa "vede" a monte della valvola a tre vie, rimane grosso modo costante, dove per "grosso modo" si intende quello che ho cercato di spiegare nello spiegone.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Ronin ha scritto: dom mar 05, 2023 09:30
m.muccione ha scritto: dom mar 05, 2023 08:33 Nel momento in cui parzializzo uno dei terminali(esempio 50%) ho che la 3 vie diminuisce il suo Kv, quindi mi porta ad avere, ad esempio 40 kPa di perdite tra valvola e terminale (e valvola e by- pass). Quindi sul tratto verso il terminale in questione avrò 70 kPa di perdite, che sono maggiori rispetto ai 50 kPa degli altri, perciò fluirà meno portata. Ecco questo non riesco a capire
questo è quello che accade nel tratto che va verso il terminale.
ma siccome la valvola è una tre vie, nel mentre che il tratto verso il terminale viene strozzato, il bypass viene aperto.
quindi quando la valvola devia, la portata nel tratto che va al terminale diminuisce, mentre la portata che passa nel bypass aumenta (prima era zero): le due cose avvengono contemporaneamente, l'otturatore della valvola è unico.
in pratica passi da un singolo tubo con perdita di carico X, a DUE tubi ciascuno con perdite maggiori di X. la somma delle due portate, che è quella che la pompa "vede" a monte della valvola a tre vie, rimane grosso modo costante, dove per "grosso modo" si intende quello che ho cercato di spiegare nello spiegone.
Ma è proprio questo il mio dubbio, come hai detto tu, su quei due tubi ho perdite di carico maggiori rispetto a prima: a questo punto sto aumentando le perdite di carico su quel ramo, quindi il circolatore invierà su quel ramo una portata minore, una portata minore quindi già a monte della tre vie.

Cioè forse fino ad ora mi sono spiegato male: il mio dubbio è come può la portata a monte della 3 vie rimanere uguale, se mi stanno cambiando le resistenze a valle della tre vie rispetto al caso di pieno carico.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: dom mar 05, 2023 00:51 se conosco appena NNN canterà comunque vittoria (visto? la portata NON è costante, ahah, lo dicevo io!), ma forse in compenso si è capito come funziona la faccenda, e perchè tale regolazione ha questo nome.
TLDR;
Non mi serve cantare vittoria, troppe battaglie in questo forum.
Una volta che è consolidato che la portata è o non è costante, dobbiamo anche porci la domanda: "Ma perchè cacchio me ne preoccupo?". La portata segue le sue regole, e il nostro scopo non deve essere quello di regolare la portata, ma il benessere e il comfort.

p.s. con i quaderni Caleffi sono stati venduti milioni di separatori idraulici, prodotti dalla stessa Caleffi.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

m.muccione ha scritto: dom mar 05, 2023 09:37 Ma è proprio questo il mio dubbio, come hai detto tu, su quei due tubi ho perdite di carico maggiori rispetto a prima: a questo punto sto aumentando le perdite di carico su quel ramo, quindi il circolatore invierà su quel ramo una portata minore, una portata minore quindi già a monte della tre vie.
facciamo l'ipotesi semplice che la valvola di taratura sul bypass ci sia.
1) posizione valvola ON:
sul ramo di bypass la portata è zero, sul ramo del terminale la portata è la portata nominale

2) posizione valvola OFF:
sul ramo del terminale la portata è zero, sul ramo di bypass la portata è la portata nominale (c'è la valvola di taratura)

fino a qua ci siamo?
3) adesso posizioniamo la valvola in una qualsiasi posizione intermedia tra ON e OFF: avremo portata SIA nel ramo di bypass, SIA nel ramo del terminale (l'otturatore è in posizione intermedia, perciò sono aperte parzialmente entrambe le vie).
quei due tubi (terminale e bypass, a valle della tre vie) NON sono "un ramo", sono "due rami": con la valvola in posizione intermedia la portata scorre in parallelo in ciascuno dei due rami (si suddivide dentro la deviatrice), poi si riunisce nel TEE a valle. le pdc su ciascuno dei due rami sono superiori a quella che c'è sul terminale nel caso ON (e sul bypass nel caso OFF), ma siccome le portate a monte della valvola deviatrice (e a valle del TEE) SI SOMMANO, LA SOMMA delle due portate, che è la portata "vista" dalla pompa, è "grosso modo" quella dei casi 1) e 2) (dove uno dei rami era chiuso e quindi portata=0; adesso invece la portata scorre in entrambi i rami), grazie al fatto che la valvola ha una curva equipercentuale (che quindi "compensa" il fatto che le pdc su ciascuno dei due rami sono proporzionali al quadrato della portata).
se la valvola non avesse la curva equipercentuale, come abbiamo visto sopra con NNN, la somma delle due portate sarebbe MAGGIORE di quella che si avrebbe nelle posizioni 1) e 2) con un singolo ramo del tutto chiuso (fino al doppio, nell'ipotesi di pompa con curva di carico "piatta" e valvola con kvs lineare in posizione 50%), e il ramo "succhierebbe" portata agli altri squilibrando il circuito.

se non ci arrivi così devi tornare a studiare il calcolo delle portate e prevalenze nei circuiti idraulici.
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Ronin ha scritto: dom mar 05, 2023 10:47
m.muccione ha scritto: dom mar 05, 2023 09:37 Ma è proprio questo il mio dubbio, come hai detto tu, su quei due tubi ho perdite di carico maggiori rispetto a prima: a questo punto sto aumentando le perdite di carico su quel ramo, quindi il circolatore invierà su quel ramo una portata minore, una portata minore quindi già a monte della tre vie.
facciamo l'ipotesi semplice che la valvola di taratura sul bypass ci sia.
1) posizione valvola ON:
sul ramo di bypass la portata è zero, sul ramo del terminale la portata è la portata nominale

2) posizione valvola OFF:
sul ramo del terminale la portata è zero, sul ramo di bypass la portata è la portata nominale (c'è la valvola di taratura)

fino a qua ci siamo?
3) adesso posizioniamo la valvola in una qualsiasi posizione intermedia tra ON e OFF: avremo portata SIA nel ramo di bypass, SIA nel ramo del terminale (l'otturatore è in posizione intermedia, perciò sono aperte parzialmente entrambe le vie).
quei due tubi (terminale e bypass) NON sono "un ramo", sono "due rami": con la valvola in posizione intermedia la portata scorre in parallelo in ciascuno dei due rami (si suddivide dentro la deviatrice), poi si riunisce nel TEE a valle. le pdc su ciascuno dei due rami sono superiori a quella che c'è sul terminale nel caso ON (e sul bypass nel caso OFF), ma siccome le portate a monte della valvola deviatrice SI SOMMANO, LA SOMMA delle due portate è "grosso modo" quella dei casi 1) e 2) (dove uno dei rami era chiuso e quindi portata=0; adesso invece la portata scorre in entrambi i rami), grazie al fatto che la valvola ha una curva equipercentuale (che quindi "compensa" il fatto che le pdc su ciascuno dei due rami sono proporzionali al quadrato della portata).

se non ci arrivi così devi tornare a studiare il calcolo delle portate e prevalenze nei circuiti idraulici.
Sei tu che non arrivi a capire la mia domanda: è chiarissimo che la curva equipercentuale mi garantisca la giusta ripartizione delle portate, ma ripeto per l'ennesima volta, sperando che ci arrivi: il mio dubbio è che aumentando le perdite di carico su quel ramo, la portata A MONTE della valvola diminuisca rispetto a quella nominale, visto che aumenta la resistenza sul ramo stesso. Che poi se voglio 50% di portata sul terminale e 50% di portata sul by-pass, non ho dubbio alcuno che accada. Il mio dubbio è che se a pieno carico sul ramo scorre una portata di, per fare un esempio 500 l/h , nel momento in cui la tre vie modula, ad esempio al 50%, mi andrà si metà della portata sul terminale e metà sul by-pass, ma essendo aumentate le perdite di carico per via della modulazione scorrerà sul ramo una portata di 400 l/h (e quindi sul terminale avrò 200 l/h e non 250.

Mi stai dicendo che se su un ramo, aumentano le perdite di carico, la portata TOTALE resta la stessa, senza un bilanciamento dinamico?

Stai continuando a rispondermi descrivendo cosa succede a valle della valvola, il problema me lo pongo a monte
Ronin
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

a monte della valvola i due rami (bypass e terminale) si uniscono in un ramo unico, pertanto la portata nel tratto a monte è pari alla somma delle due.
con la valvola in posizione intermeda le perdite di carico su ciascuno dei due rami a valle sarebbero aumentate se la portata rimanesse la stessa (rispetto al caso di ramo completamente aperto...), ma essendo che i rami adesso sono due (mentre con valvola completamente aperta il ramo in cui scorre la portata è uno solo), di fatto l'acqua scorre in modo più libero, perchè la portata si ripartisce sui due rami, e quindi la portata complessiva dei due rami aumenterebbe.
aumenterebbe, senonchè ci pensa la curva equipercentuale della tre vie, a fornire più resistenza, in modo che la pdc complessiva e quindi la portata complessiva resti più o meno quella.
m.muccione ha scritto: dom mar 05, 2023 10:57 Mi stai dicendo che se su un ramo, aumentano le perdite di carico, la portata TOTALE resta la stessa, senza un bilanciamento dinamico?
NO.
ti sto dicendo che NON E' VERO che su quel ramo le pdc aumentano. le pdc aumenterebbero nel tratto valvola a tre vie-terminale-tee (SE la portata rimanesse costante: ma in realtà diminuisce); in compenso però contemporaneamente si apre un ramo parallelo valvola a tre vie-bypass-tee (quindi parte della portata che prima andava nel terminale, adesso va nel bypass); il risultato per la pompa, che trovandosi a monte "vede" il tratto valvola a tre vie-tee come se fosse un ramo unico, è che la perdita di carico si è RIDOTTA (ci sono due rami aperti dove prima ce n'era uno chiuso, e le pdc vanno quadraticamente con la portata, quindi due rami al 50% perdono la metà di uno aperto al 100% e l'altro chiuso), perciò la portata totale aumenterebbe. senonchè la pdc della tre vie aumenta (per via della curva equipercentuale) comepnsando questo effetto.

ripeto, se non sei un troll (che il dubbio oramai mi viene), ti devi chiarire come funziona il calcolo delle pdc e delle portate nei circuiti: la pdc dipende dalla portata che attraversa il circuito stesso, non è una caratteristica intrinseca come la resistenza elettrica.
Ultima modifica di Ronin il dom mar 05, 2023 11:38, modificato 1 volta in totale.
m.muccione
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da m.muccione »

Ronin ha scritto: dom mar 05, 2023 11:04 a monte della valvola i due rami (bypass e terminale) si uniscono in un ramo unico, pertanto la portata nel tratto a monte è pari alla somma delle due.
con la valvola in posizione intermeda le perdite di carico su ciascuno dei due rami a valle sono aumentate (rispetto al caso di ramo completamente aperto...), ma essendo che i rami adesso sono due (mentre con valvola completamente aperta il ramo in cui scorre la portata è uno solo), di fatto l'acqua scorre in modo più libero e quindi la portata complessiva dei due rami aumenterebbe.
aumenterebbe, senonchè ci pensa la curva equipercentuale della tre vie, a fornire più resistenza, in modo che la pdc complessiva e quindi la portata complessiva resti più o meno quella.
m.muccione ha scritto: dom mar 05, 2023 10:57 Mi stai dicendo che se su un ramo, aumentano le perdite di carico, la portata TOTALE resta la stessa, senza un bilanciamento dinamico?
NO.
ti sto dicendo che NON E' VERO che su quel ramo le pdc aumentano. le pdc aumentano nel tratto valvola a tre vie-terminale-tee; in compenso però contemporaneamente si apre un ramo parallelo valvola a tre vie-bypass-tee; il risultato per la pompa, che trovandosi a monte "vede" il tratto valvola a tre vie-tee come se fosse un ramo unico, è che la perdita di carico si è ridotta (ci sono due rami aperti dove prima ce n'era uno chiuso, e le pdc vanno quadraticamente, quindi due rami al 50% perdono la metà di uno aperto al 100% e l'altro chiuso). senonchè la pdc della tre vie aumenta (per via della curva equipercentuale) comepnsando questo effetto.

ripeto, se non sei un troll (che il dubbio oramai mi viene), ti devi chiarire come funziona il calcolo delle pdc e delle portate nei circuiti: la pdc dipende dalla portata che attraversa il circuito stesso, non è una caratteristica intrinseca come la resistenza elettrica.
Ma scusami, se le pdc variano quadraticamente con la portata nel momento in cui dimezzo la portata le pdc non si dimezzano, ma diventano 4 volte inferiori.

Ma poi a quel punto, questo discorso varrebbe anche con la valvola a due vie: diminuisce la portata (diminuiscono le pdc istribuite) ma chiudendosi la valvola aumentano le concentrate, e quindi si compensa il tutto. però a questo punto non esisterebbe più il problema del bilanciamento dinamico
Ronin
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Ronin »

mi dispiace, non ce la faccio a condensare sul forum un corso di teoria di circuiti idraulici.
accantona il problema del bilanciamento dinamico a due vie che non sei ancora in grado di affrontare, e riparti dai circuiti idraulici in condizioni stazionarie. in particolare devi chiarire la differenza tra perdite di carico (coefficiente che mette in relazione quadratica portata, attraverso la velocità del fluido, e caduta di pressione) e caduta di pressione (diminuzione di prevalenza della pompa causata dalle perdite di carico): aiutati con il diagramma portata-prevalenza su cui si tracciano le curve di carico della pompa e di resistenza idraulica del circuito, analizzando un singolo ramo terminale+bypass, supponendo presente la valvola di taratura.
in tutte le posizioni, la pompa "vede" sempre la caduta di pressione complessiva tra valvola a tre vie sulla mandata e TEE sul ritorno: a valvola totalmente ON e totalmente OFF, la curva di resistenza del circuito è identica (le pdc son le stesse),quindi sono uguali portata, prevalenza e caduta di pressione (determinate dall'intersezione tra le due curve).
quando la valvola inizia a deviare, la portata scende sul ramo terminale e aumenta sul bypass: supponi che la tre vie avesse perdite nulle: la caduta di pressione dovuta alle pdc quindi diminuirebbe (perchè diminuirebbe? perchè la portata si ripartirebbe su due rami paralleli): la curva di resistenza del circuito si sposterebbe in basso, di conseguenza la portata in entrambi i rami aumenterebbe, facendo crescere la portata totale (determinata dall'incrocio con la curva di carico della pompa, che non è variata) e ciò sbilancerebbe il circuito.
la stessa cosa (in misura minore) accadrebbe se la tre vie avesse pdc che variano linearmente: poichè la caduta di pressione non varia linearmente, la diminuzione di caduta data dall'apertura del ramo in parallelo sarebbe superiore alla crescita indotta dalla maggiore pdc della valvola: la portata nel ramo terminale diminuirebbe, ma quella nel ramo bypass aumenterebbe di più, comportando comunque un aumento di portata totale.
la curva equipercentuale della tre vie compensa questo effetto, riportando "in su" la curva di resistenza del circuito (e quindi la portata vicina alle condizioni precedenti).
se non ti incaponisci sulla portata "costante" (che è strettamente vero solo nel caso di 3 vie regolata ON-OFF, nei casi di modulazione è un'approssimazione, come abbiamo lungamente spiegato: se provi con un esercizio reale vedrai) dovresti essere in grado di capire il concetto della regolazione a tre vie sui terminali e passare oltre: l'interesse è puramente didattico.
Esa
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Esa »

... quando la valvola devia ...
Se conosci le valvole a 3 vie, non le usi mai come deviatrici, ma sempre come miscelatrici (anche quando devi deviare il flusso ...).
I prodotti (e i manuali) Caleffi sono fuorvianti.
Magari vale la pena di leggere i vecchi manuali della Landis & Gyr?
Esa
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Esa »

mi dispiace, non ce la faccio a condensare sul forum un corso di teoria di circuiti idraulici.
Magari potessi. Potrebbe servire a qualcuno.
Esa
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da Esa »

... valvola a tre vie sulla mandata e TEE sul ritorno ...
La valvola a 3 vie si monta sul ritorno e il TEE sulla mandata.
Così mi hanno sempre insegnato.
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NoNickName
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da NoNickName »

Esa ha scritto: dom mar 05, 2023 13:43 Se conosci le valvole a 3 vie, non le usi mai come deviatrici, ma sempre come miscelatrici (anche quando devi deviare il flusso ...).
Dipende...
Esa ha scritto: dom mar 05, 2023 13:43 I prodotti (e i manuali) Caleffi sono fuorvianti.
Più di qualche volta, ahimè.

Cmq una verità di fondo il buon muccione ce l'ha...
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
rudida71
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Re: Valvola 3 vie

Messaggio da rudida71 »

Magari vale la pena di leggere i vecchi manuali della Landis & Gyr?...

Penso di aver cominciato a leggerli almeno 20 volte... mai conclusi... putroppo.
Sicuramente un bel compendio....
Grazie di avermi ricordato i manuali, adesso li cerco...
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